venerdì 10 aprile 2015
Noi abbiamo cacciato demoni nel tuo nome!!!
Matteo: 7, 21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
Questo passo è molto importante parla in sostanza dell’umiltà.
Molti mi diranno in quel giorno” il fatto che specifichi molti, significa che Gesù sapeva già che molti faranno questo errore.
“”non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? “” attenzione che questo pezzo non si riferisce a tutti, ma sta parlando dei sacerdoti e di quanti possono essere o vogliono essere profeti. Il termine cacciato i demoni si riferisce ai sacerdoti … non alla gente comune. “non abbiamo noi profetato “e questo è riferito ai veggenti.
Se prima di morire uno dice al Signore in cuor suo. Guarda ho fatto questo e quello e quell’altro, vorrei se fosse possibile che tu mi potessi dare un contentino, un posticino, non lo merito? dopo tutto ho fatto tutto ciò che hai comandato!.
Cosa risponderà il Signore a costoro?
:”” Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.”””
Qualcuno potrebbe chiedersi perché il Signore parla così.
Pensiamoci bene. ..
Se un soggetto, dopo una vita che l'ha dedicata al Signore con tutti i crismi possibili, diciamo ma io merito tanto, e quindi spero che il Signore mi dia tanto, se uno fa questo ragionamento è già partito con il piede sbagliato, perché Gesù non ha chiesto nulla a nessuno quando Egli operò, lo ha fatto senza mai pretendere nulla in cambio, senza mai volere nulla in cambio e ha solo dato e basta, si aspetta che i suoi e quanti lo seguono facciano la stessa cosa.
Per quale ragione? Non per un motivo di imitazione ma perché se tu non chiedi nulla e non fai le cose per uno scopo qualsiasi esso sia, ma le fai solo per vero amore per il prossimo senza poi chiedere nulla in cambio, allora otterrai il premio, che il Signore ti darà, ma se tu invece hai uno scopo quello di salvarti, ed operi per ottenere quello scopo, cioè pretendete di avere quel destino, significa che il tuo operare non è stato sincero, cioè fatto per amore del prossimo, ma solo per uno scopo di salvezza, in sintesi si comprende che se vuoi salvarti veramente non devi mai chiedere nulla, ne al prossimo, ne al Signore, chiedi solo al Signore di essere misericordioso e aver pietà di te, solo questo possiamo chiedere, null’altro, perché nessuno tra gli uomini è veramente santo.
Riconosciti sinceramente peccatore, e null’altro, non pretendere nulla altrimenti non avrai nulla.
Riconosciti sinceramente peccatore, e null’altro, non pretendere nulla altrimenti non avrai nulla.
26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
Questo regola è molto importante, per tutti, perché spesso tutti quanti soprattutto le persone che pensano di sapere tutto o quasi, hanno la brutta abitudine di pensare di essere già arrivati, già salvi e di credersi sapienti per cui credono che a loro non serva far pratica per giungere alla porta stretta. Quindi si adagiano sul sapere senza azione. Come dico sempre che molto più della preghiera vale l’azione , cioè il mettere in pratica quanto hai appreso, anzi più grande è la tua conoscenza di Dio, e maggiori dovrebbero essere le opere verso il prossimo. Infatti il Signore rimprovera i sapienti, che sono tutti coloro che credendosi umanamente intelligenti, non praticano la misericordia, la carità e le buone opere. Dice che anche se tu sei uno studioso, esempio un teologo, ma non metti in pratica quanto hai studiato e sai spiegare bene, sei simile a colui che ha costruito la sua casa sulla sabbia, basta un po’ di acqua, basta un terremoto che la tua casa cade, quindi fa capire che non serve conoscere a mena dito le scritture per far le opere di Dio, non serve imparare a memoria la Bibbia e i Vangeli, ed altri testi se poi, quanto hai in te, non lo usi per il bene del tuo prossimo, non lo insegni e tu stesso non lo applichi, non serve a nulla, allora meglio non saper nulla e fare le opere che ti servono per la salvezza della tua anima, per giungere alla vita eterna.
Ma questa frase indica anche che, ci sono molti studiosi della sacra scrittura che la studiano ma non credono, per cui non mettono in pratica.
"7, 21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. "
Quindi non chiamate il Signore perchè si muova a pietà verso di voi, quando sapete di non aver fatto nulla per il prossimo, prima di chiamare il Signore fate le opere che il Padre Celeste ha chiesto fin dall'inizio e poi potrete ed avrete il diritto di supplicare il Signore, altrimenti per voi non si troverà ne spazio e ne posto.
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