sabato 9 gennaio 2021

Dal Battista a Satana!

 lunedì 12 dicembre 2016

Vangelo di Matteo: Dal Battista a Satana!

Il Battista preannuncia Cristo!
La funzione del battesimo!
Le tentazioni di satana.




Vangelo secondo Matteo - 3

Interpretazione a cura di Boanerges Yhwhnn
Iniziata il 12-12-2016 ore 23:55- terminata 13-12-2016 ore 00:30

1In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea 2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».

Cosa intendeva dire con il regno dei cieli è vicino?

Parlava di una collocazione temporale, oppure di una collocazione spirituale?

Ovviamente della seconda, intendendo dire che chi prega e chi rispetta la sua legge, e chi mette in pratica la sua parola Dio, il regno dei cieli gli era vicino, intendendo per vicino, un senso di appartenenza, cioè che costui sarebbe diventato parte di quel regno, per cui avrebbe avuto tutto quello che gli serviva per essere “cittadino del regno di Dio” affinché non gli mancasse il sostegno necessario per progredire in questo mondo, nel modo migliore possibile,al fine di glorificare Dio.
Quindi la vicinanza è intensa in senso spirituale, chi ha in se il regno dei cieli, appartiene a Dio e conosce le cose di Dio, per cui anche lo Spirito Santo lo avrebbe illuminato per progredire bene verso le vette Celesti, per divenire sempre più cittadino del Regno dei cieli.

3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!

Quali sono i suoi sentieri?

Non sono le vie delle nostre città e delle nostre campagna, ma sono i percorsi mentali della nostra capacità intellettiva, ci sta dicendo di snellire e rendere semplici le nostri discorsi, i nostri pensieri renderli lineari, logici, razionali, concreti, di non fantasticare e di non perderci nei meandri della nostra mente, qui si può leggere la famosa frase che l’angelo bambino disse a S. Agostino: “Come puoi tu con la tua piccola mente capire l’immensità di Dio!”  questo è il vero senso della frase del Battista. Preparate le via del Signore!

Qual è questa via e dove si trova?

Si trova nella nostra mente, nella nostra coscienza, nella nostra anima, nella nostra vita.
Però prima bisogna raddrizzare le vie dei pensieri, poi si potrò preparare le via del Signore, affinché esso possa entrare in noi, la via sta nella mente, che è creata in modo tale da essere il passaggio naturale del potere di Dio, quando il pensiero viene liberato dai pensieri cupi, dai pensieri scandalosi, dai pensieri perversi, dalla malvagità e dalla malignità e dalla malizia, ecco che la nostra mente si apre a Dio, e il suo spirito fluisce in noi, e ci aiuta a comprendere e a liberare sempre più la nostra stessa mente, coscienza, pensiero, anima e poi anche vita, a farsi che le porte antiche si aprano, perché entri il Re della Gloria. Se apriremo le porte della mente a Dio, se renderemo semplici i nostri pensieri, lineari chiari, precisi allora sapremo che Dio potrà essere in noi, perché gli avremo aperto la via alla nostra anima e diventeremo come bambini,  candidi. Dio infatti ha bisogno di una mente limpida, candida di grande fede forte, incrollabile per agire nel mondo.

4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.

Il battista aveva compreso che per accogliere Dio in se, bisognava liberarsi di quello che è il mondo, in tutto e per tutto, accettando cosa il mondo nel suo essere misero poteva dargli, per cui si accontento, delle cavallette, del miele selvatico, e di semplice pelle di qualche animale, tutte cose povere e semplici, perché  aveva capito che per giungere a Dio non si doveva valorizzare il corpo, ma bensì lo spirito e il corpo era solo un ostacolo, sotto l’azione qualche volta anche del maligno.

5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui 6e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? 

Come si può vedere anche farisei e sadducei pensavano di sfuggire all’ira di Dio facendosi battezzare, senza tener presente che Dio non vede l’esteriorità ma l’anima e i pensieri profondi intimi e nessuno può celargli nulla. Quindi Giovanni battista, li richiama e li rimprovera giustamente facendogli capre che la loro astuzia non servirebbe a nulla se non ci fosse vera conversione, perché chi finge una conversione e si battezzare cade su di se una condanna più grave, perché in realtà ci si prende gioco di Dio.

8Fate dunque un frutto degno della conversione,9e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!” Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. 

Gli dava un consiglio dicendo se siete convertiti veramente date prova con i frutti del vostro agire, e non dite in voi stessi , Abramo ci proteggerà e per suo nome saremo salvi, perché Abramo non è Dio. La potenza di Dio può tutto anche creare uomini da pietre, come li creo dalla polvere.

10Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.

Chi sono gli alberi e chi sono le radici?

Gli alberi sono i padri, e le radici sono le loro stirpi.

