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lunedì 15 luglio 2019

Svuotare il Nord-Est dall'esercito è un grave errore.


Il grande pericolo viene dall'Est!



In Apocalisse vi è scritto che il male sale dal mare vestito di nero, con bocca famelica e coltelli affilati come una pantera, descrizione chiara degli appartenenti dell'ISiS e di tutti coloro che hanno pelle scura, simile ad una pantera.


Ma come stiamo vedendo e assistendo il pericolo non sale solo dal mare, viene anche dall'Est del mondo, cioè da tutte quelle nazioni che cercano fortuna in Europa, per cui trovano mediante la pista balcanica l'ingresso in Europa, specificatemene in Italia, visto che una buona parte dei paesi Europei Francia, Germania, Svezia ed altri stanno già chiudendo le frontiere, per cui costoro si fermeranno stabilmente in Italia, aumentando di fatto i problemi interconnessi con la popolazione e le forze dell'ordine, etc. Ora la ministra Trenta ha deciso di spostare parte l'esercito al Sud dell'Italia, direi che questa mossa è fuori luogo, visto che il numero di migranti entranti mediante la via balcanica in Italia è decisamente più elevato di quelli via mare, invece di spostare l'esercito che stabilmente con la sua presenza in nord Italia funziona da deterrente, bisognerebbe incrementare il numero dei partecipati dell'esercito, con la leva obbligatoria, che la Ministra a bollato come "Romantica"; ritengo invece che l'idea di Salvini sia più che giusta, per tante ragioni,  oltre che per formare nuovi leve da destinarsi al Sud Italia, sia per il contrasto effettivo e protezione dei Mari che del territorio Italiano, non ha alcun senso svuotare il Nord Italia e privarlo di forze armate, solo perché si ritiene che il pericolo venga maggiormente dal mare, quando invece si sta assistendo ad una vera invasione silenziosa di popoli via Balcani, decisamente superiore a quella via mare; quindi mi chiedo, perché abbassare la tutela del territorio del Nord Italia, che è per altro è il territorio con la maggiore produttività economica di tutta la penisola e mettere a rischio il territorio stesso? 

A meno che non si voglia, effettivamente punire il nord 'Italia, per aver votato Lega, spero che non sia questa la motivazione di tale decisione che parrebbe non molto sensata, visto anche il clima tra la Trenta-M5S e Salvini-Lega. Oltretutto lo spostamento e lo svuotamento di parte dell'esercito Italiano dal Nord al Sud, ha costi molto elevati, visto che le casse Italiane faticano a progredire economicamente, una mossa del genere parrebbe fuori luogo in questo momento e chi dovrebbe proteggere i confini Italiani del Nord-Est se si lascia via libera totalmente all'invasione da parte di qualsiasi migrante o chiunque volesse entrare con prepotenza? C'è sempre qualche pericolo in agguato? Facendo così si dice chiaramente a coloro che migrano che l'Italia lascia le sue porte aperte, ma allora chiediamoci vogliamo essere depredati, perché una mossa del genere porta inesorabilmente a tale conclusione.

Spero sinceramente che si riattivi la leva obbligatoria, piuttosto che spostare parte dell'esercito al Sud Italia. Perché non è solo questione di spostare i militari, cioè persone fisiche, ma anche le relative famiglie che si sono già  collocate e uniformate bene nel territorio, oltre che i mezzi, attrezzature etc, mi parrebbe un operazione veramente poco sensata e decisamente dispendiosa, piuttosto, riempite le caserme del sud con nuove leve e i costi saranno decisamente inferiori.



Doveva essere una donna, Elisabetta Trenta, Ministro della Difesa, ad accorgersi che tra i militari italiani vi sia un’ondata di suicidiBen 14 nei primi otto mesi del 2018.Il problema dei suicidi tra gli appartenenti dell'esercito, c'è capire perché queste persone agiscono in questo modo, certamente però non è un gran numero rispetto al numero complessivo degli appartenenti, considerando che lavorare sotto l'esercito è molto stressante psicologicamente, per cui non mi sembra un numero così elevato da determinare lo spostamento di una parte consistente dell'esercito dal Nord al Sud, semmai, bisognerà incrementare il personale professionale, nell'ambito psicologico e psichiatrico, per capire i perché di tali comportamenti, sicuramente non cambierebbe nulla lo spostamento di militari da area ad area, perché se un soggetto vuole suicidarsi non cambia la situazione se cambia la caserma, sono da ricercare le problematiche all'interno dei gruppi di militari e delle caserme, piuttosto che spostare dal Nord o al Sud personale, non ha senso, sembrerebbe invece questo un pretesto per dire spostiamo l'esercito.

