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sabato 22 febbraio 2025

FARE LE CANDELE

 


Produrre cera in casa

 

Premessa: Faccio presente che la gran parte della gente non è in grado e non ha ne tempo ne voglia di farsi la sua cera personale, per cui sicuramente molta parte della popolazione prende quello che viene venduto anche perché non impegna tempo  ed hanno un prodotto già pronto. Ma comunque è bene conoscere alcune cose. Premetto che i sistemi qui di seguito descritti si trovano in qualsiasi testo di chimica organica applicata, non solo se qualcuno vuole sperimentare, e non ne ha le competenze meglio eviti, tranne per il primo che lo possono fare tutti gli adulti, basta stare un po’ attenti, per il resto ognuno si prende le sue responsabilità.


Metodo semplice alla portata di tutti.

1.       Prendete grasso di rognone di manzo o grasso si maiale, in genere i grassi animali.

2.       Pulite il grasso, eliminate più parti che non fanno parte del grasso, lavatelo bene .

3.       Macinate il grasso più finemente possibile

4.       In una pentola capiente mettete il grasso e copritelo con acqua pulita.

5.       Fate bollire a fuoco intenso finche tutto bolle

6.       Abbassate al minimo la fiamma e lasciate bollire finche il grasso non si sia completamente sciolto.

7.       Filtrate il composto e separate, il filtrato lasciatelo raffreddare e poi ulteriormente lavatelo con acqua fredda, asciugatelo quello che otterrete è cera chiamata SEGO.

E' definita cera ma non è propriamente tale, ma può essere utilizzata anche come cera, visto che è ricca di acido stearico e acido palmitico, punto di fusione 40-50°C fu utilizzato prima dell'avvento della cera di sintesi da petrolio o altre cere sintetiche, era molto usato nelle città fino circa metà al secolo scorso le candele da chiesa erano spesso fatte con questo genere di prodotto, specialmente nelle campagne, il Sego va bene per produrre saponi, Lubrificanti, Biodiesel e nell'industria alimentare. Per rendere il Sego traslucido si può aggiungere alcoli grassi, cera d'api, alcuni oli vegetali o minerali.

Se volete indurre un po’ questo tipo di cera basta che aggiungete piccole parti di cera paraffinica, molto poca altrimenti questa cera diventa fragile.

In alternativa potete  aggiungere Candelilla o Carnauba entrambe cere naturali.

Si può aggiungere anche cera di Jojoba, chiamata impropriamente olio, perché è una cera liquida.

Questo genere di Cera di Sego non ha alcuna tossicità dato che sia il grasso di manzo, che di maiale viene utilizzato nell'alimentazione, per cui la cera derivata con questo semplice metodo non può emettere nessun fumo tossico. Se invece al processo venissero aggiunte sostanze diverse allora questo modifica di fatto la cera stessa. 


Altri tipi di cera sono più difficili da produrre per la gente comune.

Per esempio la cera di Soia  si estrae con metodo a freddo l’olio di soia poi mediante processo di idrogenazione solitamente l’industria usa Idrogeno gassoso il quale trasforma l’olio in cera, ma si può fare anche con degli Idruri tipo NaBH4 , LiAlH4, KBH4,  o altri a cessione di Idrogeno. Però ci vuole un catalizzatore e solitamene si usa Nichel o palladio, Rodio e Platino, ma dato l’elevato costo del Pt, Pl, Rh,Ru si preferisce usare il Ni, che con la fiamma tende ad evaporare con i fumi della combustione per cui la cera di Soia se prodotta con Nichel non sarebbe molto salutare. Al limite si potrebbe usare qualche altro catalizzatore tipo il cobalto, il Vanadio, Molibdeno, Rame, Ferro, Selenio o combinazione di questi ed altri che non sono pericolosi.

Le altre cere non sono facilmente producibili, dato che solitamente sono distillati del petrolio e quindi richiedono apparecchiature speciali anche per la loro pericolosità.

E’ possibile però produrre cere mediante un processo più lungo ma altrettanto efficiente dal quale potreste produrre la cera che vi piace di più secondo le vostre intenzioni, partendo dagli Oli.

Ovviamente non è un processo per tutti, ma non è neppure impossibile.

Paraffina:

Volendo si può fare anche la paraffina con laboratorio attrezzato a tal proposito. La paraffina può essere prodotta con diversi sistemi, a parte la distillazione del processo Fisher-Tropsch. Ma ci sono altri metodi, quello per idrogenazione degli oli descritto sopra. La sintesi chimica mediante composti organici, dalle quali si ottengono paraffine specifiche per usi particolari. Anche dal riciclaggio delle materie plastiche. Ovviamente molti di questi sistemi devono essere prodotti in laboratori specializzati a tal scopo.

