domenica 24 maggio 2020

Ricordando Falcone e Borsellino.




Molti in questi giorni ricordano la terribile strage che uccise il Giudice Borsellino e Falcone, diventati poi due monumenti alla lotta alla Mafia. Molti sicuramente in un modo e nell'altro cercano di dar testimonianza quanto la magistratura, e le forze dell'Ordine ligie alla legge cerchino di fare per arginare e combattere questa piaga sociale della nostra nazione, che ahimè fu esporta in tutto il mondo. Il problema Mafia come tutti sanno, oramai, è un dolore annoso che  attanaglia tutta l'Italia da Sud a Nord e in tutto il mondo; ma il problema maggiore non è tanto solo esclusivamente la Mafia di per se stessa come organizzazione criminale, volta a sovvertire le leggi ed a sostituirsi ad esse, ma sopratutto chi la usa, ovviamente per fini privati e politici. La mafia così com'è oggi non potrebbe sussistere se non fosse strettamente legata alla politica, e chi vuole scalare le vette del successo sociale, potremo dire che la Mafia oggi è solo un manovale di altri interessi, se non ci fosse tanto interesse d'arricchimento, della posizione sociale, del dominio, e del controllo, nella gente e tanto desiderio di conquistarsi posizioni elevate. Gli esseri umani spregiudicati non si appoggerebbero a simili organizzazioni per crescere e farsi un nome, se codesti fossero eliminati realmente, ormai sappiamo che la mafia è riuscita a penetrare ogni ordine e grado, temo che al giorno d'oggi, esistano poche categorie di persone che possano vantare la loro non appartenenza ne in un senso ne nell'altro; se ci pensiamo bene, ogni sorta di complicità tra le persone può essere vista come atto mafioso, per quanto non sia realmente tale, anche perchè poi si instaurano comportamenti tipici di tali soggetti, come l'omertà caratteristica tipica della mafia.  Per cui se la politica non si fosse appoggiata a certi soggetti e veramente avesse prima di tutto rispettato le leggi stesse che la stessa promuoveva, forse la mafia sarebbe morta, invece oltre ad usarla ne è penetrata al suo interno e taluni soggetti ne sono legati a doppio filo coem ben vediamo dall'informazione, ma non solo la politica ne è parte, anche quella ecclesiastica ne è caduta dentro al medesimo vortice, per cui possiamo ben dire che la mafia si è infiltrata ovunque nella nostra moderna società ed oggi siamo incapaci di snidarla, come come se il lavoro di questi magistrati ligi alla tutela della Legge sia stata vana, come se la loro morte, non sia servita a nulla. 
Se guardiamo bene purtroppo è la verità. Ma una grossa fetta della responsabilità sta anche nell'educazione della società, dei giovani, e in tutto il nostro sistema che non funziona. E' inutile che ci tiriamo i  capelli, per  poi vedere alla fine che nulla cambia, quant'anni sono che cerchiamo di snidarla e non si riesce? La mafia è un cancro della nostra modernità, un male che prende tutti, un demone che s'insinua in ogni mente e capace di scoprire i più sordidi segreti della stessa, e così la mafia continua il suo vivere, grazie proprio a gente che è menefreghista  del prossimo e opportunista per se stessa e non vede nella giustizia il  cardine più alto e contrastando la Verità. Per cui come potremo mai dire che la vita di questi magistrati, finanzieri, poliziotti, carabinieri ed altri, non sia stata vana? Finché il senso di giustizia non alberga nella mente degli uomini come senso di libertà non potremo mai dirlo!

Se non facciamo della giustizia un verità, la mafia ci renderà sempre prigionieri e chiunque morrà per sconfiggerla, avrà perso la sua vita per nulla.
  
Più tempo passa e più la Mafia, allunga i suoi tentacoli in ogni dove, più penetra nel tessuto sociale, credo che oggi giorno non esista più solo il vero mafioso di "origine" cioè associato a famiglie mafiose, oggi si potrebbe dire che la mafia è un pensiero, un modo di pensare e di vedere l'interesse privato e pubblico. E' questo quello che bisogna combattere prima di tutto, snidare dalle mente della gente il pensiero mafioso.

Bisogna insegnare ai giovani la giustizia, nel rispetto della legge degli uomini e anche quella di Dio, non basta, cercare di distruggerla, bisogna che i giovani saggiano con mano cosa significa la mancanza della libertà, allora capiranno cosa significa essere liberi, solo così si può costruire una società nella Verità. 

Non potremo mai diventare una società libera se la logica mafiosa alberga nei cuori della società di cui ne fa il suo vessillo. 

Essere spregiudicati è uno dei primi indizi che portano al pensiero mafioso.
Se nell'animo umano manca l'umiltà, non esiste neppure il senso civico, ne il rispetto di alcuna regola, che sia di Cesare o di Dio.

La scuola va imposta non può essere un opzione!
Però la scuola si deve anche poterla scegliere, cioè scegliere il tipo di educazione dare ai figli, basta che si insegni l'educazione civica, la morale, l'etica, etc e la religione che pare una stupidaggine, ai giorni nostri, ma non lo è.

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