domenica 15 dicembre 2019

Il secolo dell'inganno


Il secolo dell'inganno.

Vorrei fare una premessa.
Il Signore mi disse, che delle tantissime cose che mi rivelò solo io ne avrei avuto conoscenza, il motivo non lo conosco e non investigo, anche per il dono che ricevetti appunto della sapienza. Spesso mi trovo innanzi a persone che mi dico, dopo aver letto i miei scritti, messaggi, etc, che pure loro ebbero tali informazioni, questo non è possibile perché il Signore non mente, quindi queste persone probabilmente vogliono in qualche modo sentirsi anch'essi protagonisti di certe verità. Perché se fosse vero che anch'essi hanno ricevuto in qualche modo tali verità l'avrebbero dovuto scrivere, es esternare, perché il Signore non rivela le verità, perché queste rimangano celate, ma perché il mondo ne venga a conoscenza, per cui costoro non scrivendole non adempio alla volontà del Signore, da ciò si comprende bene, che costoro non dicono la verità, ma che in qualche modo si esaltano e vogliono che la gente li veda sotto una luce diversa, si ammantano di quello che non gli appartiene.

Un altra osservazione.
Ci sono persone che m'hanno contestato perché ho messo la dicitura che protegge gli scritti sotto la voce copyright, posta in alto sopra ogni pagina. La cosa è veramente curiosa, il fatto stesso che si siano inalberati su questo aspetto, denota che costoro, prelevavano da me per far loro e chissà quanti hanno fatto ciò, oltre che veggenti e altri.
Non si capisce perché costoro si inalberano, s'infastidiscono, pare quasi che l'introduzione del testo copyright, impedisca a costoro di continuare a copiare liberamente, perché effettivamente è quello che se ne deduce, per logica conseguenza; se qualcuno muove accuse contro di me, indica che quel testo gli impedisce in qualche modo di essere disonesto e appropriarsi dei testi altrui, probabilmente la coscienza morde, quando si fa notare che il tuo agire non è del tutto onesto; rielaborare i miei scritti, secondo la propria volontà e logica e quindi appropriarsene, poi per altro facendomi passare per un imbecille.

Ho risposto oggi a qualcuno che ha mosso questa ennesima obiezione, rispondendo ad una domanda di questo tipo, ho detto a costoro che i testi si possono condividere liberamente, solo perché sono pubblici, ma non si posso rielaborare, appropriandosene i contenuti se no si fa reato e questo genere di attività rientra nel furbo, che è un peccato grave. E questo fa capire che finché non gli fai osservare i comandamenti di Dio, tutto va bene. Per altro la cosa curiosa che questi soggetti sono i primi ad attaccarmi, perché una volta inserito questo discorso del copyright, improvvisamente sono diventato non più riconosciuto come valido o sincero e quindi passibile di qualsiasi pensiero maligno, perché ovviamente impedisco a certe menti “eccelse” di fregarmi i contenuti, per cui poi mi giudicano come falso.

Ma a me di questi discorsi non me ne frega nulla, neppure del giudizio umano!!!

Solo di Dio si deve temere, non del giudizio dell'uomo, ognuno paga secondo la propria coscienza, i ladri, menzogneri, etc si trovano anche tra i credenti; per altro chi agisce così non è affatto un credente, finge, ed è un approfittatore. 
Ognuno verrà vagliato da Dio, nel suo giorno e non vorrei essere al loro posto.

E' proprio vero, questo è il secolo dell'inganno!

La parola Century Fox, significa; o il secolo della volpe o la volpe del secolo, ma la parola volpe è un sinonimo di furbo, astuto, scaltro; la caratteristica della volpe qual'è? L'inganno, per cui la parola Century Fox significa secolo dell'inganno, un film può essere illusorio, ingannevole, oltre che trasmettere anche la verità, quando si vuole.

Aggiungo la favola di Esopo:

Un corvo aveva rubato un pezzo di carne ed era andato a posarsi su di un albero. Lo vide la volpe e le venne voglia di quella carne. Si fermò ai suoi piedi e cominciò a far grandi lodi del suo corpo perfetto e della sua bellezza, dicendo che nessuno era più adatto di lui ad essere il re degli uccelli, e che lo sarebbe diventato senz'altro , se avesse avuto la voce.

Il corvo, allora, volendo mostrare che neanche la voce gli mancava, si mise a gracchiare con tutte le sue forze, e lasciò cadere la carne. La volpe si precipitò ad afferrarla, soggiungendo: "Se poi, caro il mio corvo, tu avessi anche il cervello, non ti mancherebbe proprio altro, per diventare re". Ecco una favola adatta per un uomo stolto.
La favola ci fa capire che la volpe è un animale ingannevole, oltre che simbolo di intelligenza e scaltrezza.

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