venerdì 30 luglio 2021

Rivas Katalina, vera e autentica mistica.



Ho letto volentieri questo testo perchè una persona mi ha suggerito di leggerlo, ma dicendomi che al suo interno ci sarebbe scritto che Cristo avrebbe detto che Lui permette al sacedote in stato di pecccato di consacrare le specie sacre, al che devo essere onesto ho detto sono frottole, non è posssibile. 

Metto il link dell'Intero testo e poi come faccio di solito lo divido per spiegare le varie parti. 

https://www.abbapadre.it/catalina-rivas-la-segretaria-gesu/

http://www.fedeecultura.it/file/SMessa_CRivas.pdf


Premetto che per me questa è una vera mistica, il testo dell'esperienza di questa donna, è assolutamente autentico, però credo che sia bene dir alcune cose, che sono interessanti lo stesso, per meglio comprendere alcuni aspetti in relazione al fatto di quello che qualcuno avrebbe voluto abdurre ,che nel testo conteneva la frase o scritto che Cristo avrebbe permesso ai preti in stato di peccato di consacrare le specie sacre e dir messa, cosa assolutamente impossibile, e proprio nel testo si comprende che è così.

Il testo verte sopratutto nelle raccomandazioni che la Madre di Dio fa per coloro che si accingono alla Sacra funzione, di farla meglio possibile e quindi la vergine comunica come è bene farla per ottenere il miglior risultato. 

Consiglio vivamente di leggere il testo.

Andiamo subito alle frasi che interessano:

In pratica la sig.ra katalina Revis arriva alla messa in po ritardo questo ovviamente non passa innorvato da parte del Signore che provvede subito a far capire alla misticsa alcune cose. 

"Quando il giorno seguente giunsi in Chiesa un po’ in ritardo, il signor Arcivescovo e i sacerdoti stavano già entrando nel presbiterio...... la Vergine Maria insegna a lei una preghiera..........la quale poi ha un pensiero....«Sono certamente in Grazia di Dio, mi sono appena confessata ieri sera».

La Vergine S.Sma rispose:
 

«Credi forse che tu, da ieri sera, non abbia offeso il Signore?
Lascia che ti ricordi alcune cose. Quando stavi uscendo per venire qui,
la ragazza che ti aiuta ti si avvicinò per chiederti alcune cose, e poiché
eri in ritardo, sbrigativamente le rispondesti in modo non molto cortese.
È stata una mancanza di carità da parte tua, e dici di non aver offeso Dio...?»

«Nella strada che hai fatto per venire fin qui, un autobus ha intralciato
la tua strada e ti ha quasi urtato e tu hai detto un’abbondante quantità
di cose contro quel pover’uomo, invece di venire in Chiesa facendo le tue
orazioni, preparandoti per la Santa Messa. Hai mancato di carità e hai
perso la pazienza e la pace. E dici di non aver offeso il Signore...?»

«E arrivi all’ultimo momento, quando già la fila dei celebranti sta
uscendo per celebrare la Messa... e stai per parteciparvi senza una previa
preparazione...»


- Va bene, Madre mia, non mi dire di più, non ricordarmi altre cose, altrimenti

morirò immediatamente di vergogna e di dolore - risposi.

«Perché arrivare all’ultimo momento? Dovreste essere qui prima, per
poter fare una preghiera e chiedere al Signore di mandare il Suo Santo
Spirito, perché vi conceda uno spirito di pace che scacci via lo spirito
del mondo, le preoccupazioni, i problemi e le distrazioni, e poter essere
così capaci di vivere questo momento tanto sacro. Invece, arrivate
quasi all’inizio della celebrazione e vi partecipate come se andaste ad
assistere ad un evento qualsiasi, senza nessuna preparazione spirituale.
Perché? È il Miracolo più grande, e voi avete la possibilità di vivere il
momento del più grande regalo da parte dell’Altissimo, ma non lo sapete
a apprezzare.»

È bastato così. .................

Era un giorno festivo e si doveva quindi recitare il Gloria. La Santa Vergine

disse: «Glorifica e benedici con tutto il tuo amore la Santissima Trinità, 
riconoscendoti una Sua creatura.»

