COMPLICITA’!
Dopo aver scritto le considerazioni
sui gay, qualcuno mi ha fatto delle altr3 domande sul medesimo tema, bene qui
risponderò apertamente.
Perché i maschi si trovano tanto
bene a parlare con i maschi e le femmine con le femmine?
Questa domanda postami, è più complessa
di quanto sembri.
Però vedrò di rispondere senza lo psichiatra,
che non è la mia competenza, però essendo io un grande osservatore della
società e dell’animo umano, credo di poter dir qualcosa. Anche perché avendo delle capacità un po’
particolari, quando parlo con qualcuno difficilmente mi sfugge la natura reale
della persona.
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Perché i maschi si trovano tanto
bene a parlare con i maschi e le femmine con le femmine?
A parte che la domande può essere
dilatata anche verso i rapporti sessuali reciproci, perché si presta.
Bisogna dire che i maschi come
anche le femmine, trovano una maggiore similitudine di intenti, idee, pensieri,
atteggiamenti, carattere e altri aspetti identici verso lo stesso sesso,
piuttosto che verso il sesso opposto, si perché i maschio per esempio si sente
più a suo agio verso un altro maschio perché sente in se una maggiore tranquillità
se si rivolge verso un altro maschio anziché verso una donna, anche nei rapporti
sessuali, è così la donna per l’uomo è un qualcosa di nuovo, di sconosciuto, un
essere che pur essendo della stessa razza, viene considerato dall’uomo quasi un
marziano, così anche la donna verso gli uomini, in sostanza, l’uno e l’altro si
vogliono si cercano ma non hanno quell’intendimento totale come avviene tra lo
stesso sesso, si considerano sempre come estranei, anche se i rapporto dura da
anni, decenni, c’è sempre una sorta di pudore di attenzione verso l’uno e l’altro
che limita il vero intendimento il vero e profondo sentire e anche il legame
che c’è nella coppia normale donna-uomo, non esiste realmente l’intendimento
che esiste tra maschio-maschio o femmina-femmina, perché tra uomo e una donna
si forma una specie di muro, una barriera che nessuno dei due travalica,
neppure se si fanno discorsi di un certo tipo, ci sono dei limiti, imposti
dalla nostra mente, non dalla cultura, non dalla religione, ma proprio da noi
stessi. L’uomo considera la donna come un soggetto delicato, fragile, da cui
stare attenti, anche instabile, la donna fa la medesima cosa verso il l’uomo,
di modo che entrambi sono sentimentalmente legati, ma in realtà non c’è vera
intesa come dovrebbe esserci un vero rapporto d’amore, e attrattivo. Mentre con
un altro essere dello stesso sesso, queste inibizioni spariscono, perché l’uomo
si sente completamente a suo agio con un altro del suo stesso sesso, per cui
tutte le resistenze che può avere con la donna spariscono immediatamente e non
emergono anzi vengono addirittura cancellate , il maschio o la donna si denotano
totalmente rilassati e si lasciano andare a qualsiasi cosa, senza remore. Senza
freni inibitori. Allora qualcuno potrebbe dire ma i gay come li possiamo
aiutare? Prima di parlare dei gay(normali) cerchiamo di aiutare la coppia
normale, e capire come superare questo ostacolo che appare insormontabile, è
semplice, ma non facile attuarsi, acnche perché abbiamo una società che invece
di spingere la donna verso l’uomo, fa esattamente l’opposto, cerca d dividere
la donna dall’uomo e creare coppie dello stesso sesso, per cui essendo maschi e
maschio , femmina e femmina che si vogliono bene completamente, è facile
istaurare dei rapporti felici tra di loro perché c’è intendimento e non ci sono
resistenze di nessun genere. I due si sentono liberi completamente perché e non
frustrati, per prestazioni non conformi allo standard si sono auto imposti nella
loro mente, essendo che il maschio si rapporta con un altro maschio alla pari,
così la donna in questo modo, si formano amicizie e amori solidi molto più
solidi e tenaci di quanto non siano i rapporti uomo –donna. Che spesso risultano
fragili, a causa del fatto che non esiste questo vero sentimento del sentire
comune. Quindi cosa devono fare le coppie per non scoppiare semplicemente
