lunedì 10 settembre 2018
COSA CELA IL TESTO DI GIOBBE?
La strada per giungere a Dio!
Ieri quando ho scritto di Giobbe, ho saltato di proposito una parte, perché non tratta del racconto di Giobbe ma fa riferimento a quanto fa Satana.
Vediamo cosa dice:
[6]Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro.
[7]Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?».
Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa».
Notiamo la piccola discussione che Dio ha con satana.
1.
Dice che un giorno i figli di Dio, cioè coloro che erano eredi di Adamo, si presentarono innanzi a Dio, probabilmente da Dio chiamati, e anche Satana si presento assieme a loro. dato che anch'esso si ritiene un figlio di Dio, evidentemente lo è, come lo sono tutti gli esseri Spirituali.
2. il Signore parla con satana chiedendogli da dove esso provenisse e cosa gli risponde Satana, dice :
«Da un giro sulla terra, che ho percorsa».
In questa piccola frase c'è qualcosa di particolare, Satana è spinto da Dio a rivelare quanto tempo ha impiegato a raggiungere la dimora di Dio, il percorso che ha fatto per arrivarci, gli dice anche da dove è venuto.
«Da un giro sulla terra, che ho percorsa».
La provenienza è la terra.
Esprime il percorso dicendo da un giro , il termine giro identifica la lunghezza del percorso e quanto tempo espresso in ore ha impiegato a percorrerlo, in fatti dice “un giro” indicando un giorno intero di 24 ore al tempo di oggi, ma al tempo di quando avvenne il fatto non possiamo essere certi che fosse esattamente di 24 ore o meno, presumiamo di si; per cui percorre questa strada per giungere a Dio mettendoci un giorno intero, non dice dove sia passato, ma dice che ha fatto un giro intendendo figurativamente che quello era il tempo necessario per giungere a Dio.
Però si comprende che il luogo dove Dio sta non è sulla terra, perché afferma “sulla terra” questo sulla terra è indicativo che il luogo non è fisicamente sulla terra ma è in altro luogo e che la terra è solo il luogo di provenienza, da dove lui e i figli di Dio provengono. Ma a differenza dei Figli di Dio, Satana impiega un intero giro, per arrivare a Dio, cioè un giorno intero dall'alba all'alba, cioè 24 ore, ma il fatto di sottolineare che l'ha percorsa, indica che ha camminato su di essa ma dice "sulla" indicando sopra, può significare che non camminava ma volava, sopra di essa, per giungere al luogo di Dio. Vediamo di capire realmente quanto sia la distanza che ha percorso satana per giungere a Dio, quindi percorre volando.
La circonferenza non è da polo a polo, ma equatoriale sapendo che il raggio equatoriale è di 6378km la sua circonferenza è di 40074,155889..km. Quindi satana per andare a Dio deve tassativamente percorrere questa strada e questa distanza; un giorno terrestre dura esattamente 23 ore 56 minuti e 4,0905 secondi. Ci dice anche, a che velocità percorre questa strada, alla velocità di 1700,9 km/h, questo fa capire che satana vola, sulla superficie della terra e deve percorrere 40000 km per arrivare a Dio. Ora non sappiamo se questi 40000 Km sono intesi in forma circolare o che in forma o solo rettilinea ma questa è l'effettiva strada che serve per giungere a Dio.
La circonferenza non è da polo a polo, ma equatoriale sapendo che il raggio equatoriale è di 6378km la sua circonferenza è di 40074,155889..km. Quindi satana per andare a Dio deve tassativamente percorrere questa strada e questa distanza; un giorno terrestre dura esattamente 23 ore 56 minuti e 4,0905 secondi. Ci dice anche, a che velocità percorre questa strada, alla velocità di 1700,9 km/h, questo fa capire che satana vola, sulla superficie della terra e deve percorrere 40000 km per arrivare a Dio. Ora non sappiamo se questi 40000 Km sono intesi in forma circolare o che in forma o solo rettilinea ma questa è l'effettiva strada che serve per giungere a Dio.
Notiamo che il numero 40 è molto presente nella sacra scrittura.
“[1]C'era nella terra di Uz un uomo chiamato Giobbe:””Quest'uomo era il più grande fra tutti i figli d'oriente.”
Come vediamo parla di Giobbe come il più grande e potente di tutti coloro che abitavano in oriente.
Ora c'è da chiedersi, a oriente di cosa?
Certamente non ad oriente rispetto a noi, ma rispetto dei figli d'Israele, perché la Bibbia è riferita a Gerusalemme, per cui si riferisce ad est di Israele e non a sud come certi testi indicano la medesima zona, in prossimità di Madian, solo perchè Mosè venne a conoscenza delle vicende di Giobbe, ma se Giobbe fu un uomo grande e famoso, la sua storia si narrò per molto tempo ovunque in oriente, fino all'Egitto.
Questo significa che la parola Us o Uz non è esatta e in realtà si riferisce alla zona o regione di Ur dei caldei in Mesopotamia. Credo che nel corso del tempo, chi ha trascritto o ricordato oralmente il testo biblico, abbiano fatto un errore di trascrizione da Ur a Us/Uz, per cui si perse la collocazione esatta del luogo.
Dopo tutto se ci pensiamo bene, anche Abramo visse in quei luoghi. In Genesi 11, 28 è scritto che la terra nativa di Abramo era situata in Ur dei Caldei. Quando Abramo mandò il suo amministratore a cercare moglie per Isacco, gli disse: “Vai al mio paese… nell’Aram Naharaym, alla città di Nahor, mia città natale” (Genesi 24, 4-10). molto probabilmente la terra di Canaan era molto più vasta di quello che pensiamo e arrivava probabilmente fino ai confini della Mesopotamia settentrionale dove probabilmente si stanziò Abramo, ad Aram che altro non sarebbe che Harran. Penso che non sia la stessa regione di Ur dei caldei babilonesi, ma l'attuale Siria. La collocazione temporale dell'esistenza di Giobbe è difficile da stabilirsi dato che alcuni studiosi collocano Abramo attorno al 3500 a.C altri non più 2000 a.C per cui certamente Giobbe dovrebbe essere stato esistente tra 3000-1500 a.C.
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