Ripropongo il testo:
domenica 9 aprile 2017
CHI VERAMENTE PERDONA IL PECCATO!!!!
SOLO CRISTO RIMETTE I PECCATI
Matteo: 26,26-29
“26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».”
" fino al giorno in cui lo berrò nuovo" questa frase Gesù la pone perchè sta dicendo che Egli tornerà in terra, quando sarà il momento, lo specifica il termine di nuovo, cioè un altra volta, io lo berrò con i miei nuovi apostoli.
Notate il parallelismo tra il sangue dell'alleanza e l'arca dell'alleanza, la stessa parola è stata usata alleanza in entrambe le espressioni, sia per il sangue che per arca, questo significa che arca e sangue sono la medesima cosa, come per dire l'arca è il me, cioè Gesù sta dicendo al mondo che in LUI esiste l'arca che è il suo sangue, in pratica il sangue è la fonte della vita e l'arca è la sede della parola cioè lo scrigno dove Dio fece riporre la sua parola, quindi l'associazione fu voluta da Gesù, proprio per far capire l'analogia cioè che le due cose sangue e arca erano la medesima cosa, di conseguenza se ne deduce che i sacerdoti che Dio elesse come Mosè sono la medesima cosa dei sacerdoti apostoli, perchè verso di Essi Dio nella vesti del Padre prima e poi nelle vesti del Figlio poi, ha formato la sua nazione santa cioè il culto regale, chi viene stabilito da Cristo suo Apostolo ha in se questa alleanza, che lo lega sia all'antico patto dell'arca dell'alleanza che al nuovo patto del sangue dell'alleanza, in pratica chi per volontà di Cristo diviene suo apostolo ha in se il potere racchiuso nell' antico testamento come del Nuovo testamento. Potremo sintetizzare così, gli apostoli erano la nuova alleanza che si conferma mediante il sangue del Figlio di Dio che è in realtà il sangue di Dio Padre. Quindi i sacerdoti sono sangue e arca cioè legge figli del verbo.
“in remissione dei peccati.” il dire che il corpo e il sangue di Cristo hanno la funzione di rimette i peccati, questo punto è estremamente importante, ci dice che mediante il suo sangue i peccati vengono rimessi, cioè perdonati, è come di Re che solo Cristo rimette i peccati, e così è effettivamente, solo Cristo può rimettere il peccato, nessuno uomo ha il potere di togliere il peccato, ma allora questa frase mette in discussione altre parti dei vangeli, che attestano cose diverse.
In sostanza l'atto di prendere la comunione con pane e vino, cioè carne e sangue, ha la funzione principale non solo di stabilire un alleanza con chi assume su di se le specie sacre, ma anche di togliere effettivamente, tangibilmente il peccato, quindi ci fa capire che chi non assume in se il corpo e il Sangue di Cristo non avrà rimesso il peccato, anche se si è confessato dal prete.
Potremo dire che la confessione dal sacerdote serve come premessa per poi ottenere la totale assoluzione da parte di Cristo, con l'eucarestia, senza la quale nessun peccato viene rimesso, questo afferma chiaramente l'espressione della parola di Gesù. In pratica Gesù ricolloca su se stesso il diritto di togliere esclusivamente i peccati,
«Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo
diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per
molti, in remissione dei peccati. "
Ma la frase è anche Giusta, perché solo Cristo può togliere i peccati e nessun uomo ha il diritto e il
potere di sostituirsi a Lui, compresi gli apostoli, quindi Gesù in questa frase rivendica il diritto divino
di essere l'unico detentore del potere di Dio, a rimettere il peccato, non lo può fare nessuno e la frase
è molto perentoria di comando, non possibilista, ma stabilisce un regola precisa. La frase è un ordine,
un comando! Solo mediante la comunione avrete tolti i peccati, quindi la confessione diventa valore
aggiunto, ma senza la comunione la confessione non vale.
In pratica Gesù con questa semplice affermazione e confermazione rivendica su se stesso e su nessun altro il diretto di perdonare il peccato.
