giovedì 13 febbraio 2014

COMPLICITA TRA LE PERSONE


COMPLICITA’!

Dopo aver scritto le considerazioni sui gay, qualcuno mi ha fatto delle altr3 domande sul medesimo tema, bene qui risponderò apertamente.
Perché i maschi si trovano tanto bene a parlare con i maschi e le femmine con le femmine?
Questa domanda postami, è più complessa di quanto sembri.
 Però vedrò di rispondere senza lo psichiatra, che non è la mia competenza, però essendo io un grande osservatore della società e dell’animo umano, credo di poter dir qualcosa.  Anche perché avendo delle capacità un po’ particolari, quando parlo con qualcuno difficilmente mi sfugge la natura reale della persona.
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Perché i maschi si trovano tanto bene a parlare con i maschi e le femmine con le femmine?
A parte che la domande può essere dilatata anche verso i rapporti sessuali reciproci, perché si presta.

Bisogna dire che i maschi come anche le femmine, trovano una maggiore similitudine di intenti, idee, pensieri, atteggiamenti, carattere e altri aspetti identici verso lo stesso sesso, piuttosto che verso il sesso opposto, si perché i maschio per esempio si sente più a suo agio verso un altro maschio perché sente in se una maggiore tranquillità se si rivolge verso un altro maschio anziché verso una donna, anche nei rapporti sessuali, è così la donna per l’uomo è un qualcosa di nuovo, di sconosciuto, un essere che pur essendo della stessa razza, viene considerato dall’uomo quasi un marziano, così anche la donna verso gli uomini, in sostanza, l’uno e l’altro si vogliono si cercano ma non hanno quell’intendimento totale come avviene tra lo stesso sesso, si considerano sempre come estranei, anche se i rapporto dura da anni, decenni, c’è sempre una sorta di pudore di attenzione verso l’uno e l’altro che limita il vero intendimento il vero e profondo sentire e anche il legame che c’è nella coppia normale donna-uomo, non esiste realmente l’intendimento che esiste tra maschio-maschio o femmina-femmina, perché tra uomo e una donna si forma una specie di muro, una barriera che nessuno dei due travalica, neppure se si fanno discorsi di un certo tipo, ci sono dei limiti, imposti dalla nostra mente, non dalla cultura, non dalla religione, ma proprio da noi stessi. L’uomo considera la donna come un soggetto delicato, fragile, da cui stare attenti, anche instabile, la donna fa la medesima cosa verso il l’uomo, di modo che entrambi sono sentimentalmente legati, ma in realtà non c’è vera intesa come dovrebbe esserci un vero rapporto d’amore, e attrattivo. Mentre con un altro essere dello stesso sesso, queste inibizioni spariscono, perché l’uomo si sente completamente a suo agio con un altro del suo stesso sesso, per cui tutte le resistenze che può avere con la donna spariscono immediatamente e non emergono anzi vengono addirittura cancellate , il maschio o la donna si denotano totalmente rilassati e si lasciano andare a qualsiasi cosa, senza remore. Senza freni inibitori. Allora qualcuno potrebbe dire ma i gay come li possiamo aiutare? Prima di parlare dei gay(normali) cerchiamo di aiutare la coppia normale, e capire come superare questo ostacolo che appare insormontabile, è semplice, ma non facile attuarsi, acnche perché abbiamo una società che invece di spingere la donna verso l’uomo, fa esattamente l’opposto, cerca d dividere la donna dall’uomo e creare coppie dello stesso sesso, per cui essendo maschi e maschio , femmina e femmina che si vogliono bene completamente, è facile istaurare dei rapporti felici tra di loro perché c’è intendimento e non ci sono resistenze di nessun genere. I due si sentono liberi completamente perché e non frustrati, per prestazioni non conformi allo standard si sono auto imposti nella loro mente, essendo che il maschio si rapporta con un altro maschio alla pari, così la donna in questo modo, si formano amicizie e amori solidi molto più solidi e tenaci di quanto non siano i rapporti uomo –donna. Che spesso risultano fragili, a causa del fatto che non esiste questo vero sentimento del sentire comune. Quindi cosa devono fare le coppie per non scoppiare