domenica 11 gennaio 2015

La libertà ipocrita!

La libertà ipocrita!

Il problema fondamentale in questa vicenda è che nessuno vuole prendere le distanze dall’operato satirico di Charlie Hebdo, aldilà della massacro perpetrato ai danni della libertà di stampa ed opinione di una nazione e di tutti coloro che scrivendo e disegnando criticano l’operato di molti, ma dobbiamo anche capire che alle volte la satira ha un limite, se non ci fosse questo limite non ci sarebbe alcuna religione al mondo, la satira generalmente è dissacrante porta avanti concetti satanici, per distruggere il senso profondo del credo religioso, e deridere il pensiero libero di altri popoli, anche quello che faceva il giornale satirico è mancanza di libertà, non possiamo dire che la libertà è solo verso chi fa satira, no! Perché altrimenti siamo ingiusti e non pratichiamo una vera verità nella libertà. Se siamo giusti e corretti dobbiamo riconoscere che la satira di un certo tipo può ledere la libertà di espressione di popoli che credono in un essere superiore.  Quindi il problema fondamentale sta nel vero senso della parola libertà, non possiamo noi europei intende una libertà solo monodirezionale o siamo realmente multidirezionali, oppure la nostra libertà che tanto amiamo e manifestiamo è un ipocrisia, perché se chiediamo a gran voce di poter continuare a far satira dissacrante nei confronti di qualsiasi credo religioso, allora non stiamo vivendo in uno stato libero come vogliamo far crede, ma viviamo un ipocrisia istituzionalizzata. Se fossimo veramente liberi, dovremo essere veramente precisi e puntuali nel rispettare con la satira tutte le espressioni di libertà, che possono esserci, perché anche il rispetto di un credo è una libertà, allora se si accetta un credo, si deve accettare anche il non far satira contro quel credo, altrimenti torniamo al concetto di ipocrisia della libertà.  In conclusione si evince che questa libertà tanto sventolata è un ipocrita senza rispetto reciproco. È certamente giusto il ragionamento, di chi dice ma se loro non rispettano le mie libertà nei loro paesi, perché io devo rispettare le loro nel mio?, sarebbe un concetto di equità a guardare bene, ma noi europei andiamo oltre a ciò, proprio perché abbiamo un concetto cristiano delle libertà, abbiamo permesso forse un po’ ipocritamente sottovalutano molti aspetti, che costoro si adattassero, cosa mai avvenuta a tutti gli effetti. Quindi se vogliamo veramente creare una società libera, dobbiamo rispettarci reciprocamente, ma fintanto che sussistono questi popoli che armano nascostamente altri e poi fingono di respingerli, non si va da nessuna parte, continueranno ad esserci sempre in un eterno conflitto.

I martiri francesi!?
Ora sicuramente il mondo Francese santificherà i martiri dell’attentato terroristico Charlie Hebdo, liberissimi di far quel che vogliono. Ma attenzione, per quanto queste persone fossero gente onesta, bravi lavoratori, liberi nei pensieri e azioni, ma nessuno di noi può dir con sicurezza dove essi siamo ora, i laici e gli atei, sicuramente non gliene frega nulla, ma gli altri coloro che credono in qualcosa, dopo la morte, perpetrata da questi terroristi islamici, certamente queste persone uccise barbaramente non appartenevano ne credevano in nessuna religione, ne islamica, ne ebraica, ne cristiana ed anche se fosse stato così, sarebbe stato ancora peggio e il fatto stesso che abbiano dissacrantamente offeso, volontariamente le principali religioni, non tanto nei loro rappresentanti terreni che non contano molto, quanto nei soggetti sacri, non hanno ottenuto il paradiso come moltissimi vorrebbero, se gli è andata bene, ma temo di no, forse il purgatorio, ma temo di no! Come qualcuno diceva, chi semina tempesta raccoglie tempesta, per cui in un certo senso hanno seminato la loro condanna.  Anche se l’atto terroristico è sempre condannabile!