martedì 2 agosto 2016

NO REFERENDUM COSTITUZIONALE


NO - SI 
REFERENDUM   COSTITUZIONALE



COSA VOTARE? 

C'è chi dice SI !
C'è chi dice NO!
C'è chi dice che non gliene frega nulla!


Ma la popolazione cosa farà realmente?

Considerando la sfiducia che il popolo ha attualmente nelle istituzioni, per tutta la situazione che c'è. Senza ombra di dubbio molti non andranno nemmeno a votare, fregandosene completamente, molti dicono tanto fanno sempre quello che vogliono a noi non ci ascolta nessuno, un po avrebbero pure ragione, ma in questo caso 
molti sbagliano, Matteo Renzi, fa gioco forza proprio su questo, sa che se la gente non va a votare è facile che vinca il SI, perchè sa anche che coloro che non votano sono il popolo del NO, che generalmente è di centro-destra. E il suo pensiero non è per nulla sbagliato, ha visto giusto. Ma proprio per questo, che i partiti di Centro-Destra devono attivarsi fin da subito per animare le piazze, visto che possono giocare di forza con i casi dei migranti, e del caos che questi portano nelle nostre società secolarizzate e fossilizzate. 

Oltretutto c'è il rischio che il referendum  verrà fatto sotto la festività dei defunti a ottobre il 30-31 è sabato-domenica poi dal 1-2 Novembre sono Ognissanti e i Defunti, considerando la vicinanza della festa religiosa così importante sicuramente lo stato permetterà alcuni giorni di vacanza, per le scuole, ma facendo questo moltissimi Italiani, andranno 4 giorni in vacanza, perchè si sa che in quel periodo la gente sfrutta non solo per andare a trovare i defunti, ma anche e soprattutto per andarsi a divertire, cosa che gli Italiani sono assai propensi molto di più che andar a votare un referendum e questo la sinistra lo sa molto bene, per cui quella potrebbe essere una data molto propizia, anzi forse è proprio quella. Considerando probabile attacchi islamici al nostro paese molti non andranno nemmeno fuori di casa, per cui fate voi... quindi ... Votare NO è necessario.

Oltretutto la sicurezza  che Renzi manifesta fa presagire qualche furbizia e la dice molto lunga, significa che forse ho visto giusto!

POI per chi si reca a votare.

Attenzione a quello che voteremo, leggere bene come è posta la domanda e capirne bene il senso prima di votare, che non sia mai che mettano una forma strana quasi incomprensibile, perchè le furbizie sono sempre dietro l'angolo. Che non votiamo NO e invece è un SI che non votiamo SI invece è un NO, in relazione al senso che si da a quella frase!

Pertanto Chiediamo ai partiti di opposizione che la formula per l'approvazione del referendum costituzionale sia scritta in modo semplice e lineare e comprensibile da tutta la popolazione, anche quella meno acculturata. Perchè senza ombra di dubbio tutti sono furbi quando c'è da esserlo.

Ora andiamo a leggerci questa sintesi striminzita, comunque consiglio tutti cercare più materiale possibile per leggere tutto, perchè le sintesi potrebbero essere create da chi sostiene il SI.


FATE ATTENZIONE CARI CONCITTADINI CHE CON QUESTA VOTAZIONE NOI CI FREGHIAMO SE NON STIAMO ATTENTI A COME VOTIAMO.
QUINDI NON FATE GLI SCIOCCHI CHE LE FERIE SONO MOLTO MENO SACRE DELLA LIBERTÀ' E ANDATE A VOTARE CHE QUI CI GIOCATE TUTTO SOPRATUTTO IL PORTAFOGLIO .


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Dal nuovo Senato all'elezione del capo dello Stato, come cambierà la nostra Carta se vinceranno i SI alla riforma. Ancora incerta la data della consultazione: ottobre o novembre 2016. 

L'APPROFONDIMENTO di Lucia Trotta


Sì o No. Tra ottobre e novembre 2016 (la data è ancora da definire) gli italiani saranno chiamati ad approvare o bocciare la riforma costituzionale, fortemente voluta dal governo di Matteo Renzi. 
La legge porta il nome del ministro Maria Elena Boschi.


Approvata in doppia lettura dalle camere senza i due terzi dei voti, deve essere sottoposta al voto popolare come previsto dall’articolo 138 che disciplina le modifiche costituzionali. 
In questo caso però, diversamente dal referendum abrogativo, non c’è quorum.


Il ddl Boschi prevede oltre al superamento dell’attuale bicameralismo perfetto, la revisione dell’iter legislativo, modifiche al sistema di elezione del presidente della repubblica e dei giudici della corte costituzionale, alcune modifiche alla disciplina dei referendum, un nuovo riparto delle competenze tra lo stato e le regioni, la soppressione del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel).


Ecco una sintesi dei punti principali della riforma.

Addio al bicameralismo perfetto


È il tratto distintivo della riforma Boschi, il superamento del bicameralismo perfetto. 
Non più due Camere con uguali poteri ma un bicameralismo differenziato, in cui il Parlamento continua ad articolarsi in Camera e Senato, ma i due organi hanno composizione diversa e funzioni in gran parte differenti. La Camera dei deputati rappresenta la Nazione, il Senato gli enti territoriali.

