DEBELLARE LE MUFFE DALLE
TEMPERE E DAGLI INTONACI PER MURO
Prima di trattare l’argomento
dovremo capire cosa sono le muffe, argomenti per molti conosciuti e per altri
sconosciuti.
Su google troverete tutti i
link che desiderate in proposito.
Le muffe non sono altro che
funghi microscopici, visibili sia ad occhio nudo in parte, ma soprattutto sotto
microscopio, questi funghi detti anche miceti, agiscono e soprattutto sui
materiali organici, di cui si nutrono sia per moltiplicarsi che per accrescere
le colonie, hanno bisogno di umidità, sviluppano principalmente nei mesi freddi,
a causa del fatto che manca una certa circolazione d’aria, che ne impedisce la
proliferazione, a causa dell’ossigeno che li limita molto. Ogni sostanza
organica vivente non vivente, può essere portatrice di miceti, anche la nostra
pelle e addirittura in taluni casi anche gli organi interni del corpo, possono
essere colpiti da questi funghi, per cui si sviluppano parecchie malattie, non
sto qui a citare. I miceti, sono spesso portatori a loro volta di altri
soggetti come i batteri ed anche i virus. Di conseguenza essi sono un ricettacolo
pericoloso per la salute umana, ma non tutti i funghi microscopici, sono
pericolosi. Taluni sono la base della produzione di formaggi, anche la
fermentazione delle farine, lievito di Birra.
Ora quello che a noi interessa è
che i miceti sono la causa della formazione di quella macchie inestetiche
ovunque nelle nostre abitazioni, ma principalmente sui muri, soffitti,
finestre, ponti termici, ecc; dai quali si possono espandere ovunque nell’abitazione
, sia sui mobili, che sugli abiti. Come detto le muffe si sviluppano in
ambienti umidi, e poco ventilati, quindi con scarso circolo d’aria.
I materiali edili, specialmente
alcune tempere e intonaci ed altri prodotti per l’edilizia, sono spesso
aggiunti materiali organici che servono per rafforzare o aumentare la massa,
vengono usati sia come inerti, che come collanti all’interno dei prodotti di
natura chimica inorganica. Solo le sostanze inorganiche non vengono attaccate
dalle muffe, per cui sia tempere che intonaci, che alcuni cementi con base
organica, viene letteralmente divorata la parte organica, che fa cedere e
sfarinare il prodotto, in breve tempo.
Ora bisogna capire come sia
possibile combattere efficacemente le muffe, bisogna dire che esse vengono
disattivate dalla presenza di quantità elevate di ossigeno atmosferico, infatti
in estete, le muffe scompaiono.
Ma non solo l’ossigeno agisce
sulle muffe ma tutte gli elementi chimici a base di ossidi, specialmente alcuni
che oltre ad avere la componete ossidativa, anche l’elemento a cui l’ossigeno è
legato ha una azione preventiva nei confronti della muffe. Tanto è più basico e
corrosivo il prodotto chimico inorganico, e migliore è la sua azione sulla
distruzione totale della muffe. Ci sono pure Sali, che agiscono come antimuffe
ed anche altre sostanze che non sono di natura basica. Ma per quello che a noi
interessa, ci soffermiamo solo su quelle biologiche, non tossiche e di facilmente
recuperabili.
Quando le macchie sono molto
vistose e estese, si deve procedere alla ri-pittura delle pareti, ma prima di
ciò bisogna eliminare la muffa e creare uno strato protettivo per impedire
ancora alla stessa di proliferare negli strati di pittura nuovi.
Abbiamo prima tutto tutti gli
ossidi e idrossidi basici: di sodio, di potassio,
di magnesio, di calcio, di bario, rame.
Ogni elemento chimico ha le sue
proprietà peculiare, per esempio idrossido o ossido di Bario (Ba) è resistente
ai raggi X; il Rame(Cu) è anche un antibatterico oltre che antifungineo e viene
usato nella sua forma di solfato o ossicloruro per la disinfezione e il
trattamento delle piante, oltre che dare un certa colorazione azzurra alle
miscele; il Calcio (Ca) sta alla base di molte realtà sul nostro pianeta, per
fino noi, come esseri umani e animali, abbiamo grandi quantità di calcio nelle
nostre ossa e muscoli, molte rocce del pianeta lo contengono, alcune rocce
preghiate tra cui i famosi marmi di Carrara, utilizzati per fare statue e altri
manufatti, ma il calcio è la base per la produzione di intonaci, tempere, cementi,
ecc. simile al calcio vi è il Magnesio, (Mg)che con il silicio forma l’amianto
solo in determinate condizioni. Potassio(K) e Sodio(Na) sono i più corrosivi,
tanto che se vengono posti sulla cute, creano vere e proprie ulcere e buchi, oltretutto
sviluppano molto calore a contatto con l’acqua e ogni altra sostanza che la contenga
, cioè creano scottature da agenti chimici. Il sale da cucina è sodio cloruro, un sale che
per noi è indispensabile nell’alimentazione di uso comune e che da gusto alle pietanze,
senza il quale tutto sarebbe insipido.