semplicemente ragionare e pensare che il loro partner non sia quello che è, ma sia quello che si vuole avere, un uomo che ama una donna, deve pensare che la donna è come un uomo alla pari, e la donna deve pensare che il suo uomo sia come un donna alla pari, allora si supereranno le barriere psicologiche che noi ci auto imponiamo, che impostiamo nella nostra mente. Anche le prostituite per quanto siano molto più libere delle donne normali, senza offesa per esse, ma anche queste manifestano le stesse condizioni, non lo dico perché l’ho vissuto, ma parlando con centinaia, migliaia di persone sono emerse certe cose. Poi oltretutto usufruendo di una certa sapienza, conosco certe cose, meglio che nei libri. Mi spiego meglio, un uomo deve considerare la sua donna, o ragazza come il suo miglior amico, cercando di verla nelle stessa luce, senza tabù ed inibizioni. Solitamente il migliore amico è di più di un semplice amico, ci sono affetti, sentimenti decisamente superiori ad un normale amico, ci sono intendimenti che vanno oltre la normale amicizia, e alle volte possono esserci state anche storie vere dietro a certe amicizie, perché può essere. Quando si dice il mio amico/a del cuore si intende proprio un soggetto che entra nella nostra sfera emozionale profonda di cui noi abbiamo un attaccamento viscerale, o sentiamo come parte di noi, che alle volte, è quasi simile o  pari alla propria fidanzata; l’espressione è chiara, non si da dell’amico del cuore ad un persona estranea, ne tantomeno ad un amico qualsiasi, anche il dire un amico intimo entra anche questo in una dimensione simile, ma un po’ meno. Non c’è nulla da vergognarsi anche perche sono sentimenti genuini che magari tutti avessero. Anzi io sarei preoccupato se un ragazzo/a non avessero almeno una amico intimo, perché potrei pensare a problemi psicologici e anche sessuali. Come genitore mi preoccuperei molto di più di un ragazzo che sta a casa da solo, si isola, e non ama stare con gli altri, questo è un ragazzo che dimostra grandi problemi, e i genitori non vedono questa cosa in tempo, può anche che il soggetto può prendere strade sbagliate come l’omosessualità. Si perché non vero che l’amico del cuore debba essere necessariamente un episodio di omosessualità anzi spesso l’amico del cuore, sprona l’altro ad emularlo e tenerlo sulla giusta strada, i due si confonderanno sempre finche sono amici, e uno dei due solitamente è il più forte caratterialmente, spinge l’altro ad emularlo e quindi nell’età della pubertà uno porta l’altro a far conquiste di ragazze, e se uno dei due ha problemi di un certo tipo questi si reprimo naturalmente perché pur di non perdere l’amicizia così stretta e così tanto amata, fa di tutto per tenersi l’amico, e così facendo modifica mentalmente senza rendersene conto il suo atteggiamento, inizierà pian piano ad emularlo e pian piano si scoprirà che non è quello che pensava essere. Per questo è fondamentale che il ragazzi abbiamo amicizie tra di loro e anche se ci dovesse essere confronti di natura sessuale, si arrangiano, basta che uno dei due sia sessualmente normale, perché se entrambi hanno una tendenza non normale può succedere che prendano uan strada non conforme, quindi i genitori in ciò vigilare, ma se anche fosse, che entrambi i ragazzi avessero tendenze anomale, i genitori non devono assolutamente staccarli repentinamente perché causerebbero un dramma ancora peggiore, in entrambi soprattutto nel soggetto più debole. Invece di agire in modo drammatico picchiando i ragazzi, oppure punendoli, non serve assolutamente a nulla, bisogna invece che siano le madri ad agire su di loro, perché i figli maschi hanno maggior bisogno della madre e lo fanno riferimento principalmente sulla madre e non sul padre, che spesso vedo come un concorrente, quasi un nemico quando sono giovani. Poi quando cresceranno il padre diventerà un riferimento sicuro, allora il discorso cambia, ma fintanto che sono giovani devono essere seguiti dalla madri, perché le madri sono più comprensive e meno autoritarie, il maschio teme molto l’autorità del padre e spesso si rivolta contro facendo cose che non deve fare.

