L'ennesima teoria di una scienza che da i numeri!
Dopo i miei articoli che hanno distrutto la teoria del nucleo fuso magnetico, (qui1),(qui2),(qui3),(qui4),(qui5),(qui6),(qui7),(qui8),(qui9) ecco che si fanno avanti altri illustri scienziati Barbara Romanowicz e Daniel Frost; per tentare di spiegare o di dar una spiegazione di una qualche altra teoria.
Ovviamente queste nuove teorie sono progettate sulla base dei mie articoli, addirittura comprovate da noti Dipartimenti di scienze planetarie dell’Università di California ora vediamo che cavolate stanno hanno determinato.
Dopo aver fatto notare che i campi magnetici si possono formare solo alla presenza di cristalli di ferro a temperatura non superiori ai 200 gradi centigradi, ecco che anche la scienza di orienta in questa stessa direzione, ammettendo come se fosse una scoperta di alcuni scienziati, cosa falsa, perché se i non l’avessi fatto, oggi tutta la scienza crederebbe ancora che la terra h un nucleo fuso magnetico, per tanto il merito va solo a me, tanto per essere precisi.
Ma andiamo a leggere l’articolo che dovrebbe immortalare costoro a grandi esperti a scopritori di chissà quali ipotesi innovative.
Riporto l’intero articolo:
"Il centro della Terra sta crescendo, ma non come pensavamo
Una nuova scoperta sul nucleo del pianeta getta una luce diversa sul nostro passato e sul nostro futuro.
Il centro della Terra cresce e cresce in maniera asimmetrica.
Per capire di cosa stiamo parlando è bene ripassare qualche lezione di scienze.
Quello che noi chiamiamo comunemente "centro della terra" è in realtà un insieme di strati diversi. Più internamente si trova un nucleo solido di ferro e nichel con un raggio di 1.200 km, ovvero circa tre quarti le dimensioni della luna. Questo è ricoperto da un nucleo "fuso" esterno di ferro e nichel di circa 2.400 km di spessore, a sua volta circondato da un mantello di roccia calda di altri 2.900 km di raggio. Per intenderci, la "crosta" terrestre, ovvero la parte rocciosa che ricopre esternamente il nostro pianeta, ha uno spessore compreso fra i meri 5 e 70 km.
E' in buona sostanza grazie al fatto che la parte più interna del nucleo sia solida e rilasci calore che oggi (e da circa un miliardo e mezzo di anni) il nostro pianeta è in grado di mantenere attorno a sé quel campo magnetico che ci protegge dalla particelle pericolose del Sole.
E proprio per questo il nucleo e il suo funzionamento sono ancor oggi oggetti di studi scientifici ad alto livello.
Le ultime novità arrivano dal Dipartimento di Scienze planetarie e della terra di Berkeley, Università della California, e in particolare dallo studio firmato Barbara Romanowicz e Daniel Frost. I due professori di sismologia non solo hanno svelato un nuovo e interessantissimo mistero, ma sulle recenti scoperte sono riusciti a formulare una serie di ipotesi che modificano completamente il nostro modo sia di vedere il passato che di guardare al futuro del pianeta.
Gli scienziati infatti hanno verificato che il nucleo esterno è fuso, il quale tende raffreddandosi a precipitare verso l'interno mentre si solidifica, al contrario di quanto precedentemente sostenuto non lo fa in maniera omogenea. Parrebbe infatti che il nucleo solido stia crescendo più velocemente sotto il mare di Banda in Indonesia che sul lato specularmente opposto sotto al Brasile, indicando una diversa velocità di raffreddamento della parte fusa del nucleo. Per fortuna interverrebbe poi la gravità (con la formazione di nuovi cristalli di ferro verso i poli nord e sud) a normalizzare ogni asimmetria, mantenendo inalterata la forma sferica nel nucleo solido più interno, che cresce in media di un millimetro di raggio ogni anno. Perché questo avvenga, cioè cosa faccia raffreddare il nucleo fuso a velocità differenti nei differenti punti, e che implicazioni potrebbe avere, sono le prossime domande a cui la scienza tenterà di dare una risposta. Nel frattempo, i due professori affermano che la loro scoperta abbia comunque un che di rivoluzionario. Dimostrerebbe infatti che la dinamica del raffreddamento del nucleo fuso è meno definita di quanto finora calcolato o considerato, e solleverebbe ancora più dubbi sull'"era del campo magnetico prima del nucleo solido".
