venerdì 2 giugno 2023

Paolo di Tarso e la spina nella Carne!

Ripubblico il testo che avevo pubblica nel blog Vangelo, visto che Fb mi blocca la possibilità di pubblicazione perchè secondo loro il blog sarebbe a contenuto erotico, beh questa poi, dovrei capire dove è il contenuto erotico, visto che parla solo di Vangelo!!!!  Ma sorvoliamo va. 


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venerdì 2 giugno 2017

PAOLO DI TARSO E LA SPINA NELLA CARNE




LA SPINA NELLA CARNE DI S.PAOLO ERA?




Propongo il testo sottostante al link (qui) per capire bene cos'è  questa spina nel fianco o nella carne definita da Saulo di Tarso. detto poi S. Paolo. Leggiamo bene prima il passo che qui vi propongo. Ovviamente bisogna leggere tutto il capitolo bene, come sempre.

Premetto dopo aver terminato tutto lo scritto ho deciso di inserire una premessa... 

So già che non accetterete questa versione, ma ho seguito punto per punto la parola scritta nel testo,  rimanendo chiaramente fedele alle parole precise e al senso vero e profondo di quanto è rivelato dal testo stesso, per quanto paradossale può sembrare la mia l'interpretazione è molto più sensata di quella proposta da qualsiasi esegeta del passato, compreso S. Agostino e spiegherebbe anche alcune cose, dei suoi scritti. 


Bibbia CEI74: 2Corinzi 12,7-10

7 Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 8 A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. 9 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.


Posso dire dopo aver letto solo il testo soprastante tratto dalla Bibbia di Gerusalemme che so di cosa parla Paolo, ma voglio leggere anche il commento che altri fanno di questo stesso passo, prima di esporre.

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Brani di difficile interpretazione nella Bibbia, I 2 Cor. 12, 7 “Perché non montassi in superbia mi è stata messa una spina nella carne” (tpfs*)

Con questa breve nota vogliamo inaugurare una serie di chiarificazioni che aiutino a comprendere alcuni brani biblici importanti che, ad una prima lettura, possono apparire difficili o addirittura incomprensibili. Essi, invece, grazie alla luce della grande Tradizione della Chiesa ed a quella degli studi recenti degli esegeti, si svelano nella ricchezza del loro sensi. Le brevi note appariranno con il medesimo titolo - “Brani di difficile interpretazione nella Bibbia” - seguito dal numero ordinale della pubblicazione on-line sul sito (I, II, III, ecc.), poi dai versetti e dal tema del brano in questione.
L'Areopago

Paolo parla della spina nella carne. 

E' un brano importante per capire l'apostolato di Paolo e come Paolo realizza la sua vocazione apostolica. E' in polemica con chi non lo considera un vero apostolo. Paolo dice: Mi costringete a dire delle cose che non vorrei dire! Se volete saper tutto ve lo dico! Io ho avuto 14 anni fa un contatto con la trascendenza; sono stato al terzo cielo, quasi faccia a faccia con Dio e lì ho avuto delle esperienze, che non posso poi esprimere con la stessa chiarezza e con la stessa vivezza con cui questa esperienza l'ho vissuta. E' possibile che delle esperienze profonde avute con Dio non si possano poi esprimere! Certe cose non le posso ripetere, però la mia predicazione si basa su questo faccia a faccia con Dio, su queste rivelazioni che ho avuto come dono diretto da Dio. Perché questo essere al terzo cielo non mi desse alla testa, perché non scambiassi questo dono puro di Dio con qualcosa di mio Dio mi ha mandato un contrappeso. Paolo parla di un angelo di satana che lo schiaffeggi, di una spina, di un fascio di spine conficcate nella carne - che mi fanno sentire tutta la mia debolezza.

Che cos'è questa metafora che Paolo usa “la spina nella carne”? Secondo tutti gli esegeti moderni - e fondatamente - non è una tentazione di sessualità, come ha interpretato S. Agostino e come a volte viene interpretato, specialmente sulla linea della Vulgata, che traduceva questa espressione: “una spinosità che punge la carne” (stimulus carnis meae), che fa pensare subito alla sessualità. Nel testo greco non c'è l'idea di stimolo. Ovviamente delle spine conficcate nella carne si fanno sentire, ma questo è un fatto che viene dopo; non è la spina stessa. Se la spina sta tranquillamente dove sta non è uno stimolo, diventa uno stimolo, quando la spina viene conficcata nella carne, quando si fa sentire… 

Cos'è questa spinosità nella carne? 

Da tutto l'insieme risulta che sono le difficoltà che Paolo trova nel suo apostolato. Difficoltà esterne: persecuzioni, fraintendimenti… e difficoltà interne, personali. Quasi certamente collegate con uno stato fisico che impediva l'apostolato che pure Dio gli chiedeva di fare. E quindi probabilmente era o una malattia o una debolezza di tipo fisico. E' quella situazione di conti che non tornano in questo senso: Paolo si sentiva inviato da Dio a portare il Vangelo, era guidato dallo Spirito anche nei suoi piani apostolici, faceva dei progetti apostolici e a un certo punto le circostanze esterne e poi le circostanze sue personali - la sua salute - non gli permettevano di realizzarli. I conti allora non gli tornavano! E allora reagisce secondo il suo carattere, pregando, pregando e pregando. Si rivolge al Signore e gli dice: Toglimi questa spina! Cioè: spianami la strada! Vuoi che faccia l'apostolo? Vuoi che annunci il Vangelo? Dammi la possibilità di annunciare il Vangelo! Non mi mettere questi blocchi sulla strada che tu vuoi che io percorra.

