LEGGEVO POCO FA, un commento di Vittorio Sgarbi su Twitter sul fatto che non si riesca a trovare un lavoratore Italiano che voglia andare a lavorare nei campi.
IO vorrei dire che il problema non è tanto il lavorare nei campi, quanto invece che nessuno nella nostra società abbia capito l'importanza strategica del possedere la terra, ma sopratutto di essere in grado di coltivarla e produrne frutto da essa, non sono le case che oggi hanno valore ma la terra che produce frutto, le case non si mangiano, danno solo un tetto sotto cui ripararsi e un domani sarà la terra che avrà grande valore, non le case che non producono nulla.
Perchè la terra garantisce la sopravvivenza dei popoli, la società di oggi non si rende conto che se si fermasse il lavoro dei campi, nessun ricco o povero potrebbe più nutrirsi, per cui la maggiore ricchezza non sta nell'oro giallo, rosso, nero, bianco, blu, ma nella terra che produce frutto, fortunato sarà chi ne possederà anche un solo metro quadrato e una terra che produce è la fonte della vita di una nazione.
Considerando che il lavoro dei campi, è necessario per la sopravvivenza della civiltà mondiale e senza il quale nessuno si nutre, dovremo considerare questo lavoro come principe di ogni lavoro, perchè senza, questo tutti facciamo la fame. Da ciò si comprende che la nostra società è fondata su un errore, si è valorizzato quello che non conta e si è svalorizzato quello che conta, per cui l'agricoltore oggi guadagna poco, perchè si tiene poco conto della sua fondamentale importanza, che senza il quale la società progredita moderna non esisterebbe, nessuna civiltà si fonda sul mangiare aria, perchè la coltivazione della terra è fondamentale per la costituzione di ogni civiltà, per cui dobbiamo rivalutare la società attuale, e cambiare le regole del gioco, dove un contadino deve aver un valore maggiore , dato che esso produce frutto per reggere tutta la società che si nutre dei frutti dell'agricoltura, senza il quale ogni società svanisce. Per cui sarebbe giusto e ovvio, che i lavoratori della terra, fossero pagati come i banchieri, perchè sono loro che effettivamente reggono la società, se questi dovessero chiudere i rubinetti, la società così come la conosciamo oggi finirebbe, senza cibo si muore, per cui la terra è l'elemento portante della nostra civiltà, dalla terra siamo stati generati e nella terra toneremo, diceva qualcuno.
Se si vuole impedire la distruzione di questa nostra società, bisogna cambiare le regole del gioco, altrimenti sarà la fine di tutto.
La nostra società ha dato valore alle cose effimere invece di dar valore a quello che realmente vale e conta, la terra, l'acqua, l'aria, questi sono gli elementi di cui tutti si nutrono e di cui tutti ne traggono ricchezza, ma li abbiamo distrutti inquinanti e resi niente, ma sopratutto svalorizzati e abbiamo di conseguenza svalorizzato il lavoro di chi li usa per il benessere di tutto le nazioni e per poter avanzare nella vita di ogni giorno, senza il lavoro della terra, nessuno vive.
Bisogna rivalutare l'importanza dell'agricoltura, se vogliamo costruire un mondo nuovo, invece di essere nelle mani di chi vede nella terra solo un mezzo per arricchirsi, sfruttare, etc, diamo valore a chi fa della terra un eden.
Date un valore maggiore a chi sa coltivare la terra e fa camminare il mondo, senza la terra qualsiasi civiltà, cultura, muore!
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