Considerando la temperatura del nucleo fuso e la sua velocità di raffreddamento infatti, Romanowicz e Frost sarebbero riusciti a dimostrare che è esistito il tempo in cui un campo magnetico (generato come? e tenuto in piedi come?) circondava la Terra in assenza di un nucleo solido. Il nucleo potrebbe avere infatti circa un miliardo e mezzo di anni, il nostro pianeta circa quattro miliardi e mezzo di anni e il nostro campo magnetico circa tre miliardi."
Intanto vediamo di capire se il loro parlare è coerente secondo le dinamiche reali.
“Gli scienziati infatti hanno verificato che il nucleo esterno fuso, il quale tende raffreddandosi a precipitare verso l'interno mentre si solidifica, al contrario di quanto precedentemente sostenuto non lo fa in maniera omogenea. “
"infatti hanno verificato che il nucleo esterno è fuso," e come avrebbero fatto averificare il nucleo fuso, ci sono stati? Assolutamente ridicoli.
Vorrebbero dare per scontato che precedentemente si pensava che il nucleo fosse solido, cosa per altro falsa, perché hanno sempre sostenuto tutti e si legge chiaramente in tutti i testi di scienze della terra, che il nucleo era fuso e caldissimo addirittura con reazioni nucleari pari a quasi 6000°C adesso chissà come mai è diventato all’improvviso solido e per di più si raffredderebbe, verso il suo interno.
(con la formazione di nuovi cristalli di ferro verso i poli nord e sud)
E da chi l'avrebbero presa l’idea dei cristalli se non dal sotto scritto!!!!
“Perché questo avvenga, cioè cosa faccia raffreddare il nucleo fuso a velocità differenti nei differenti punti, e che implicazioni potrebbe avere, sono le prossime domande a cui la scienza tenterà di dare una risposta.
Qui siamo alle comiche.
Adesso si devono spiegare come faccia il nucleo che avevano sempre considerato fuso, a diventare solido e freddo, voglio proprio vedere che palle s’inventeranno.“Nel frattempo, i due professori affermano che la loro scoperta abbia comunque un che di rivoluzionario.”
Non hanno scoperto proprio nulla!!!
Solo ipotesi, non sono suffragate da niente visto che al centro della terra nessuno può andarci, tanto meno le apparecchiature vista poi la distanza.
Dimostrerebbe infatti che la dinamica del raffreddamento del nucleo fuso è meno definita di quanto finora calcolato o considerato, e solleverebbe ancora più dubbi sull'"era del campo magnetico prima del nucleo solido".
Dimostrebbe un tubo, visto che fin’ora si è sempre pensato e saputo che il nucleo era fuso e non solido, non è mai esistito prima del mio articolo, alcuno studio sulle dinamiche di raffreddamento del nucleo, visto che tutta la scienza ha sempre sostenuto che il nucleo era fuso. Adesso s'inventano sta palla, per far credere al pubblico poco attento una marea di frottole come al solito.
“Considerando la temperatura del nucleo fuso e la sua velocità di raffreddamento infatti, Romanowicz e Frost sarebbero riusciti a dimostrare che è esistito il tempo in cui un campo magnetico (generato come? e tenuto in piedi come?) circondava la Terra in assenza di un nucleo solido. ” Anche qui vorrebbero far credere che anticamente il nucleo fosse stato fuso, cosa impossibile.
Allora vediamo subito le cazzate che hanno scritto o che si sono inventati.
è in realtà un insieme di strati diversi. Più internamente si trova un nucleo solido di ferro e nichel con un raggio di 1.200 km, ovvero circa tre quarti le dimensioni della luna. Questo è ricoperto da un nucleo "fuso" esterno di ferro e nichel di circa 2.400 km di spessore,"
Ma chi gli avrà mai dato l’idea degli strati?
Adesso il nucleo è solido di raggio 1200km.
ricoperto da un nucleo "fuso" esterno di ferro e nichel di circa 2.400 km di spessore,"
Facciamo disegnetto, per far meglio capire ai nostri lettori che forse sono un pochino più intelligenti.
Più che nucleo direi uno strato o un guscio, meglio dire.
