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sabato 6 marzo 2021

Risposta alle obbiezioni di alcuni preti sul discorso Remissione dei peccati.




Qualcuno mi ha fatto notare un particolare, ma io non ho voluto di proposito commentare il messaggio di Gesù(qui) proprio per lasciare che i preti contestassero con l'unico testo che nel vangelo c'è 

Giov: 20,23" a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi"

Lasciamo stare le lettere agli Ebrei e di Paolo perchè vengono dopo Cristo. 

Questo testo va in netta contrapposizione alle sue parole dell'Ultima Cena:

[Matt. 26.26]   “ Prendete e mangiate; questo è il mio corpo. Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue della nuova alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.” 

Perchè sono in contrapposizione? 

Cristo non può essere incoerente, non può dire prima una affermazione :

a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi" 

e poi all'ultima cena si contraddice dicendo che solo lui toglie i peccati  "in remissione dei peccati" con il dare il suo corpo e il suo sangue.   dice chiaramente che solo Lui assolve mediante il suo corpo e il suo sangue. 

Queste due frasi vanno in metto contrasto l'una rispetto all'altra, quale delle due è vera? 

Sicuramente è vera la seconda [Matt. 26.26]  perchè si basa sul suo sacrificio e quindi il sangue e la carne sono in remissione di tutti i peccati, questo è poco ma sicuro, ma perchè avrebbe detto prima di questo atto, un qualcosa in contrasto con esso? 

Questo sembra molto strano. 

Perchè se rimetti i peccati con l'uso delle specie sacre allora la remissione dei peccati fatta conto terzi, cioè dagli apostoli e successori non  può essere vera. 

Qualcuno potrebbe dire, ma forse ha deciso precedentemente che anche gli apostoli e i futuri sacerdoti potessero rimettere e non rimettere i peccati, ma questo va in contrasto con la sua funzione elettiva di Cristo a Re dei sacerdoti, cioè del suo sacrificio. A me personalmente viene un sospetto, si nota che nei vangeli l'unico ad aver detto questa cosa è Giovanni e non c'è conferma in Matteo, ne in Marco, ne in Luca cosa molto strana visto che questo discorso è estremante importante una base fondate del culto divino di Cristo e dei suoi successori, non vorrei mai che il testo si stato apposto in tempi successivi, quando ancora le raccolte dei vangeli non vi erano, e vi erano solo testi confusi.  Si potrebbe anche pensare che sia stata un idea di Giovanni, ma ritengo poco probabile visto che era estremamente ligio alla Parola di Gesù e non avrebbe cambiato neppure di una virgola, per tanto sono dell'opinione che il testo potrebbe non essere vero; dopo tutto è facile creare e scrivere testi autentici, basta disporre di carta e inchiostro antico di 2000 anni fa, come si fa è semplice ci sono molti testi anche di autori di nessuna importanza che possono essere stati sacrificati per ottenere l'inchiostro, si gratta l'inchiostro secco dai documenti di nessuna importanza, ma di 2000 anni fa, così si ottiene inchiostro antico, macinarlo finemente e poi diluirlo con acqua pura, l'unica sostanza che non può essere datata, come anche non può essere datato il metallo(se privo di carbonio), una volta disciolto l'inchiostro si usa per scrivere e si scrive su pergamena, pelle, antica. La datazione attuale al carbonio 14 ne darebbe sicura datazione antica dato che la datazione al radiocarbonio 14 è approssimativa di circa 100anni il gioco è fatto, nessuno saprebbe se quel testo è vero o no. E sicuramente gli antichi amanuensi conoscevano benissimo queste tecniche, perchè erano esperti di trascrizioni, così come gli attuali, io non posso sapere se e cosa abbiano trascritto omettendo e aggiungendo, quindi il testo di Giovanni lo prendo con le pinze. 

Dato che è in netta contrapposizione al testo dell'ultima cena; volete che Cristo, prima dice agli apostoli che anche loro posso rimettere o no i peccati e poi nell'ultima cena si contraddice dicendo chiaramente che solo mediante il suo sacrificio si ottiene la remissione dei peccati e trovando la geniale l'idea di usare il pane e il vino come elementi che sempre esisteranno come suo corpo e suo sangue, si smentisce? Impossibile! 

Oltretutto Gesù stesso parla che Mosè che cambiò la legge del Padre Suo, per addolcirla e renderla più confacente alle idee dei sacerdoti Ebraici; perchè fa questo discorso? Primo perchè dice che Lui è venuto a risistemare quella parte di legge antica che Mosè cambio volontariamente, ma questo discorso è stato da parte di Gesù un pretesto per far capire alla Chiesa del futuro di qualsiasi tempo che non si azzardasse di fare altrettanto, perchè Gesù sapeva già che lo avrebbe fatto, che avrebbero cambiato alcune cose. Quindi il discorso di Mosè è un monito che Cristo fa contro gli uomini di Chiesa, chissà se hanno mai capito questo aspetto!? Temo di No! 

