giovedì 28 maggio 2015
Seconda lettera di Pietro. Cap 1, 20-21:
20. “Sappiate nessuna scrittura profetica va soggetto a privata spiegazione, “
21. “poiché non volontà umana fu recata, mai la profezia, ma mossi da spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio. “
È logico perché la spiegazione di un solo soggetto potrebbe essere tendenziosa, sia per la cultura che per la parte rappresentata dal soggetto stesso, per esempio, se il soggetto unico rappresenta la scienza, o rappresenta la religione, o la politica, o altro esso potrebbe propendere per una visione diversa e non completa della parola che sta interpretando, per cui Pietro dice bene, questo è anche una spiegazione logica, razionale e corretta per amministrare con giustizia, onesta, verità, la parola ricevuta, al fine di ottenere la comprensione più totale, senza escludere ciò che potrebbe non piacere o non far comodo; per cui la lettura di una profezia va analizzata da molti soggetti diversi e non solo religiosi. Potrebbe avvenire in un grande dibattito in un assemblea, come d’altro canto accadde poi con gli stessi apostoli che in assemblea discutevano della parola lasciata a loro da Cristo. Come un gruppo di persone che assistono ad un evento, ognuna per se stessa ricorda qualcosa di simile ma non identico, così la parola di molti vale di più della parola di pochi, più testimoni fanno una certezza, un solo testimone lascia l’incertezza.
La profezia non può nascere dalla volontà umana, ma da quella di Dio, questo è logico, dato che nessun umano possiede poteri propri.
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Seconda lettera di Pietro. Cap. 2, 10-11:
11mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano davanti al Signore alcun giudizio offensivo contro di loro.”
Questo passaggio è dir poco curioso, ma molto significativo …
“Temerari, arroganti, non temono d’insultare gli esseri gloriosi decaduti,”
Vediamo un po’ di capire , uno che è temerario è un soggetto che non ha paura neppure delle morte cioè un imprudente, avventato, mentre arrogante è indicativo di qualcuno che si arroga di sapere tutto, quando non sé così. Secondo Pietro costoro non hanno paura e si azzardano ad insultare gli esseri chiamati gloriosi decaduti, cioè i demoni.
Ora effettivamente chi ha mai insultato satana? Pensiamoci bene!! Forse quasi nessuno a dir la verità, molti insultano Dio.
Ma allora a chi si riferisce Pietro ci sono delle persone che insultano gli angeli decaduti che prima che cadessero erano gloriosi! Ma ammettiamo che sia possibile perché se taluni uomini insultano la gloria di Dio, sicuramente altri o gli stessi insultano i demoni.
Ma questo discorso parrebbe un po’ strano!
C'è da chiedersi può essere che si faccia bestemmia anche insultando i demoni?
Dopo tutto un demonio è sempre un essere spirituale superiore a noi, ma questo modo di parlare parrebbe un atto di paura verso costoro, certamente non bisogna sfidarli, certamente bisogna essere prudenti nei loro riguardi, ma che si faccia bestemmia contro costoro, sembra alquanto strano. Si potrebbe pensare che essendo stati essi stessi esseri gloriosi, anche se poi decaduti, in qualche modo meglio evitare nei loro confronti atto di bestemmia, forse Pietro, intende dire che richiamare in maniera eccessiva e nominare troppo il nome di questi in qualche modo si va a toccare Dio, anche se costoro sono demoni. Potrebbe essere possbile.
Oltretutto li considera anche gloriosi, anche se decaduti, quasi a voler dar loro una connotazione superiore di importanza, certamente essendo stati esseri gloriosi al pari degli angeli di Dio, essi certamente sono tecnicamente superiori a noi.
In definitiva Pietro fa capire che bisogna in qualche modo rispettarli, pur tenendoli lontani da noi, nella loro azione persuasiva malvagia verso di noi. Come dire dopo tutto essi agisco per una forza superiore.
Però questa frase mi lascia un po’ perplesso, posso essere d’accordo che non si devono insultare perché noi non sappiamo se in quel dato frangente essi sono lì per loro volontà o per volontà superiore, ma che l’uomo debba averne rispetto sinceramente no!
Perchè se rispetto un demone, c'è il rischio che poi cada dalla padella alla brace.
Ecco ciò che non bisogna fare verso questi esseri "gloriosi" decaduti, è sfidarli come non si deve sfidare Dio, questo sicuramente non si deve fare, quindi di conseguenza è bene nemmeno insultarli, anche se verrebbe naturale farlo, ma mai ho sentito uomo insultare un demone.
Lo Spirito Santo mi ha suggerito e detto qual'è il motivo esatto di queste affermazioni di S.Pietro.
Perchè già i demoni sono nella loro condizione prostrati e condannati a non poter vedere mai più Dio a causa delle loro scelte, se anche noi gli diamo contro inveendo contro di loro per altre ragioni, questo li atterra ancora di più, per cui Dio non vuole che l'essere umano, agisca male verso costoro, in questo ho compreso che Dio prova molta afflizione aver perso queste creature.
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