La libertà ipocrita!
Il problema fondamentale in
questa vicenda è che nessuno vuole prendere le distanze dall’operato satirico
di Charlie Hebdo, aldilà della massacro perpetrato ai danni della libertà di
stampa ed opinione di una nazione e di tutti coloro che scrivendo e disegnando
criticano l’operato di molti, ma dobbiamo anche capire che alle volte la satira
ha un limite, se non ci fosse questo limite non ci sarebbe alcuna religione al
mondo, la satira generalmente è dissacrante porta avanti concetti satanici, per
distruggere il senso profondo del credo religioso, e deridere il pensiero
libero di altri popoli, anche quello che faceva il giornale satirico è mancanza
di libertà, non possiamo dire che la libertà è solo verso chi fa satira, no! Perché
altrimenti siamo ingiusti e non pratichiamo una vera verità nella libertà. Se
siamo giusti e corretti dobbiamo riconoscere che la satira di un certo tipo può
ledere la libertà di espressione di popoli che credono in un essere superiore. Quindi il problema fondamentale sta nel vero
senso della parola libertà, non possiamo noi europei intende una libertà solo
monodirezionale o siamo realmente multidirezionali, oppure la nostra libertà
che tanto amiamo e manifestiamo è un ipocrisia, perché se chiediamo a gran voce
di poter continuare a far satira dissacrante nei confronti di qualsiasi credo
religioso, allora non stiamo vivendo in uno stato libero come vogliamo far
crede, ma viviamo un ipocrisia istituzionalizzata. Se fossimo veramente liberi,
dovremo essere veramente precisi e puntuali nel rispettare con la satira tutte
le espressioni di libertà, che possono esserci, perché anche il rispetto di un
credo è una libertà, allora se si accetta un credo, si deve accettare anche
il non far satira contro quel credo, altrimenti torniamo al concetto di
ipocrisia della libertà. In conclusione
si evince che questa libertà tanto sventolata è un ipocrita senza rispetto
reciproco. È certamente giusto il ragionamento, di chi dice ma se loro non
rispettano le mie libertà nei loro paesi, perché io devo rispettare le loro nel
mio?, sarebbe un concetto di equità a guardare bene, ma noi europei andiamo
oltre a ciò, proprio perché abbiamo un concetto cristiano delle libertà, abbiamo
permesso forse un po’ ipocritamente sottovalutano molti aspetti, che costoro si
adattassero, cosa mai avvenuta a tutti gli effetti. Quindi se vogliamo
veramente creare una società libera, dobbiamo rispettarci reciprocamente, ma
fintanto che sussistono questi popoli che armano nascostamente altri e poi
fingono di respingerli, non si va da nessuna parte, continueranno ad esserci sempre
in un eterno conflitto.
I martiri francesi!?
Ora sicuramente il mondo Francese
santificherà i martiri dell’attentato terroristico Charlie Hebdo, liberissimi
di far quel che vogliono. Ma attenzione, per quanto queste persone fossero
gente onesta, bravi lavoratori, liberi nei pensieri e azioni, ma nessuno
di noi può dir con sicurezza dove essi siamo ora, i laici e gli atei, sicuramente
non gliene frega nulla, ma gli altri coloro che credono in qualcosa, dopo la
morte, perpetrata da questi terroristi islamici, certamente queste persone uccise
barbaramente non appartenevano ne credevano in nessuna religione, ne islamica,
ne ebraica, ne cristiana ed anche se fosse stato così, sarebbe stato ancora
peggio e il fatto stesso che abbiano dissacrantamente offeso, volontariamente le
principali religioni, non tanto nei loro rappresentanti terreni che non contano
molto, quanto nei soggetti sacri, non hanno ottenuto il paradiso come
moltissimi vorrebbero, se gli è andata bene, ma temo di no, forse il
purgatorio, ma temo di no! Come qualcuno diceva, chi semina tempesta raccoglie
tempesta, per cui in un certo senso hanno seminato la loro condanna. Anche se l’atto terroristico è sempre
condannabile!