venerdì 4 marzo 2016

Guerra libica Si o No!

CASO LIBIA!



Il caso Libia ci riporta indietro nel tempo, qualcuno ci vuole incastrare in una guerra che non ci appartiene, ma che in qualche modo, saremo costretti a accettare anche contro i nostri stessi interessi, proprio perché sul territorio Italiano esisto tanti mussulmani e cellule ISIL(s) come appurato dalla nostre forze dell'ordine, per cui entrare in guerra è come suicidarsi. Ma il problema qui non è solo gli sbarchi e i profughi islamici, che non sappiamo gestire ne dove mettere, che diamo a questi tutto l'appoggio e anche danari per sopravvivere, il fatto è che siamo costretti sotto l'egida dell'Europa ad accettare supinamente le loro volontà quando questi, si stanno pian piano chiudendo a riccio, bloccando e ostacolando in ogni modo gli ingressi, verso i loro paesi. E lasciano all'Italia, Spagna e Grecia, Macedonia, e pochi altri, il dovere dell'accoglienza o forse meglio dire obbligo?.

Poi abbiamo un governo che non sa che pesci pigliare, da un parte taluni dicono no, dall'altra di si, alla guerra libica, altri guardano spaesati lo scenario che si sta delineando, il governo è indeciso, cosa fare, una bella figura accettando la guerra proposta-imposta o dir di no, proprio per l'alto numero di loro nella nostra società, certo che un intervento militare, in Libia da parte dell'Italia, non sarà indolore per i nostri giovani, militari che si vedranno catapultati in quella realtà, e quasi certi ad essere ammazzati, visto che il territorio non ci appartiene. Ciò significa anche aumentare le forze armate e reclutare giovani che dovrebbero essere il nostro futuro, della nostra nazione, invece qualcuno li vuole ammazzare, forse il piano non è tanto far entrare l'Italia in Libia, quando eliminare un po di giovani che lasceranno liberi posti ai migranti qui attualmente collocati. Oltretutto i nostri giovani non conoscono la lingua, l'arabo, per cui ci sarebbero difficoltà. MI chiedo perché non sfruttare gli stessi migranti, pagandoli? Dopo tutto, sono arabi, chi meglio di loro, che fugge da quelle realtà, conosce la lingua, gli usi, ecc? Ma questo non sarà, i migranti così definiti forza lavoro e di ricchezza vengono tenuti, meglio dei nostri connazionali.

Per cui il problema qual'è realmente è fare o non fare bella figura, difronte al mondo politico, internazionale, guadagnandosi gli applausi e i consensi di molti potenti nel mondo?

Certo gli americani potrebbero fregarsene, dopo tutto questa è una realtà che colpisce il mediterraneo, l'Europa e sopratutto noi Italiani, per cui è giusta una difesa, ma a quale prezzo?

Se aderiamo a tale guerra, significa che ci dovremo aspettare anche in casa un incremento degli attacchi terroristici, per cui come intervenire, non è facile la nostra posizione.
Qui non gliene frega a nessuno di fare bella figura, qui sono in gioco, le vite dei militari e del popolo stesso che sicuramente verrebbe attaccato da cellule dormienti nello stato Italiano. Bisogna ponderare molto bene, cosa è giusto fare, non per l'onore, non per la gloria di pochi, ma per la tutela di un paese intero, Noi italiano siamo grandi esportatori di armi, ma il nostro esercito non è così ben fornito di apparati come quelli americani, ne così numeroso, per cui o si aumentano le forze militari dentro e fuori la nazione o non abbiamo molto da star tranquilli.
La presunta ripresa economica di questi giorni, potrebbe precipitare con conseguenze inimmaginabili, quindi pensateci bene e cercate di aver lungimiranza, che non sia la guerra dei 100anni, impegnando vite e molti danari, per ottenere cosa, nemmeno lo stato lo sa. La questione mondiale è in continua evoluzione, per cui nemmeno si sa cosa accadrà domani, nemmeno si saprà quali risvolti positivi o negativi possa realmente portare.
Certamente non diminuiranno gli sbarchi che anzi aumenteranno di più,, visto che sotto attacchi la popolazione fuggirà verso la moderna Europa. Che fare accettare anche questi, non credo proprio, li prenderanno quelle nazioni che spingono l'Italia ora in guerra ma nemmeno per idea visto che al loro interno v saranno combattenti dell' Isis. Per cui la questione è seria e non da prenderla tanto sottogamba o accettare con tanta facilità, certo capisco che taluni in Italia forse vedrebbero bene, un attacco armato, ma è realmente il caso? Pensiamo bene a tutto quello che deriverà da questa decisione. Il problema invece che combattere in libia la guerra proviamo a combatterla in Italia dove realmente si sta facendo avanti l'isis, questa è la guerra che dovremo obbligatoriamente combattere, per cui pensiamoci bene, prima di sparare a zero, che poi non si torna più indietro. Considerando che costoro non guardano in faccia nessuno, ne povero, ne ricco, ne politico, ne prete, ne carabiniere, ne magistrato, ne bambino ne gay… Pensiamoci molto bene!!!