............. 

Queste osservazioni della S.Sma Madre di Dio ci fanno capire come il Signroe ci vuole quando andiamo alla Messa, più puri possibili, non solo perfettamente confessati, ma se qualche cosa,  strada facendo accade dobbiamo subito prontamente chiederne perdono, ma non solo la Madre di Dio chiede di andare anche un po prima che inizi per fare delle preghiere perchè tutta la funzioni sia profiqua per noi e per altri.  

Il fatto che la S.Sma Madre gli faccia osservazione sui "piccoli peccati" fa capire alcuni aspetti, che se per noi che siamo laici il Signore vuole tanta perfezione perchè dobbiamo accingerci a riceverlo santamente e quindi dobbiamo confessare ogni nostro peccato anche il più banale o veniale, altrettanto deve essere il sacerdote che non può presentasi sull'altare con nessun genere di peccato, infatti all'inzio della funzione si fa la preghiere penitenziale che serve proprio per eliminare i peccati veniali ovviamente non quelli ne gravi, ne mortali, perchè per quelli devono essere espiati in altro modo, e con tempi diversi. Perchè ovviamente se dal laico si pretende tanta perfezione figuriamo chi amministra la S.Messa e l'Eucarestia se non deve essere scevro da qualsiavoglia peccato. 

Ovviamente questo aspetto ci fa capire una cosa, che il sacedote non può presentarsi sull'altare se ha compiuto peccati gravi o ha in se peccati di natuara perversa sessuale, questi non sono perdonati ne a noi ne a loro, che sia chiaro, perchè qui ci sono dei fedeli che credono che il sacerdote possa permetteresi di iniziare la messa e benedire le specie sacre anche se in esso c'è peccato gravissimo, questo è totalmente fuori da ogni logica divina, non esiste proprio, ricordiamo per tanto il peccato contro natura o che è in abomionio a Dio, se tale peccato è stato dichiarato abominio per Dio, lo è anche per i sacerdoti che essendo uomini sono passibili come tutti noi dei medesimi peccati, per tanto molto più loro si devono presentare sull'altare perfetti in tutto, proprio perchè il rito che si va a compiere deve essere compiuto nel miglior modo possibile con lo spirito più puro e perfetto possibile.  I peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio si sa quali sono, per tanto un prete che avesse compiuto uno di questi e si accingesse a dir messa, Cristo non entra in esso, per nessuna ragione al mondo, non come racconta nel testo che l'arcivescovo pur avendo compiuto un peccato veniale, lo confessa in se stesso, ma è un peccato lieve e si comprende che viene perdonato, ma se fosse stato un peccato gravissimo, mortale o in abominio a Dio, questo non sarebbe stato perdonato e sopratutto con tanta facilità con un colpo di spugna con una piccola preghiera, anche perchè i peccati contro natura non sono di natura sporadica, ma sono di natura continuativa, è un conto l'occassione remota, ma un conto è la pervesioni continua, ben diverso.  Nel testo si legge bene come Cristo avvolge il consacrato e entra in esso durante il rito, questo non è possibile se nel consacrato esiste un peccato tanto grave da impedire che un essere tanto puro come Dio vi entri in esso, non esiste, per tanto un prete che dovesse essere in questo grave stato di peccato, che si accinge a far messa o benedire le specie sacre, Cristo nemmeno si avvicina, anche se questo facesse un atto penitenziale, ma il problema è il suo cuore, cioè il centro del suo pensiero, perchè se in esso esiste il sentimento di reiterare il reato(peccato) dopo la messa, e il Signore lo dice" io leggo nel profondo", per cui sa tutto se il prete si è realmente convertito e ha realmente chiesto perdono sinceramente, per tanto se il perdono è fittizzio non c'è alcuna possibilità di ottenere una messa sacra e valida. Il Signore non entra in chi ha compiuto simili peccati sia chiaro, ma è ovvio che sia così, cerca le anime pure, candide, sante come bambini, perchè lo dice nei vangeli "che il regno dei cieli è dei bambini o dei puri" Perchè sono puri senza malizia, per tanto se lui è il Re del regno delle purezza come può entrare in un essere che  è impuro? Non può, per questo in questo messaaggio la madre di cristo fa questo appello di recarsi alla messa prima e anche di confessarsi almeno il giorno prima, in modo da aver il tempo di pregare a sufficienza per rendere il nostro spirito pronto e gli angeli che poi la Mistica vede scindersi dal corpo di ogni persona saranno ricchi di doni  e di offerte da dare al Signore, se uno si presenta senza nessuna confessione per di più in stato mortale come può pensare di poter benedire ed consacrare le specie sacre, impossibile e tantomeno uno che è laico non può prendre la comunione perchès e lo fa, fa peccato gravissimo un sacrilegio. 