Secondo questi ricercatori la terra si presenterebbe nel suo interno così.
N. nucleo; S.F. Strato fuso; M. mantello; C. crosta.
Nella zona del nucleo fuso dovrebbe esserci una zona di transizione, potrebbe pure essere.
Ora vediamo cosa non va ne loro modello.
Prima di tutto dovrebbero spiegare come sia possibile che uno strato di magma in costante fusione, non surriscaldi almeno lo strato più esterno del Nucleo centrale che a loro dire dovrebbe invece raffreddarsi con quali meccanismi non si sa, visto che non ci sono vie di sfogo del calore eccessivo sul nucleo stesso, non parlo dei vulcani che sono in superficie.
Ora stando al loro dire, il nucleo interno nella sua parte più esterna sicuramente risente dell’enorme calore dello Strato in Fusione S.F. visto che esso dovrebbe essere in fusione da miliardi di anni, per tanto è impossibile che il calore non abbia mai interessato il nucleo intero, visto che esso è a diretto contatto con lo S.F. anche ammettendo un area di transizione a temperatura più bassa, ma sempre a calore abbastanza elevato. Perché se fosse staccato dallo S.F. e ci fosse un area cuscinetto formata da altro materiale o non materiale, si potrebbe presumere che quest’aera possa effettivamente in qualche modo raffreddarsi, anche se secondo me è assolutamente impossibile che questo fenomeno di raffreddamento possa avvenire, pensando che il calore non si propaga solo per contatto ma anche per irraggiamento, per cui anche se ci fosse un zona vuota è impossibile che il nucleo sia freddo, da creare cristalli di ferro solido magnetici, visto che il magnetismo per il ferro sussiste solo a temperature molto basse, inferiori a 200°C; anzi bisogna dire che maggiore è la temperatura più rapidamente il magnete o meglio dire il nucleo magnetico si smagnetizza e quindi maggiormente è freddo il nucleo e più esso ha un campo magnetico ampio o forte, per tanto la questione è inversamente proporzionale. Per cui questa loro teoria è assolutamente impossibile che sia realistica.
Oltretutto se il nucleo segue la rotazione terrestre è impossibile che sia fermo, quindi un certo attrito lo deve fare con le superfici a ridosso quindi un azione di sfregamento, questo deve averla; di conseguenza abbiamo che tra il nucleo presumibilmente freddo e la zona di transizione ci deve essere una zona più o meno ampia di calore, ma questo calore va estendendosi verso il suo interno smagnetizzando il nucleo.
E anche questa teoria non vale nulla, ipotesi campate per aria.
Oltretutto giustificherebbero i loro studi e ricerche dal fatto che avrebbero notato una strana singolarità nel nucleo nella zona del mare indonesiano e nell’area opposta sotto il Brasile. Oltretutto la così detta crescita minimale di 1 mm l’anno, direi che è ridicola, poi la gravità in qualche modo interverrebbe nel bilanciare la formazione di cristalli di ferro ai poli, trovo ridicolo anche questo.
Dovranno spiegare come faccia lo strato ad alta fusione a raffreddarsi verso il nucleo , quando è molto più probabile un riscaldamento visto che i metalli pensanti si dirigono verso questo e su questo precipitano, dovranno confermare con dati certi e non teorie a quale temperatura dovrebbe essere questo nucleo visto che i cristalli di ferro devono rimanere a bassa temperatura per essere magnetici.
Un teoria a mio parere ridicola e assolutamente non credibile.
Quindi siamo sempre al punto di partenza, il nucleo se è caldo non è magnetico.
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Il problema è che se il nucleo non è magnetico il nucleo donde viene il magnetismo delle presunte fasce di VanAllen? non viene dal pianeta, inteso come massa rocciosa, ma dalla sua atmosfera come ho Teorizzato che in effetti a guardar bene è l’unico sistema terrestre che possiede un energia abbastanza intensa per generare un campo magnetico. Anche l'atmosfera funziona a strati ed anzi ha una qualche affinità con i condensatori che sono capaci di sviluppare oltre che forti correnti anche campi magnetici. Capisco che questa teoria non piaccia, perché secondo la scienza attuale una terra senza un nucleo magnetico secondo loro non può sussistere invece io dico che per tante ragioni sarebbe l’unica soluzione.
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