ragionare e pensare che il loro partner non sia quello che è, ma sia quello che
si vuole avere, un uomo che ama una donna, deve pensare che la donna è come un
uomo alla pari, e la donna deve pensare che il suo uomo sia come un donna alla
pari, allora si supereranno le barriere psicologiche che noi ci auto imponiamo,
che impostiamo nella nostra mente. Anche le prostituite per quanto siano molto
più libere delle donne normali, senza offesa per esse, ma anche queste manifestano
le stesse condizioni, non lo dico perché l’ho vissuto, ma parlando con centinaia,
migliaia di persone sono emerse certe cose. Poi oltretutto usufruendo di una
certa sapienza, conosco certe cose, meglio che nei libri. Mi spiego meglio, un
uomo deve considerare la sua donna, o ragazza come il suo miglior amico,
cercando di verla nelle stessa luce, senza tabù ed inibizioni. Solitamente il
migliore amico è di più di un semplice amico, ci sono affetti, sentimenti
decisamente superiori ad un normale amico, ci sono intendimenti che vanno oltre
la normale amicizia, e alle volte possono esserci state anche storie vere
dietro a certe amicizie, perché può essere. Quando si dice il mio amico/a del
cuore si intende proprio un soggetto che entra nella nostra sfera emozionale
profonda di cui noi abbiamo un attaccamento viscerale, o sentiamo come parte di
noi, che alle volte, è quasi simile o pari alla propria fidanzata; l’espressione è
chiara, non si da dell’amico del cuore ad un persona estranea, ne tantomeno ad
un amico qualsiasi, anche il dire un amico intimo entra anche questo in una
dimensione simile, ma un po’ meno. Non c’è nulla da vergognarsi anche perche
sono sentimenti genuini che magari tutti avessero. Anzi io sarei preoccupato se
un ragazzo/a non avessero almeno una amico intimo, perché potrei pensare a
problemi psicologici e anche sessuali. Come genitore mi preoccuperei molto di
più di un ragazzo che sta a casa da solo, si isola, e non ama stare con gli
altri, questo è un ragazzo che dimostra grandi problemi, e i genitori non
vedono questa cosa in tempo, può anche che il soggetto può prendere strade
sbagliate come l’omosessualità. Si perché non vero che l’amico del cuore debba
essere necessariamente un episodio di omosessualità anzi spesso l’amico del
cuore, sprona l’altro ad emularlo e tenerlo sulla giusta strada, i due si confonderanno
sempre finche sono amici, e uno dei due solitamente è il più forte
caratterialmente, spinge l’altro ad emularlo e quindi nell’età della pubertà
uno porta l’altro a far conquiste di ragazze, e se uno dei due ha problemi di
un certo tipo questi si reprimo naturalmente perché pur di non perdere l’amicizia
così stretta e così tanto amata, fa di tutto per tenersi l’amico, e così
facendo modifica mentalmente senza rendersene conto il suo atteggiamento,
inizierà pian piano ad emularlo e pian piano si scoprirà che non è quello che
pensava essere. Per questo è fondamentale che il ragazzi abbiamo amicizie tra
di loro e anche se ci dovesse essere confronti di natura sessuale, si arrangiano,
basta che uno dei due sia sessualmente normale, perché se entrambi hanno una tendenza
non normale può succedere che prendano uan strada non conforme, quindi i
genitori in ciò vigilare, ma se anche fosse, che entrambi i ragazzi avessero
tendenze anomale, i genitori non devono assolutamente staccarli repentinamente perché
causerebbero un dramma ancora peggiore, in entrambi soprattutto nel soggetto
più debole. Invece di agire in modo drammatico picchiando i ragazzi, oppure
punendoli, non serve assolutamente a nulla, bisogna invece che siano le madri
ad agire su di loro, perché i figli maschi hanno maggior bisogno della madre e
lo fanno riferimento principalmente sulla madre e non sul padre, che spesso
vedo come un concorrente, quasi un nemico quando sono giovani. Poi quando cresceranno
il padre diventerà un riferimento sicuro, allora il discorso cambia, ma
fintanto che sono giovani devono essere seguiti dalla madri, perché le madri
sono più comprensive e meno autoritarie, il maschio teme molto l’autorità del
padre e spesso si rivolta contro facendo cose che non deve fare.