“Pregai e ad un certo punto mi disse” (non è una visione, ma una presa di coscienza che pian piano matura in Paolo); la risposta del Signore non è quella di spianargli la strada. Gli rimangono tutte le sue difficoltà; ma la risposta è questa: Ti basta il mio amore, la mia benevolenza! (più che la mia grazia). Non è: ti basta quella grazia corroborante che io ti do. Questa è un'interpretazione che rischia di quantizzare il rapporto: quella grazia che ti do, ti sarà sufficiente! Per Paolo il problema è più a monte. Gesù ti dice: io ti amo! Basta! Non ti preoccupare di altro! Quando Paolo riesce a capire questo, si è affidato all'assoluto dell'amore: voglio che tu sia apostolo! Ci sono queste difficoltà che ti impediscono di realizzare quei piani che io stesso ti ho fatto venire in mente! Va bene! C'è anche questo qua, come fare? Pensa a me, pensa al mio amore: l'assoluto è nel mio amore! Il mio amore che si manifesta nel mistero della morte e della risurrezione, nel mistero della debolezza e della forza di Dio. Una volta che Paolo riesce a capire questo… Ti basta di essere amato da me! Ti basta questo coinvolgimento nella debolezza e nella forza del mistero pasquale! Siamo insieme! Più debolezze ci sono e meglio è; non perché le debolezze siano simpatiche, ma perché Paolo vede nelle debolezze, malattie, difficoltà, quella partecipazione alla debolezza di Dio della crocifissione. E poi attraverso questo sa che connessa con questa c'è la risurrezione. Paolo ci dice: di fronte a qualunque difficoltà, la risposta che lui ritiene persuasiva nel suo apostolato è questo affidamento totale del suo apostolato a un Cristo, non solo che provvede, ma che ama e la sua provvidenza è frutto di quest'amore che per Paolo è un qualcosa di assoluto. Allora, quando Paolo si sente davvero così amato da Cristo, sa di essere accanto a lui, di essere nello stesso giro di Cristo, di poter completare nella sua carne quello che manca alla passione di Cristo, come dirà poi nella lettera ai Colossesi. Questo è un punto importante per capire la vocazione di Paolo, per capire la nostra vocazione, per capire ogni vocazione cristiana. Nella nostra vocazione Dio ci dice di farci tutto a tutti. Dobbiamo fare anche i nostri progetti; però il vero realizzatore del nostro apostolato, il vero attualizzatore di noi come dono agli altri nell'apostolato è sempre lui; è un segreto del suo amore verso di noi e verso gli altri. Allora Dio ci dice: lasciatemi fare! Fidatevi pienamente del mio amore! Fate tutto quello che potete, ma guardate a me, fidatevi pienamente del mio amore e io farò. Quando Paolo riesce a capire questo - c'ha messo del tempo! Pregai il Signore tre volte! Vuol dire: pregai il Signore a lungo, con intensità crescente, con tutte le mie forze - alla fine acquista luce.

(Dalla relazione “Dalla vocazione alla giustificazione” di P. Ugo Vanni tenuta al settore Sud della Diocesi di Roma il 20 febbraio 2003. Il testo non è stato rivisto dall'autore)


Vediamo di capire bene:

Il discorso soprastante è farraginoso e non dice nulla d'interessante se non parlare con vaghezza senza un punto cardine, ne dipanare realmente il problema, in sostanza non sono approdati a nulla, salvo il fatto di dire che S. Agostino ed altri si sbagliavano, però devo muovere un accusa a questi, in difesa di S. Agostino, dico questo se Agostino lo avete reso santo presumo che avesse una certa comunicazione con Dio, per cui penso che forse questa sua conclusione non fosse tanto campata per aria, e forse non è stata solo meditazione, non solo un ragionamento, ma forse derivata da qualche pensiero non suo. 

Ora però voglio vedere chi aveva ragione se Agostino o i recenti studiosi, oppure nessuno di loro. 


Vi spiego cosa tratta la lettera ai Corinzi:

CEI74: 2Corinzi 12,7-10

7 Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 8 A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. 9 Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.


Vediamo di capire alcune cose, prima di dire di cosa si tratta...


1."Perché non montassi in superbia"

2."Mi è stata messa un spina della carne"

3. "un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia".

4."l'allontanasse da me"

5. ""Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza»

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1."Perché non montassi in superbia"

Per capire di cosa si tratta bisogna capire bene cos'è la superbia. 

La superbia è un esagerata stima di se stessi, il sentirsi migliori degli altri saper di esserlo e mettere in difficoltà, gli altri mostrandosi il migliore per poter emergere ed essere apprezzato dagli altri, quindi applaudito ed osannato, manifestando un atteggiamento altezzoso e sprezzante. Ovviamente sappiamo bene che è uno dei sette peccati capitali. 

Evidentemente Paolo capisce che questo è il suo più grande male e comprende che quello che gli è stato dato, serve per ridurre la sua superbia al nulla, ridimensionarlo. Evidentemente si sente sicuramente più degli altri apostoli, oggettivamente parlando lo era, aveva studiato, filosofia, lettere, ecc, per cui conosceva molto bene il pensiero dei più grandi pensatori del tempo, e lui stesso era un pensatore stimato, per cui si sentiva sicuramente superiore agli altri apostoli, quindi capisce che Dio decide di abbassare il suo orgoglio, la sua superbia, il suo super-io, al fine di renderlo al pari degli altri, e come lo fa? 

Proprio agendo su questo peccato di superbia, visto che poteva rischiare di cadere in superbia. Il fatto che dica perché non montassi in superbia, fa capire che egli stesso si riconosce di essere tendenzialmente superbo, autoritario e tendenzialmente arrogante, cioè il primo della classe, quindi si riconosce di mancare di umiltà, questo lo comprendiamo da ciò che Dio gli da, come prova da superare. 