Questa frase è in contrapposizione con il diritto che Gesù stesso avrebbe dato a Pietro di fare alcune cose, sempre che non ci sia stata manipolazione, dei testi riguardanti Pietro, che personalmente temo che sia proprio così.
Temo che la confusione si stata fatta con il discorso che Gesù ha insegnato agli apostoli e futuri preti, di esorcizzare e su questo fatto il sacerdote ha pensato che potesse anche rimette i peccati, cosa che da quanto si legge nell'espressione di Gesù vero Dio, non è giusta, perché solo Cristo può rimettere il peccato, perché unico vincitore sul peccato, nessuno degli apostoli ha vinto il peccato, in nessun modo, quindi mediante la comunione con il corpo e il sangue che comunque sia dovrebbe essere dato a chiunque e non come facciamo noi Cristiani cattolici che viene amministrato solo il corpo e non il sangue, è giusto invece quanto fanno i Cristiani ortodossi che prendono entrambe le specie sacre. Riservare il vino solo al sacerdote non è ottemperare alla parola di Cristo, ma far un abuso del potere.
Gesù stesso in altro passo dice che Lui è l'unico mediatore verso il Padre chi non passa mediante lui non può arrivare al padre, questa espressione letta attentamente ci fa capire che Gesù rivendica sempre il diritto divino di essere l'unico e il solo che può portare al Padre i figli che lui desidera e che lo amano, ma anche fa capire che nessun altro può ricevere nulla se Egli non lo desidera e non lo dispone.
Marco 1:15
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
Questa frase di Marco non indica che Cristo ha ordinato al suoi di assolvere al suo posto, dice solo che bisogna convertirsi e credere nel vangelo, basta non di altro, non ci inventiamo cose che non ci sono scritte, grazie!!1Giovanni 1, 7-9
“ 7 Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
8 Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa”
Anche Giovanni attesta la stessa parola di Gesù dicendo: “e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.” quindi conferma la parola stessa di Cristo, che solo mediante l'assunzione delle specie sacre vi è la remissione dei peccati.
Poi ancora “egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa” dice ci perdonerà i peccati, testimonia una altra volte che solo Gesù perdona i peccati, il “CI PERDONERÀ' indica proprio questo, che solo Cristo perdona il peccatore e nessun altro, il fatto di dire ci perdonerà sta parlando degli stessi apostoli, non solo dei peccatori nell'insieme, per cui lui stesso Giovanni, non dice io posso perdonare, ma dice che solo Cristo può perdonare mediante la specie sacre che ha lasciato agli apostoli da amministrare, questo non intende dire che gli apostoli potevano abusare di questo amministrare come volevano, ma solo che dovevano elargire le specie sacre a chi si accingeva con fede e contrizione alle stesse, cioè dovevano essere solo dispensatori del corpo e del sangue di Cristo.
Invece questo testo di Giovanni 20,22-23 contraddice il precedente.
“22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».”
Ora leggiamo bene, Gesù avrebbe detto dopo la sua resurrezione e quindi dopo l'evento dell'ultima cena, che i suoi apostoli potevano rimettere i peccati, la cosa è abbastanza anomala; per la farse dell'ultima cena «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.”
Lo Spirito Santo mi suggerisce di dire quanto segue:
“22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».”
Perchè nel caso dell'alitare non centrava proprio niente che avesse detto di rimettere i peccati nel mentre alita, quindi ritengo che questa frase sia stata aggiunta a posteriori da qualcuno che ha voluto conferire ai preti un valore aggiunto, anche perchè la frase certamente vera è quella che Cristo stesso afferma durante l'Ultima Cena, "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie ( a Dio ), lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il Mio Sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. " Può essere solo Cristo a rimettere i peccati, perchè solo Lui ha vinto il peccato e nessuno uomo lo ha fatto.
