giovedì 26 dicembre 2019

LA SCIENZA E LA ASTRUSE IPOTESI.





La notizia che la scienza avrebbe ipotizzato, e ripeto ipotizzato che nel nucleo della terra nevica ferro, beh quando l'ho letta sono scoppiato a ridere e mi sono detto quante ne inventano per tentare di spiegare il presunto campo magnetico terrestre che come sappiamo è quasi inesistente, 0,3-0,7 Gauss.

Allora i nostri fantasmagorici scienziati hanno stabilito con una mega IPOTESI che sul nucleo della terra posto a quasi 6000°C nevicherebbe, è sicuro che il ferro portato a quella temperatura effettivamente può sublimare e quindi secondo loro poi lo strato più esterno dovrebbe produrre vapore di ferro ed altri metalli, ricadendo sullo strato più esterno al nucleo sempre caldissimo formarsi dei cristalli, i quali come sappiamo sviluppano un campo magnetico, però ovviamente quello che non dicono questi fantasiosi scienziati è che per la formazioni dei cristalli di ferro servono temperature molto basse, inferiori a 200°C che è impossibile su un nucleo di 6000°C, poi non dicono che per nevicare cioè produrre una forma di neve di cristalli serve una spazio vuoto per far la differenza, anche in termini di temperatura, cosa che sembrerebbe veramente assurda, il nucleo pesantissimo di miliardi e miliardi di tonnellate di metallo fuso, galleggerebbe dentro ad un sfera vuota, non solo, quale forza tratterebbe la forma sferica del nucleo, che ruota vorticoso? C'è da capire. Anche gli scienziati inventano bufale per un popolo ebete, distratto e che si beve tutto; dicono nell'articolo per spigarsi le varie anomalie del “pianeta” campo magnetico, inesistente o quasi nullo, perché 0,3-0,7 è un campo che quasi non esiste, poi non capiscono da cosa siano provocati realmente i terremoti e le onde sismiche, quale sia il motivo propulsivo di tali fenomeni, ma lasciamoli nell'incertezza. Il problema di questa fantasiosa idea che non si può provare, perché nessuno è mai stato nel nucleo o vicino ad esso, così come nessuna idea anche ufficialmente considerata valida oggi si può dimostrare tangibilmente, non esistono apparecchi, macchine che possano spingersi fini nelle profondità del nucleo stesso, neppure eco-scandagli, sonar, o altri apparecchi che sondano il sottosuolo, per cui tutte le teorie, rimangono ipotesi e fantasie anche quella che viene considerata oggi ufficiale.

Signori esseri umani, non predente per buone le parole che la scienza adduce, perché potrebbero essere tutte frottole, al solo scopo di spiegarsi quello che non si sanno spiegare, nel nucleo non ci sono mai stati e mai ci andranno, a meno che non diventino spiriti.



Altra pagliacciata letta in questi giorni.


Immagine creata con la computer grafica, non è un immagine  reale.

Il campo magnetico sarebbe più debole al poli, pare che uno scienziato abbia notato che sopra ai poli, si formi una specie di imbuto dove il campo magnetico ceda o sia più debole, questo però non è possibile se guardiamo un magnete bipolare, come figura sotto, dove le linee di flusso sono maggiormente concentrate ai poli, che non all'equatore dello stesso.


Questo genere di magneti, sono più potenti ai poli che a loro equatore, perché le linee di flusso del magnetismo sono maggiormente concentrate sul loro asse nord-sud, infatti la terra avrebbe 0,7 gauss ai poli e 0,3 gauss all'equatore, e se la terra è uguale a questi magneti sintetici o naturali, allora quello che lo scienziato ha dedotto o visto non è vero. Le linee di flusso o linee magnetiche, sono fisse e rigide come lame, partono dal suo vertice cioè dai poli e percorrono il “globo” se di globo si tratta.


La teoria o scoperta di questo scienziato applicata al modello attuale non ha corrispondenza a meno che la teoria ufficiale attuale non sia sbagliata, e che si possa generare un imbuto magnetico se ci fosse un solo vero polo e un polo sud sparso in un area circolare, allora si che la teoria potrebbe essere giusta, visto che un magnete di questo tipo precluderebbe che il vero campo magnetico più potente si dovrebbe trovare nella zona più equatoriale che non ai poli, ma se i dati dei rilevamenti sono giusti e da quello che si legge pare che sia così, allora la teoria è errata.


Faccio io un ipotesi astratta.
Potrebbe esserci una possibilità che il polo nord non sia posto al centro dell'asse terrestre, ma sia un anello magnetico posto ad una distanza maggiore dal suo centro magnetico reale, solo in questo caso, si potrebbe generare una zona ad imbuto con intensità del campo inferiore e dove effettivamente si creerebbero le aurore boreali, infatti le stesse si generano formando un anello attorno al punto nord, non passante attraverso, perché certamente nei punti di maggiore uscita del campo magnetico dove le linee di flusso sono più densamente ravvicinate, a contatto con il vento solare, potrebbero provocare gli effetti luminosi nel cielo, formanti un anello di luci attorno al circolo polare artico.
In questo caso, si formerebbe un anello magnetico al polo nord, dove il suo centro è molto meno magnetico. Ma certamente non cambierebbe nulla, sul discorso della forza dello stesso, 0,7 gauss è e rimane. Una forza bassissima, capace di rendere sensibili solo poche cose, le bussole fisiche ed elettroniche, i minerali nella crosta stessa, che lo provocano, ed indurre fenomeni di tipo elettrico con l'atmosfera, ma certamente 0,7 gauss non sono in grado di espandersi dalla superficie, impossibile, sempre che il magnetismo sia di natura terrestre.



Personalmente ho una mia teoria che forse potrebbe spiegare molte cose, faccio un articolo a parte.


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