Dio lo fa perchè essendo un Padre premuroso vuole ottenere da questo figlio il meglio, rendendolo più umile possibile e anche più forte nella sofferenza, per cui avendo esso molto, in cultura ed intelligenza, lo vuole rendere meno in altro, e far apparire in se stesso un problema che lo rendeva debole agli occhi degli altri apostoli, in modo che fosse al loro pari.

Come si fa ad insegnare ad un figlio, la modestia e l'umiltà? 
Si toglie al figlio quello che ha, oppure gli si da qualcosa che lo renda invalido in modo da farlo sentire quasi uno storpio, qualcosa che lo deprima nel suo spirito e nella sua carne. 

Ma proprio la specifica della carne che ci fa capire di cosa si tratta!!!

2."Mi è stata messa un spina della carne"

"mi è stata messa"

mettere cioè porre, conficcare, aggiungere, collocare, inserire, immettere cioè dentro di lui.

una spina è intenso come un corpo estraneo, come un qualcosa che sta nella carne, ma non appartiene alla carne e che produce dolore come una spina, cioè una puntura, o come un coltello che taglia la carne, che la lacera, come per esempio un dolore pungente che agisce sulla carne del corpo, che penetra la carne, la spina ha la forma di una punta, come un chiodo, come un ago, qualcosa che pungola continuamente.

la carne, di quale parte del corpo sta parlando, della carne in senso generale, o in senso specifico, potrebbe essere inteso anche come carne, la mente non solo le viscere, i muscoli, o le ossa, questa carne ha un senso generale del termine, intendendo tutto il corpo.

3. "un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia".

questa parte è interessante, ci rivela che la spina nel fianco o nella carne, non è un oggetto reale, ma un qualcosa che lo tortura, continuamente, dice che viene posto, è stato messo, cioè collocato nelle sue membra, cioè nel suo interno, dell'intero suo corpo, non ha una collocazione precisa anche se parla di fianco, sta nella sua stessa persona, questo di cui parla non è un peccato, come credeva S. Agostino, ne quello che gli esegeti successivi pensano, ma un qualcosa di diverso. 


4."l'allontanasse da me"

chiede a Dio di allontanare da Lui questo qualcosa affinché lui possa essere tranquillo, e poter tranquillamente agire secondo la volontà di Dio, almeno secondo il suo pensare. 
ma il verbo "l'allontanasse da me" fa ben capire di cosa sta parlando. 


Quindi di cosa sta realmente parlando Paolo di Tarso?

Dio pone in S. Paolo la presenza di un demonio, che sta nella sua carne, che lo pungola da mattina a sera, che gli fa provare tutti i pensieri che passano nella sua mente, si comprende  che così è, perché dice una cosa,  vediamo il testo:

"Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte."

chi è che lo oltraggia? 
chi è che lo rende infermo?
chi è che lo rende debole nelle sue debolezze personali?
chi è che lo perseguita?
chi è che gli crea angoscia?

Non certo Cristo, ma un demone si!
Dio pone nella sua carne nel suo corpo in demone che lo schiaffeggia ogni volta che sale in superbia, ogni volta che commette peccato, ogni volta che ha delle debolezze che non dovrebbe avere, ogni volta viene oltraggiato, ma questo demone fa di più, è egli stesso che gli procura dolore, alla sua carne, ed è egli stesso che porta allo stremo, che lo getta nell'angoscia,  che lo perseguita, che oltraggia, che lo rende storpio, e che mormora peccati, che gli suggerisce qualsiasi cosa, pur di renderlo debole e schiavo anche delle carne. 
Quindi ecco il discorso il demone mi schiaffeggia quando sono arrogante, cioè quando cado nel peccato, quando sono superbo, ecc. 

C'è un parallelismo, S. Pio da Pietrelcina, quando non faceva la volontà di Cristo, veniva percosso dai demoni, questo serviva per reprimere il suo ego, per umiliarlo, e per fargli espiare la colpa di non aver ascoltato il Signore per paura del clero. 

Quindi la tortura che sta nella carne di Paolo è di tipo spirituale, uno spirito che lo tortura nella carne, nella mente, e cioè significa che poteva cadere in qualsiasi peccato, perché tutti i peccati portano alla superbia. 

Tutti i peccati sono una forma di superbia. 

Quindi non possiamo dire che S. Agostino  non avesse ragione, ne che avesse torto, e non si può dire che neppure i successori quelli che negano quanto esso dice, hanno torto o ragione, hanno ragione e torto tutti, Paolo aveva in se un demonio, questo è quello che aveva, questo è quello che Dio gli manda nella carne, cioè dentro il suo corpo. 

La richiesta assillante di Paolo di essere liberato da questo essere, lo fa capire proprio dal verbo usato, "l'allontanasse" si può leggere anche come lo allontanasse, cioè allontanasse da lui, il demone. 

In pratica S.Paolo era torturato nella sua carne cioè nel suo corpo che influiva anche nelle prostrazione della sua mente, che gli dava angoscia. Sicuramente i fratelli hanno tentanto di liberarlo, senza riuscirci è da qui si capisce la supplica di essere liberato, perché si sa, prima di rivolgersi a Dio si tenta di libere la persona mediante i mezzi che Cristo ti ha dato, se poi non ci riesci, chiedi la grazia a Dio.

Se non l'ottiene significa che è una volontà di Dio su di te che questo deve essere e rimanere per te, affinché per te sia una grazia.  

5. ""Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza»

il demonio lo rendeva debole, instabile malato, ecc, e gli conservava il peccato, lo torturava nei suoi peccati, al fine di ottenere da lui il meglio e Dio gli dice ti basta la mia grazia, perché anche la presenza di un entità demoniaca può essere un grazia, se letto nella giusta dimensione, il demonio lo rendeva debole, per cui Dio gli risponde nella debolezza tu avrai pienamente la mia manifestazione. Pare assurdo invece non è affatto così. 

"Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte."

E S. Paolo risponde che vuole ancora di più e si vanterà di essere perseguitato da uno di questi, perché se è mandato da Dio, per lui è un vanto, perché significa che su di lui vi è la benevolenza di Dio, anche se non capisce del tutto, perché la richiesta di essere liberato, fa capire che non comprende del tutto, il meccanismo.  Non solo, Paolo voleva addirittura di più, per avere su di se la potenza di Cristo. Certo questo è un atteggiamento sbagliato, perché bisogna accontentarsi di quello che Dio ti manda, non pretendere di più, è anche questo un atto di arroganza e questo modo di parlare dimostra che aveva degli eccessi in se. 

Quindi che fosse omosessuale non si sa, e non si può dire, anche se lo fosse stato, certamente il demonio che aveva in se lo avrà sicuramente perseguitato, in modo che esso non lo fosse. 

In pratica Dio voleva che paolo negasse i suoi stessi mali, e comprendesse e ricavasse dai suoi stessi peccati, infermità ecc, la parte migliore di se, ottenendo uno spirito veramente umile che è il fulcro della santità. 

Ci furono dei santi, nel corso della storia che erano presi dal maligno, per esempio la Santa Eustochio. 

Certo che un essere preso nel corpo da uno spirito maligno, chiunque fosse, se uno spirito carnale o uno spirito di altro genere, poco importa, ma bisogna anche capire quanto fosse in se o fuori di se. Qui le questioni sono difficili da dipanare quando c'è la presenza di uno spirito in se, nella propria carne, per quanto tempo rimase o entrava nella massima esaltazione di Dio e quanto non lo era? Non è facile capirlo, ma forse proprio i suoi scritti ce lo possono far capire. E quanto di quel che ha scritto è tutta parola di Dio o di chi era?

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Questa spiegazione ci fa capire alcuni curiosi passi delle lettere di Paolo, si spiegano sotto questa luce nuova, molte cose dei suoi scritti, per esempio come poteva sapere che Giovanni in Apocalisse avrebbe scritto che un giorno un messaggero mandato da Dio avrebbe portato il vangelo eterno e da qui si comprende che forse quella parola definita da Paolo anatema forse era indotta non da Dio ma da qualcun altro. 
Perché è più che certo che Gesù preferisse più di ogni altro Apostolo anche più di Pietro stesso, il giovane Giovanni, per cui certamente il messaggero celeste è verità, ma allora se l'angelo che viene dal Cielo è un angelo di Dio, vuoi che Dio comunichi a Paolo una parola contro se stesso? Ovviamente no, per cui si comprende bene che quella parola sull'anatema non appartiene a Dio, forse è dello stesso pensiero di Paolo traviato da un demone che lo tortura notte e giorno e che lo prostra, più o meno è la stessa cosa che accade a S. Agostino, il quale ebbe un rimprovero di Dio usando un angelo che venne per avvertirlo di fermarsi, perché quanto stava scrivendo non era opera di Dio, ma opera della sua mente, ecco in questo passo di S. Agostino si può ben leggere anche l'errore di S. Paolo, un atto di superbia, poi preso per vero dagli uomini di Chiesa. Per cui non si può dire che un messaggero di Dio cioè che viene dal Cielo che per altro è rappresentativo di una dimensione celestiale, come il Padre Celeste, può essere definito un demonio, considerato un anatema e rifiutato, rinnegato e cacciato come fosse falso. 

Quindi quanto dei testi di 
S. Paolo sono parola di Dio? 
Nessuno lo può dire, oppure si potrebbe stabilirlo, solo che la chiesa non ha questo interesse, per alcune ragioni ed interessi. 

C'è anche da dire un altra cosa, quanto di una persona posseduta un prete prende seriamente in considerazione ciò che afferma?  Poco o nulla, per ovvie ragioni. Quindi!! 

domenica 28 maggio 2023

Messaggio "La giustizia di Dio"




Sabato 27 maggio 2023 ore 11:00

Mi sono recato in chiesa per confessarmi, dopo aver ricevuto l’assoluzione, durante la preghiere, la Madre S.Sma l’Immacolata Concezione mi parla e dice:

La S.Sma Vergine Maria Immacolata.


"Dio vi farà giustizia ma vi darà anche a voi la vostra pena commisurata al male che voi avete arrecato ad altri. Non potete chiedere giustizia al Signore se avete partecipato a fare il male. Dio essendo giusto giudice soppesa le azioni, parole, opere, buone o cattive di ognuno e in base ai fatti elargirà la pena o la la grazia. Dunque prima di chiedere giustizia al Signore l’Eterno, fatevi un esame di coscienza, scrutate nel vostro segreto se è giusto chiedere, perché una volta fatto non si torna indietro. Il Creatore, il Padre Celeste e il figliolo Suo e Mio l’Emmanuel vi può fare giustizia, ma potreste essere anche voi puniti come chi pensate sia giusto riceva la giustizia di Dio.

Questo è il tempo delle ingiustizie, l’uomo le elargisce a profusione, con esse controlla il mondo intero, tutti saranno sottoposti alle leggi ingiuste che l’uomo crea per sovvertire la legge Divina, posta sugli uomini a sua difesa del mondo. Come può il mondo di oggi essere migliore se i pastori si sono lasciati conquistare dalle cose effimere di questo mondo e dalla tenebra?

La situazione attuale dipende dal pastore che non è più Pastore di Cristo che governa la Chiesa Terrena oramai separata da quella Celeste. Le idee e le azioni, le decisioni del Pastore ricadono su tutto il gregge, è come una malattia si propaga e si diffonde tra le sue pecore, corrompe, sovverte e distrugge ciò che tocca.

