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Dopo aver letto questo articolo devo complimentarmi con On. DiMaio, perchè la sua decisione è giusta e ottima, per svariate ragioni.
Prima di criticare questa decisione io consiglierei di far un analisi del perchè si è voluto permettere ai negozianti di vendere nei giorni di festa.
Primo si sta meno in famiglia, quindi si fanno meno figli, perchè non c'è tempo, il lavoro rende isterici, aumentano gli stress, e lo shopping diventa un modo per allontanarsi dalla società stessa, non è come molti credono che trovarsi tutti assieme produca un effetto di socializzazione, perchè non si va al mercato per trovarsi e chiacchierare se non limitatamente, ma lo si fa per indurre la società a spendere anche quello che non si dovrebbe spendere, o che sarebbe meglio risparmiare.
Secondo non si impedisce di fatto alla persona di ritrovare se stesso, di aver un momento di tranquillità,, di socializzare realmente nella società andando in locali o al parco o ai monti ecc, quindi ii negozi aperti nei festivi servono per diminuire la scolarizzazione quella vera non isterica indotta appunto dal commercio.
Terzo lavorare nei festivi lede anche la fede, perchè è indubbio che si perdono i valori, e non si va più a messa, e quindi si permette alle altre confessioni religiose di introdursi meglio nel tessuto comunitario italiano e scardinare quello Cristiano.
Quindi la decisione di ritornare alle origini è giusta, sopratutto perchè aumenterà demograficamente la popolazione autoctona italiana, senza bisogno di andare a prendere e trattarli ne più e ne meno da schivi al solo scopo di aumentare la popolazione Italiana, personalmente trovo veramente brutto doverci servire di popoli stranieri e renderli schivi per pagare le nostre pensioni. Se fossi uno di loro mi sentirei offeso, dal fatto che qualcuno abbia pensato di importare come schiavi popoli che servono solo ad uno scopo incrementare la popolazione. Non c'è bisogno, quindi ben venga l'idea di riportare la nazione ad un modo di vita più naturale e quindi saranno gli stessi Italiani che ci penseranno a moltiplicarsi da se.
L'unico problema di questo decreto legge sta nel fatto come dice l'articolo della perdita di posti di lavoro e forse un rischio di perdita economica. Ritengo che si possa ovviare con facilità al problema, visto che la giornata dura 24 ore, e non dovrebbero esserci limiti nelle ore di lavoro in una giornata,. Generalmente un dipendente lavora 6-8 ore standard, si dovrebbero attuare i turni in modo che una parte di coloro che lavoravano nei festivi lavorino nelle ore a seguire cioè se X lavora dalla 6 alle 16 e poi Y prende il suo posto dalla 16 alle 23, etc, questo sistema permetterebbe a tutti di lavorare senza perdere nessun posto di lavoro, anzi ce ne sarebbero anche in più, per tutti i giovani che oggi non lavorano. Quindi non ci sarebbe nessuna catastrofe. Es: I dipendenti che lavoravano presso una catena della grande distribuzione nei festivi lo faranno in altre ore nei giorni feriali, dove sta il problema e i, sistema ne avrà di grande beneficio, soprattutto per le nascite, oltre che per il resto.
Questo modo di far lavorare la popolazione anche nei giorni festivi, serve solo per diminuire demograficamente la popolazione autoctona, allora non dobbiamo lamentarci se la popolazione diminuisce perchè è fatto di proposito, per cui poi sarebbe necessario un incremento delle popolazioni non italiane e questo sistema è tipico del comunismo-capitalismo dove non si da valore al popolo ma bensì ai guadagni di pochi e dove nulla è più importante che non il danaro, in questo modo la società diviene isterica con tutto quello che ne consegue. Per ritrovare la serenità e la pace nella nazione bisogna fornire alla stessa, i mezzi per ottenere i migliori risultati.
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