sabato 22 gennaio 2022

La memoria degli organi. Da Un messaggio di Nostro Signore

 



Messaggio di nostro Signore rivelato a Boanerges 12 marzo 1997

Un giorno il Signore mi rivelò che ogni nostro organo del corpo ha in se una memoria, dicendomi:

“ Figlio devi sapere che Io vi ho creati in modo tale che ogni vostro organo singolarmente abbia una memoria propria, affinché il suo funzionamento sia sempre migliore e migliorato. Un organo che non lavora, che non fatica, che non si emoziona, non sarà un buon organo, efficace, e non sarà adatto a quel determinato lavoro, attività, funzione. Un cuore ha in se una memoria che con la crescita nel corpo si affina e migliora, via via che la vita viene avanti, il corre dei bimbi la spensieratezza, la gioia, fanno del cuore un organo calmo, mentre quando il giovane cresce cambiano alcuni aspetti ed è la fase dove il cuore o qualsiasi altro organo, si plasma a seconda di ciò che sarà la sua educazione, lavoro, gioco, allenamento, vita e sentimenti, così potrà continuare nella sua vita adulta. Un cuore di uno sportivo non può essere messo in un corpo di un uomo dal passo calmo, dal temperamento lento, perché troppo forte. Un cuore, un fegato, un rene, etc., sono tutti organi che hanno memoria di ciò che quell’organismo fa nella sua vita. La memoria degli organi è trattenuta nel codice delle vita(DNA), che la vostra scienza non ha capacità di legge ne conosce dove esso è collocato, ne io ve lo rivelai, lo dico a te perché l’uomo crede che ogni organo sia privo di memoria, invece ciò non è vero, ogni cellula assieme molte altre costituiscono la memoria di quell’organo, che sa svolgere le sue funzioni fuori di esso, ovunque venga posto, se non ci fosse memoria gli organi tolti dall’essere dove sono nati, non potrebbe svolgere le loro funzioni, se non avessero memoria propria di quello che sono le loro funzioni. Non bastano gli impulsi, le sostanze, i comandi che arrivano dal cervello e far funzionare quell’organo, serve una memoria propria delle funzioni specifiche di quella cellula e dell’organo a cui appartiene per farla funzionare, ma poi servono altre informazioni, come chi ha avuto quell’organo, la vita di quella persona, quale lavoro ha svolto, tutta una serie di informazioni che costruiscono quel organo, un cuore un fegato ben funzionanti sono creati da esseri umani che hanno svolto lavori faticosi, lavori che hanno forgiato organi forti, anche il cibo cambia la struttura degli organi, anche i veleni che entrano in essi, ne determinano la lunghezza della loro vita, ogni cosa: il cibo, il lavoro, i sentimenti, la fede, la vita nel suo insieme, costituisce un organo sano, forte, duraturo. Creare un organo artificiale in un corpo che non è il corpo a cui è destinato, non fa dell’organo un organo sano, ma problematico, pieno di difetti, perché un organo senza un attività non si sviluppa in modo positivo. Il cuore (qualsiasi organo) di un immacolato/a è diverso dal cuore di un malvagio, di un perverso, di un atleta, di un lavoratore, di pagano. Il cuore (etc.) di un Santo ha proprietà che nessuno degli altri possiede, più i figli degli uomini si elevano alla santità di Dio, più la memoria dei loro organi ne assorbe le caratteristiche, più un corpo è santo e più esso emana e promana Dio in lui”.

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