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domenica 11 settembre 2016

Analisi di un opera d'arte!

Analisi di un opera d'arte!




La gente molto spesso, quando si reca nei musei salvo rari casi, osserva le opere di grandi artisti senza capirci quasi nulla, osservano l'opera nella sua bellezza esteriore, ma non capisco assolutamente nulla di ciò che cela al suo interno, di quali segreti nasconde un opera, per quello vi è necessità almeno di avere un buon cicerone, che anche questo a dir il vero conosce l'opera per essersi letto qualche buona critica, ma diciamo che è già qualcosa.

Poi alle volte ti trovi professori del calibro di Vittorio Sgarbi, che personalmente ho conosciuto, persona migliore di quanto s'immagini, anche se un po' boccaccesco, ecco con lui è piacevole ascoltare la presentazione di un opera messa in forma alle volte teatrale. Ma ovviamente non tutti potranno ascoltare uno Sgarbi, eppure anche altri soggetti nel panorama culturale e psicologico di questo nostro tempo avrebbero le caratteristiche per comprende e leggere un opera d'arte. Che poi anche la natura stessa è un opera d'arte, solo che noi non la vediamo così.

Gli psicologi, psicoterapeutici e psichiatri dovrebbero avere la capacità di saper cogliere delle sfumature che un opera d'arte racconta di se.Perché un opera d'arte parla dell'artista che l'ha eseguita. Ovviamente non si devono prendere in considerazione gli studi su modelli già esistenti, cioè le copie di questi, perché li non c'è nulla che parla dell'artista, ma semplice tecnica di copiatura,; quelli devono essere esclusi, si devono pertanto prende solo le opere generate e ideate dalla fantasia dell'artista, nate dal suo essere; non c'è nulla di meglio che vedere com'è una persona se non quello di farle realizzare un qualcosa con la sua creatività. 

Tutte le persone del mondo hanno creatività, non esiste nessuno che ne sia totalmente privo, per cui l'analisi di un opera d'arte dovrebbe dir a chi la legge, chi è l'artista che l'ha generata, creata e fatta nascere, senza nemmeno chiedere all'artista, senza porre nessuna domanda, senza neppure parlare con esso, se l'analizzatore è veramente bravo ed esperto e ha una sensibilità evoluta, dovrebbe essere in grado di cogliere anche i lati nascosti dello stesso, anche quelli più bui della sua anima, per quanto una persona, cerchi di modellare la sua arte su stereotipi sociali, ma il sé, emerge sempre, anche in minima parte, non si può nascondere l'io interiore.

Io che sono un artista, assai critico, anzi ipercritico, non posso non criticare le opere che vedo, non tanto se sono belle o brutte quanto, ne colgo il carattere recondito che l'artista nasconde in esse, e molti proprio non nascono proprio nulla, anzi lo dimostrano apertamente tanto da farne anche il loro biglietto da visita.

Questa tecnica dovrebbe essere usata dalla magistratura per capire se coloro che vengono arrestati o sono presunti colpevoli di qualcosa, possano nascondere qualcosa in se stessi. Ricordo che una persona che è in tensione psicologica userà dei colori ben precisi, anziché quelli normali, ma anche i tratti, la pressione e molte altre cose dicono di una persona, non solo la sua calligrafia, che se un soggetto è molto controllato anche quando è in agitazione, può modellare il suo scrivere. Non sempre il responso calligrafico può essere giusto. E' molto facile capire mettendo sotto le mani un portapenne con colori, meglio con pastelli, che non pennarelli, dai colori che le persone useranno e il tratto pensate o leggero si potrà capire molto dell'animo della persona, in quel momento. Inoltre il pastello essendo ceroso non uccide nessuno.

Ma torniamo alle nostre opere d'arte.



Come si a comprende chi c'è dietro ad un opera d'arte.

Prima di tutto si analizza l'opera facciamo un quadro che ci viene più semplice, per tutta una serie di motivi, perché non una scultura che è già molto più difficile dir qualcosa, perché ci sono pochi elementi.

