IL MAGNETISMO.
Credo
che la cosa più difficile da comprende sia il magnetismo, la scienza
moderna ci spiega i campi magnetici e i loro fenomeni, ma per ora non
ho mai visto nessuno che spiegasse cosa produce il magnetismo e per
quali ragioni si genera.
Secondo
il mio punto di vista il magnetismo nei metalli ferromagnetici è
generato dagli stessi protoni-elettroni. Un metallo ferromagnetico
diviene magnetico quando è sottoposto ad un corrente elettrica che
lo attraversa, questo ci fa capire che quello che produce il campo
magnetico sono gli elettroni che rimangono intrappolati nel campo
magnetico stesso, o meglio dire aumentano i livelli energetici degli
elettroni dell'atomo del metallo tipo ferro; in pratica più elevata
è la forza elettrica in senso voltaico del termine, più il campo
sarà potente. Ciò fa capire che gli elettroni del ferro, si
trasformano e diventano simili a quelli immensi per la sua
magnetizzazione, per cui si viene a creare un forte campo magnetico
tra gli elettroni a forte carica elettrica, e il nucleo di protoni
che è di carica più bassa, ma in questo modo aumenta di molto il
magnetismo tra il nucleo e la sua periferia, tanto che gli elettroni
diventano più veloci e tendono a formare degli orbitali allungati,
per il fatto che ogni atomo attirerà quelli del vicino facendo
spostare i nuclei da un lato rispetto alle orbite degli elettroni
super energetici. Per cui si formano due campi magnetici, e tutto il
metallo prende la forma del caratteristico magnete a barretta, che è
la forma più naturale del magnete.
Probabilmente
maggiore è la forza di attrazione degli elettroni e maggiore è il
campo magnetico che si genera nel metallo stesso. Per cui gli
elettroni tendono a sposarsi dal lato opposto e passano vicino alla
zona dei protoni per poi fuggire lontani dal nucleo e rallentare, in
questo caso si capirebbe anche perché si forma nel metallo due poli,
in pratica abbiamo che il nucleo è fortemente spostato da un lato
rispetto al movimento degli elettroni come in figura.
Ovviamente
in una massa ferrosa, non c'è un solo atomo ma un infinità, per cui
ogni atomo esercita sugli altri la stessa attrazione, e si genera una
direzione dei singoli atomi dove gli elettroni di un atomo A saranno
attratti dal successivo atomo B cioè dai suoi protoni. In questo
modo abbiamo un sistema a due poli uno innanzi all'altro. Per cui
ovviamente il reticolo cristallino del metallo assume delle
caratteristiche ben precise, direzionato secondo il campo magnetico
che il singolo atomo di ferro o altro, genera.
Il
calore produce l'annullamento di un campo magnetico, perché?
Il
calore è provocato dall'innalzamento delle temperature che fanno
perdere energia agli elettroni super eccitati che tornano al loro
stato iniziale, se una barra di ferro venisse fatta attraversare da
un corrente con forte amperaggio e basso voltaggio questa non si
magnetizza, ma diventa paramagnetica è dovuto al fatto che gli elettronici con forte amperaggio si spostano lentamente nella barra, questo produce calore e il calore impedisce la formazione di un campo magnetico, cosa che non avviene in un conduttore di ferro percorso da alto voltaggio e basso amperaggio, il ferro tende e divenire magnetico.
Secondo Legge di Lenz: avvicinando un magnete a un circuito - in questo caso, un tubo di un materiale conduttore come il rame - la variazione di flusso del campo magnetico genera nel circuito una corrente elettrica indotta. La corrente, a sua volta, dà origine a un campo magnetico che si oppone alla caduta del magnete, contrastando l'effetto dell'attrazione gravitazionale (che lo fa precipitare verso il tavolo).
Ma sarà questo il motivo?
Prima di tutto questo non è un circuito, è solo un tubo di rame, che forma un anello chiuso, non una spira. Per cui la corrente non funziona in esso come se fosse immensa dall'esterno ma semmai si produce in minima parte dal magnete stesso, troppo poca per influenzare il magnete, e farlo galleggiare nel suo interno con effetto "antigravitazionale" Secondo me non centra proprio nulla la gravita in questo esperimento.
Io ho un altra ipotesi.
Ora
il cavo di rame senza nessuna energia, rimane quello che è un cavo
nel quale non fluisce. Ma il Rame ha in se
caratteristiche particolari che ne fanno un elemento chimico adatto a
trasportare elettroni, senza riscaldarsi contrariamente a quanto fa
il ferro.
Però
se il cavo di rame viene attraversato da un flusso magnetico i suoi
elettroni diventano instabili, almeno quelli dello strato più
esterno, così instabili da cedere almeno un elettrone per atomo,
così che esso cede una certa unità di energia, che percorrerà
tutto il cavo, fino a fluire fuori di essa.
Ora
come fa il campo magnetico a strappare gli elettroni al cavo di rame,
se questo è ben poco suscettibile del campo magnetico?
Dobbiamo
vedere le caratteristiche del rame stesso, per capire come avviene
questo processo.
