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giovedì 22 giugno 2023
Gli abomini
martedì 13 giugno 2023
La chiesa di oggi ha su di se un grande peccato!
Messaggio 7 Giugno 2023
Gesù Nostro Signore:
"Ciò che fu ordito da taluni uomini di chiesa ai danni di BXVI, ha fatto si che la Chiesa fosse macchiata di peccato, l’accettazione del clero di quanto è avvenuto e sta avvenendo ha sottolineato il peccato che si è esteso a tutto il clero così che la chiesa non avrà nessun altro papa eletto santamente, finché tutto non sia compiuto. E’ giunto il tempo perché l’anticristo si palesi. Altrimenti quando lo farà il suo tempo sarà ancor più rapidamente accorciato."
martedì 6 giugno 2023
La Chiesa ha abbassato Cristo!
Cristo raccontato come uomo, non come un Dio.
domenica 4 giugno 2023
La mia decisione su quanto ho ricevuto da Dio
Ho preso una decisione in merito a quanti mi copiano e quanti mi hanno derubato e si sono appropriati di cose non loro in questi anni, che io ho liberamente pubblicato; con la scusa, che quanto ho ricevuto non mi appartiene, ma che io chiesi che almeno fossi citato quale colui che li ha ricevuti, dato che so per certo , che tutto quello che ho pubblicato è stato rubato da moltissimi laici e preti e molti se ne sono appropriati ed attestati come cosa loro e hanno anche prodotto in debito guadagno; addirittura molti mi denigrano facendomi passare per un demonio, ma servendosi di quanto io ho ricevuto dal Signore, a questo punto decido quanto segue. Visto che il Signore Nostro Dio, Yeshua mi ha concesso come suo Apostolo da Egli consacrato, il potere di decidere quel che ritengo giusto, e so per certo che il Signore lo manifesta, per tanto dopo molto tempo di santa pazienza, per dar l'occasione a molti di ricredersi e di attuare quanto ho chiesto e chiesi, stabilisco in Nome per conto di Yeshua Adonay Sabaoth e del Padre Suo Celeste Elohì, che chiunque si sia appropriato indebitamente di quanto a me J.Y.Boanerges il Signore mi ha elargito, attestandolo come cosa propria e facendone oggetto di lucro, che su costoro cada la spada dell'arcangelo S. Michele e sia fatta la giustizia divina secondo la Volontà di Dio, non sia a costoro concesso il Paradiso affinché non si siano pentiti del loro appropriarsi di cose non date a loro dal Signore e se altro peccato hanno fatto contro di me, denigrandomi sia fatta la giustizia divina.
venerdì 2 giugno 2023
Sconfiggere le malattie con la Fede!
Le malattie da cosa sono causate?
Secondo la tecnologia moderna si pensa che le malattie, siano causate da problemi di vario tipo, come virus, batteri etc, potrebbe essere vero e anche no. Adesso vi spiego un mistero che l'uomo non conosce.
Leggiamo prima il passo del vangelo:"14Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la febbre 15Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva. 16Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con la parola e guarì tutti i malati, 17perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia: Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle malattie."
Paolo di Tarso e la spina nella Carne!
Ripubblico il testo che avevo pubblica nel blog Vangelo, visto che Fb mi blocca la possibilità di pubblicazione perchè secondo loro il blog sarebbe a contenuto erotico, beh questa poi, dovrei capire dove è il contenuto erotico, visto che parla solo di Vangelo!!!! Ma sorvoliamo va.
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venerdì 2 giugno 2017
PAOLO DI TARSO E LA SPINA NELLA CARNE
Premetto dopo aver terminato tutto lo scritto ho deciso di inserire una premessa...
So già che non accetterete questa versione, ma ho seguito punto per punto la parola scritta nel testo, rimanendo chiaramente fedele alle parole precise e al senso vero e profondo di quanto è rivelato dal testo stesso, per quanto paradossale può sembrare la mia l'interpretazione è molto più sensata di quella proposta da qualsiasi esegeta del passato, compreso S. Agostino e spiegherebbe anche alcune cose, dei suoi scritti.