Per cui non ci invetiamo frottole, che i preti possono dir messa anche in stato di peccato grave, perchè come i laici fanno peccato grave nell'assumere l'Eucarestia se sono in peccato, così lo fanno i preti. 

Se Cristo o la Madre sua non affermano con sicurezza che una determinata cosa è così, non è così, punto e basta, e non ci invetiamo cosa strane solo perchè così ci fa comodo intenderle, perchè molti cercano giustificazioni ai loro cattivi comportamenti, per tanto o quello che allude è scritto nero su bianco, anche perchè la questione è grave, oppure si prende il testo per quello che + senza inpretare  e voler a tutti o costi dargli un certo taglio perchè ci fa comodo un certo discorso più vicino a certe realtà.

Non solo nel testo della stigamtizzata Rivas non cè scritto che la comunione si può prendere in mano, ma è ovvio e scontato,solo quella direttamente in bocca è valida, l'altra si fa sacrilegio. 

Poi  sottolinea di prestare attenzione alla parola del Sacerdote, 
«Voglio che tu stia attenta alle letture e a tutta l’omelia del sacerdote.
Ricorda che la Bibbia dice che la Parola di Dio non ritorna senza aver
dato frutto. Se stai attenta, resterà qualcosa in te di tutto quello che ascolti.
Devi cercare di ricordare tutto il giorno quelle Parole, che lasceranno in
te una impronta. 

Perchè vuole che la persona ripensi a quelle parola perchè esse possono compiere prodigi.

............


"All’improvviso, cominciarono ad alzarsi in piedi delle persone che non
avevo visto prima. Era come se dal fianco di ogni persona che si trovava
nella Cattedrale, uscisse un’altra persona; la Cattedrale si riempì così di varie
persone giovani e belle, vestite con tuniche bianchissime. Si diressero fino al
corridoio centrale procedendo poi verso l’Altare."


Disse nostra Madre: «Osserva, sono gli Angeli Custodi di ognuna delle
persone che si trovano qui. È il momento nel quale il vostro Angelo
Custode porta le vostre offerte e preghiere all’Altare del Signore.»
In quel momento, ero completamente in preda a un grande stupore, perché
quegli esseri avevano un volto tanto bello e tanto raggiante da non potersi
immaginare. I volti risplendevano bellissimi, quasi femminili, .................
ma piuttosto andavano come
...........Disse la Vergine: «Sono gli Angeli Custodi
delle persone che stanno offrendo questa Santa Messa per molte varie
intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa
celebrazione, di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore...»


In questo momento, offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze,.....
altri.»

«Ricordatevi che l’offerta più gradita al Signore la fate quando offrite
voi stessi come olocausto, così che Gesù, nello scendere, vi trasformi con
i Suoi propri meriti. Cosa avete da offrire al Padre che sia solo vostro?


.............

Era giunto il momento della Consacrazione, il momento del più meraviglioso
dei Miracoli... dal lato destro dell’Arcivescovo in linea ancora diagonale verso
l’indietro, partiva una moltitudine di persone, vestite con la stessa tunica, ma
dai colori pastello: rosa, verde, celeste, lilla, giallo; in poche parole, diversi
e deliziosi colori. Anche i loro volti splendevano pieni di gioia, pareva che
fossero tutti della stessa età. Si poteva notare (ma non saprei dire perché)
che erano persone di età diversa, ma nei volti erano tutti uguali, senza rughe,
felici. Tutti si inginocchiavano prima del canto del «Santo, Santo, Santo è il
Signore...»