Quindi ogni padre e la sua stirpe che non ha portato frutto verrà gettata nell'inferno, più chiaro di così.

 11Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 

Dice Giovanni il Battista, che lui come uomo può solo battezzare in acqua, ma colui che viene dopo di lui non solo è più forte di lui, ma che battezzerà in fuoco e Spirito Santo. Questa distinzione fa per far capire che a noi è dato fare solo il battesimo mediante l’uso dell’acqua ma non quello detto effusione dello Spirito Santo, perché spetta solo a Gesù Cristo. In questo Giovanni Battista dimostra grande umiltà riconoscendosi solo colui che con l’acqua esegue il battesimo di conversione, mentre Cristo battezza per vivificare e rendere Santo!

12Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Parola di pala, intendendo dire che con essa sposterà e spianerà tutto quello che non fa parte della sua parte, ripulisce la superficie, per poi metterci il frumento cioè le anime che tiene le suo granaio, separerà da queste la paglia che altro non sono che le anime che sono state poco produttive o che sono state addirittura contrarie, bruciandole nella fornace eterna.

13Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia».

Il passo è molto importante qualcuno potrebbe sottovalutarlo, invece in esso è celato qualcosa di ben importante, il battista vorrebbe che fosse Gesù a battezzare lui, ovviamente dato che Gesù battezza in Fuoco e Spirito santo era ovvia la richiesta di Giovanni, mentre Gesù cosa gli risponde!

“Lascia fare per ora”, cioè in questo momento non ha importanza, “perché conviene che adempiamo ogni giustizia”, cosa intendere per ogni giustizia?

Adempiamo, cioè portiamo a termine quello che è più importante.

Ogni giustizia, cioè ciò che era giusto, nelle giustizia di Dio, cioè in quello che era stato stabilito.
Intende dire quello che era scritto, in pratica Gesù segue alla lettera la scrittura, perché tutto si adempia nel tempo e nel momento, non può fare come altri gli suggeriscono, deve seguire quanto i profeti nel tempo hanno detto di lui, perché tutto fosse coincidente su di lui.


Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui.

Gesù aveva bisogno del battesimo in acqua?  Certo che si!

Ma per quale scopo? Certamente per lui il battesimo non era per la sua conversione, ma per altra ragione, l’acqua ha per Gesù un ruolo importantissimo come vedremo in tutta la sua vita, permea la sua esistenza fino alla morte. Quindi il rito che Giovanni fa a Gesù non serve per la sua conversione, ma bensì per confermarlo nell'ingresso della sua missione, in effetti il battesimo che noi crediamo essere una conversione in realtà è un mezzo per divenir parte di quella deità che è Dio, il termine convertire, sta ad indicare un cambiamento, una trasformazione, oltre che purificazione, ma questo per Gesù non aveva senso, aveva senso invece la trasformazione, quindi il battesimo era in realtà un dire io sono di Dio, cambio il mio essere da quello che ero prima a quello che devo essere, quindi il battesimo su Gesù prende un senso diverso che per noi, l’acqua è il mezzo con il quale si aprono per Gesù le porte dei cieli e entra a piedi pari nella nuova vita, il battesimo altro non è che un cambiamento di vita, quindi la conversione che Giovanni gridava nel deserto era proprio questa, convertirsi significa cambiare trasformarsi abbracciare in toto la volontà di Dio. Quindi l’acqua come mezzo di trasporto del potere di Dio come per dire il battesimo cambia la tua natura. Quindi era fondamentale per Gesù ricevere questo rito dell’acqua, che in questo caso non lava ma trasforma, perché viene fatto sul capo, il fatto che si versi l’acqua sul capo o che ci si immerga in toto nell'acqua sta proprio a significare, che si desidera cambiare, cioè essere trasformati e accettare Dio in noi, per questo sarebbe bene che venisse fatta in età adulta, perché i bambini non comprendono, si fa sulla fiducia dei genitori che in questo caso si prendono una enorme responsabilità innanzi a Dio, che potrebbe pregiudicare anche la salvezza dei genitori stessi, se questi non portano avanti i loro frutti nel nome di Dio.

“si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui”.

Si aprirono per lui …. Cioè per Gesù.

ed egli vide”  forse anche il battista vide, oltre che Gesù, ma non altri. Perché non altri, perché altrimenti sarebbe stato troppo evidente la natura stessa di Gesù.

 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Qui c’è l’annuncio di Dio, a tutte le potenze dell’universo sia visibile che invisibile che Gesù era suo Figlio unigenito.


Vangelo secondo Matteo - 4

1Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo.

