venerdì 6 maggio 2016

INGHILTERRA SENZA REGINA



LA CORONA BRITANNICA SARA SOSTITUITA (Forse)DALLA CORONA ARABA. 

Dall'articolo qui sotto, si nota che la Granbretagna con la sua Monarchia-parlamentare, ha al suo interno 44% di popolazione islamica, forse gli inglesi e la monarchia, pensano che costoro non saranno per essi un grave problema, ma ahimè si sbagliano, forse ignorano un particolare, so che i Windsor non rimarranno ancora per molto regnanti, ma saranno anch'essi inglobati e digeriti dagli emiri che si spartiranno la grande parte dell'Europa, pensate che non sia vero, io invece vi garantisco l'opposto, attendete e vedrete, già questi numeri vi dicono qualcosa. A meno che la Regina Elisabetta II Windsor e il suo Governo attuale non intenda cambiar strada, ma non devono attendere a lungo, si devono chiedere cosa sia importante per loro, divenire colonia, sudditi di altri, di uno stato arabo o mantenere la loro autonomia di stato Inglese? Perché le colonie si stanno riprendendo ciò che ogni Stato Europeo, ha portato via con la colonizzazione a questi popoli, ora loro la porteranno via a voi e a tutti noi Europei. Qualcuno dirà che sotto c'è lo zampino di taluni anche vostro,  vi dico che le vostre mire saranno sovvertire, l'imprevedibile si abbatterà su tutti e certamente non sarete risparmiati. 
Se i figli e i nipoti saranno gli eredi del futuro regno, penso che bisognerà pensare per loro e per il popolo una continuazione delle dinastia, e non fare come certi predecessori poco prudenti, che hanno sottovalutato il pericolo, come fu per Luigi XVI Re di Francia. Per quanto i regnati nel mondo siano economicamente potenti, ma nessuno uomo o donna o regina o potente conosce il cuore dell'uomo,  e nessun re,  conosce i loro pensieri più reconditi e le loro vere mire, non conosce neppure il futuro della sua nazione, per cui solitamente la prudenza sta negli intelligenti e non mi pare la l'attuale Sovrana Regina Elisabetta II d'Inghilterra abbia mai dimostrato di non essere prudente. 
Ma oltre questo per l'Inghilterra e per tutte le nazioni protestanti, c'è un pericolo maggiore, che non è di questo mondo, ma che si rovescerà su questo mondo, se la Granbretagna come le altre nazioni non si convertirà fin dai suoi più alti gradi, nessun inglese vedrà mai il paradiso.
La verità fa sempre male, ma per lo meno è sincera!
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http://voxnews.info/2016/05/06/londra-e-caduta-hanno-vinto-loro/
LONDRA E’ CADUTA, HANNO VINTO LORO
Il risultato non è ancora ufficiale, il sistema di elezione è piuttosto farraginoso – contano i primi voti, dove l’islamico è al 44% a cui poi aggiungono le ‘seconde preferenze’ in una sorta di ballottaggio virtuale – ma è praticamente certo. L’affluenza non supererebbe il 40 per cento.
Non so se vi rendete conto dell’enormità, in negativo, dell’evento: una delle capitali occidentali che elegge un sindaco islamico.
Chiamatela sindrome di stoccolma, ormai va di moda. Dopo le bombe islamiche del 2005, Londra si arrende ed elegge un sindaco islamico. Sadiq Khan. Pakistano, come le orde di stupratori che in questi anni hanno cacciato ragazzine bianche in tutta l’Inghilterra.Islamico come gli sgozzatori del soldato Rigby.
Un po’ come se nel ’40, avessero eletto un nipote di Hitler.
Che sia una città ormai estranea alla cultura inglese – di inglesi ne sono rimasti pochi – lo dimostra il trionfo fuori Londra degli euroscettici dello UKIP, che ottengono un’affermazione imprevista nella elezioni amministrative britanniche, non il tipo di elezioni adatte a loro. In Galles l’Ukip per la prima volta conquista sei seggi nell’Assemblea nazionale, e il leader Nigel Farage ha parlato di ”svolta” del suo partito, mentre in Inghilterra gli euroscettici, a metà dei seggi scrutinati, possono già contare su 28 posti di consigliere locale, con uno straordinario incremento di 23 rispetto a quelli controllati con le precedenti elezioni. E lo dimostra il tracollo dei laburisti filo-islamici nel resto del paese.
Cosa impareranno gli islamici da queste elezioni? Che basta mettere qualche bomba, e qualche anno dopo, ti prendi la città. Siamo in guerra.