Solo la Camera, eletta sempre a suffragio universale diretto, esercita la funzione di indirizzo politico, approva le leggi ed esprime la fiducia al governo.

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Questo significa che le leggi non passeranno più al senato per essere approvate, e ciò è molto pericoloso!!! Ciò significa che se un governo ha la maggioranza marcata, l'opposizione può stare a casa. 

Considerando che Renzi non è stato eletto dai cittadini ed esso non ha intenzione di andare alle elezioni a breve, lo si comprende da molte cose, significa c'è il  rischio concreto che creino leggi di un certo tipo, è molto forte.

Qui si comprende chiaramente che il senato ha funzioni diverse da quelle attuali, in certo senso depotenziato.

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Il nuovo Senato


Non più 315 senatori ma 95, rappresentativi delle istituzioni territoriali, eletti dai Consigli regionali che nomineranno con metodo proporzionale 21 sindaci, uno per regione (il Trentino Alto Adige ne nominerà due) e 74 consiglieri regionali (minimo due per regione, in proporzione alla popolazione e ai voti ottenuti dai partiti). La composizione del nuovo Senato è stato uno dei temi più discussi della riforma. Sarà una legge successiva ad stabilire come nello specifico saranno eletti i nuovi senatori. Punto importante: scompare l’attuale indennità per i componenti del futuro Senato. Per loro non ci saranno più gli attuali limiti di età. Scompare infine la circoscrizione estero.


Novità per i senatori a vita


Novità anche per i senatori a vita che diventano "di nomina presidenziale". Scelti sempre dal Presidente della Repubblica tra i cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti, restano in carica sette anni e non possono essere rinominati. Senatori di diritto e a vita sono solo gli ex presidenti della Repubblica. Manterranno il loro posto i senatori a vita nominati prima della riforma.



Cambia l’elezione del capo dello Stato


Al voto per eleggere il presidente della repubblica partecipano solo deputati e senatori, non più i 59 delegati regionali. Inoltre, viene modificato il sistema dei quorum che prevede la maggioranza dei due terzi dei componenti per i primi tre scrutini, la maggioranza dei tre quinti dei componenti dal quarto scrutinio; la maggioranza dei tre quinti dei votanti (non più degli aventi diritto) dal settimo scrutinio. Attualmente, per i primi tre scrutini è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti, mentre dal quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.

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"Al voto per eleggere il presidente della repubblica partecipano solo deputati e senatori, non più i 59 delegati regionali. " questa è un grande furbizia, perchè tutto si deciderà all'interno del governo, per accordi interni.  

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L’iter delle leggi


In base alla riforma, fatta eccezione per alcune materie, le leggi sono approvate dalla sola Camera dei deputati, con un procedimento legislativo monocamerale. Il senato mantiene la funzione legislativa sulle leggi costituzionali e di revisione costituzionale, sui rapporti tra Stato, Unione europea ed enti territoriali, sulla tutela delle minoranze.

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"le leggi sono approvate dalla sola Camera dei deputati, " senza aver letto prima questo pezzo, lo avevo già capito...
interessante il discorso, "sulla tutela delle minoranze." ovviamente si comprende bene che le minoranze sono le persone definite diversamente normali, non solo le minoranze etniche. 

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Per le leggi che riguardano le competenze regionali il voto del Senato è obbligatorio.

Per tutte le altre leggi il Senato può concorrere all’iter, chiedendo su richiesta di un terzo dei senatori di proporre modifiche su un provvedimento approvato dalla Camera entro trenta giorni. La Camera a sua volta può ignorare le modifiche del Senato a maggioranza semplice. È richiesta però la maggioranza assoluta nei casi di leggi che riguardano le competenze esclusive delle regioni e leggi di bilancio.

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Qui è come il cane che si morde la coda, guardate cosa c'è scritto, che furbizia sopraffina... il senato se vuole su richiesta di un terzo dei sanatori, considerando che sono di tutti i partiti politi, quindi figuriamoci se mai si avverrà ad 1/3 , ma se dovesse avvenire per sbaglio, hanno previsto che deve essere fatto entro 30 giorni e oltretutto la Camera può ignorare le eventuali modifiche del Senato con una maggioranza semplice, che probabilmente significa minima. 
In pratica si comprende bene che il Senato ha le mani quasi legate, dire un senato impotente.

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Le leggi dello Stato e delle Regioni


La riforma Boschi riscrive la divisione di competenze legislative tra lo Stato e le Regioni e abolisce la definizione di legislazione concorrente. Una serie di materie tornano alla competenza esclusiva dello Stato: ambiente, gestione di porti e aeroporti, trasporti e navigazione, produzione e distribuzione dell’energia, politiche per l’occupazione, sicurezza sul lavoro, ordinamento delle professioni, beni culturali e turismo.


 "riscrive la divisione di competenze legislative tra lo Stato e le Regioni e abolisce la definizione di legislazione concorrente.""

