FORSE POTREBBE ESSERE LA VERA SOLUZIONE
PER SALVARE LA CITTÀ' E ALTRI LUOGO
Ovviamente gli ingeneri avranno altre idee, almeno spero.
Pensavo questa mattina, risistemando l'articolo precedente su Venezia del Mose, mi è venuto in mente che forse si può evitare la costruzione di dighe, ma certamente bisognerà riportare l'altezza delle laguna ad una profondità bassa e non come ora che i canali principali sono stati scavati per far passare le grandi navi con tutti i danni collaterali, però facendo quello che m'è venuto in mente, si potrebbe anche lasciare il transito alle grandi navi, secondo me però meglio evitarlo, per tante problematiche.
Dicevo, secondo il mio punto di vista visto che produciamo molta plastica, e che in pacifico c'è ne sono milioni di tonnellate, si potrebbe recuperare queste, e trasformarle in materiale espansivo non galleggiante, per fa ciò basterebbe aggiungere sabbia al suo interno, visto poi che le plastiche in generale hanno una durata quasi eterna, si potrebbero utilizzarle per riempire le caverne e tutti gli antri che sono sotto Venezia, che i flutti del mare nel corso dei secoli hanno dilavato e asportato, ovviamente queste plastiche verrebbe estruse in forma liquida dentro appositi apparecchi che le sparano a forte pressione sotto la città, sappiamo che la plastiche espansive si dilatano tantissimo, si gonfiano, provocando l'allontanamento dell'acqua ed è questa la cosa importante, questo farebbe si che si bloccano i pali di fondazione, si riempiono le varie cavità, e si creerebbero dei muri plastici legati alle murature immerse, fino al fondo della laguna, Questo materiale che si indurisce al contatto con l'acqua, perchè è materiale reticolante, deve essere studiato in modo tale che reticoli cloruro di sodio, in questo modo rimane sempre liquido all'interno dei tubi di trasporto, senza intasare.
Ho cercato in rete aziende che fanno dei lavori usato resine reticolanti espansive ne ho trovate diverse sul territorio italiano ed estero, ovviamene non si può usarne una sola ditta, per tutta Venezia per cui sarebbe bene dividere la città in aree in modo che ogni area sia data in gestione ad una sola ditta, in questo modo si accelerano i lavori in tempi giustificabili si potrebbe aver in certo beneficio. Oltretutto questi materiali hanno la tendenza di alzare le murature di pochi centimetri, ma non è questo il problema. Queste aziende esistenti fanno solo pali di fondazione, ma tranquillamente si possono fare anche altri tipi di lavori con materiale reticolante. La cosa più importante è questa, consolidare le fondamenta della città, impedendo all'acqua di disgregare le murature e dilavare il fondo della laguna asportando notevoli quantità di materiale di tamponamento ed anche ledere le strutture stesse.
Questo è solo per consolidare ed isolare le fondamenta della città e le isolette artificiali sulla quale poggia, certo ci vogliono quantità enormi di plastiche, milioni di metri cubi, ma si può fare anche in tempi molto brevi se ci si mette subito e non fanno passare anni, con la conseguenza che potrebbe crollare tutto, come avviene in italia e tutto sommato i costi non sono alti, molto più bassi che fare delle dighe. Anche anche le dighe potrebbero servire ed essere fatte anch'esse com mix di prodotti plastici e materiali vari.
Avevo
anche pensato ad un alternativa che potrebbe essere stata
interessante ma ho visto che i costi di realizzazione sono troppo
alti e l'ho esclusa.
Ritengo
comunque sia che bisognerà rinforzare le fondamenta della città,
con materiale come detto sopra leggero, questa è assolutamente la
cosa più importante, impedire all'acqua di erodere il fondo della laguna a ridosso delle abitazioni di Venezia.
L'unica
cosa sensata che non costa molto, tra le tante ipotesi che ho
vagliato, è quella di realizzare le dighe con paratie mobili, alle
bocche di porto.
