Come
ho sempre pensato e considerato che la cose di Dio appartengono a
Dio, quindi non si possono e non si potrebbero vendere. Ma allora c'è
una domanda da porsi, cosa non è di Dio di quanto esiste
nell'universo, dato che è Dio colui che lo ha posto ed edificato ed
ha creato tutto quello che esiste in esso, per cui se tutto viene da
Dio e anche la nostra stessa vita appartiene a lui e ogni nostro
dono, capacità e intelletto viene da Lui, nulla di quello che noi
facciamo ci appartiene, per tale logica, qualsiasi nostra produzione
che sia artistica che sia letteraria, che sia profetica, che sia
scientifica è stata da dio visionata pensata creata e vista prima
ancora che l'uomo la pensi, la idei nella sua mente, di conseguenza
per tale logica, nulla di quello che esiste e che noi stessi creiamo
è nostro e quindi tutto di Dio, cosa possiamo a tal proposito avere
noi, nulla, se la questione è questa, per cui tutto quello che noi
forgiamo, scriviamo, o pensiamo non ci appartiene ma tutto è di Dio,
per tanto non siamo autori di nulla.
Ma
se questo fosse vero ed è vero,per chi ovviamente crede in Dio, non
si può fregiare di nulla, ma l'essere umano, si sentirebbe
defraudato di quello che pensa o ritiene essere suo, per tanto come
risolvere questa questione?
Noi
umani diciamo che i pensieri indotti da Dio sono di Dio per tanto
nessun uomo dovrebbe avere proventi, ma la stessa cosa vale per Dio,
ovviamente, ma lui già da tutto a gratis a noi, come Cristo disse,
le parole che escono dalla bocca di Dio non possono essere vendute
perché si farebbe peccato contro di Dio, ma neppure coloro che
gestiscono la parola sacra, dovrebbero aver proventi e benefici dalla
parola sacra stessa, invece da quando è mondo la chiesa, ha benefici
immensi dalla vendita della parola Sacra, essa stessa che insegna a
noi queste cose, non applica la stessa legge sulla quale si regge? La
chiesa da quando è sorto il diritto d'autore prende la Royaltys sulla Bibbia e su tutti i testi da essa pubblicatati di natura
religiosa o spirituale, perché? Se la stessa insegna che ciò non si
deve fare? Lo insegna a noi, ma essa non è coerente con
l'insegnamento che essa trasmette allora dove sta la verità?La
chiesa ti accusa se tu vendi l'opera di Dio, ma essa la vende?
Sono
gli ipocriti che agiscono così, i sepolcri imbiancati, come Cristo
diceva dove dentro sono putridume e fuori appaiono santi.
E'
certamente giusto non vendere le parole di Dio, ma quando gli uomini
si approfittano della tua generosità, della tua severità nel
rispetto della legge del Signore e si vogliono appropriare di quello
che non è loro stato dato, allora è giusto che chi ha ricevuto
quella parola del Signore, una preghiera, un rosario o qualsiasi
cosa, la faccia sua, perché se la gente è nata per essere
imbrogliona, allora non si deve essere stupidi e lasciar che altri
prendano meriti che non hanno, anche perché Dio ha dato a quel
soggetto quell'opera, non l'ha data a tutti, ma per tutti, ma non a
tutti, questo significa che il Signore riconosce l'importanza di
averla trasmessa ad una persona anziché a tutto il mondo e desidera
che il mondo sia onesto e riconosca a chi è stata trasmessa
quell'opera. Faccio un esempio, il Vangelo come anche la Bibbia nelle
sue parti dov'è scritta la parola vera di Dio e non ri racconto di
un popolo è stato scritto da scrivani, che hanno raccolto le parole
degli apostoli, dei profeti, ma questi hanno raccontato le parole di
Gesù Cristo e di Dio, è Lui l'autore reale dell'opera, del vangelo
o della Bibbia e a Lui è attribuita l'opera, Gesù ne pretende la
paternità della stessa tanto da dire, che tutto quello che viene da
Dio è parola di Dio, esso sa di essere Dio e in Dio, per tanto sta
dicendo che quelle parole sono Sue e che vuole che tali parole siano
ad esso riconosciute, giustamente! Ma allora per tale ragione, anche
coloro che ricevono tale parola hanno il diritto di essere
riconosciuti come i depositari di tale parola, perché non ah senso,
dar una determinata parola ad un essere umano, perché altrimenti
l'avrebbe dovuta dare a tutti nello stesso momento, ma così non è,
questo significa che Dio accetta che venga indicato il soggetto che
l'ha ricevuta, anche perché questo ha suo preciso scopo, che Dio ha
determinato.
Non
è giusto vendere la parola del Signore, ma è giusto riconosce a chi
l'ha ricevuta, altrimenti non ha senso averla data ad una persona
sola, quando la poteva dare a miliardi di persone nello stesso
momento.