Se il pastore in se stesso non è integerrimo, casto, zelante, osservante, fermo nel suo essere unito al Cristo e al Padre Celeste, Esso non sarà da Dio benedetto, ne avrà il potere di Cristo in se, invece di benedire maledirà.

Se chi governa la Chiesa Terrena non si sottomette all’ Altissimo e al Figlio Suo e Mio l’Emmanuel questa Chiesa non apparterrà più al Signore l’Eterno, il Cristos; allora arriverà il momento della separazione e il Popolo e il gregge di Dio dovrà scegliere, ed uscire da lì. Scuotete i vostri calzari prima di uscire, come segno di separazione di disapprovazione, lasciate ad essa tutto, anche il di più, vi basti solo la parola del Mio Signore e Figlio Yeshua, non portatevi dietro nulla di ciò gli appartiene o gli apparteneva.

La Casa di Dio non sta nella pietra, ma in voi tutti, costruite in voi il Regno Santo, fatevi voi Tabernacolo, siate puri negli intenti e zelanti nella legge, perfetti come è il Padre Celeste e il Figlio Suo e Mio, l’Emmanuel."

venerdì 19 maggio 2023

Dalla gravità al pendolo di Foucault.




La gravità terrestre?

Ho voluto porre una domandina ad un fisico mio amico, io per altro il calcolo lo avevo già fatto, ma per sicurezza prima di porre il discorso in rete, ho voluto averne conferma, per esattezza. Qui sotto lui mi da la sua risposta che vi servirà per fare il calcolo, per chi non è fisico.

La mia domanda era molto semplice.

Devo calcolare la pressione in atm, di un oggetto che ruota alla velocità di 300km/h, vorrei sapere anche che pressione deve esserci per tener degli oggetti su di esso appoggiati ad esso, ma non vincolati ad esso, inoltre che peso genera una pressione di quel tipo sugli oggetti in questione?


Anzitutto occorre precisare la "natura" (lo "stato di aggregazione") dell'oggetto rotante, anche se, nella maggior parte dei casi, è corretta la "formula" (legge fisica) che mi avevi già' sottoposto in precedenza, ossia p=dv²/2; dove d rappresenta la densità' del corpo in kg/m³ (densità' media se il corpo non è omogeneo) e v la velocità' (di traslazione o di rotazione a seconda dei casi), misurata in m/s, per cui (giusto per fare un esempio numerico), se d=1,225kg/m³ (aria secca, con umidità'=0%, temperatura di 15°C a livello del mare) e v=300km/h, il valore ottenuto è di (circa) 4250pa=4250N/m² (circa 0,042atm). Per il calcolo di "d" (media) puoi utilizzare la legge d=m/V dove V rappresenta il volume (in m³) dell'oggetto ed m la massa (sempre in kg). Va da sé che se hai a che fare con un liquido o un solido (con densità' maggiori di quella dell'aria) il discorso cambia (nel senso che ottieni valori di p molto maggiori a parità' di velocità'). Tieni presente che 1atm=101325pa (secondo le tabelle di conversione normalmente utilizzate).


Se si ragiona in termini di forza, vale la relazione: p=F/S, dove F rappresenta la forza centripeta (dovuta al moto rotatorio) ed S la superficie "di contatto" degli oggetti (sull'oggetto rotante), calcolabile con alcune note formule geometriche (se la superficie ha una certa "regolarità'"). Per il calcolo di F si usa la relazione F=mv²/r, dove m e v (massa e velocità') sono riferiti all'oggetto. Questo calcolo può' servire da base per trovare il peso (P) generato dalla pressione sugli oggetti in questione, infatti e' possibile (eliminando il denominatore) scrivere P=pS (dove la "P" maiuscola sta per "peso" e la "p" minuscola sta per pressione)


Nota bene: Il termine "centrifuga" e' improprio, in quanto viene utilizzato da un osservatore non inerziale, mentre un osservatore inerziale userebbe il termine "centripeta". La differenza consiste in questo: se io sono su una giostra o su un veicolo che percorre una curva (sistemi non inerziali, in quanto "rotanti"), percepisco una forza "apparente" (dovuta al sistema non inerziale) che mi "spinge" verso l'esterno (in direzione tangente alla traiettoria curvilinea); viceversa un qualsiasi altro osservatore inerziale (per esempio "fermo a terra") osserva una forza "centripeta" (reale) che mantiene l'automobile sulla strada (in curva, data dal fatto che il conducente sta sterzando verso l'interno della traiettoria) o il "seggiolino" "attaccato" alla "giostra" (mediante una fune). In altre parole, la forza centrifuga che percepisce il passeggero su un'automobile che esce di strada (per la tangente) percorrendo una curva non viene percepita da un osservatore inerziale fermo sul marciapiede, il quale, osservando l'automobile "che esce di strada", cioè' percorre una direzione rettilinea tangente alla traiettoria, può' solo concludere la validità' del principio di inerzia (moto rettilineo uniforme=nessuna forza agente).


Più' complesso il discorso per tenere gli oggetti "attaccati" al sistema in rotazione, ma anche qui posso venirti incontro con un esempio. Immaginiamo che il sistema in rotazione sia rappresentato da una superficie non liscia (cioè scabra) e che sia possibile calcolare un coefficiente (k) di attrito radente tra la superficie e l'oggetto ad essa "attaccato". Detta F la forza esercitata dall'oggetto sulla superficie ed Fa la forza di attrito radente, vale la relazione Fa=kF (la forza di attrito si può' ottenere moltiplicando la forza premente per il coefficiente di attrito radente). Per esempio, se ho un oggetto di massa m (in kg) appoggiato su una superficie orizzontale, per sollevarlo devo esercitare (almeno) una forza Fp=mg (dove g=9,8m/s² rappresenta l'accelerazione di gravità, m la massa del corpo ed Fp la sua forza peso, in N=Newton), mentre per trascinarlo la forza occorrente deve superare solo Fa (quella di attrito). Per fare un esempio numerico, se ho una slitta ben carica, con una massa complessiva di 79kg, per sollevarla devo "vincere" la forza peso Fp=mg=79kg(9,8m/s²)=774N (circa), mentre per trascinarla sulla neve (ipotizzando un valore "ragionevole" di k=0,12), mi basta spingerla con una forza maggiore di Fa=kFp=93N (la stessa che mi permette di sollevare un corpo di massa inferiore a 9,5kg).