I giovani (gay) come si può aiutarli, il problema come detto sopra è che i giovani trovano nel loro amico, compagno una parte di loro stessi identica a come loro sono e di conseguenza non manifestano verso il compagno nessun atteggiamento ostile, e non c’è nessuna inibizione che possa frenarli. Prima di voler aiutare queste persone bisogna capire alcune cose fondamentali, l’età del soggetto, da quanti anni continua la relazione con altri, quanti sono i soggetti interessati da un singolo soggetto, e le propensioni del soggetto, può essere che il soggetto che si vuol aiutare, sia egli il pungolo che spinge altri ad essere tali, specie coloro che sono più incerti, per esempio nei gruppi di amici, c’è sempre un maschio, che è dominante rispetto agli altri e gli altri risultano nei suoi confronti recessivi, il dominante lo sa, e lo vede dall’atteggiamento degli altri, per cui se per caso il maschio Alpha, ha già di suo tendenze sessuali promiscue è molto facile che convinca gli altri a seguirlo nelle sue passioni, e gli altri si vengono portati ad essere come lui, anche se potrebbe pur essere che nessuno di questi sia perverso. Quindi bisogna fare molta attenzione osservare bene i gruppi di questi ragazzi, per capirne l’atteggiamento reale del capo e odei capi che sono sempre dei piccoli tiranni.    Non è sempre vero che il maschio/femmina dominante di un gruppo sia un macho, spesso i maschi machi, nascondono una doppia identità si mostrano bravi con le donne e hanno anche più di una, sono spavaldi, autoritari e sembrano duri, ma possono , essere perversi e repressi nei confronti degli altri maschi, tanto che li dominano con atteggiamenti e atti  ben poco maschili.  Può succedere ed è facile, che in un gruppo si determinino degli atteggiamenti, anomali, ma normali in un certa logica di confronto, tra ragazzi, il problema subentra quando alcuni di questi mostrano problemi psicologici di tipo sessuale o caratteriale, se il gruppo(branco) se ne accorge può comportarsi in due modi diversi; nel primo caso, se nel gruppo sono presenti solo maschi, il maschio sessualmente “diverso” può essere tollerato,  compreso e spesso usato come espediente  …. Mentre se nel gruppo vi sono anche ragazze, colui che  da attenzioni verso uno o più maschi che possono essere non del tutto “normali”,  si può sentire in difficoltà e per mantenere una facciata di virilità e perbenismo apparente, scaccia in malo modo questi ragazzi che possono avere problemi,  onde allontanare da se lo spettro di essere gay.  Ecco, che si generano gli episodi che spesso portano atti di violenza anche estrema, se pur una violenza repressa, perché in realtà non realmente voluta, ma fatta solo per nascondere verità diverse. Il problema semmai è che questi giovani che agiscono in questo modo violento sono loro stessi i primi repressi, i primi psicologicamente instabili, sono questi i veri mostri che poi la società si forma e sono loro la causa della formazione di soggetti anche gay, perché nel gruppo o branco si generano quelle posizioni sociali che poi rimarranno per sempre nella mente del giovane e se qualcuno di questi giovani, non è capace di superare le sue problematiche da solo, inesorabilmente saranno condannati a rimanere così, per tutta la vita, perché poi si instaura nelle mente di questi giovani dei meccanismi tali, che il giovane è incapace di affrontarli. Quando il giovane si chiude a riccio state tranquilli che non riuscirete a più a recuperalo, allora meglio trovargli un amico che si sacrifichi per portarlo fuori da quella spirale, piuttosto che perderlo per sempre. Quindi la prima prevenzione deve essere fatta quando i giovanissimi trovano le loro compagne. Sono queste che determinano e generano mostri, non solo omosessuali, ma anche di altro genere ben peggiore. Talune volte sarebbe addirittura meglio che questi branchi venissero smembrati, meglio sempre che un ragazzo/a abbia un o due amici, piuttosto che stare in un branco che spesso porta un macello nella mente dei giovani, con casi frequentemente di droga, prostituzione ecc.  Ahimè tra i gay esistono anche quelli da DNA non normale, come anche quelli psicologicamente tali, che quasi nascono con queste tendenze sono pochissimi per la verità, però ci sono, mentre tutti gli altri sono soggetti che vengono trascinati ad esserlo per debolezza caratteriale. O si manifestano essere gay ad un età adulta quando nella loro giovinezza hanno represso le loro voglie sessuali, oppure mariti che si scoprono essere tali, o che lo sono sempre stati. C’è una quantità enorme di variabili di soggetti anche nel mondo gay, quindi diventa veramente difficile porter dire questo io lo riporto ad essere normale, a parte che non si può costringere nessuno ad essere diverso da quello che sente di essere. Però giustamente un genitore vorrebbe che i figli, fossero la sua discendenza, ma se dopo tanto dannarsi, non riescono nel loro intento è inutile, che si mettano il cuore in pace. Forse col tempo i figli capiranno e cambieranno.