Oltretutto il testo del Padre Nostro va in perfetto accordo proprio con l'ultima cena, ma non con il testo di Giovanni, cosa dice:" Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori"

"Rimetti a noi i nostri debiti(peccati) , come noi li rimettiamo ai nostri debitori,"

Chiediamo di essere assolti dai nostri peccati, ma per far ciò Gesù dice che prima dobbiamo chiedere perdono al prossimo dei peccati che possiamo aver compiuto.

Quindi dice come ho già spiegato che prima chiede che l'essere umano vada a chiedere perdono al proprio prossimo cosa essenziale per ottenere le remissione dei peccati, altrimenti non c'è e poi dice vieni da me che ti darò l'assoluzione, non dice vai dal prete che ti assolve, dice vieni ma da Me e come farebbe questa assoluzione? Semplice con l'Eucarestia " prendete mangiante, bevetene tutti in remissione dei peccati" Per tanto le sue parole nell'ultima cena sono autentiche, per cui è assurdo che possa aver detto  a Giovanni, di fare diversamente, non è possibile, visto che il Padre Nostro fu una delle prime cose che Gesù insegno a tutti. Poi successivamente avrebbe detto la frase riportata da Giovanni, e poi nell'ultima cena si sarebbe contraddetto? impossibile!!! 

Oltretutto se leggiamo bene il testo di Giovani si capisce che c'è qualcosa che non quadra.

Giovanni 20,21-23

"21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi»."


21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 

Fino qua va bene. 

22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;

Potrebbe essere, però anche no, perchè gli apostoli se ricevettero lo Spirito Santo in quell'occasione perchè dovettero riceverlo ancora anche dopo assieme a sua Madre, dopo la sua risurrezione? Se ce l'avevano già perchè riceverlo ancora?

 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

Perchè subito dopo dice questa frase, avulsa dal resto del testo, non ha molto senso questa frase messa lì. 

Di questa frase ce ne sono altre due di simili che ricalcano la stessa forma, anche se dicono cose diverse.

Giovanni 20:23"a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi"

Matteo 16:19 "Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli"

Matteo 18:18"Io vi dico in verità che tutte le cose che legherete sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che scioglierete sulla terra, saranno sciolte nel cielo."



Queste tre frasi sono estremamente simili tra di loro... la prima è in contrapposizione con l'ultima cena e con la stesso Padre Nostro.   Le altre due,  una parla della missione di Pietro, e l'altra della questione Matrimonio. La storia delle chiavi è molto strana, perchè affermare che Pietro potesse amministrare le cose del cielo è come dire ti consegno il regno eterno cosa che non è possibile, per un uomo prendere qualsiasi decisione in merito, specialmente perchè del Regno Eterno non sappiamo nulla  è come dire hai potere sopra al Padre Mio Celeste, impossibile!!!

Anche dell'ultima sono un po perplesso, per un motivo, Gesù in altra parte del vangelo ci dice che noi umani non possiamo sciogliere nulla, non possiamo dividere nulla, la parte dell'ultima frase, Matteo 18:18"... e tutte le cose che scioglierete sulla terra, saranno sciolte nel cielo."; "Quello che Dio ha congiunto l’uomo non separi "(Mt 19, 3-6) quale delle due farsi è vera, perchè sono in contrasto l'una all'altra.   

Sciogliere un legame significa separarlo , A unito a B = AB ma se lo sciolgo, lo separo e AB tornerà ad essere A e B, separati. 

Dio non afferma mai una cosa e poi si smentisce con un opposta, o è vera l'una o è falsa l'altra. SE Dio dice che ciò che noi uniamo nel suo nome, noi poi non lo possiamo disunire significa che se dovessimo sciogliere in terra non sarebbe sciolto in cielo, ma è ovvio e logico, ma allora quale delle delle due è giusta? 


Ho la strana impressione che qui ci siano parti di testi aggiunti. 

Altri testi che indicano in Gesù colui che rimette i peccati: 

Luca 5:17-26 "17 Un giorno sedeva insegnando. Sedevano là anche farisei e dottori della legge, venuti da ogni villaggio della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. 18 Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui. 19 Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza. 20 Veduta la loro fede, disse: «Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi». 21 Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: «Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?». 22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? 23 Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? 24 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua». 25 Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio. 26 Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose»."

