Ogni tanto mi imbatto in persone sgradevoli, e a dir il vero pure invidiose, qualcuno dice cattive d’animo. Su Twitter ho semplicemente esposto il discorso del mio brevetto che già molti conosco perché da me pubblicato tanto tempo fa sul mio blog e anche la polizia sia postale che di altri corpi conosce bene quello che scrivo.
Sono stato attaccato perché ho scritto che ho un brevetto farmaceutico cosa che vera e posso dimostrarla alle autorità, ma io so già che lo sanno già. Ho detto solo qualcosa di quello che fa, poi ho postato un sintesi anche scritta non tanto bene, ma va bene, non ha importanza. Con il quale io curo me stesso, tanto che l’ho anche detto, ho aggiunto Per ora tale con
Vorrei ribadire che io non mi sono mai fregiato del titolo di dottore, infatti nei miei articoli non è riportato in nessun posto, anche perché non sono laureato come ho sempre scritto. Ma non perché uno non è laureato non possa fare un brevetto, non significa proprio nulla, infatti la società di brevetti di Milano a cui mi sono rivolto quando specificai che non ero laureato, mi dissero che non vi era alcuna importa, “nessuno le chiede se lei lo è, a noi basta che lei sappia cosa ha brevettato e cosa serve tale sostanza”. MI sono sentito rimproverare che io dovrei rivolgermi alle strutture appropriate per far fare analisi sperimentazione etc, come se non lo sapessi già, ma questi signori presuntuosi, non sanno che le mie condizioni economiche prima che facessi il brevetto non erano molto rosee, per cui dovetti ripiegare facendo da me e il primo a testare il brevetto stesso sono stato io stesso, anche perché generalmente lo faccio sempre se invento o creo qualcosa prima sempre su me stesso, mai sugli altri, quando vedo che a me non fa male, posso azzardami a chiederlo alle persone delle mia famiglia, e solo dopo molto tempo parlando del più e del meno, spiegando un po del brevetto ad altri, anche perché quando si ha qualcosa per le mani, è ovvio che se ne parla, è normale. Sono stati proprio costoro che mi hanno chiesto di provarlo, ma sono sempre molto riluttante, tanto che inizialmente per lungo tempo l’ho negato, ma poi ho accettato proprio perché volendo fare il brevetto, dovevo sapere quali applicazioni poteva avere e quali effetti dava, sia positivi che negativi, tanto che costoro hanno dovuto insistere, e inizialmente avevo fatto firmare un documento dove queste attestavano la loro libera decisione di sottoporsi loro a tale sperimentazione, non certo veniva da me, che poi a dir il vero, non ha mai cagionato alcun male a nessuno, non potrebbe farlo minimamente, dato che la sostanza con cui è prodotta è al 100% biocompatibile con l'organismo perché in realtà noi stessi la produciamo, solo che il mio brevetto trasforma questa stessa sostanza e la modifica leggermente ma quella stessa modifica è altamente biocompatibile con l’organismo tanto da essere da questo avidamente assorbita, come se le cellule ne avessero estremo bisogno ed infatti poi i risultai si vedono subito nel giro di poco tempo da pochi minuti a qualche giorno. Sono le persone che si sono predisposte volontariamente senza per altro mia richiesta, ma sono state loro stesse a proporsi, non certo è colpa mia se la gente si propone , ho fatto qualcosa di male, non mi pare. Non c’è mai stato nessuno che abbia avuto il ben che minimo effetto collaterale di nessun tipo, anche perché è una sostanza che è una trasformazione di quello che noi stessi conteniamo e produciamo, come potrebbe essere pericolosa? Impossibile, oltretutto il mio brevetto non contiene nessun metallo ne teratogeno, ne cancerogeno, ne mutageno, ne citotossico, ne allergizzante. etc. In questi giorni causa una probabile ristrutturazione della casa ho scomposto la macchina con cui lo realizzo. La società di brevetti di Milano con cui mi sono trovato bene, con un eccellente ingegnere anche avvocato, mi diede la possibilità di fare le ricerche sui altri eventuali brevetti simili, nella banca