mercoledì 18 novembre 2015

Perché il primo attacco non è stato Roma?

Perché il primo attacco non è stato a Roma?


Per quale ragione, i terroristi islamici hanno iniziato i loro attacchi verso i paesi occidentali meno Cristiani?
Sembra un contro senso, eppure vi è una certa logica dietro questa curiosa strategia.

Perché non hanno attaccato come prima meta,  il centro della Cristianità, cioè Roma ?

Se fosse realmente vero che è un problema esclusivamente religioso, avrebbero dovuto attaccare prima fra tutti l'Italia..

Il motivo potrebbe essere letto in questa strategia, l’islam è anni che ci osserva, ci studiano, vedono le differenze reattive tra i popoli e le nazioni europee, sanno che gli Italiani sono molto pacifici, bonari, poco reattivi, mentre Francesi, Tedeschi, Russi, gli stessi Americani, Inglesi, ed altri paesi nordici, sono molto aggrezzi, specie quando si toccano i diritti dei cittadini e le loro libertà. Non sono come gli Italiani assecondanti e spesso paurosi, I Francesi come vediamo in questi giorni, sono aggressivi, ci tengono alla loro libertà, alla loro nazione, sono molto nazionalisti, come del resto tutte le altre nazioni. Per cui è ovvio che gli attacchi siano mirati verso queste prima di tutto, perché il terroristi dell’isis, vogliono provocare una reazione di guerra, vogliono essere bombardati perché così fanno insorgere gli altri stati Arabi a loro difesa, dato che nessun mussulmano andrà contro il Corano, e quindi contro l’isis. 

Di conseguenza, è logico un attacco al cuore delle nazioni più forti, è una sfida che lanciano, il problema è che costoro sono radicati in queste società, hanno intessuto stretti rapporti, anche familiari, con i popoli da loro conquistati silenziosamente, in anni ed anni di lente ed inesorabili invasioni. D'altronde l’Europa vedeva in questi popoli manodopera utile per lavori a basso costo e faticosi, dove nessun Europeo voleva più impegnarsi, per cui, costoro erano i nuovi schiavi, fatti entrare liberamente, senza rendersi conto che man mano, che predavano piede, pretendevano leggi a loro favore, ma in cuor loro avevano già messo avanti l’idea da molti anni addietro, prima ancora che lo stato islamico ISIL nascesse, di possedere i beni degli occidentali, che nel corso di questi decenni, siamo diventati “pecore” a confronto loro siamo paurosi e ci spaventiamo veramente con nulla. 

Per cui, ben si capisce il perché attaccare le nazioni partendo da quelle più forti e molto armate, perché gran parte di costoro sono già in Europa, celle dormienti voi li chiamate! Io dico che non esiste nessun moderato e le dichiarazioni che questi fanno contro l’isis, sono fondamentalmente un modo per tener buono l’occidentale, per non rischiare di venir espulsi. Prima o poi accadrà è inevitabile, il problema capire, cosa accadrà quando ciò si genererà, temo che nessun islamico voglia tornare nei loro paesi d’origine, quindi si rifugeranno in Italia, l’unico paese tollerante, ma curiosamente la sede della cristianità ed in Italia cosa accadrà, quando costoro dovessero essere espulsi da mezza Europa? Gran parte degli Italiani anche se cattolici pur di non rischiare diverranno islamici, molti perderanno le loro ricchezze. 
Ed altri i più temerari, resisteranno, ma pochi saranno i martiri. 

Quindi ovviamente l’islam-isis vuole provocare una guerra su larga scala di tipo civile interna in ogni nazione, inizialmente colpendo le nazioni più armate, per poi solo in un secondo momento, sferrare il colpo di grazia alla Chiesa Cristiana, che indebolita, fragile, soccomberà. Secondo me, la Russia Cristiana dovrebbe correre in aiuto alla Chiesa di Cristo, e mandare un certo numero di suoi uomini per proteggerla.

Oltretutto Putin dimostrerà alla Chiesa quanto la Russia sia fortemente Cristiana e vuole la salvezza anche dei Cristiani.