giovedì 17 settembre 2020

Chi non vuole la Russia Imperiale?



 

La Russia Imperiale potrebbe risorgere!


Negli ultimi 50anni, in Russia sono sopraggiunti enormi cambiamenti, da Gorbaciov fautore del crollo del comunismo sovietico, passando per …. fino ad arrivare all'attuale presidente Russo Vladimir Putin. Ma la Russia non può tassativamente tornare indietro, come taluni neo mondo premono e vorrebbero, per destabilizzare la Russia stessa. Il piano di sviluppo propulsivo della Russia oggi è destinato a continuare il suo cambiamento e l'unico che ha il potere per far si, che la Russia torni agli splendori Imperiali è proprio Vladimir Putin.

L'unico modo per V. Putin d'impedire la resurrezione del comunismo sovietico possa attuarsi, che ancora è in animo a certi oligarchi e a certa parte ancor oggi del potere russo, è quello di dar la possibilità in totale libertà al popolo Russo di scegliersi liberamente se restaurare la gloriosa Russia Imperiale con la reale incoronazione di nuovo Zar di tutte le Russie (affiancando un nuovo sistema di controllo democratico-presidenziale, dove lo Zar è Re e presidente, sia dell'elezione in base non solo al titolo nobiliare ma sopratutto ai valori intrinsechi della cultura russa, permettendo l'elezione dello Zar al popolo stesso. Ovviamente l'elezione è a vita, un po come un Papato). Oppure far risorgere il comunismo sovietico che taluni nostalgici hanno in cuore, con tutto quello che fu.

Bisogna che il Presidente V. Putin si adoperi affinché il drago rosso non rialzi la testa, ne conseguirebbe distruzione e morte per tutti e la Russia di oggi crollerebbe in un nuova scia di sangue e un crollo finanziario e militare tra i più disastrosi.


Dopo Vladimir Putin, il rischio concreto è il caos! Bisogna evitarlo!


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L'errore delle democrazie rispetto alle monarchie, sta nel fatto che un presidente non è a vita, perché il susseguirsi di svariati presidenti, con idee, posizioni, partiti diversi, nel corso di pochi anni, porta continui cambiamenti nella politica, nell'economia, nella cultura, etc con visioni spesso anche contrastanti, dove non esiste effettivamente una linea di continuità, con il precedente; un processo dove una nazione inizi una cosa e lo porti a compimenti, spesso è disatteso. Nel caso delle democrazie spesso accade proprio questo, si iniziano delle opere che con il passa-mano tra presidenti diversi, coalizioni diverse, visioni diverse, non vengono completate e le linee programmatiche spesso vengono disattese, portando anche le nazioni a contrasti evidenti sia interni che mondiali, il difetto delle democrazie, sia repubblicane che presidenziali ha proprio questo svantaggio, rispetto alle monarchie, le quali avendo un capo di stato unico cioè il sovrano, esso poterà avanti una linea politica duratura nel tempo e gli sbandamenti non ci sarebbero, come appunto avviene nelle attuali democrazie sia repubblicane che presidenziali, che apparentemente sembrano un bene per il popolo, ma in realtà sono male.

L'esempio dell'Italia, come altre, è più che palese, la successione tra un governo di Cdx e governi di CSX o Sx portano spesso a disfarsi di ciò che sono state le linee guida del predente governo, così facendo la nazione di volta in volta è preda della tirannia di coloro che la governano.

Una nazione dove la monarchia comanda , la linearità di un governo è costante, per tutta la via del sovrano! Dove un cambiamento di passo è anche giusto con l'elezione del nuovo regnante alla morte del precedente, come le democrazie presidenziali o repubblicane che in un breve periodo si susseguono portando drammatici cambiamenti e spesso rovinosi.

Se in un azienda che si costituisce, il proprietario venisse cambiato di anno in anno, questa azienda faticherebbe molto a trovare un suo spazio nel mercato, perché ogni presidente ha una visione, un idea, una cultura diversa dal precedente e l'azienda presto o tardi fallirebbe, mentre come tutti sappiamo le aziende dove il principale è un solo soggetto o un insieme di principali soggetti questa continua a vivere e ad evolversi positivamente, secondo le idee iniziali della stessa. Così è per ogni stato, che in pratica è un azienda allargata.

La chiesa è una monarchia, possiamo dire democratica, che è viva da 2000 anni, tutto sommato se la sono cavata sotto il profilo economico, culturale, storico, politico, etc, cosa ben poche monarchie oggi possono vantare.

Quando a capo di un governo c'è un uomo valido, che ama veramente la sua terra, il suo popolo e dimostra capacità nel governarlo efficacemente portando la sua cultura, finanza, etc, sempre più in alto nel mondo, abbatterlo per una questione politica costituzionale è un vero peccato.

Oltretutto la monarchia da un certo valore ai popoli e la gente sembra entrare in una logica diversa.

A molti anche in Italia non dispiacerebbe il ritorno della monarchia, solo che i Savoia in Italia sembrano inadeguati.


Per questo alla fine le monarchie ritorneranno.

Per questo un ritorno alle origini oggi sarebbe utile.


Ma chi non vuole il ritorno della Russia imperiale?

Ovvio sono proprio quelle nazioni che rimangono in piedi con i sistemi democratici, repubblicani e presidenziali. Le ragioni sono molte....

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