Disse nostra Signora: «Sono tutti i Santi e i Beati del cielo e fra di essi vi
sono anche le anime dei vostri famigliari che godono già bella Presenza
di Dio.» E poi, La vidi. Proprio alla destra del signor Arcivescovo... un passo
indietro rispetto a Monsignore, era un po’ sollevata dal suolo, inginocchiata
sopra dei veli molto fini, nello stesso tempo trasparenti e luminosi, come acqua
cristallina, la Santissima Vergine, con le mani giunte, guardava con attenzione
e rispetto il celebrante. Stando là mi parlava, ma in silenzio, direttamente al
cuore, e senza guardarmi.

«Ti colpisce il fatto di vedermi un poco più indietro del Monsignore,
vero? Ma così deve essere... Per quanto Mi ami, il Figlio Mio non Mi ha
dato la dignità che dà a un sacerdote, di poterlo portare quotidianamente
tra le Mie mani, come lo fanno le mani sacerdotali. Ecco perché provo
un profondissimo rispetto per il sacerdote e per quello miracolo che Dio
realizza per suo mezzo, e che Mi obbliga qui ad inginocchiarmi.»
Dio mio, quanta dignità, quanta grazia riversa il Signore sulle anime
sacerdotali, e noi non ne siamo coscienti, e talvolta, nemmeno tanti di loro!
Di fronte all’Altare, cominciarono a presentarsi delle ombre di persone
di colore grigio, che sollevavano le mani verso l’alto. Disse la Vergine
Santissima: «Sono le anime benedette del Purgatorio che aspettano le
vostre preghiere per trovare refrigerio. Non cessate di pregare per loro.
Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che
dovete pregare per loro, per aiutarle ad uscire per incontrarsi con Dio e
godere di Lui eternamente.»

Come vedi, Io sono qui sempre... La gente fa pellegrinaggi,.........
, in nessun luogo Io Sono presente per più tempo, come durante
 la Santa Messa. Ai piedi dell’Altare dove si celebra l’Eucarestia,
 sempre Mi potrete trovare; Io rimango ai piedi del
Tabernacolo insieme agli Angeli, perché Io sto sempre con Lui.»
Vedere quel bel volto della Madre nel momento del «Santo», come pure
tutti gli altri, con il volto risplendente, con le mani giunte in attesa di quel
miracolo che si ripete continuamente, era proprio come stare nel cielo stesso.
E pensare che c’è della gente, che vi sono delle persone che in quel momento
possono essere distratte, che magari stanno parlando... Lo dico con dolore,
e sono molti più uomini che donne, che se ne stanno in piedi con le braccia
conserte come se dovessero rendere un omaggio al Signore da pari a pari,
da uguale ad uguale.


Disse la Vergine: «Dillo agli esseri umani, che mai un uomo è così davvero
uomo come quando piega i ginocchi davanti a Dio».


Il celebrante pronunciò le parole della «Consacrazione». Era una persona
di statura normale, ma all’improvviso cominciò a crescere, a riempirsi di
luce, di una luce soprannaturale tra il bianco e il dorato che lo avvolgeva,
e diventava fortissima nella parte del volto, tanto che non si potevano più
vedere i suoi lineamenti. Quando ha sollevato l’ostia, ho visto che le sue
mani avevano sul dorso dei segni, dai quali usciva molta luce. Era Gesù!...
Era Lui, che con il Suo Corpo avvolgeva quello del celebrante come se
circondasse amorosamente le mani del signor Arcivescovo. In quel momento,
l’Ostia cominciò a crescere e a crescere in modo enorme e in essa, il Volto
meraviglioso di Gesù che guardava verso il Suo popolo.
Istintivamente abbassai la testa e Nostra Signora disse: «Non distogliere lo
sguardo, alza gli occhi, contemplalo, incrocia il tuo sguardo con il Suo e
ripeti la preghiera di Fatima: Gesù mio, io credo, adoro spero e Ti amo.
Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non
serano e non Ti amano. Perdono e Misericordia... Adesso digli quanto
Lo ami, rendi il tuo omaggio al Re dei Re».
........................
stupore.