che va in netto contrasto con questa affermazione:
”a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”
Qui c'è qualcosa che non torna, se prima afferma che solo lui è il titolare che può rimettere ogni peccato introduce e stabilisce che solo con la comunione cioè la disperazione delle specie sacre si ottiene la remissione dei peccati, curiosamente dopo la resurrezione cambia idea a dispensa ai suoi apostoli lo stesso diritto, questo è impossibile, Cristo non si contraddice mai, perché quello che Cristo afferma non sono parole sue, come lui stesso dice, che fa la volontà del Padre Suo, quindi quanto affermato finché era in vita non può essere contraddetto da decisioni postume, per cui questo inserimento dopo la resurrezione sembra molto anomala, attribuire agli apostoli il diritto di perdonare i peccati non è logico e non è da Cristo, anche perchè Giovanni effettivamente conferma questa parte 1 Giovanni 1, 7-9, come esposto sopra, che va in perfetto accordo con il testo della frase di cristo dell'ultima cena. Per cui sembra molto strano che Giovanni stesso affermi un parola diversa da quella che Gesù stesso gli ha lasciato, e che lui stesso ricorda e riporta.
Sembrerebbe invece un inserimento arbitrario, a posteriori anche perché come notiamo è introdotto nel testo dei vangeli subito dopo la resurrezione.
La chiesa ovviamente per avvalorare questa scrittura si appella alla frase che parla di Pietro, che se leggiamo bene nel contesto prende un senso molto strano.
Ecco dove sta la confusione, gli esegeti hanno creduto ad una interpretazione o suggerimento errato, mi chiedo, fatta da chi?
”a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”
In questa frase Gesù non intendeva la confessione, ma proprio il rito della comunione che veniva e viene fatto dai preti, ogni volta che si accingono a benedire e santificare le specie sacre e poi ad amministrarle ai fedeli; Gesù intendeva dire che se non si da l'Eucarestia ai fedeli mediante questa non verranno rimessi i peccati , questa è la giusta impetrazione, non quella che qualcuno ha fatto credere, forse per introdurre un elemento pernicioso nel rito che indebolisse il rito stesso.
Matteo 9,6:
“Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati”
Anche in questo passo Gesù ribadisce di essere l'unico a poter perdonare i peccati, non dice che lo possono fare gli apostoli ma solo Lui.
Matteo 16,18-19
“18 E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. 19 A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”
A parte che ho già scritto che in realtà Cristo non parlava di Pietro, ma bensì di ste stesso, ma la chiesa ha voluto leggere quello che gli ha fatto comodo, come sempre.
“A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”
Anche questa frase è anomala, perché se letta in corrispondenza della frase dell'ultima cena c'è qualcosa che non torna, «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.” . Se è solo Cristo che rimette i peccati, con l'assunzione delle specie sacre, perché mai consegnare a Pietro le chiavi dei cieli, e dar a lui il diritto di legare o slegare ciò che sta nella terra e nei cieli, non ha senso, perché il diritto di legare o slegare, non può averlo un uomo anche se apostolo, come nella frase Cristo si riserva il diritto di perdonare i peccati mediante assunzione del suo corpo e sangue, non lo concede a nessuno come infatti afferma anche Giovanni, “e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.” ; “egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa” non dice che sono loro che perdonano i peccati, ma che è solo Cristo che mediante il suo sangue lo fa, questo è già chiaro ed esplicito il discorso.
Ora affermare che un apostolo ha su di se le chiavi del regno eterno, è un esagerazione, perché se Cristo non concede a nessuno degli apostoli di perdonare i peccati, che decisamente sono un azione inferiore rispetto a dare il potere di sciogliere o legare qualsivoglia cosa e addirittura a aprire e chiudere le porte dei cieli, perchè mai doveva dare ad uno solo di loro, addirittura le chiavi per governare il regno dei cieli e della terra? Non ha nessuno senso logico, anzi potrei dire che qui c'è qualcosa che non torna.