Bibbia CEI74: 2Corinzi 12,7-10
Brani di difficile interpretazione nella Bibbia, I 2 Cor. 12, 7 “Perché non montassi in superbia mi è stata messa una spina nella carne” (tpfs*)
Che cos'è questa metafora che Paolo usa “la spina nella carne”? Secondo tutti gli esegeti moderni - e fondatamente - non è una tentazione di sessualità, come ha interpretato S. Agostino e come a volte viene interpretato, specialmente sulla linea della Vulgata, che traduceva questa espressione: “una spinosità che punge la carne” (stimulus carnis meae), che fa pensare subito alla sessualità. Nel testo greco non c'è l'idea di stimolo. Ovviamente delle spine conficcate nella carne si fanno sentire, ma questo è un fatto che viene dopo; non è la spina stessa. Se la spina sta tranquillamente dove sta non è uno stimolo, diventa uno stimolo, quando la spina viene conficcata nella carne, quando si fa sentire…
“Pregai e ad un certo punto mi disse” (non è una visione, ma una presa di coscienza che pian piano matura in Paolo); la risposta del Signore non è quella di spianargli la strada. Gli rimangono tutte le sue difficoltà; ma la risposta è questa: Ti basta il mio amore, la mia benevolenza! (più che la mia grazia). Non è: ti basta quella grazia corroborante che io ti do. Questa è un'interpretazione che rischia di quantizzare il rapporto: quella grazia che ti do, ti sarà sufficiente! Per Paolo il problema è più a monte. Gesù ti dice: io ti amo! Basta! Non ti preoccupare di altro! Quando Paolo riesce a capire questo, si è affidato all'assoluto dell'amore: voglio che tu sia apostolo! Ci sono queste difficoltà che ti impediscono di realizzare quei piani che io stesso ti ho fatto venire in mente! Va bene! C'è anche questo qua, come fare? Pensa a me, pensa al mio amore: l'assoluto è nel mio amore! Il mio amore che si manifesta nel mistero della morte e della risurrezione, nel mistero della debolezza e della forza di Dio. Una volta che Paolo riesce a capire questo… Ti basta di essere amato da me! Ti basta questo coinvolgimento nella debolezza e nella forza del mistero pasquale! Siamo insieme! Più debolezze ci sono e meglio è; non perché le debolezze siano simpatiche, ma perché Paolo vede nelle debolezze, malattie, difficoltà, quella partecipazione alla debolezza di Dio della crocifissione. E poi attraverso questo sa che connessa con questa c'è la risurrezione. Paolo ci dice: di fronte a qualunque difficoltà, la risposta che lui ritiene persuasiva nel suo apostolato è questo affidamento totale del suo apostolato a un Cristo, non solo che provvede, ma che ama e la sua provvidenza è frutto di quest'amore che per Paolo è un qualcosa di assoluto. Allora, quando Paolo si sente davvero così amato da Cristo, sa di essere accanto a lui, di essere nello stesso giro di Cristo, di poter completare nella sua carne quello che manca alla passione di Cristo, come dirà poi nella lettera ai Colossesi. Questo è un punto importante per capire la vocazione di Paolo, per capire la nostra vocazione, per capire ogni vocazione cristiana. Nella nostra vocazione Dio ci dice di farci tutto a tutti. Dobbiamo fare anche i nostri progetti; però il vero realizzatore del nostro apostolato, il vero attualizzatore di noi come dono agli altri nell'apostolato è sempre lui; è un segreto del suo amore verso di noi e verso gli altri. Allora Dio ci dice: lasciatemi fare! Fidatevi pienamente del mio amore! Fate tutto quello che potete, ma guardate a me, fidatevi pienamente del mio amore e io farò. Quando Paolo riesce a capire questo - c'ha messo del tempo! Pregai il Signore tre volte! Vuol dire: pregai il Signore a lungo, con intensità crescente, con tutte le mie forze - alla fine acquista luce.
Vi spiego cosa tratta la lettera ai Corinzi:
CEI74: 2Corinzi 12,7-10
Come si fa ad insegnare ad un figlio, la modestia e l'umiltà?
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Questa spiegazione ci fa capire alcuni curiosi passi delle lettere di Paolo, si spiegano sotto questa luce nuova, molte cose dei suoi scritti, per esempio come poteva sapere che Giovanni in Apocalisse avrebbe scritto che un giorno un messaggero mandato da Dio avrebbe portato il vangelo eterno e da qui si comprende che forse quella parola definita da Paolo anatema forse era indotta non da Dio ma da qualcun altro. Perché è più che certo che Gesù preferisse più di ogni altro Apostolo anche più di Pietro stesso, il giovane Giovanni, per cui certamente il messaggero celeste è verità, ma allora se l'angelo che viene dal Cielo è un angelo di Dio, vuoi che Dio comunichi a Paolo una parola contro se stesso? Ovviamente no, per cui si comprende bene che quella parola sull'anatema non appartiene a Dio, forse è dello stesso pensiero di Paolo traviato da un demone che lo tortura notte e giorno e che lo prostra, più o meno è la stessa cosa che accade a S. Agostino, il quale ebbe un rimprovero di Dio usando un angelo che venne per avvertirlo di fermarsi, perché quanto stava scrivendo non era opera di Dio, ma opera della sua mente, ecco in questo passo di S. Agostino si può ben leggere anche l'errore di S. Paolo, un atto di superbia, poi preso per vero dagli uomini di Chiesa. Per cui non si può dire che un messaggero di Dio cioè che viene dal Cielo che per altro è rappresentativo di una dimensione celestiale, come il Padre Celeste, può essere definito un demonio, considerato un anatema e rifiutato, rinnegato e cacciato come fosse falso.
Quindi quanto dei testi di S. Paolo sono parola di Dio?
C'è anche da dire un altra cosa, quanto di una persona posseduta un prete prende seriamente in considerazione ciò che afferma? Poco o nulla, per ovvie ragioni. Quindi!!
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Importante!
Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!