giovedì 30 aprile 2020

PRODURRE ANTIVIRUS O VACCINI



Da sempre la scienza è alla costante ricerca di trovare un modo per produrre un vaccino ai patogeni che si scoprono o vengono inventati o manipolati, perchè dobbiamo dirci la verità una parte dei patogeni oggi esistenti sono di natura semi-sintetica o manipolazione genetica partendo da basi geniche di altri patogeni e poi opportunamente selezionati e incrociati o uniti i geni, in modo tale da produrre nuovi patogeni, spesso senza saper neppure cosa creano e quali danni effettivamente producono; chiamate armi batteriologiche,. tutti gli eserciti del mondo ne possiedono chi più e chi meno, ma nessuno sa con precisione quali siano. 

Sappiamo che per produrre un vaccino da un virus basta rendere lo stesso virus debole o quasi morente per produrne una forma tale che non possa nuocere ad organismo vivo, ma solo una reazione immunitaria tale da indurre il corpo nel produrre reazione immunitarie tali da sconfiggere l'eventuale virus. 

I virologi di mezzo mondo attestano che per uccidere un virus basta privarlo della sua "pelle" lipidica che lo protegge dalla distruzione del virus stesso, quindi eliminando la protezione lipidica dallo stesso, si otterrebbe un vaccino-virus inattivato al punto tale da risultare non più letale e non più capace di replicarsi, al punto tale che le difese immunitarie dell'organismo potrebbero facilmente distruggerlo e produrne le relative immunità, tanto da essere in grado, di produrre in modo naturale il propri anticorpi capaci di distruggere e sterminare il patogeno stesso. Per cui nel caso del Virus COVID-19 basta privarlo della parte lipidica e di alcuni geni preposti alla replicazione dello stesso, perchè esso si possa considerare morto e quel punto anche se venisse iniettato in un essere vivente, il Covid-19 delipidimizzato diverrebbe un vaccino a tutti gli effetti. Per attuare le delipidizzazione dl battere in vitro non c'è problema, di sostanze chimiche che attuano questo processo ve ne sono molte, il problema compare quando lo stesso si trova all'interno dell'organismo, bisogna far si che anche in esso si attui un abbattimento dei lipidi e dell'aggregazione piastrinica, quindi una diminuzione della vit.K potrebbe far al caso con l'uso di Warfarin o similari, anche il defibrotide potrebbe far al caso, ed anche aumentare la fluidità del plasma. Però penso che si debba affiancare al pesudovaccino, un altro tipo di antivirale conosciuto, come quello per il trattamento della Varicella e dell'Herpes, ed anche quello più conosciuto HIV.

Non si dice che gli alcolizzati non si ammalano?
Ovvio, gli alcoli e l'alcool etilico svolgono un azione solubilizzante nei confronti del rivestimento esterno del virus per cui lo inattivano e quindi le difese immunitarie dell'organismo lo fagocitano e di conseguenza producono anticorpi.

E' come i detergenti con i grassi.

Da  ciò si comprende che come virus non è così potente come si potrebbe pensare, se basta aver un tasso alcolemico nel sangue abbastanza alto per distruggerlo ed inattivarlo.



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