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in pratica se passa questo REFERENDUM,  tutte le regioni avranno nuove leggi e nuove regole dice che verranno riscritte le competenze, può significare di tutto. 
Questa riforma delle regioni è un disastro apocalittico, in pratica le regioni che volessero oggi chiedere l'indipendenza non potranno più farlo, lo stato riprende a se tutte competenze, ciò significa che la FINE LIBERTÀ sarà finita definitivamente, OLTRETUTTO significa che lo stato riprenderà in mano anche la gestione del tesoro di ogni regione. Quindi i governatori attuali saranno depotenziati e io direi castrati e totalmente dipendenti dallo stato centrale. 

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Corsia preferenziale


Il governo può chiedere una corsia preferenziale per disegni di legge ritenuti essenziali per la realizzazione del programma. In questo caso la Camera vota sulla richiesta dell’esecutivo entro 5 giorni. Se la richiesta viene accolta l’iter deve concludersi entro 70 giorni. Questa procedura, detta di "voto a data certa’" non può essere chiesta per leggi in materia elettorale, ratifica di trattati, amnistia, indulto e leggi di bilancio. Oltre che per le leggi di competenza del Senato.



Referendum e leggi di iniziativa popolare


Novità importanti anche per i referendum abrogativi. In linea di principio il quorum resta del 50% più uno degli aventi diritto, ma se la consultazione è stata chiesta da almeno 800mila elettori scende al 50% dei votanti delle ultime elezioni. Vengono introdotti il referendum propositivo e di indirizzo, da disciplinare con leggi successive. Sempre in tema di partecipazione diretta cambiano le firme necessarie per leggi di iniziativa popolare: non più 50mila ma 150mila. Con la garanzia che tali proposte però saranno discusse e votate.

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"ma se la consultazione è stata chiesta da almeno 800mila elettori scende al 50% dei votanti delle ultime elezioni."  se il quorum è già del 50% +1,  con 800mila elettori scende al 50% del votanti delle ultime elezioni, allora che furbi, ammettiamo che le prossimo elezioni che non si sa a cosa si riferiscano se quelle del governo o al referendum stesso, non si sà, fossero per ipotesi solo 45% il 50% del 45% cioè 22,5% cioè basterebbe  se è questo il discorso solo 22,5%.  una formula dire un po stranetta.

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La Corte Costituzionale


I 5 giudici di nomina parlamentare saranno eletti non più in seduta comune ma separatamente: 3 dalla Camera e 2 dal Senato. 

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èèè si comprende bene il perchè!

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Addio a Province e Cnel


Con la riforma Boschi viene soppresso il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, composto da 63 consiglieri che svolge funziona consultiva su leggi che riguardano l’economia e il lavoro ed è anche titolare di iniziativa legislativa.

Il disegno di legge abolisce definitivamente anche le province. Nel testo dunque si legge che la Repubblica è costituita dai Comuni, Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato.


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Mi chiedo chi sostituisce tutto questo? l'Europa?
Così maggior lavoro per i migranti, e ovviamente se il governo centrale controlla tutto ovvio.
Le province era un disegno della centro destra ancora molti anni orsono, per cui quello non vi è problema.

Città metropolitane" cioè significa che città piccole verranno accorpate se vicine a paesi in modo che la loro misura sia maggiore, così la gente andrà all'ospedale dall'altra parte della città, che divertimento; per esempio Padova che non è piccola come estensione, ma se accorpata a tutto l'Hinterland dei comuni limitrofi diventerà un metropoli. Che casin! Già oggi è una città abbastanza caotica. 

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Riforma, da quando?


Sarà il referendum a dire l’ultima parola sulla riforma. Che disciplina però minuziosamente i tempi della sua entrata in vigore, se approvata. Si stabilisce infatti che la legge entra in vigore il giorno seguente a quello della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, dopo la promulgazione. Tuttavia le disposizioni non si applicano da quel momento, ma "a decorrere dalla legislatura successiva allo scioglimento di entrambe le Camere", fatte salve alcune eccezioni indicate nel testo. Solo alcune disposizioni potranno essere immediatamente applicate. Per le altre bisognerà aspettare la prossima legislatura.

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COSA POSSO DIRE DOPO AVER LETTO UN SI TESTO COSÌ EDIFICANTE?

CHE IO VOTERÒ' ASSOLUTAMENTE CONTRARIO!!!


Anche perchè conoscendo già cosa accadrà nel futuro anche per questa nostra Italia almeno spero di riuscire in qualche modo ad alterarlo c'è sempre la possibilità di cambiare, se gli ITALIANI vorranno e non vorranno farsi del male, come spesso succede, in questa Italia.
Purtroppo a malincuore devo dire che gli ITALIANI snobbano spesso le elezioni,  e poi si lagnano perchè non ottengono quello che vogliono, ma cari concittadini se voi non votate giusto, non potete neppure parlare dopo, e anzi dovreste tacere, visto che non avete fatto il vostro dovere di cittadini, votando per la LIBERTÀ' se questa libertà vi piace, perchè da questo breve testo si evince che lo stato sta per portacela via! 

VOTATE CONTRO!


E NON ANDATE IN VACANZA CHE I MORTI POTREBBERO AVERNE A MALE!