Insulti, sfregi, minacce di morte. Orrore su Sgarbi: linciato dai gay
A una settimana dal Family Day e nel giorno delle manifestazioni in tutta Italia a favore delle nozze gay, sul dibattito che infiamma la politica (con il Parlamento che sta per approvare la legge Cirinnà sulle unioni civili), con pacatezza e poche parole, dice la sua Vittorio Sgarbi. Lo fa su Facebook, dove esprime la sua posizione: "La famiglia - spiega - è un padre e una madre. E una madre non può essere uno con la barba o i baffi". Un parere, condivisibile o meno, espresso con delicatezza e garbo. La risposta? Un vero e proprio linciaggio-social.
Nel giro di pochi minuti la pagina Facebook del critico d'arte è stata sommersa di minacce e insulti (gran parte dei quali irriferibili). Tra gli improperi c'è chi gli dice: "Scommetto che tuo figlio avrebbe preferito una madre con la barba anziché avere un padre come te che lo rinnegasse!". E ancora: "Sentire sgarbi che fa la morale sul concetto di famiglia quando il suo ruolo di padre si è fermato all'uscita del seme è un po' come avere a che fare con un vegano che coltiva piante carnivore". Poi altre accuse (solo tra quelle vagamente riferibili): "Vittorio Sgarbi dov'è la sua famiglia?Di chi è Padre lei? E di fianco a quale madre ha cresciuto i suoi figli?". E ancora: "E tu che cazzo ne sai di famiglia? C'hai figli sparsi a destra e a manca, senza padre, ovviamente...parlami di quadri, che qualcosa ne capisci...". "Sgarbi sei la prova vivente che avere una grande cultura non è sinonimo di essere intelligenti". Oppure: "Disse colui che paga le donne per farci sesso e che non si è mai sposato in vita sua!". Di seguito, il post di Sgarbi su Facebook.
La famiglia è un padre e una madre. E una madre non può essere uno con la barba o i baffi.
http://www.liberoquotidiano.itnews/personaggi/11870843/sgarbi-linciato-dai-gay-su-facebook.html
Caro Vittorio da parte mia hai tutto il mio sostegno io sono sulla tua stella linea di pensiero, purtroppo facebook c'è un accozzaglia di gente che apparentemente stanno con te finché fai il bravo ragazzo, nel tuo caso il critico d'arte, ma se niente niente di permetti di uscire dai loro schemi sei tacciato di essere "un eretico" arrivando a manifestare con ogni forma di violenza il loro dissenso verso di te; anch'io ci sono passato in passato, e oggi ancora di più, i miei blog vengono limitati dalla rete non dalla gente ma direttamente da gestori, non per contenuti osceni, ma per affermare la verità. Vedi quando si dice in maniera troppo esplicita in propri pensieri, si rischia veramente grosso, purtroppo non abbiamo a che fare con un mondo che ama veramente la verità, che esprime il più alto senso nobile della cultura e della libertà di pensiero di ogni soggetto, ma stiamo velocemente dirigendoci, verso l'oblio di questa società, e posso dirlo, la società si sta imbarbarendo. Potremo dire che nella modernità stiamo subendo un involuzione di ogni sacro santo diritto, il naturale diviene aberrante, e ciò che è orrendo diviene bello, in pratica la luce diviene tenebra e viceversa, l'uomo diviene donna e via di questo passo, la società si suiciderà da sola, per cui personalmente non mi aspetto nulla di positivo, di questo popolo, magari fossero capre, questi sono lupi rapaci, per sopravvivere o diviene un lupo o soccombi ma nel mio caso non potrò mai divenire un lupo come loro. La società omossessualizzata, e propensa verso costoro, odia il diverso che sei tu, sono io, sono altri, per cui oggi come oggi questi stanno divenendo un vero pericolo, forse un giorno ti accorgerai che sarà arrivato il momento di mettere il fiato a tacere, come lo farò sicuramente anch'io, ma noi siamo come i cavalieri della tavola rotonda, moriremo in battaglia!