Le dighe in questione, si potrebbero realizzare sfruttando il materiale plastico di
scarto come quello descritto nell'articolo (qui)
e mescolarlo con pietre in modo da rendere la struttura che non
galleggi e rimanga ben ancora al fondo del
canale d'ingresso alle bocche di porto.
In
questo sia il trasporto del materiale sarebbe molto più agevole che
non trasportare metri cubi di pietre pensatissime o
cemento precompresso,
per
cui il lavoro sarebbe anche facile, una volta posato il materiale sul
fondo delle bocche di porto
i
tra fari, verso la parte più esterna del passaggio a formare una
specie di diga con paratie mobili, (si
può sempre permette il transito della grandi navi non c'è problema
anche se secondo me sarebbe da eliminare,)
però questa è l'unica soluzione che impedisce l'alta marea, almeno
si evita la spinta dell'acqua dal mare su
Venezia
Ci sarebbe da chiedersi se chiudendo le bocche di porto, l'acqua contenuta nella laguna e alimentata da un paio di fiumi, sotto l'azione di un forte vento possa far alzare la marea lo stesso su Venezia.
Non dimentichiamo la Luna che agisce sull'innalzamento del livello del mare, per cui ci sarebbe cmq sia un incremento della marea stessa.
Vediamo di fare un piccolo esperimento, ho creato un plastico di dimensioni proporzionali circa 4 mt, ho riprodotto pressapoco un'isola della forma di Venezia della stessa altezza rispetto all'acqua delle laguna e ho riempito di acqua fino quasi al limite dell'altezza proporzionale di Venezia ho usato usato 5phon, per riprodurre il vento a 100km/h con angolo incidente sull'acqua di circa 35°, e la risposta è stata purtroppo si, il vento ha alzato l'acqua, creato onde come di marea e l'isola è andata sotto anche se di pochi millimetri, questo però solo con il vento, ho poi immesso una piccola quantità di acqua in modo continuo, come se fossero stati fiumi in piena questa ha provocato un effetto maggiore dopo un po di ore, considerando che non c'è nessun modo per far defluire l'acqua dalla laguna, perchè sulle bocche di porto ci sono le dighe. Facendo un calcolo poi sulle dimensioni reali della città, ho visto che ci sarebbe una crescita dell'acqua di marea interna della laguna, lenta decisamente più lenta che se fossero aperte le bocche di porto, per cui l'innalzamento derivato dall'acqua del mare non ci sarebbe, però la città finisce lo stesso sott'acqua di un altezza massima pari a 50-80cm, e se per caso la marea del mare non terminasse in breve tempo, il problema sarebbe maggiore via-via passano le ore perchè l'apporto dei fiumi non scarica in nessun posto, quindi sempre un problema è. Per cui bisogna pensare a cosa fare per limitare l'innalzamento dell'acqua in laguna quando il vento soffia forte contro Venezia in qualsiasi direzione.L'unica possibilità sarebbe quella di deviare i corsi d'acqua e porre delle chiuse in modo che questi scarichino a mare direttamente e non in laguna, per lo meno così nei momenti di forti piene, e di maree non vanno a montare acqua su Venezia, sarebbe la soluzione meno dispendiosa, perchè altrimenti le altre soluzioni sarebbero complesse e costose non poco. Ma se il vento fosse maggiore, ovviamente le onde sarebbero più elevate, considerando che i fenomeni ciclonici negli ultimi anni sono andati aumentando notevolmente anche con tornado, i venti potrebbero toccare anche oltre 150km/h a questo punto l'acqua supererebbe anche i 150cm, ma sono fenomeni eccezionali. In sostanza le dighe sul mare tamponano in parte il problema, certo meglio di nulla.