internazionale del brevetto, ho letto migliaia di brevetti di tutti i tipi dai vaccini mRna, a qualsiasi altro farmaco, poi quando non trovai nulla di simile al mio formulato, mi chiesero se avessi trovato in quella mole enorme di dati che avevo letto e valutato qualcosa di anomalo, la domanda per la verità la trovai strana, però dato che furono gentili a concedermi un così grande risparmio economico, dissi gli feci una relazione tecnica, su quello che effettivamente secondo il mio parare non andava nelle realizzazione di gran parte dei brevetti-farmaci oggi prodotti, e venduti e devo esser onesto ancora oggi gran parte dei farmaci prodotti sono tutti realizzati con metalli sopra esposti, altamente velenosi, teratogeni, mutageni, citotossici cancerogeni, allergenici, tanto che questa relazione la inviarono al Ministero della Sanità o Salute, che poi se ne servirono io non lo so, però questo feci, mi chiesero se potevo anche spiegare perché questi farmaci secondo me erano altamente pericolosi, lo spiegai senza tanti problemi, dicendo che gran parte delle case farmaceutiche usano quei metalli come Os, Cd, Hg, V, Cr, W, Ta, Au, Pl, Pd, Ag, Zr, Al, Si, Co, Rh, Ru, Re, Nb, La, Sb, Sn, Bi, B, Gd, Ce, questi erano i metalli che quasi tutte le case farmaceutiche usavano e usano ancora oggi per produrre i loro farmaci, che purtroppo ahimè la gente se ne mangia a tonnellate. Nel processo di lavorazione asserivano che con vari passaggi questi venivano lavati e quindi una buona parte del metallo tossico veniva via, completamente, cosa assolutamente falsa, dimostrai ai chimici della società di brevetti e lo spiegai molto bene che il farmaco per mantenere la formula di struttura doveva almeno rimanere nella stessa almeno un atomo o pochi atomi del metallo con cui era stato prodotto, se si fosse eliminato lo stesso, cioè il metallo, la struttura sarebbe collassata e si sarebbe dissolta, perché è quel determinato tipo di atomo che genera una particolare struttura e su quell’atomo si struttura tutta la formula che si vuole generare. Che poi non si mostri l’atomo, nella formula di struttura o bruta, non ha importanza, lo fanno tutte le case farmaceutiche.
Allora alcuni tecnici ricordo mossero perplessità dicendomi che anche se fosse, era pochissima la sostanza che rimaneva, risposi che la gente avrebbe assunto quello stesso farmaco non una sola volta ma molte decine, centina e migliaia di volte con l’esito che quell'atomo si sarebbe accumulato nel corpo dando affetti collaterali avversi. Ed infatti è proprio così. Infatti non sono le strutture che creano il danno o gli effetti avversi del farmaco ma i metalli con cui essi sono legati assieme, che a forza di assumerli si depositano nei tessuti generando anche patologie molto gravi alle volte fatali. Il mio farmaco-brevetto queste sostanze ne è totalmente privo perché non si basa su metalli per la strutturazione, ma su un sistema molto diverso, diciamo che ha a che fare con la fisica dei quanti, per questo che il mio farmaco – brevetto non produce effetti, ne teratogeni, ne mutageni, ne cancerogeni, ne citotossici, ne allergenici, tanto meno genetici, perché non contiene nessuno dei metalli sopra esposti. La logica che io seguo è quella di realizzare prodotti che siano perfettamente biocompatibili con l'organismo e senza volermi sforzare troppo mi baso sulle stesse sostanze che il corpo stesso produce. La mia filosofia è di cercare quello che noi stessi produciamo e potenziarlo, così ho fatto, se poi altri papaveri che per altro ne ho conosciuti diversi, non ci riescono, io non ci posso fare nulla.
Poi andai anche a Lenii (To) dove c’è la Varian con laboratorio ben attrezzato con uno spettrofotometro di massa su cella al diamante, un gascromatografo, Spettrofotometro Raman, etc, dove analizzarono non solo questo brevetto-prodotto ma anche altri prodotti che vorrei realizzare, uno dei quali è eccezionale perché la sostanza levita sulla cella al diamante. Ma questa è un altra storia.
