lunedì 3 luglio 2023

Dio usa il maligno per santificarci!





Perchè Dio permette ai demoni di fustigare, schiaffeggiare, maltrattare e anche portare quasi sull'orlo della tomba gli umani?

Ieri sera mentre leggevo un passo dei Salmi di Davide, all'improvviso il Signore mi chiarisce una questione che non conoscevo, allora è stato tutto chiaro. 

Ritornando al passo di Saulo di Tarso detto poi Paolo oggi conosciuto come S. Paolo. 


Bibbia CEI74: 2Corinzi 12,7-10

7 Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 8 A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. 9 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte. 



Saulo veniva percosso da demoni, quando per suo carattere o comportamenti non leciti si poneva sopra agli altri apostoli o chiunque altro, e voleva dire una parola in più di quanto gli altri riferivano a lui, e si dava un tono come di colui che tutto sapeva, in pratica gli mancava l'umiltà, ma Dio sapendo già di questi suo lati oscuri, per aiutarlo a non commettere peccato e per togliere a Lui il peccato che in qualche modo faceva, lo faceva percuotere, con grande piacere del demonio, che si divertiva  schernirlo, sbeffeggiarlo, deriderlo e anche malmenarlo etc, tutto ciò serviva a Saulo per salire in Santità; ma come si legge dallo stesso testo Saulo non comprende perchè deve soffrire e risponde a Cristo in modo errato, ancora con il suo spirito di presunzione, perchè non capisce che deve essere umile per potersi vantare Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte. " dalla sua risposta si comprendono altre cose: le debolezze, infermità,  gli  oltraggi, le persecuzioni, le angosce sono tutte manifestazioni demoniache che servivano per ridurre il suo ego smirato, la superbia, l'alterigia,  perchè se fosse stato una cosa da poco o normale non ci sarebbe stato bisogno dell'intervento demoniaco per riequilibrare la questione, invece dato che  la superbia in lui era enorme, serviva un azione potente per riequilibrare la questione e quindi agire in contrasto  ai peccati . Però il vantarsi delle sue debolezze non era giusto, perchè sarebbe stato meglio se non lo avesse fatto ne detto, anche quest'ultima frase dimostra la sua supponenza e il suo volersi sentire grande e forte, sempre superiore agli altri, da ciò si comprende che sfruttava ogni occasione per ergersi anche nelle infermità date dalle persecuzioni demoniache, per sentirsi quasi un dio e lo dice anche: ", perché dimori in me la potenza di Cristo. " Se avesse solo espresso con estrema umiltà l'idea di accettazione del suo soffrire senza aggiungere niente altro, Cristo l'avrebbe ancora di più gradito, invece grazie al suo spirito ribelle voleva porsi un gradino più in alto degli altri, direi che aveva invidia dei doni che gli apostoli ricevettero. Si sentiva in qualche modo defraudato di qualcosa che pure lui desiderava avere ma per qualche motivo il Signore gli diede, anzi lo tenne controllato proprio dall'azione dei demoni, per poterlo salvare. Se tale azione non vi fosse stata, Saulo non sarebbe stato salvato.  Da ciò si comprende che non bisogna sempre cacciare il maligno alle volte la sua azione è necessaria soprattutto quando questa è una permissione di Dio. Si comprende anche che ci sono due genieri di possessioni, quelle volute per la stupidità umana dagli umani e quella voluta da Dio per salvare l'anima che subisce la presenza del maligno. La prima potrebbe portare l'anima anche all'ossessione e alla sua perdita, mentre la seconda no, dalla quale sicuramente se ne esce salvi. 

Anche nella vita di molti altri santi e beati, abbiamo percosse da parte dei demoni, uno fra tutti S.Pio da Pietrelcina che ricevette percosse da parte dei demoni. Questi eventi un po' oscuri avvennero perchè il santo si opponeva al pensiero e alle volontà di Cristo verso la Chiesa e Francesco Forgione in arte  padre Pio o S.Pio. temendo sia per la propria vita che per il fatto di essere sbattuto fuori dalla stessa o addirittura cadere nella scomunica, si opponeva al comando di Dio, per tale ragione Dio aveva comandato ai demoni che ogni volta si fosse opposto ai comandi di Cristo, essi avevano l'ordine di percuoterlo, ma perchè quale ragione Dio decise questo? Per un motivo semplice perchè se non l'avesse fatto Padre Pio non sarebbe giunto in Paradiso dopo la morte, ma avrebbe transitato in purgatorio per un periodo abbastanza lungo, quindi essendo che Esso era sua creatura non poteva premettere al maligno di deriderlo, per tanto ha comandato ai demoni di agire su di esso per ridurre il carico di peccati che Egli causa la cattività di un certo clero era costretto a fare. 

S.Pio invece temendo ripercussioni poneva la chiesa prima di Dio e questo generava un peccato, per tale ragione il Signore comandava di percuoterlo, perchè desiderava salvarlo. Ovviamente grazie poi all'azione dell' Santissimo Sacramento che S.Pio riceveva tutti i giorni, il peccato spirituale veniva totalmente rimosso. 

Quindi ogni attacco infernale non deve essere visto come un atto maligno, ma come un atto "benigno" perché mediante esso possiamo elevarci alla santità. Ecco perchè molti santi venivano schiaffeggiati, mal menati, etc. dai demoni, era una forma di espiazione del male che questi santi facevano verso Dio, soprattutto per il fatto che disubbidivano a Dio e questo spingeva i demoni a picchiare il santo, per meglio purificarlo e renderlo più santo possibile. Quindi l'azione del demonio non sempre deve essere vista come un atto negativo, ma si può vederla come una grazia concessa e voluta da Dio stesso. Quindi non sempre le possessioni e le vessazioni sono un male, alle volte possono essere anche un bene, bisogna solo capire se è meglio tenerle o meglio curarle, ma ciò lo si evince quando dopo un certo numero di volte, che il posseduto gli viene praticato l'esorcismo questo pare non funzionare, in questo casi si comprende che c'è una volontà superiore, che impedisce a quell'anima di essere liberata, perchè la sua liberazione avverrà proprio mediante la sua sofferenza che molto probabilmente durerà anche tutta la vita. Quindi la lotta contro il maligno deve essere sempre portata avanti, ma alle volte può accadere che il Signore usi i demoni per santificarci.


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