Allora” questo sta ad indicare che dopo l’annuncio, preso atto di quanto dichiarato da Dio, tutte le potenze si mossero verso e contro Cristo,  significa che fino ad allora Gesù non venne tentato come Dio. Lo Spirito lo portò nel deserto perché fosse provato, la prova consisteva nel dimostrare al demonio la sua superiorità, quindi il maligno doveva tentarlo come meglio poteva con tutte le furbizie possibili, perché sapeva che non aveva a che fare con un semplice essere umano che cade facilmente, ma con Dio incarnato, ben diverso.

 2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 

Qui si vede che lo spirito maligno, sa come agire sul corpo umano, perché lo conosce bene, per indebolire lo spirito, indebolisce la carne, il digiuno serve per fortificare lo spirito, ma al tempo stesso potrebbe fra crollare una mente fragile, come quella umana, in questo fa capire che voleva vedere quanto Gesù fosse umano.

3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane».

Ecco qui vide che Gesù aveva sete e fame, era giusto il momento, per aggredirlo, perché ne ha colto un momento di debolezza del corpo, non dello spirito. Lo ha preso in giro e lo tenta, dicendogli visto che sei il figlio di Dio sei sicuramente capace di trasformare le pietre in pane.

4Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».

Ma Gesù gli dimostra che se anche ha sete e fame e il suo corpo è debole, ma il suo spirito e la sua mente è molto più forte della debolezza del corpo umano, e gli risponde in tutto questo tempo io non ho  mangiato ma il Padre mio che è nei Cieli mi ha nutrito con la sua parola che nutre molto di più del cibo, questo in sostanza quello che ha affermato. Intendendo dire che non sempre il cibo fa bene e per elevare lo spirito serve il digiuno ma se il tuo digiuno è fatto senza la parola di Dio tu morirai, mentre se il digiuno è accompagnato dalla parola di Dio sarà Dio a nutrirti.

5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio 6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

Alla prima sconfitta, il diavolo non contento, deve provarne un'altra, lo porta sul pinnacolo del tempio, e dice se ti butti giù sicuramente i tuoi angeli correranno in soccorso e ti reggeranno affinché tu ne abbia di danno. Ma questo discorso cosa ci fa capire che il maligno conosce benissimo la sacra scrittura, perché la cita senza problemi, cioè fa capire che il demonio non ne ha paura e può citare la sacra scrittura se vuole, questo dovrebbe far capire ai sacerdoti, che non sempre tutto quello che i profeti dicono potrebbe essere di Dio, perché se il maligno può citare la scrittura con facilità come faranno gli uomini a capire se quella profezia è di Dio o no? Non potranno, quindi c’è un altro metro.

7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

Gesù dimostra di essere sia figlio di Dio che Dio, nella risposta che da, dice “Non metterai alla prova il Signore di Dio tuo.” In questa espressione Gesù dimostra al demonio che Lui è Dio, appunto riportando la sacra scrittura esattamente dicendo di se stesso “ Il Signore Dio Tuo” , quindi Gesù si configura nella persona stessa del Padre, altrimenti avrebbe detto in altro modo. Gli ha detto in sostanza non mi tentare.

8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria 9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai»

La terza prova. Non contento devo provare e provocare Gesù ancora, gli mostra i regni sotto il suo dominio, e quante è grande la loro potenza (gloria) e pretende che Gesù lo adori.

.10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai:a lui solo renderai culto».

Gesù ribadisce un concetto fondamentale uno dei primissimi comandamenti e intima Satana di allontanarsi. Gesù in questo sta dicendo a tutta la chiesa futuro che egli non si discosta nemmeno di un pelo da quello che è la stesura dei 10 comandamenti, con questa frase fa capire che tutti gli uomini non solo gli spiriti si devono sottomettere a Dio, e solo a lui darai culto, quindi non esistono falsi dei, e non esistono false religioni.

11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, 13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, 14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:

L’arresto del battista era il segnale che Gesù doveva spostarsi, da Nazareth dove aveva abitato per tanti anni, a Cafàrnao ancora una volta Gesù segue esattamente le profezie su di lui.

15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti!
16Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta.

L’avvento di Gesù in quelle terre in quel momento, significò per quel popolo di quelle terre, la Luce di Dio tra gli uomini che vivevano nella morte.

17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino»
Gesù ripete le stesse parole di chi lo aveva preceduto, il battista che altro non fece che dire la parole che lo Spirito Santo gli aveva suggerito, ma Gesù avendo lo Spirito di Dio in se non aveva bisogno di copiare, ma semplicemente diceva quello che già conosceva. Infatti Giovanni dice di Gesù colui che viene prima di me, intendendo che Gesù era già nato nei secoli infiniti prima ancora di nascere in terra.

.18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. 24La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. 25Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.

Qui tratta delle scelta dei primi discepoli, delle opere che fece, miracoli, e dell’annuncio della parola(verbo) del Vangelo che era il cardine fondamentale di tutto il suo essere. 

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