Ora, immaginiamo di avere un corpo di massa "m" in rotazione (traiettoria di raggio "r") con velocità' "v" su una parete "quasi" verticale scabra, con coefficiente di attrito k. Per evitare che il corpo "cada", la forza di attrito deve superare la forza peso, quindi devo avere kF>Fp, ossia kmv²/r>mg, ovvero kv²>rg, da cui posso ricavare (poniamo g=costante=9,8m/s²), invertendo la relazione (secondo le mie esigenze), a) il minimo valore di k per far percorrere la traiettoria stabile di raggio r con velocità' v (dati r e v) oppure, b) il massimo valore di r per far percorrere (dati k e v) la traiettoria stabile con velocità' v oppure, c) il minimo valore di v per far percorrere (dati k ed r) la traiettoria di raggio r con velocità' v. Esempio numerico: se k=0,12 (parete di neve) e v=25m/s, ho r<kv²/g (r<7,65m), nel senso che, se cresce il raggio, la velocità (o il coefficiente di attrito) e' insufficiente per mantenere "in quota" l'oggetto in rotazione. Se avessi v=14m/s ed r=7m devo avere k>rg/v² (k>0,35), altrimenti la velocità' (o il coefficiente di attrito) e' insufficiente per mantenere "in quota" l'oggetto in rotazione. Infine, se avessi k=0,49 ed r=5m, devo avere v²>rg/k (=100m²/s²), ossia v>10m/s (estraendo radice quadrata), in caso contrario la velocità' di rotazione e' insufficiente per mantenere "in quota" l'oggetto.


Va da se' che questi calcoli funzionano, con qualche variante, (devo calcolare le funzioni angolari o circolari o goniometriche, come preferisci chiamarle relative all'angolo di inclinazione), se la parete ha un determinato grado di inclinazione rispetto all'orizzontale, ma solo in presenza di pareti "solide", perché' se la "parete" fosse "fluida" (come ad esempio una "tromba d'aria") dovrei considerare la "portanza", e qui sarebbero in gioco, oltre alla densità' dell'aria e dell'oggetto, il coefficiente di attrito viscoso (che dipende dalla "forma" della superficie esposta), che verrebbe misurato in kg/s in regime laminare (moto in un fluido senza creare vortici, forza di attrito proporzionale alla velocità') o in kg/m in regime turbolento (moto in un fluido creando vortici, forza di attrito proporzionale al quadrato della velocità'). 

Amico prof. di fisica e matematica

Marco

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Ora la domanda reale qual è ?

Secondo la scienza  la rotazione terrestre avviene a 1667 Km/h cioè 463.05556 ms ; sulla terra abbiamo un certo numero di elementi saldamente ancorati alla stessa, altri invece lo sono parzialmente, altri ancora sono totalmente svincolati, altri si possono anche librare in aria. Ora la domanda per voi è questa, qual è la forza in atmosfere e/o in kg per terne un corpo svicolato, cioè non ancorato saldamente alla superficie terrestre, alla velocità di rotazione della stessa? Voglio essere più chiaro, quale forza (pressione) deve esercitare la gravità per impedire a qualsiasi oggetto o corpo di sfuggire alla velocità centrifuga delle terra? Io il calcolo l’ho già fatto, ma vorrei che lo faceste pure voi, così vi renderete conto quanta forza e quanta pressione serve per tener ancorato un oggetto mobile sul pianeta.

Vedete il problema della questione qual è? Quando si va ad ascoltare questi fisici, astrofisici etc nei loro convegni, si parla di gravità terrestre ma nessuno e dico nessuno, afferma quanto sia la pressione che questa gravità esercita sulla terra in rotazione a 1667km/h attorno ad ogni singolo corpo sia fisso o mobile o all'acqua stessa. Perchè non lo fanno? Il motivo è semplice. 
Si afferma solo che esiste la gravità che 

Albert Einstein

 l'ha determinata e si parla di questo grande genio, ma poi nessuno chiede: ma la gravità quanto esercita in atmosfere attorno ad ogni corpo svincolato dalla superficie in relazione alla velocità di rotazione della terra? Nessuno vi risponderebbe! 

Vi risponderebbero in altro modo eludendo la vostra domanda che la PRESSIONE ATMOSFERICA è questa: 

E' la forza esercitata dal peso di una colonna d'aria sulla superficie terrestre, che ha come base l'unità di superficie e come altezza il limite superiore dell'atmosfera a partire dal livello del mare.


Si misura con il barometro e si esprime in hPa (ettoPascal, equivalente al "millibar" non più utilizzato), unità pari ad una forza di 100 Newton su una superficie di un metro quadrato. Mediamente, al livello del mare, essa vale 1013,25 hPa.



A noi non interessa questa risposta, ma in relazione alla rotazione terrestre., perchè questa è la risposta 
di un corpo fermo, non di un corpo mobile o in rotazione.



La gravità che pressione esercita in atm sui corpi svincolati sulla superficie terrestre o sulle terra?


Ricordando che la terra non si trova dentro ad una sfera, ne sotto una cupola, l'atmosfera è libera e c'è continuità con lo spazio esterno... ma per ora sorvoliamo a questa considerazione.