Per altro Cristo stesso, come ho già scritto, ha rimproverato gli stessi sacerdoti ebrei di far uso indiscriminato della scomunica, contro la quale Gesù stesso si scaglia, questo fa capire che questa volontà di aver dato a Pietro le chiavi dei cieli, non è una volontà di Cristo, perchè se si è scagliato contro i sacerdoti ebrei che facevano abusi in tal senso, perchè dare a quelli Cristiani lo stesso ruolo? Visto che conosce molto bene la natura umana?
Poi il discorso dello slegare è tendenzioso, visto che Gesù si è ampiamente opposto a questa pratica, quando parla del divorzio e dice chiaramente che lui è contrario al divorzio che nessuno deve dividere quello che Dio ha unito, perché c'è da capire a cosa si riferisse con il discorso dello slegare, visto che afferma chiaramente che nessuno tanto meno i suoi apostoli hanno il diritto di sciogliere un matrimonio, anche in questo si nota una contraddizione. Cioè non afferma Cristo finché era in vita, io sono contrario al divorzio e dopo quando era risorto affermare il contrario non è possibile, ciò significa che la suddetta frase è stata introdotta a posteriori per ben altri interessi e fini.
Oltretutto Gesù stesso preannuncia l'invio dello Spirito Santo agli apostoli per ricordare a tutti loro le sue parole affinché non si dimentichino di quanto avesse detto loro, e cosa egli stesso aveva annunciato prima della sua resurrezione, per cui non ha senso che Egli abbia alterato di proposito le sue stesse dichiarazioni, non sarebbe stato coerente. Per cui ho il sospetto che ci siano state delle manomissioni e manipolazioni nei testi sacri , il mio sospetto è più che fondato, perché in più parti il testo contraddice le stesse parole.
Quindi in definitiva se non assumete Cristo, non avrete rimessi i peccati lo dice chiaramente Gesù Cristo nella sua frase dell'ultima cena, non l'ho affermato io:
«Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza,
versato per molti, in remissione dei peccati.”
Questa frase non può essere letta in nessun altro modo, perché questa è la verità Sacro Santa!!
Il fatto stesso che quando ci si reca a prendere l'eucarestia manchi la parte del vino "sangue" indica che la Chiesa o meglio dire gli Uomini di Chiesa, aveva ben capito che Cristo non l'aveva designata ad avere in se il ruolo di togliere i peccati, perchè lo si compre bene, proprio per il fatto che hanno tolto dal rito il vino, questo fatto ha permesso al confessore di assumere anche il ruolo di assolutore, perchè in mancanza del vino "sangue" lui poteva sopperire, assumendosi su se stesso il ruolo di colui che toglie i peccati, in pratica la chiesa cattolica ha costretto Cristo, ad assecondare le sue volontà, perchè togliendo di fatto la somministrazione del vino, ha in realtà tolto una parte del rito sacro, in pratica la chiesa amministra solo il corpo di Cristo e non da il sangue che è appunto la remissione dei peccati, facendo così ha costretto Cristo ad accettare la sua imposizione per il bene delle anime. Ma questo fatto ha un carattere satanico, perchè in realtà nessuno può permettersi di non amministrare come ha insegnato Cristo le specie sacre, il togliere una parte del rito, fa si che lo stesso non sia più lo stesso, e perda in sostanza di efficacia, ma dato che Cristo è buono, e misericordioso per il bene delle anime, ha assecondato nella malignità gli uomini di chiesa, questo è il dunque.
Sarebbe bene se i veri sacerdoti di Cristo, che si sentono vermanete di Cristo,
ripristino l'assunzione di entrambe le specie sacre per i fedeli
con le esatte parole di Cristo, non con le storpiature conciliari.
L'analisi delle due parole Perdono e Rimettere ha qualcosa che non va esse appaiono di senso simile, ma sarà vero?
Perdonare e Rimettere: stando all'etimologia delle due parole parrebbe che le parole abbiano lo stesso senso, ma Cristo voleva intendere la stessa cosa? No!
