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martedì 19 marzo 2019

CINA UNO SBOCCO PER LA NOSTRA ECONOMIA






In questi giorni si terrà a Roma l'incontro come tutti sanno del presidente Cinese Xi Jinping, per firmare un accordo per il libero scambio, in fondo è questo l'idea e l'intenzione, io devo essere onesto la Cina è una potenza economica non da poco, sarebbe stupido da parte nostra non far accordi opportuni con questo paese, ci sono però dei problemi legati sopratutto all'importazione di merci da parte loro di scarsa qualità rispetto a quello che noi esportiamo in tutto il mondo di qualità sempre elevata e con standard elevatissimi, per cui l'unica cosa che si potrebbe chiedere alla Cina di importante in Italia merce non di scarsa qualità, altrimenti il nostro mercato interno sballa. ma per le esportazioni dell'Italia verso la Cina è affare gigantesco da non perdere. 

Ma il problema maggiore non è nemmeno la merce che importiamo dalla Cina a guardar bene, semmai è il KNOW-HOW che l'Italia perde e che va in Cina o in altri paesi, oltre che a fuga dei cervelli e oltretutto, anche il non pagare bene i pochi che rimangono. 

Il problema non è tanto delle aziende  che fuggono dal nostro paese la causa, ma quantità immensa di tasse, che dobbiamo pagare allo stato, quanto la perdita del KNOW-HOW  Italiano causa spionaggio fatto proprio da soggetti apparentemente innocui, che sono Cinesi ed altri. Quando un azienda Italiana assume cinesi, c'è il rischio che questi dopo aver appresso il  KNOW-HOW Italiano se ne tornino in Patria arricchendo quella nazione con il nostro KNOW-HOW , ovviamente i cinesi sanno produrre grazie alla mole enorme di danaro che hanno, e al bassissimo costo della manodopera, i nostri stessi prodotti che diventando loro, anche se non hanno i brevetti, ma ai cinesi non gliene frega nulla dei brevetti, loro producono una merce simile alla nostra, che costa 10/100 volte di meno che più o meno fa lo stesso lavoro della nostra mandando in cristi le nostre aziende, per cui non è una questione solo di fuga della aziende italiane all'estero, ma anche un furto del KNOW-HOW Italiano, per cui non c'è motivo tecnicamente di non far un accordo garantista per noi con la Cina, certamente bisogna farlo bene, tutelarsi al meglio possibile e aver garanzie reali, oltretutto diventando noi loro Partner principali in Europa avremo un enorme vantaggio, consideriamo che prima o poi la Cina arriverà in mediterraneo, stanno comperando mezza Africa per cosa pensiamo che lo facciano, così tanto per divertirsi? Qualcuno prima di noi farà il passo, forse lo vuole fare la Francia, perchè dobbiamo farci fregare ancora, non ha senso logico. Gli USA rimarranno sempre il nostro partner, ma non per questo non possiamo aprirci all'Asia, sarebbe assai sbagliato, e sciocco, noi abbiamo bisogno come economica di lanciarsi nel mercato asiatico, che è uno dei più grandi e forti del mondo. Se vogliamo diventare una nazione ricca e non  oppressa da un Europa che ci ammanetta, dobbiamo per forza di cose a tentare la sorte, con la Cina e secondo me non è un operazione al buoi.  Se lo stato abbassa la pressione fiscale molte aziende tornerebbero in Italia, ma finché le tasse rimarranno quello che sono la fuga continuerà.

Sul discorso dei Marchi, direi che On. Salvini sbaglia, è uno slogan inutile, perchè le aziende dopo tutto posso anche cambiare marchio e tener in Italia una sede e dall'esterno la produzione, troverebbero il modo per bai-passare il problema. Oltretutto è sbagliato togliere un marchio italiano ad un azienda, perchè ci danneggiamo da soli, semmai si dovrebbe impedire l'importazione in Italia dei prodotti a marchio Italiano prodotti all'estero, allora cambierebbe la musica. Ci sono grossi colossi Italiani che producono dovunque all'estero che facciamo li danneggiamo? Non credo sarebbe un azione sciocca, oltretutto in un processo avrebbero certamente ragione. Alle volte le sue idee On. Salvini non è che siano proprio eccezionali, per fortuna che la gente le da molti suggerimenti, come quello sulla Cina. ;) 

Vorrei ricordare che gli USA  hanno un debito gigantesco con la Cina, per cui bisogna capire per quale ragione abbiano chiesto soldi al colosso cinese e cosa la Cina abbia ottenuto da ciò, per cui perchè noi non potremo lanciarci sul mercato Cinese, visto che i nostri prodotti sono eccellenti, dobbiamo pure noi imparare ad essere competitivi, altrimenti ci fermiamo.


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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!