Per tanto mi sono sorpreso delle accuse per altro infamanti da parte di questa persona vistosamente irritata penso perché ha visto in me una persona che non corrisponde a suo dire, con un soggetto che può aver inventato un farmaco di questo tipo, invece si sbaglia di grosso, anche se non sono un medico, ma me ne intendo discretamente di medicina, non significa nulla non essere laureati, ma se uno è appassionato e ha studiato lo stesso, se ha una buona intelligenza perché mai non può brevettare anche fuori dal suo settore di appartenenza?
Ripeto, non sono un medico e non mi sono mai vantato o fregiato di esserlo, anzi e fatto notare, lo sanno tutti che è questa la verità, per cui non capisco tutta questa acredine. Che poi ci siamo stati alcuni soggetti che hanno nel corso degli anni voluto testare il mio farmaco, ma sono stati loro a proporsi io non l’ho mai imposto a nessuno., sia chiaro, se la gente si predispone a testarlo che colpa ne ho io?
Oltretutto se coloro che liberamente di loro spontanea volontà, hanno aderito anche con insistenza a tale test, avessero avuto effetti collaterali mi avrebbero già denunciato da molto tempo, senza ombra di dubbio, nessuno ha mai avuto il benché minimo effetto collaterale, anche perché non può proprio esserci.
Capisco che la gente sia sempre incredula e scettica, che veda il male anche dove non c’è, ma arrivare per invidia addirittura a farti del male, sinceramente dimostra quanto sia gretto il cuore dell'uomo e l’agire maligno di certa gente, che siano psichiatri , avvocati o poliziotti, per cosa poi? Per aver detto che c'è stata gente che ha sperimentato, testato? Ripeto sono state le persone che hanno insistito per farlo, io non ho imposto nulla a nessuno, tutto chiesto da costoro, tutto con estrema libertà , cosa dovevo fare impedirglielo, si sono loro proposti e prestati. Se io mi propongo per testare di mia volontà qualsiasi cosa, sono io che decido e sono libero di decidere quello che mi pare, così hanno fatto costoro, non vedo dove stia il problema. Faccio un esempio stupido; se io mangio una caramella, sono io che decido di mangiarla, non sono altri che mi costringono a mangiarla.
Se costoro mi danno loro i soldi per far le analisi scientifiche/chimiche/mediche/etc sarò ben contento farli guadagnare sul brevetto quando lo venderò, se mai lo venderò!!
Penso che queste persone fanno tutto questo nel tentativo di portami via il brevetto, ma sbagliano di grosso con me, perchè se per caso dovesse accadere ciò, ho già predisposto un testo per rivelarlo al mondo e dato in mano ad un avvocato che se capitasse questo, è già pronto a postarlo in rete ovunque. Pur di non vederlo cadere nella mani di gentaglia pronta a derubarmi, usando l'astuzia. Tanto prima o poi lo farò!
Una volta rivelato a tutti non è più di nessuno e si perde qualsiasi interesse nello sfruttamento, però chiunque lo può produrre liberamente. Che bella fregatura!!! Tanto è un farmaco che non avrà mai un seguito, perchè come mi dissero proprio quelli del laboratorio del Gran Sasso, questo farmaco non ha interesse di sfruttamento perchè distrugge il mercato del farmaco. Oltretutto è un farmaco di nicchia per cui non c'è molto interesse. Non solo non è possibile ridurne o differenziarne l'utilizzo non si può crearne molti, altrimenti perde di efficacia, perchè l'ho creato proprio per essere uno per tutte le patologie. Invece la logica delle case farmaceutiche è proprio quella di aver molti farmaci per ogni patologia e ottenere il massimo profitto possibile.
Oltretutto non ho nulla da nascondere, se le autorità vogliono visionare il brevetto sarò ben disposto a farglielo vedere, ma anche a comunicare loro quale società mi ha assistito, non c’è alcun problema e se vogliono qualche nominativo di persone che hanno volontariamente deciso di propria volontà testare il prodotto, nessun problema, ma non sono disposto a rivelare la mia identità a questa gente pronta solo a denigrarmi, calunniarmi per invidia., anzi chiedo alle forze di polizia, carabinieri se mi fanno il piacere se ci fosse qualsiasi cosa contro di me, di non rivelare il mio nominativo a chi volesse usarlo per danneggiami. Grazie.
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