Lo si capisce proprio dal fatto che nell'ultima cena usa il termine rimettere, ma anche qui ci sarebbe da riesaminare il testo originale Greco per capire se la traduzione sia stata fatta esattamente come per il caso del Padre Nostro come ho dimostrato esserci un errore della traduzione della parola greca a quella latina del non indurci, c'è il serio rischio che anche in questo caso l'interpretazione sia errata, perchè altrimenti Cristo avrebbe preannunciato subito proprio nell'ultima cena il suo desiderio di conferire agli apostoli lo stesso potere di togliere il peccato, perchè Rimettere ha proprio il senso di togliere che perdonare non ha. Il perdono non toglie alcun azione del peccato, mentre il rimettere si. Secondo il mio punto di vista anche nella lingua italiana è sbagliato considerare il rimettere un perdono, sono diversi, se ci pensiamo bene il perdono ha carattere possiamo dire filosofico di natura più spirituale che reale, mentre il rimettere ha un carattere effettivo e reale e non filosofico, significa cancellare, togliere, eliminare, etc. Un esempio, se io ho panno sporco macchiato profondamente e lo immergo nell'acqua senza strofinarlo questo si pulisce solo superficialmente e questo è il perdono, ma se lo strofino ed uso anche un detersivo, ecco che il panno diviene bianco perfettamente pulito e le macchie svaniscono, questo è il togliere, eliminare, cioè il rimettere, è la stessa cosa. E' come dire l'indulgenza parziale cioè il perdono e l'indulgenza totale il rimettere o come dire giudicare e condannare, sono due aspetti diversi, anche se apparentemente simili in in certo senso ma diverso nell'applicazione, uno è un ha un effetto di giudizio e l'altro di condanna che preclude un potere effettivo, così è il perdono che corrisponde al giudizio e il rimettere che corrisponde alla condanna cioè al potere effettivo, che un prete non possiede di suo, perchè è solo di Dio; perchè altrimenti non ha alcun senso che Cristo abbia detto "mediante il mio sangue i peccati vengono rimessi," non può essere il perdono del confessore superiore al Sangue di Cristo, è esattamente il contrario, per tanto il termine rimettere non può avere senso di perdono. Perchè Cristo con quell'affermazione intende dire togliere in toto il peccato anche l'azione del peccare, non solo l'azione spirituale determinata dal perdono, ma anche quella effettiva reale, che il perdonare del prete non ha. Il prete può perdonare ma non può rimettere il peccato che rimane di esclusivo appannaggio di Cristo, perchè solo Cristo-Dio ha potere non il prete, che senza Cristo non ha alcun potere, non per nulla la formula creata da Cristo ci fa capire questo distinguo
«Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza,
versato per molti, in remissione dei peccati.”
Non dice per perdonare i peccati, ma in remissione, è molto diverso, come dire io ti posso perdonare, in forma "mentale o spirituale" ma se non ti rimetto il peccato col mio Sangue il peccato non è rimesso. ricordiamo che il sangue è un elemento reale ed effettivo, anche se in forma di vino, che in qualche caso è diventato anche di sangue vero e proprio, è un elemento reale, non solo una parola " astratta" ma un elemento reale, fisico, esistente, quindi Cristo si appoggia al Sangue reale, per togliere, cancellare realmente il peccato, in toto, quindi anche l'azione del peccato, cosa che invece la confessione non può fare, solo e solamente il sangue di Cristo può togliere-rimettere il peccato.
Attenzione che i preti che non danno per volontà delle istituzioni ecclesiastiche il Sangue Cristo fanno sacrilegio, contro Cristo! State ben attenti a quello che vi fate, perchè il Sangue di Cristo Nostro Signore è per tutti i fedeli battezzati in Lui, non solo per i preti che così facendo si assicurano di essere santificati e quindi sicuramente confessati, ricordatevi che alla soglia dell'eternità c'è il giusto Giudice che ci attende e nessuno sfugge nemmeno voi! Poi voi credete a chi vi pare,
ma vi ho avvertiti se ci tenete realmente all'eternità.
Gesù Nostro Signore mi ha detto:
"Il Sangue da la vita e col sangue si lava il peccato, mentre il corpo stabilisce il Mio Regno in Voi."
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