Marco 2,5 "Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati»."

Ci sono molti altri esempi di questo tipo nei vangeli, che è Gesù che comandava e rimetteva i peccati, in nessuna parte c'è scritto che lo facevano gli apostoli.

Questo testo non è a favore dei sacerdoti, ne degli apostoli, ma solo di Cristo che è colui che rimette i peccati e fa capire che è Lui Dio, che c'è comunione tra Lui che il figlio e il Padre, per cui Gesù rimette i peccati, anzi questo testo rimarca l'ultima cena. 

La cosa essenziale che Cristo chiede nel Padre Nostro è che noi dobbiamo ottemperare e chiedere perdono al nostro prossimo, oltretutto i preti devono e dico devono chiedere ai fedeli se hanno chiesto perdono al prossimo,  altrimenti non si può ottenere remissione dei peccati, neppure se questa fosse fatta dai sacerdoti. Quindi se il sacerdote non chiede se il fedele non ha chiesto scusa al prossimo esso non può e dico non può assolvere nessuno, neppure può premettere al fedele di ricevere l'eucarestia, questa è la verità. 

Ammettendo che sia vero il testo di Giovanni, che personalmente temo che ci sia qualcosa di strano, ma ammendo veridicità i preti non possono non fare un azione forte sui fedeli, perchè altrimenti loro stessi si prendono carico delle omissioni e i peccati ricadono su di loro, non scherzo.




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Spiego meglio e integro il discorso del perdono dei peccati.

PADRE NOSTRO:

1.Chiedete perdono dei peccati lo vostro prossimo o riconciliatevi.

2.Venite da me che vi assolvo.


ULTIMA CENA.


Prendete e mangiatene tutti questo è il mio corpo/bevetene tutti questo è il mio sangue in remissione dei peccati.


Venite e da me che vi assolvo (non dice andate dagli apostoli)  ma da ME.


Avrete il mio corpo e il mio sangue in remissione dei peccati.


In breve tra Padre Nostro e Ultima Cena; l’ultima cena completa il pensiero iniziato nel Padre Nostro o meglio dire lo spiega chiaramente.


Riconciliatevi col vostro prossimo, poi venite da Me (e mediante i miei apostoli) otterrete il mio corpo e il mio sangue che rimette i peccati.


Non dice andate dai miei apostoli che vi rimettono i peccati perché sono loro che vi assolvono.


No, Dice sono io  che avendo vinto la  morte e il peccato vi assolvo, non sono gli apostoli che hanno vinto la morte e il peccato, ma è anche ovvio.


Mentre  l'apostolo Giov. riporta che tra quando ha annunciato il Padre Nostro e quando ha detto l’Ultima Cena, in quegli anni avrebbe detto: 20:23"a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi"


Questa frase va in contrasto e contraddizione al pensiero dellUltima Cena perché la precede e non si collega con il Padre Nostro,questa frase non ha alcun collegamento tra le due,mentre le due Padre Nostro e Ultima Cena hanno uno stretto nesso tra di loro.


Gesù nel Padre nostro da l’ordine come si deve procedere nel chiedere confessione,e come il fedele si deve confessare,chiedendo perdono al Prossimo. Poi però dice venite da Me che vi perdono(non dice andate preti/apostoli)poi nell'ultima cena ribadisce il concetto con mangiate,bevete questo è il mio corpo e il mio sangue in remissione di tutti i peccati,ovvio è lui che rimette i peccati,non gli apostoli.


Questi due concetti sono perfettamente concordi in un discorso logico.


Cosa che non lo è l’ordine di rimettere i peccati dato agli apostoli.


Perché sono una contraddizione l’uno rispetto all'altro!


C'è legame tra Padre Nostro e Ultima Cena, una è consequenziale all'altra.


Dove al loro interno non possono esserci altri soggetti che rimettono i peccati,è solo Cristo che rimette i peccati,con l’uso del Pane e del Vino,questa è stata l’idea geniale di Gesù,se tu cristiano vai da Cristo mediante il suo Apostolo a ricevere il suo corpo e il suo sangue,per la remissione dei peccati,non hai bisogno di andare dal Prete/Apostolo per far la stessa cosa,uno dei due aspetti è inutile. Cos'è più utile aver la remissione dei peccati mediante Cristo mangiando e bevendo?Oppure con il solo ordine di un prete?


Ovviamente mediante il suo sangue e il suo corpo,ovvio no!