Un opera visiva è proprio una rappresentazione dell'animo, dei suoi pensieri e del sentire di quel soggetto che l'ha realizzata in quel dato momento, suo storico, sia che essa sia, realizzata totalmente a mano, o che sia realizzata mediante uso della tecnologia come è un opera digitale, da esso ne possiamo trarre sia il carattere che i pensieri in quel momento.



Come si procede.


In tanto prima di tutto, si osserva il quadro da lontano e si colgono i particolari dominanti in esso, poi si separano da quelli che sono apparentemente meno visibili. Si separano anche i colori e si si analizzano le forme, si pesa i colori e le forme e si guarda se il quadro è in equilibrio, ciò serve per capire se l'artista è equilibrato o ha in esso un disequilibrio caratteriale parziale o totale.

In secondo luogo bisogna cogliere i piani di pittura, cosa sono questi piani, sono i vari passaggi che l'artista ha fatto per realizzare la sua opera, questo ci fa capire quante volte ha ripensato nella realizzazione dell'opera, si perché spesso in fase di realizzazione un artista cambia idea e rimaneggia l'opera ma questi rimaneggiamenti si vedono anche se in maniera molto leggera, ma ad un occhio attento si possono scorgere.

Oltretutto i piani di pittura ci dicono anche quante mani sono state fatte, per ottenere quell'opera, e questo ci fa capire che tipo di lavorazione anche mentale c'è dietro per ottenere quel determinato risultato.

Avvicinandosi bisogna guardare l'opera in diverse posizioni e con diverse incidenze della luce queste ci mostrano altri aspetti dell'opera stessa, per esempio la pennellata, per esempio il tratto, per esempio la velocità di stesura del colore, oppure la precisione, oppure la meticolosità, oppure se è opera di immediatezza si noteranno altri aspetti.

Poi si passa all'analisi vera a propria del dipinto cioè come è composto nella sua struttura, quali sono gli elementi dello stesso, cosa racconta dell'opera in se stessa, e da queste informazioni si riesce a capire il carattere di chi lo ha dipinto. Ovviamente anche la tipologia dell'opera ci può dire chi sia il soggetto che l'ha realizzata, per esempio se è un artista che predilige certi tipi di arte, come sacra, come quella astrattiva, come l'iperrealismo etc, da delle precise indicazioni, ma la cosa più importante è l'uso del colore, la tecnica utilizzata, le abilità tecniche del soggetto, le sue sensibilità, etc.


[Questa opera digitale che rappresenta il Trono di Dio come scritto in apocalisse da me realizzata, 
è stata catturata da diversi soggetti, per altro molte altre immagini pubblicate in questi miei blog.]




Un opera va guardata non solo per quello che dice alla persona, ma anche per la storia personale dell'opera stessa, il carattere dell'opera racconta quello dell'artista.


Potrei far degli esempi pratici, ma preferisco in questo caso lasciare spazio, ai critici e ai psicologi o psicoterapeuti, altrimenti si sento defraudati del lavoro che dovrebbe essere di loro competenza, visto che sento spesso lagnanze che non dovrei far certi discorsi, perchè si sentono messi in ridicolo.

In questo caso proprio per verificare se sono veramente abili nel comprende l'animo, la psiche umana, dovrebbero capire anche il mio per cui metto loro un po delle mie opere, sono sparse nello scritto, così si sbizzarriranno nel dare tutte le possibili loro interpretazioni. Considerando che basta leggere quello che scrivo per capir molto altro, anche se è abbastanza difficile visto che gli argomenti che tratto sono veramente tanti.

Ma se sono sufficientemente sensibili forse mediante le opere d'arte potrebbero capire qualcosa.... vediamo chi si avvicina ….

                                       arte digitale                                   realizzata a mano
                                                                                anche questa progettata, realizzata 
                                                                           ma non pagata, per cui me la sono tenuta.



                                               opere richieste e progettate per uno psichiatra              

  Tanto perchè gli psichiatri sono normali, ma ognuno ha le sue normalità.
Fanno diventare pazzi gli artisti per poi non prendere le opere, ma se gliele regali subito pronti.
Ma sono abituato a questi tiri e poi dicono che io sono strano!
Meno male che sono strano!









Come potete vedere i miei stili sono tanti e vari,
ovviamente non poteva essere diversamente.


E questi sono solo una parte, ovvio.

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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!