I giovani (gay) come si può
aiutarli, il problema come detto sopra è che i giovani trovano nel loro amico,
compagno una parte di loro stessi identica a come loro sono e di conseguenza
non manifestano verso il compagno nessun atteggiamento ostile, e non c’è
nessuna inibizione che possa frenarli. Prima di voler aiutare queste persone
bisogna capire alcune cose fondamentali, l’età del soggetto, da quanti anni
continua la relazione con altri, quanti sono i soggetti interessati da un
singolo soggetto, e le propensioni del soggetto, può essere che il soggetto che
si vuol aiutare, sia egli il pungolo che spinge altri ad essere tali, specie
coloro che sono più incerti, per esempio nei gruppi di amici, c’è sempre un
maschio, che è dominante rispetto agli altri e gli altri risultano nei suoi
confronti recessivi, il dominante lo sa, e lo vede dall’atteggiamento degli
altri, per cui se per caso il maschio Alpha, ha già di suo tendenze sessuali promiscue
è molto facile che convinca gli altri a seguirlo nelle sue passioni, e gli
altri si vengono portati ad essere come lui, anche se potrebbe pur essere che
nessuno di questi sia perverso. Quindi bisogna fare molta attenzione osservare
bene i gruppi di questi ragazzi, per capirne l’atteggiamento reale del capo e
odei capi che sono sempre dei piccoli tiranni. Non è sempre vero che il maschio/femmina
dominante di un gruppo sia un macho, spesso i maschi machi, nascondono una
doppia identità si mostrano bravi con le donne e hanno anche più di una, sono
spavaldi, autoritari e sembrano duri, ma possono , essere perversi e repressi nei
confronti degli altri maschi, tanto che li dominano con atteggiamenti e atti ben poco maschili. Può succedere ed è facile, che in un gruppo si
determinino degli atteggiamenti, anomali, ma normali in un certa logica di
confronto, tra ragazzi, il problema subentra quando alcuni di questi mostrano
problemi psicologici di tipo sessuale o caratteriale, se il gruppo(branco) se
ne accorge può comportarsi in due modi diversi; nel primo caso, se nel gruppo
sono presenti solo maschi, il maschio sessualmente “diverso” può essere
tollerato, compreso e spesso usato come espediente …. Mentre se nel gruppo vi sono anche
ragazze, colui che da attenzioni verso
uno o più maschi che possono essere non del tutto “normali”, si può sentire in difficoltà e per mantenere
una facciata di virilità e perbenismo apparente, scaccia in malo modo questi
ragazzi che possono avere problemi, onde
allontanare da se lo spettro di essere gay. Ecco, che si generano gli episodi che spesso portano
atti di violenza anche estrema, se pur una violenza repressa, perché in realtà
non realmente voluta, ma fatta solo per nascondere verità diverse. Il problema
semmai è che questi giovani che agiscono in questo modo violento sono loro
stessi i primi repressi, i primi psicologicamente instabili, sono questi i veri
mostri che poi la società si forma e sono loro la causa della formazione di soggetti
anche gay, perché nel gruppo o branco si generano quelle posizioni sociali che
poi rimarranno per sempre nella mente del giovane e se qualcuno di questi
giovani, non è capace di superare le sue problematiche da solo, inesorabilmente
saranno condannati a rimanere così, per tutta la vita, perché poi si instaura
nelle mente di questi giovani dei meccanismi tali, che il giovane è incapace di
affrontarli. Quando il giovane si chiude a riccio state tranquilli che non
riuscirete a più a recuperalo, allora meglio trovargli un amico che si
sacrifichi per portarlo fuori da quella spirale, piuttosto che perderlo per
sempre. Quindi la prima prevenzione deve essere fatta quando i giovanissimi