Per tanto questa idea di andare dal prete per ottenere assoluzione non può venire da Cristo,perché non avrebbe ideato di mangiare e di bere la sua natura carnale-spirituale,di assumere Dio in noi stessi,per ottenere la remissione dei peccati,non ci sarebbe stato bisogno,visto che gli apostoli e i futuri preti facevano lo stesso senza tutto questo rito che poteva essere omesso.Invece Cristo preferisce il rito alla confessione a parole,perché il rito è qualcosa di reale solido/liquido e trasmette realmente qualcosa a chi si appresta a riceverlo.Sta proprio nelle natura divina del rito l’assoluzione è Cristo che ha vinto il peccato e la morte che può assolvere e benedire al tempo stesso,quindi mediante l’assoluzione c’è anche la remissione di tutte le malattie e la liberazione da tutto il male,inteso come presenza del maligno.Infatti gli esorcisti non danno l’eucarestia e alle volte fanno anche bere il vino(sangue)per liberare gli ossessi,infatti è così.


Quindi questa introduzione di questa frase riportata da Giovanni è molto anomala.


Io ritengo che questa frase sia stata introdotta nel testo e nonscritta da Giovanniforse il più credibile,per certi versi,dalla chiesa,per un motivo molto semplice,ritengo che i preti dopo gli apostoli si sentissero un po estromessi da questo discorso di dover solo assolvere per conto di Cristo e non poter loro stessi assolvere in prima persona,per tanto hanno aggiunto questa frase come altre,proprio per poter anche loro sentirsi fautori e poter assolvere dai peccati, senza necessariamente dove praticare il rito.


Il concetto ben chiaro di Gesù è questo«io ho vinto il peccato e la morte col mio sacrificio, dono a voi il mio corpo e il mio sangue per togliere a voi i peccati e liberarvi dalla morte»,certo gli apostoli non potevano farlo questo, non avevano vinto nulla, ne erano morti per la remissione dei peccati, ne per la salvezza di molti, per tanto era ovvio che Cristo avesse detto io rimetto i peccati.


Oltretutto dire sia nel Padre Nostro che nell'Ultima Cena,venite da me e poi sono io che rimetto i peccatiesclude di netto la presenza di altri soggetti come gli Apostoli, per quanto questi possano essere stati santi e bravi, ma non erano loro gli artefici di tale cosa, potevano solo amministrare il rito questo si, per volere di Cristo, certo, ma non potevano in nessun modo, sostituirsi a Cristo. Invece la frase riportata da Giovanni indicherebbe proprio questo una sostituzione che non può esistere, il prete per quanto abbia l’ordine di benedire, esorcizzare, ma è ben diverso il compito di assolvere, molto diverso devi essere stato colui che ha vinto il peccato e la morte per poterlo fare e solo Cristo lo ha fatto e quindi Cristo trova la soluzione nel rendere il pane come il corpo, cioè la carne  e il vino come il sangue per tanto con questa soluzione di benedizione fatta dai futuri apostoli, si otterrà l’assoluzione da tutti i peccati e quindi anche la guarigione, etc.


Ecco perché Cristo rimprovera gli apostoli nel dire che anche gli estranei potevano amministrare le benedizioni e gli esorcismi, vedete quanto la chiesa arrogantemente non capisce e si inventa cose che Gesù non ha mai detto, ecco dove sta la differenza tra prete e laico,nel fatto che anche i laici possono benedire ed esorcizzare, ma non amministrare il rito della consacrazione delle specie sacre, solo la chiesa può far ciò, ma la chiesa stessa non può essere lei a assolvere senza il rito della comunione, piccola limitazione che Cristo ha posto, proprio ai suoi apostoli facendo capire che solo lui è la centralità di tutto, non avrebbe mai e poi mai spostato la centralità da Lui agli Apostoli, vedete quanto è grandemente lungimirante Cristo Dio, ha previsto che la chiesa avrebbe apposto delle regole non vere, questo fa proprio capire questo discorso e quindi ha focalizzato tutto su se stesso, imponendo agli apostoli, un ordine di consacrare le specie che poi divengono sacre, queste servono per la remissione dei peccati. Facendo capire a tutti che solo così avrebbero ottenuto assoluzione dei peccati e non certamente mediante la sola parola di un prete.


I laici possono benedire ed esorcizzare e i preti inoltre possono benedire e consacrare per aver sangue e carne per rimettere i peccati, altro non c’è.


La parte ricordata da Giovanni è un aggiunta a posteriori, dico proprio fatta da qualcuno nella  chiesa, lo si comprende chiaramente che è così, non può essere diversamente.