 

Esempio olio di ricino, oliva, soia, girasole, mais, etc

 

1. OSSIDAZIONE:  si esegue facendo bollire con forte centrifugazione olio con Perossido di idrogeno o Ossigeno gassoso il quale apporta gruppi funzionali carbossilici e ossidrilici, fino a temperature opportune non superiori alla temperatura di ignizione dei rispettivi reagenti per il perossido è 150°C circa esplode, mai raggiugere neppure i 130°C perchè poi la reazione evolve rapidamente, ma sconsiglio provarci se non si è un minimo esperti. In questa prima fase si deve usare un catalizzatore, tipo stagno, cobalto o altri. Al termine del processo di elimina la parte liquida rimanente.

2   POLIMERIZZAZZIONE: può essere promossa da calore oppure e da catalizzatori, quindi un ulteriore bollitura che eliminerà totalmente la parte idrata dall’olio ossidato. Attenzione che in questa fase è facile che l’olio possa prendere fuoco. Quindi va fatto sotto solo da esperti o da chi ha un laboratorio attrezzato.

3. ESTERIFICAZIONE: questa reazione può essere fatta mediante l’uso di acido solforico, o anche il fosforico o anche enzimi. 

4. CRISTALLIZZAZZIONE:  qui il composto viene raffreddato, filtrato e sottoposto a cristallizzazione. La cristallizzazione può essere controllata o rallentata mediante calore o accelerata. In questa fase si separano diverse parti più liquide fino ad ottenere solo la cera.


 Le cere esistenti sono:

Cere di origine animale:

Cera vergine d’api la più comune e più facile da reperire, non necessità di trattamenti pericolosi, la massimo si può depurarla scaldandola a bassa temperatura oppure mediante un processo si sbianca. 

Lanolina derivata dalla lana

Sego: cera prodotta dal grasso animale, poco usata attualmente, un volta si faceva con questa le candele.

Oli di pesce: Dallo Squalene si ottiene lo Squalano che è una cera.


Cera Vegetale:

Cera carnauba estratta dalla piante della palma Carnauba

Cera Candelilla  dalla stessa pianta

Cera di Soia   

Attenzione che se la sintesi per la produzione della cera di soia da olio di soia o altri oli si utilizza come catalizzatore il Nichel , durante il processo di combustione il nichel volatilizza e la gente lo respira, questo genere di catalizzatore non deve essere tassativamente utilizzato per la produzione di cere, usate altri ma non il Nichel è ovvio che poi ci sono danni da allergie aspecifiche o altro .

Cera di Oliva

Cera di Colza

Cera di Ricino

Olio di Cocco

Burro di karité

Cere di semi che producono Olio

 

Cere minerali o da petrolio:

Paraffina derivata dalla distillazione del petrolio

Montan Wax  è dalla distillazione della lignite

Cere microcristalline derivate da petrolio.

 

Cere sintetiche :

cere Polietileniche

cere Polipropileni che

cere Fischjer-Tropsh

 

Cere Siliconiche

Cere Polidimetilsilossano

Cere Polifenilsillossano

Cere Siliconiche fluorurate

Etc.

 

Sostanze che possono essere utilizzate per migliorare le caratteristiche:

Oli minerali e vegetali; resine; polimeri; Antiossidanti; UV stabilizzanti; Coloranti; Profumi; Cariche inerti; Acidi grassi: (acido stearico o stearina; acido laurico, acido miristico, acido palmitico, acido palmitoleico, acido arachidonico, acido linoleico, linolenico, acido lignocerico); acido benzoico; alcune gomme come la xantana. Ci sono anche altre sostanze che si utilizzano per migliorare la combustione delle candele. Per ognuna di queste voci bisognerebbe trattare un argomento a parte, ma sarebbe lungo. Potete fare da voi ricerche in merito, che effetti hanno nelle cere .

Attenzione però accertatevi sempre cosa mescolate alla cere, soprattutto perché poi i prodotti di combustione non devono essere ne tossici, allergici, etc.,  ne produrre odori sgradevoli, ne fare eccessivo fumo. Quindi attenzione massima alla salute.

  

Questi sono generalmente i processi tradizionali.



Attenzione alla normativa in materia di cera, profumi, se le vostre candele se le volete vendere, mi raccomando dovete essere certi che siano prodotti che abbiano superato gli standard dello Stato dove vivete, ogni nazione ha precise norme da rispettare, solo le cere che riportano una certa dicitura possono essere commercializzate. 

Per i profumi vale la stessa cosa, anzi se volete vendere cere profumate non devono superare la quantià del 10% altrimenti non possono essere vendute.  Per quantità superiori si devono  riportare una precisa dicitura, e devono essere registrate o melgio ridire registrare la vostra miscela altrimenti siete fuori dalla legge.  

Vi ho avvertiti.