Al posto del perossido di
idrogeno si può usare un per carbonato di sodio o perborato di sodio perché questo
sviluppa a contatto con l’acqua , acqua ossigenata pura.
Ma esistono anche altri composti
chimici che hanno un’altro grado di corrosione e che fungono benissimo come
prodotti antimuffa, per esempio il
silicato di sodio, detto anche Vetro liquido, nella sua forma idrata. Funziona da
insetticida, acaricida e fungicida ed è ignifugo cioè non prende fuoco e funge
anche sa adesivo ed usato come protettivo nelle pitture murali.
Anche l’alluminato di sodio o
potassio è corrosivo e funziona alla stessa maniera.
Un acido usato anche per disinfezione
osculare; acido borico H3BO3, ha azione insetticida.
Altri ossidi sono lo zinco, ZnO.
Anche i Sali degli acidi idrici,
come il cloruro di sodio, di magnesio, calcio, ecc oppure il fluoruro di sodio che però è molto tossico.
Per produrre un ottimo prodotto
per debellare le muffe si mescoli:
1 spruzzino manuale, 1 paio di guanti resistenti agli acidi, 1 mascherina.
acqua distillata 1000ml = 1 litro
100 gr silicato di sodio in polvere (non puro)
100 gr Idrossido di sodio(soda caustica)
50 gr acido borico in polvere.
50 gr di cloruro di calcio
20 ml. Perossido di idrogeno (acqua
ossigenata ) H2O2 al 35% = 130
volumi.
Mescolare idrossido di sodio con
l’acqua distillata 1 litro, poi dopo reazione che produce calore aggiungere
50gr di acido borico con la formazione di borato di sodio, aggiungere i 100 gr
di silicato di sodio mescolare bene e attendere la reazione che avviene
abbastanza velocemente, quando il liquido è trasparente o lievemente
opalescente aggiungere il cloruro di
calcio, avverrà una reazione con produzione di sodio calcio silicato e sodio boro cloruro aggiungere
20ml di idrogeno perossido (acqua ossigenata) miscelare, non sbattere,
attendere che avvenga l’ultima reazione. Non serve attendere, usare il prodotto
utilizzando uno spruzzino da 1 litro. In
tutta l’operazione usare guanti e mascherina.
Il composto prodotto è molto
basico e corrosivo. Ha eccellenti proprietà
adesive, antifungineo e insetticida, ignifugo sia per la presenza del silicio
che del boro.
Prima di applicare questo
prodotto è bene procedere con una pulizia generale delle pareti, con stracci a
spazzole per togliere le muffe, usando questo prodotto:
20ml acqua ossigenata 35%
100 gr Cloruro di sodio
50 gr di acido borico
Mescolare tutto con 1000 ml di
acqua distillata.
l’acido borico e l’acqua
ossigenata poi il sale . Mescolare bene e usare subito.
Una volta ben pulita la parete o la parte ,
lasciar asciugare e poi spruzzare il primo prodotto sulla parete e formare una
strato uniforme, lasciar asciugare e ripassare.
Poi si potrà procedere con il
primer, e la pittura.
Consigli un primer a base di
sillossani. Anche se il prodotto creato ha già in se una base di silicio che
impedisce lo sfarinamento delle tempere e degli intonaci.
Per ottenere una pittura resistete
alle muffe.
x ogni 10 kg di pittura murale
tempera, prima della diluizione.
Basta aggiungere sciogliere mescolando
in acqua distillata 1 litro, questo preparato:
200gr acido borico
100 gr di silicato di sodio
500 gr di cloruro di calcio o
magnesio
50 ml di perossido di sodio.
1 gr di solfato di rame tende a
rendere il bianco più freddo.
( se dovete fare una colorazione fredda tipo
azzurro, blu, verde, grigio, della parete potete aggiungerne fino a 5gr) può
modificare un po’ la tinta. Fate prove prima.
Attenzione il solfato va aggiunto
solo dopo conclusione della reazione col perossido di idrogeno.
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