Abbiamo 1667Km/h corrispondono a 463m/s, quindi la terra per ogni secondo percorre 463 metri, pari a una rivoluzione attorno a se stessa nelle 23,564095ore che corrisponde ad una circonferenza di 39.281.242,6238 metri cioè 39281 km. Almeno così la scienza sé inventata questa assurda velocità; che per altro essendo una forza centrifuga cioè che spinge tutti gli elementi verso l'esterno, come farebbe un vortice o una lavatrice che roteando vorticosamente spinge il bucato sulle paresti facendole aderire. Ora visto che la terra ruoterebbe a 463m/s attenzione alla velocità di rotazione, a questa velocità produce anche un effetto collaterale immediato, istantaneo che è la pressione, la quale esercita una pressione verso l'esterno. Immaginiamo di avere un vento che soffia a 1667km/h che pressione eserciterà questo vento, su qualsiasi elemento?

P=0,613xV2=1667km/h = 463 m/sec  0,613x(463)2m/s= 214.369x0,613= 131408,197 atm.

= 135774,557 kg/cm2 = 1357745566,633 kg/m2

Dati scientifici che si possono trovare in qualsiasi testo di fisica e in Wikipedia e tutti i siti di geologia ed altro... La più bassa pressione terrestre è stata misurata nell'oceano Pacifico il 12 ottobre 1979 ed è 87,8 kPa pari (870hPa). Mentre la più alta è stata rilevata a Tosontsengal in Mongolia il 18 dicembre 2001 pari a 108,56 kPa pari a ( 1085,6 hPa)

Quindi la pressione atmosferica va da 87 a 108 kPa oppure da 870 a 1085,6 hPa = 1101kg/cm2

Ora il calcolo di 1667 Km/h ci da una pressione che è di gran lunga più forte che non quelle registrate effettivamente sulla terra, pressioni atmosferiche, che vanno da 87 a 108 kPa oppure da 870 a 1085,6 hPa . Ma la pressione in questione, è di tipo centrifugo, molto simile a quella che si registra dall'atmosfera che è di 131.408,197 atm. , questa pressione se effettivamente esistesse sulla terra dovrebbe essere controbilancia da un eguale pressione atmosferica per permettere a qualsiasi oggetto presente sulla superficie terrestre di rimanere agganciato alla stessa, cioè fermo in essa, neppure la così detta forza di gravità che è stata riscritta un bel po' di volte, per adattarla di volta in volta, potrebbe spiegare come sia possibile che gli elementi presenti sulla terra non vengano scaraventanti lontano da essa.

Questo dimostra che non esiste la gravita, e non esiste nemmeno la rotazione terrestre a quella velocità, perché la pressione esercitata dalla velocità stessa, avrebbe scaraventato tutto quello che esiste sia sul pianeta che del pianeta stesso lontano dalla terra, dato che non esiste campo magnetico che trattiene gli elementi presenti nella terra e sopra di essa. L'acqua a quella velocità si sarebbe mescolata con l'aria; i terreni per lo più polverosi, guardiamo ai deserti, ma la terra stessa ha una consistenza leggera, ed è friabile, per cui sottoposta a quella velocità si sarebbe facilmente staccata andando a mescolarsi con l'acqua e l'aria, ma a quella velocità anche le rocce si sarebbero distaccate dalla superficie, e scaraventante lontano, per cui per controbilanciare , servirebbe una gravita che dovrebbe essere stata quasi uguale alla pressione esercitata, ma questo non avrebbe permesso lo sviluppo di qualsiasi organismo vivente. 
Per cui la terra non può tassativamente ruotare .

Quindi sulla terra con la velocità di rotazione di 1667 Km/h la pressione è 131408,197 atm.

Pa (N/m2) = 13314935561,024998
Bar = 133149,35561025
kg/cm2 = 135774,5562954076
mm H2O = 1357745562,9540763
atm = 131408,197


Quindi se la terra ruotasse realmente a 1667km/h noi dovremo riuscire a sopportare una pressione sulle nostre teste di 131408,197 atm. = 135774,557 kg/cm2 = 1.357.745.566,633 kg/m2.. semplicemente da folli!!!

La pressione atmosferica reale registrata da apparecchiature sulla superficie terrestre è questa, da 870 a 1085,6 hPa.  

così si può fare il calcolo in base al movimento terrestre, si può fare il calcolo inverso per stabilire il reale movimento terrestre in base alla pressione reale registrata. 

Invece è stata misurata un minimo di : 870 hPa = 8871,531 kg/cm2
un massimo di 1085,6 hPa = 11070,0392 kg/cm2

Questa è la reale pressione atmosferica di cui noi tutti siamo sottoposti ogni giorno, altro che le balle che la scienza ufficiale ci ha insegnato da almeno un secolo e continuano a raccontarle.

Ritorniamo sopra, alla frase che ho volutamente tralasciato, "la terra non si trova dentro ad una sfera, ne sotto una cupola, l'atmosfera è libera e c'è continuità con lo spazio esterno" che per altro ho riesportato anche sotto alcuni video su YouTube inerenti proprio a questo discorso.  La terra non è contenuta dentro una sfera ne sotto una cupola, fino a prova contraria, la scienza non può ora dire che siamo dentro ad un laboratorio perchè distruggerebbe se stessa e affermerebbe una realtà completamente diversa da quello che finora hanno da secoli sostenuto. Per cui se non siamo sotto una cupola di cristallo azzurra, o dentro una sfera c'è continuità con lo spazio esterno, per altro la continuità ci permette di andare oltre lo spazio e mandare le navicelle nello spazio, sempre che sia tutto vero che siano andati nello spazio, di cui io personalmente ho seri dubbi che sia così. Ma stiamo alle dichiarazioni del mondo scientifico che affermano che siamo andati nell'universo per cui la cupola non c'è, ne la sfera non c'è e questo ci fa capire solo una cosa; che senza un contenitore che contiene la terra, l'atmosfera è un continuo con lo spazio  per cui la gravita non sussiste, perchè senza contenitore non esiste la pressione che trattiene i corpi svincolati su stessa è una cosa assolutamente logica e razionale che nessun fisico può dar risposta. 