E
chi l'ha ricevuta, potrebbe anche venderla nel momento in cui, vuole
tutelare la stessa, dalle pretese di altri, che vogliono sottrarla a
chi l'ha ricevuta per primo dal Signore e vogliono farla propria, in
questo caso diventa logica l'azione della chiesa, che tutela l'opera
stessa di Dio, facendo in modo che mediante la vendita essa sia
divulgata, così come la chiesa, vende l'opera che non dovrebbe
essere venduta altrettanto possono fare tutti colore che hanno
ricevuto una parola dal Signore e non solo, possono anche rivendicare
tale parola verso altri che se ne sono appropriati, la paternità
possono pretendere almeno che costoro citino chi l'ha ricevuta.
La
normativa vigente Italiana protegge le opere dell'ingegno, dal punto
di vista laico e ateo, ma questo è un altro discorso, che nulla ha a
che fare con al religione, però se un opera vien comunque sia
protetta dalle leggi dello stato, i cittadini sono tenuti al rispetto
di quelle leggi, indipendentemente se essa è parola di Dio, così
come la chiesa stessa fa, se lo fa la chiesa, anche tutti gli altri
lo possono fare.
Pur
rimanendo che l'opera di Dio appartiene a Dio così come la nostra
stessa vita e tutti i doni, caratteristiche carismi, etc che noi
possediamo, allora dovremo chiedere, perché ciò che un santo disse
nel suo passato viene a lui ricondotto, se poi è pensiero e opera di
Dio?
Noi
conosciamo il pensiero di grandi santi e teologi, ma se quel pensiero
era opera di Dio, perché dir che è del santo, del profeta, dello
scienziato, del politico, del prete, dell'operaio, dell'artista?
Non
dovremo trarne nessun vantaggio se fossimo veramente zelanti, se
fossimo veramente onesti come Dio ci chiede di essere, ma i primi a
non essere onesti sono gli stessi uomini di Chiesa che nel pensiero
di proteggere quella parola ne hanno fatto una speculazione per se
stessi.
Per
cui perché io non dovrei chiedere di essere riconosciuto almeno come
colui che ha ricevuto una determinata parola? Mi sembra giusto che
almeno sia riconosciuto come colui che l'ha ricevuta, anche perché è
volontà del Signore che sia così. E perché non dovrei tutelare
tale parola da sciacalli che vedono l'ora di appropriarsi di quello
che non è stato dato a loro? Certo che posso farlo e ne ho anche il
diritti di farlo, non solo nelle leggi degli uomini ma anche questo
diritto è Dio stesso che lo concede se il tuo agire è finalizzato
nel far capire al prossimo la sua malevola azione, cioè la
correzione fraterna. E se serve posso anche vendere quell'opera
sempre nella visuale di diffusione della stessa, per un bene
superiore, ma i proventi usarli per opere di bene e non per
arrochirti, ma purtroppo qui sappiamo che l'uomo è avido e quello
che Dio gli da lo considera di sua proprietà e quello che riceve
gratuitamente non lo elargisce quasi mai a nessuno.
La
frase di Gesù che recita “date a Cesare quel che è di Cesare e a
Dio quel che è di Dio”, è come dire date a satana quel ch'è di
Satana, invece ha usato la parola Cesare, visto che nulla di quello
che appartiene all'uomo è dell'uomo, salvo le sue intenzioni, azioni
maligne. Ma le azioni e le intenzioni maligne spesso vengono da
Satana, come suggerimenti occulti.
Per cui io ho dovuto proteggere quello che Dio ha dato a me, perchè dopo il primo anno che avevo messo tutto pubblico, mi sono accorto che un prete voleva derubarmi delle mie cose, e farsele sue, e allora ho detto no, e ho frettolosamente prodotto la prima edizione di preghiere e poi ne ho fatta una seconda, ma come tutti possono vedere da 2013 in poi ho trascritto e scritto tantissime cose, completamente gratuite, dove tutti i furbacchioni di questa terra hanno attinto a piene mani, fregandosene a chi sono state date, per altro poi parlando pure male di me, calunniandomi e diffamandomi, in ogni dove sulla rete, non si sono limitati a derubarmi di tutto, ma per farla completa la torta anche con ciliegina. Per tanto chiedo onesta a chi diffonde i miei testi, e riporti almeno dove trae i loro contenuti, questa non è solo moralmente ed eticamente onesto, ma sopratutto, innanzi a Dio non si commette peccato, voglio ricordare a tutti che Dio può condannare un essere umano alla Geenna per molto molto poco, anche per cose di questo tipo che noi riteniamo di poco conto, voglio ricordarvi per chi non lo sapesse, che la madre di una nota santa finì all'inferno per non aver richiamato una sua serva i suoi doveri, e per noi questa cosa potrebbe essere da poco, per cui attenti perchè dopo aversi tanto sbattuto per far tante opere di bene, perdere l'eternità per poco, dico che si deve essere masochisti.
Per tanto chi riporta i miei testi, facesse la gentilezza di scrive da chi li ha presi, evitereste di commettere peccato!
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non saranno più permessi!
E' inutile che li scrivete perchè non ho tempo per moderali.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.