Il problema che la bellezza di Venezia sta nel fatto che la città è senza nessuna protezione come una diga che la circondi, per cui è soggetta a diversi eventi di natura climatica e purtroppo non si possono fare, altrimenti si deturpa la città stessa, arriverà il momento, che si dovrà decidere tangibilmente cosa fare, perchè senza ombra di dubbio, la città potrebbe cedere sia sotto il suo peso, che mediante l'erosione progressiva determinata dalla salsedine e dal moto ondoso, sia delle maree, che delle navi troppo grandi. L'unica soluzione per salvare Venezia da un possibile sprofondamento è riempire le fondamenta della città da materiale leggero, come proposto sopra e foderare tutti i canali compresi quelli grandi per impedire la risalita dell'acqua sulla muratura della città stessa, in e infiltrazioni varie. Sicuramente in questo modo si limiterebbe l'erosione del fondale sotto Venezia, ma non si potrebbe evitare le maree che saranno sempre una costante delle città a meno che non si decida di spostare tutti i negozi ad un piano superiore e il piano inferiore si usi per altro. Il problema sono le chiese e altri palazzi di pregio storico.
Per aumentare ancora di più la protezione della città, si
potrebbe realizzare una protezione a ridosso delle abitazioni, calle,
piazze emergente solo di 50cm(rivestitile come si vuole) rispetto
all'altezza normale dell'acqua e profonda fino al fondo, non
galleggianti ma fatte sempre di materiale plastico a grosso spessore
dove l'interno sia riempito di sassi misto allo stesso materiale
plastico in modo da aumentarne la stabilità e impedire allo stesso
di galleggiare; lo spessore garantirebbe sia la tenuta dalla
pressione esercitata dalla marea sulla parte sottostante della città,
cioè le fondamenta, che, in questo caso non sia stata riempita con
materiale plastico in precedenza, questo sicuramente impedirebbe alla
marea di scavare sotto la città e asportare materiale e quindi
indebolirne le stretture preesistenti.
Questi
materiali plastici con cariche di verso tipo che vanno dai rifiuti a
diversa granulometria, fino a materiali edili come carica, possono e
devono essere rivestiti anche con spessori sottili, con altri
materiali anche pregiati, come mosaici, marmi, graniti, vetro, porcellane sinterizzate,
vetroceramica, materiali compositi resistenti alla salsedine
,etc, se ne può inventare di tutti i colori e direi che si
possono riprodurre facilmente sia le sottostanti pietre che si può
anche abbellire le strade con nuove idee, per rendere la città più
fruibile e accattivante, Venezia diventerebbe ancora più bella.
Come
ho suggerito su Twitter per proteggere il marmo e la pietra porosa in
generale, si dovrebbe far reagire il silicato di potassio con la
superficie della pietre, esempio, marmi, calcare di tura, mosaici,
etc, la reazione produce silicato di calcio insolubile e alcuni centimetri
delle pietre risultano impermeabili, non c'è alcuna alterazione
della pietra ne del colore, che anzi ne risulta più vivace, è
l'unica soluzione molto economica per rivestire tutti materiali
lapidei, sia dentro che fuori gli edifici, chiese. Altrimenti si
dovrebbero usare dei sillossani che però hanno solventi organici e sono degli inquinanti. Mi sorprende che
nessuno ci abbia pensato, vista la presenza l'università di architettura, presente a
Venezia e le varie maestranze in materia, in tanti anni avrebbero
potuto evitare la corrosione della Basilica di S. Marco e di molta
parte della città. Se il trattamento lo si facesse tutti gli anni,
nulla si sarebbe corroso. La silicizzazione dei marmi, è l'unica
soluzione per conservarli e impedire la corrosione da parte della
salsedine.
Si
potrebbe anche fare un operazione di maggior resistenza del marmo
stesso, usando prima una soluzione concentrata di solfato di
alluminio calda e poi una volta asciutta, si spazzola la superficie
poi si usa il silicato di potassio o anche sodio, la reazione da, sia
silicati di calcio e di alluminio assolutamente insolubili, per altro
il solfato di alluminio riduce la porosità del marmo, lo rende più
compatto; a questo punto si ritratta solo con silicato di potassio
finché la superficie risulta impermeabile, poi si lucida.
Link:
Ho preso ad esempio queste ce ne sono altre di aziende.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non saranno più permessi!
E' inutile che li scrivete perchè non ho tempo per moderali.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.