Prima
di tutto è un metallo di color rosso-arancio. È un metallo morbido
direi pastoso, simile all'oro e superato solo dall'argento come
capacità di condurre l'energia.
Da
Wikipedia:
Peso
atomico 63,546 u
Raggio atomico (calc.) 135 (145) pm
Raggio covalente 138 pm
Raggio di van der Waals 140 pm
Configurazione elettronica [Ar]4s13d10 e− per
Raggio atomico (calc.) 135 (145) pm
Raggio covalente 138 pm
Raggio di van der Waals 140 pm
Configurazione elettronica [Ar]4s13d10 e− per
livello
energetico 2, 8, 18, 1
Stati di ossidazione +1, +2, +3, +4 (debolmente basico)
solido (diamagnetico)
Stati di ossidazione +1, +2, +3, +4 (debolmente basico)
solido (diamagnetico)
Cosa
rileviamo da questi dati?
Il
dato più importante è che il rame è diamagnetico.
Come
anche l'oro, l'argento, il mercurio, bismuto, grafite pirolitica,
l'acqua, il DNA , le plastiche e gli oli, significa che non hanno
magnetismo o meglio dire un “magnetismo” inverso
rispetto al magnetismo ferromagnetico, cioè
che il metallo si comporta in modo diciamo strano, cioè respinge il
magnetismo ferromagnetico o paramagnetico, questo si traduce con
l'effetto che il metallo tende ad allontanarsi dal magnetismo
propriamente detto, cioè degli elementi ferromagnetici, come ferro,
nichel, neodimio, ecc. Questo fenomeno lo si vede bene nella
grafite pirolitica su un magnete, essa levita su di esso.
Lo
vediamo quando si fa passare un magnete all'interno di un tondino di
rame, il magnete tende a levitare nel passare attraverso il tondino
di rame, com'è rappresentato nel video sopra, questo è dovuto a
questo effetto di levitazione contrastata determinato appunto dalle
caratteristiche del metallo in contrasto con il magnetismo del
magnete ferroso, in sostanza tende a frenare la sua caduta, non per
un processo di attrazione, ma di repulsione che in questo caso funge
come una specie di levitazione, proprio come avviene nella grafite
pirolitica.
Per
queste stesse ragioni, gli elettroni nel cavo di rame se sottoposti,
all'azione di un magnete, non (elettromagnete) si staccano dagli
atomi del rame perché tendono a fuggire al magnetismo = campo
magnetico stesso del ferro, proprio con lo stesso fenomeno delle
levitazione, per cui si mettono in movimento e percorrono il rame
stesso, fino a che il magnetismo non cessa. In sostanza è un
fenomeno di repulsione che si genera nel rame e fa staccare gli
elettroni più esterni del atomo di rame. Ovviamente maggiore è la
potenza del campo magnetico e maggiori sono gli elettroni che si
staccano dai singoli atomi, e quindi maggiore sarà l'energia
prodotta, nel sistema, anche se poi rimane nel sistema stesso. In
sostanza gli elettroni del rame in questo caso, tendono ad essere
strappati non da un fenomeno di attrazione diretto, ma di repulsione
diretta, dovuto appunto dal campo magnetico prodotto dal ferro e allo
stesso tempo anche di attrazione indiretta specie se il magnete in
questione è vicinissimo o a contatto del metallo diamagnetico.
Quindi i metalli, diamagnetici hanno proprietà inverse di quelli ferromagnetici, in pratica i loro elettroni sono energeticamente meno forti del nucleo stesso, tanto da stare lontani da esso, pur conservando l'equilibrio, questo fa si che gli elettroni possono stare a distanze maggiori rispetto agli altri e possono facilmente sfuggire al nucleo stesso.
Quindi
in un cilindro d'argento il fenomeno della lievitazione dovrebbe
essere di molto accentuato.
Sappiamo
che il rame è un elemento diamagnetico, per cui quando questo è
percorso da corrente elettrica emette un campo magnetico simile a
quello di un magnete di ferro, pur essendo il rame non magnetizzabile
e non diviene magnetico sotto l'azione della corrente elettrica..
Quindi c'è da chiedersi come si genera il campo magnetico simile ad
un magnete? Per creare un campo elettromagnetico bisogna produrre
delle spire, perché in un cavo rettilineo questo fenomeno non
avviene, questo fa capire che il campo magnetico è prodotto dalla
forma a spirale del cavo di rame. Per cui visto che il rame è
diamagnetico, le spire sono in pratica l'una vicina all'altra e
questo cosa comporta, che le spire vicine producano un campo
d'interferenza tra di loro, questo genera un annullamento del
diamagnetismo a favore del magnetismo dell'atomo di rame che viene
super eccitato, dalla presenza della corrente elettrica immessa in
esso, che in pratica è in eccesso, ciò significa che gli elettroni
aumentano di numero e di energia per ogni atomo e questo favorisce la
vicinanza con il nucleo stesso, facendo diventare l'atomo di rame
simile elettronicamente ad un atomo magnetico, oltretutto la corrente
immessa è di tipo polare, infatti perché il sistema funzioni deve
essere collegato ad un estremo ad un polo e all'altro estremo
l'altro.
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