Non appena il Monsignore iniziò a pronunciare le parole di consacrazione del
vino, insieme alle sue parole, incominciarono ad apparire di bagliori come
lampi, nel cielo e sullo sfondo. La Chiesa non aveva più né tetto, né pareti,
tutto era buio, vi era solamente quella luce che brillava nell’Altare.
All’improvviso sospeso in aria, vidi Gesù, crocefisso, dalla testa fino alla parte
bassa del torace. Il tronco trasversale della croce era sostenuto da grandi e forti
mani. Dal centro di quello splendore, si distaccò un piccolo lume come una
colomba molto piccola e molto brillante che, fatto velocemente il giro di tutta
la chiesa, si posò sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo che continuava
ad essere Gesù, perché potevo distinguere la Sua capigliatura sciolta, le Sue
piaghe luminose, il Suo grandioso corpo, ma non vedevo il Suo Volto.

............

il resto consiglio di leggerlo. 

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C'è però un punto che non mi quadra molto.



Vediamo cosa c'è scritto che mi ha lasciato un po perplesso....e non solo io...

"Sono le anime benedette del Purgatorio, che aspettano le vostre preghiere per trovare refigerio. Non cessate di pregare per loro. Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che dovete pregare per loro, per aiutarle a duscire per incontrarsi con Dio, e godere di Lui più Eternamente"

Se faccio un analisi precisa del testo mi accorgo che c'è un illogicità.

Da sempre si sa che le anime del purgatorio non possono pregare per nessuno, ne per se stesse, ne per altri, perchè la condizione del purgatorio è di perenne immobilismo. Anche Maria Simma lo raccontava questo particolare che le anime giacciono perennemente in una condizione nella quale non posso pregare per se stesse, ne per gli altri, ma attendono che siano gli altri a pregare per loro. 
Non possono neppure pregare loro per altri, perchè la preghiera fatta verso il prossimo equivale a pregare per se stessi, per cui se veramente pregano per noi, in breve tempo potrebbero salire al regno eterno, ma così non è. Quindi qui c'è qualcosa di strano, mi chiedo dato che questi scritti sicuramente sono stati vagliati dal vescovo a cui la signora katalina Rivas si è rivolta, mi chiedo non è che per caso qualcuno ha introdotto qualcosa di non conforme? Oppure più semplicemente la traduzione del testo dalla lingua orginale è sbagliato!  

Sapete quando un veggente o stigmatizzato o mistico che sia, vuole pubblicare le sue esperienze, un tempo potevano essere divulgate solamente mediante l'imprimatur della chiesa, ora non è più così, io dico meno male(perchè per quanti errori ortografici possano esserci, ma per lo meno i contenuti sono esattamente quello che presumibilmente dovrebbe essere il pensiero reale di Dio). 

Mentre quando queste soliltamente passano per le mani dei preti vescovi etc, e alle volte se non c'è assoluto zelo e assoluta non volontà di cambiare i contenuti per far apparire tutto perfetto, cambiano qualcosa, sistemano la forma, etc, ma quello che è peggio che spesso tolgono parti che ai signori Vescvovi non piace o anche aggiungono, per rimanere perfettamente in linea con i dettami della chiesa, si aggiunge o si toglie qualcosa, per non parlare che alle volte si fanno queste manomissioni per una questione di puro lucro, perchè ovviamente chi si accinge a pubblicare gli scritti di xxxxx spesso ne hanno di beneficio economico, per tanto si pubblicano nel miglior modo possibile , in modo da non urtare nessuno e rendere il tutto perfettamente conforme al pensiero dominante della chiesa in quel preciso momento. 

No, sapete com'è la verità bisogna dirla anche se fa male, insegna Cristo.

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