trovano le loro compagne. Sono queste che determinano e generano mostri, non
solo omosessuali, ma anche di altro genere ben peggiore. Talune volte sarebbe
addirittura meglio che questi branchi venissero smembrati, meglio sempre che un
ragazzo/a abbia un o due amici, piuttosto che stare in un branco che spesso
porta un macello nella mente dei giovani, con casi frequentemente di droga,
prostituzione ecc. Ahimè tra i gay
esistono anche quelli da DNA non normale, come anche quelli psicologicamente
tali, che quasi nascono con queste tendenze sono pochissimi per la verità, però
ci sono, mentre tutti gli altri sono soggetti che vengono trascinati ad esserlo
per debolezza caratteriale. O si manifestano essere gay ad un età adulta quando
nella loro giovinezza hanno represso le loro voglie sessuali, oppure mariti che
si scoprono essere tali, o che lo sono sempre stati. C’è una quantità enorme di
variabili di soggetti anche nel mondo gay, quindi diventa veramente difficile
porter dire questo io lo riporto ad essere normale, a parte che non si può
costringere nessuno ad essere diverso da quello che sente di essere. Però giustamente
un genitore vorrebbe che i figli, fossero la sua discendenza, ma se dopo tanto
dannarsi, non riescono nel loro intento è inutile, che si mettano il cuore in
pace. Forse col tempo i figli capiranno e cambieranno.
I giovani devono essere aiutati
fin dal momento della nascita, almeno fino all’età che diverranno indipendenti
e lontani dalle famiglie; non fino ai 18 anni, come prescrive la legge, ma proprio
fintanto che diverranno economicamente indipendenti. Anche perché per i maschi
l’età di 18 anni non corrisponde affatto ai 18 anni legali, ma bensì a tre anni
di meno … o sinceramente sposterei la maggiore età a 21, sarebbe molto meglio
per molteplici aspetti. Pochissimi a 18 anni sono svincolati dalle loro
famiglie d’origine. Il discorso della maggiore età, è stata fatta solo per avere
un numero maggiore di soggetti votanti durante le elezioni politiche. E voi
pensate che i ragazzi ai 18 anni, hanno per la testa di andare a far campagna
politica? Sono i loro migliori anni e non certo si perdono con queste cose …
si, ce n’è qualcuno, ma sono pochi, la massa non gliene frega nulla; certo è l’età
per essere ben pilotati politicamente, perché sono molto soggetti a sbandamenti
anche ormonali, per cui i azzurri diventano rossi, basta “eliminare
politicamente” il ricco di turno, che tutto si risolve … e tutti emulando il
capo branco eseguono, che non gliene frega nulla … poi se ne accorgeranno
quando sono più adulti dell’errore … però intanto …
In conclusione ….
Breve riepilogo, la complicità tra
persone dello stesso sesso spesso è più forte che la complicità tra persone di
sesso diverso, perché c’è maggiore comprensione e intendi, abitudini e modi di
pensare simili.
L’importante è seguire i figli,
senza imporre loro con la frusta , il volere dei genitori …. I primi a dare il
buon esempio nell’amore sono i genitori, i quali devono ricordarsi che loro
stessi in gioventù, hanno vissuto quelle esperienze dei loro stessi figli, certo in modo diverso, ma similare, quindi
cerchino di non irrigidirsi e non essere
dei despoti se non vogliono che i figli gli voltino le spalle e fuggano di
casa.. e che non facciamo la parte degli sdegnati o offesi perché talune volte
sono ridicoli, solo per salvare le apparenze e il perbenismo. Questi problemi psicologici sono dettati prima
di tutto dalle famiglie non dai figli. Per aiutare un ragazzo/a gay, bisogna
capire i retroscena familiari, sociali ed anche economici, perché tutto porta
ad una certa realtà, le sfumature sono veramente infinite.
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