I giovani devono essere aiutati fin dal momento della nascita, almeno fino all’età che diverranno indipendenti e lontani dalle famiglie; non fino ai 18 anni, come prescrive la legge, ma proprio fintanto che diverranno economicamente indipendenti. Anche perché per i maschi l’età di 18 anni non corrisponde affatto ai 18 anni legali, ma bensì a tre anni di meno … o sinceramente sposterei la maggiore età a 21, sarebbe molto meglio per molteplici aspetti. Pochissimi a 18 anni sono svincolati dalle loro famiglie d’origine. Il discorso della maggiore età, è stata fatta solo per avere un numero maggiore di soggetti votanti durante le elezioni politiche. E voi pensate che i ragazzi ai 18 anni, hanno per la testa di andare a far campagna politica? Sono i loro migliori anni e non certo si perdono con queste cose … si, ce n’è qualcuno, ma sono pochi, la massa non gliene frega nulla; certo è l’età per essere ben pilotati politicamente, perché sono molto soggetti a sbandamenti anche ormonali, per cui i azzurri diventano rossi, basta “eliminare politicamente” il ricco di turno, che tutto si risolve … e tutti emulando il capo branco eseguono, che non gliene frega nulla … poi se ne accorgeranno quando sono più adulti dell’errore … però intanto …

In conclusione ….
Breve riepilogo, la complicità tra persone dello stesso sesso spesso è più forte che la complicità tra persone di sesso diverso, perché c’è maggiore comprensione e intendi, abitudini e modi di pensare simili.
L’importante è seguire i figli, senza imporre loro con la frusta , il volere dei genitori …. I primi a dare il buon esempio nell’amore sono i genitori, i quali devono ricordarsi che loro stessi in gioventù, hanno vissuto quelle esperienze dei loro stessi figli,  certo in modo diverso, ma similare, quindi cerchino di non irrigidirsi e  non essere dei despoti se non vogliono che i figli gli voltino le spalle e fuggano di casa.. e che non facciamo la parte degli sdegnati o offesi perché talune volte sono ridicoli, solo per salvare le apparenze e il perbenismo.  Questi problemi psicologici sono dettati prima di tutto dalle famiglie non dai figli. Per aiutare un ragazzo/a gay, bisogna capire i retroscena familiari, sociali ed anche economici, perché tutto porta ad una certa realtà, le sfumature sono veramente infinite.

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