Ma le osservazioni del ministro non si sono fermate al supporto psicologico da offrire ai soldati, quanto soprattutto al fatto chela maggior parte … proviene dal Sud ed una grande parte delle nostre caserme sono al Nord … dobbiamo riadattare lo strumento della Difesa alle nuove minacce ed ai nuovi sviluppi”.

Questo problema di regionalizzazione, cioè di adattamento dei militari del sud al nord, semplicemente, ci dovremo chiedere quanti militari del sud sono disposti a tornare al sud, anziché spostare militari forzosamente, temo però che ben pochi militari del Sud migrati al Nord vogliano realmente tornare al sud, temo che non sia esattamente come il Ministro Trenta intende. Credo invece che coloro che sono stati spostati al Nord specialmente da molto tempo, vogliano rimanerci. Certo ci saranno anche quelli che vorrebbero tornare alle loro famiglie al sud, ma allora non ci dovrebbe essere un gran problema in ciò, però temo che questo desiderio di spostamento di un gran numero dei militari nativi del Sud non esiste realmente, perché per quanto se ne dica ma al nord si sta meglio. Dopo tutto vediamo quante famiglie del sud migrano al nord, per cui si capisce che in realtà ben pochi militari del sud vogliono tornare al Sud.

Trenta ritiene che sia necessario il riordino delle caserme, al fine di potere favorire i ricongiungimenti familiari, a costo di fare sorgere delle caserme nel Sud d’Italia, contribuendo così a dare una spinta economica a numerosi centri depressi del mezzogiorno.

Può essere una buona idea solo se si costruiscono caserme ex novo, e se si riaprire la leva obbligatoria, altrimenti diventa uno spopolamento delle caserme del Nord, con tutti i problemi annessi a connessi, e non ci sarebbe nessuna spinta economica, dato che non ci sarebbero nuove leve proveniente dalla popolazione, ma solo uno spopolamento delle caserme del Nord, non ha senso.

Da rilevare che, per la mancata realizzazione della Caserma di Cutro, erano stati espropriati ed urbanizzati ben 20 ettari di terreno.
Sicuramente terminare la caserma a Cutro, è certamente una cosa da fare, ma spostare i militari dal Nord al Sud, per costrizione, non è per nulla una buona idea, semmai si spostano quei militare che affettivamente vorrebbero tornare al Sud ed essere più vicini alle rispettive famiglie.


Senza ombra di dubbio c'è bisogno di un rinnovamento delle infrastrutture dell'esercito in generale, ma non a discapito delle tutela del territorio più soggetto oggi alla migrazione di massa. 

L'unica cosa che si può e si deve fare intelligentemente di non spostare più i militari delle regioni, del Sud al Nord, così quelli del Nord al Sud, non ha alcun senso, viste le problematiche di natura sociale e psicologica, così si evitano tanti problemi legati specialmente a situazioni complesse familiari e dei singoli, che comunque sia ricadono poi sull'intera comunità e sulle finanze dello stato e quindi dei cittadini. 

Mi pare che il progetto “Caserme Verdi” sia abbastanza sensato.
Prima di arrivare alla realizzazione delle caserme verdi; date alla forze armate un sostegno psicologico ai singoli dove i fatti di suicidio sono stati maggiori, per risolvere rapidamente queste problematiche, inoltre sarebbe buona cosa, che si sottopongano a test psicologici e psichici maggiori tutti gli appartenenti all'esercito, di qualsiasi ordine a grado al fine di verificarne la stabilità mentale per le funzioni che servono nell'ambito dell'esercito.

Saremo invasi se s'indeboliscono le forze militari, del Nord Italia.

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Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!