Il prete non ha il potere di assolvere, se non mediante il rito della comunione che Cristo ha fatto capire che se l’è tenuto per se Stesso, perché giustamente Lui è Dio, non l’apostolo e non il prete. L’apostolo consacra solo il pane e il vino che mediante il potere o Nome per invocazione di Cristo Dio, si trasforma in specie sacre con le quali Cristo per sua stessa ammissione e volontà libera dal peccato e rimette i peccatiperché i preti non hanno questo potere in se stessi, perché non sono Dio. Loro possono solo amministrare il potere di Dio, ( amministrare non significa essere) ma non lo sono e Gesù in quelle parole sia del Padre Nostro che dell’Ultima Cena lo fa capire molto bene io sono colui che assolvo e che redime i peccati, non voiquesto dice.


La frase è stata apposta dalla chiesa in tempi successivi perché non accettavo di essere solo amministratori del rito e niente altro, volevano anche loro poter dir l’ultima parola; non ha senso andare a prendere l’eucarestia se prima con la confessione ho già ricevuto l’assoluzione,non ha senso Logico come dire vengono assolto due volte prima dal prete e poi da Dio, che senso ha?  L’eucarestia,in questo modo perderebbe totalmente di importanzaanche perché tutto sommato il rito della confessione è più pratico, rapido e personale, senza bisogno di accedere alla messa, le persone sono assolteniente di tutto questo è vero, niente. Potrei anche vedere come un idea di qualcun altro, proprio per tentare di eliminare la centralità del rito nella messa, un idea perniciosa, che nel tempo intacca la mente della gente, proprio nella centralità della messa che è il rito stesso della comunione.


La comunione è l’assoluzione dai peccati.


Cristo si offre a noi in remissione dei peccati, quindi l’assoluzione fatta dai preti non esiste, se prendi la comunione la confessione sparisce.


Padre Nostro e Ultima Cena fanno sparire nettamente la confessione fatta dai preti.


Per quello che affermo che la frase che Giov. avrebbe detto non può essere autentica, Cristo non avrebbe mai rinunciato alla Sua centralità alla Sua deità e infatti lo fa ben capire, sia nel Padre Nostro e che nell'Ultima Cena.


Gesù:“Io sono colui che rimette i peccati(debiti) !”


“Chiedete perdono al prossimo e venite da Me e mediante il Mio corpo e sangue vi assolvo.Questa è la verità!!!


Non c’è nessun prete che possa fare questo, non esiste intermediario.

I preti possono solo svolgere il rito di consacrazione, non sostituirsi a Cristo, possono solo amministrare cioè consegnare le specie sacre al fedele, ma altro non possono fare.


Gesù diede agli apostoli solo l’ordine di consacrare ed è quello che spiegato durante l'Ultima Cena, infatti si legge che ha benedetto pane e vino e poi lo ha consacrato con le sue parole, quindi con il suo potere, ma poi dice io assolvo, io rimetto i peccatinon voi.


Quindi i preti replicano le parole e infatti ricordano il rito fatto e così benedicendo e consacrando lo ripetono e amministrano, le specie sacre; 


ma non sono loro le specie sacre, ma Cristo è le specie sacre.


Mentre nelle parole di Giovanni, si evincerebbe che loro possono sostituirsi a questo, non è possibile, Cristo non lo vuole, lo ripeto ancorail rito dell’assoluzione la da solo Cristo mediante la Canta comunione, cioè l'Eucarestia , perché la comunione è il rito dell’assoluzione perché questo è tecnicamente,“in remissione dei peccatinon sussisterebbe se i preti già assolvono,non ha senso assolvere ancora,per tanto qualcuno ha aggiunto una frase ai vangeli messa in bocca a Giovanni.


Ricordiamo che il prete fa tutto in funzione e in Nome di Cristo,il prete di Suo non dispone di nessun potere se Cristo non lo comanda espressamente,per tanto se il prete avesse nel confessionale una pisside con le particole consacrate durante la Messa e le desse al fedele in remissione dei peccati,allora direi che è valido,ma visto che non lo fa con questa metodica,non è valida la confessione avanti al prete.Però allora non puoi andare alla messa per ricevere l’eucarestia immediatamente dopo,ovvio no!


Però volendo si potrebbe fare.



E i preti mi vengono a dire che del vangelo sanno tutto.

Invece dico che del vangelo sanno poco.


Dopo aver scritto questo testo, mi sono trovato nella condizione di dire vado o non vado?

M'è venuta in soccorso subito la S.Sma Madre di Dio che mi ha detto:" anche se quel che hai scritto è vero, tu per umiltà va lo stesso" e così io ho fatto e vado ancora, almeno fino a quando la chiesa ce lo consentirà se avremo la confessione solo in Nome di Cristo!


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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!