Ho migliorato il calcolo dell'effettiva distanza della zona magnetica della crosta.... facendo un opportuno calcolo fisico, si può stabilire fin dove arriva in pratica il magnetismo risibile della crosta terrestre avendo solo 0,3-0,7Gauss, il magnetismo si eleva solo fino a 18Km dal suolo, e non va oltre tale altezza, con una forza magnetica così bassa che nessun elemento ferromagnetico in essa ne risente minimamente, ma solo la bussola e le capacità percettive degli animali, percepiscono il labile magnetismo, che non  proviene da un ipotetico nucleo, ma dalla crosta dove la magnetite si forma e dove esplica il suo "potere" magnetico. Quindi solo la crosta terrestre è lievemente magnetica, altro non c'è. 

Se esistono le fasce di Van Allen ma non sono generate dall'ipotetico nucleo, ma da altri fenomeni atmosferici come ho già descritto in altro articolo.






Il pendolo di 
Foucault


Tutti dovrebbero conoscere il famoso pendolo di Foucault, il quale stabilirebbe secondo la scienza la rotazione delle terra, e con questo esperimento la scienza vorrebbe far credere che la terra è sferica, niente di più sbagliato, stabilisce solo che la terra ha un movimento circolare attorno al suo asse, ma non stabilisce la sfericità. Inoltre l'esperimento di Foucault è fallace per una ragione ben precisa, se è vero che la terra ruota attorno a se stessa a 1667km/h il pendolo dovrebbe muoversi seguendo la rotazione terrestre senza essere sbilanciato da un lato, per crearne un movimento, mediante la forza del peso che sta alla sua base , ma se la terra andasse realmente alla velocità di 1667km/h il pendolo se libero e fermo al suo centro dovrebbe muoversi assecondando la velocità terrestre perché l'edificio è ancorato al suolo che fa parte del massa del pianeta, per cui dovrebbe roteare. Un esempio prendo un bacinella con acqua al suo interno la pongo su un disco rotante, la velocità del movimento dell'acqua è pari alla velocità impressa al disco, se poi io colloco un trepidi all'interno della bacinella e lo fisso in modo che non cada con la rotazione e un pendolo al suo interno mi accorgo che il pendolo segue lo stesso movimento senza che io ne trasmetta ad esso una forza inerziale data dal peso dello stesso, senza che ne crei un oscillazione, lo stesso dovrebbe fare il pendolo di Foucault che da fermo nella sua posizione verticale se la terra si muove ad una determinata velocità esso dovrebbe seguire quella velocità, ma questo non avviene, se non che si sbilanci il pendolo, ma allora l'esperimento non vale, perchè lo sbilanciamento trasmette al pendolo una forza che lo fa oscillare, finché non si ferma, si determina una rotazione, ma ad un velocità lenta, non alla velocità di 1667km/h, il pendolo farebbe capire che la terra ruota , si ma molto lentamente.


La spiego più semplicemente, se la terra ruota realmente, il pendolo di Foucault dovrebbe muoversi e mettersi a roteare senza che nessuno ne provochi un oscillazione. Però in questo caso il pendolo dovrebbe essere più leggero, perchè nel caso di Foucault il peso della sfera alla base sarebbe eccessivo, dimostrerebbe però che la terra non può ruotare a 1667km/h=463 m/sec  perchè se fossi così, il pendolo dovrebbe roteare lo stesso, se invece la velocità di rotazione è molto bassa, il pendolo così com'è ora non si muove, perchè troppo pensante. 


Quindi la terra non ruota 1667Km/h forse potrebbe roteare  tra 1,6 e 16km/h, ma allora dove si trova la terra? Non solo, non esiste neppure la Gravita! Ma quante menzogne ci hanno detto? E tutto per cosa? Per nascondere il fatto che la terra potrebbe essere un immenso laboratorio e che sopra la terra ci potrebbe essere effettivamente una cupola che nessuno è mai riuscito ad oltrepassare, mi sa che la verità è proprio questa! Allora la Bibbia non mente! La cupola del Firmamento, per quale ragione avrebbero chiamato il cielo cupola, se non ha una sua solidità? 


Ho dimostrato che il nucleo magnetico, non esiste!
Ho dimostrato che le fasce di Van Allen non esistono!
Ho dimostrato che la Crosta terrestre ha un magnetico ridicolo che non è attraversata dal potentissimo, ciclopico, spaventoso campo magnetico che la scienza ufficiale ci vuol far credere, vi prende tutti per coglioni! 
Ho dimostrato che l'atmosfera non produce  alcuna pressione sui corpi e sulle masse e che la gravità non esiste!
E che pendolo di Foucault non serve a nulla, solo a sostenere teorie inesistenti

Ma gran parte dei terresti sono coglioni per il 99,999999999%, lo siete tutti scusatemi dei coglioni anche gli scienziati che hanno creduto sulla parola a menzogne e pure Einstein ci ha creduto, che è era tanto intelligente e pure Tesla ci ha creduto che era tanto genio, a si?   Allora io sono più genio di loro.  

Cosa disse: Terry Virts affermò che: 

"siamo in grado di volare solo nell'orbita Bassa, più lontano di così, non possiamo andare" e non so mai andati.


Quindi la cupola del firmamento esiste realmente e la terra ruota su se stessa ma a bassissima velocità, come potrebbe essere un pianeta sferico? Non può esserlo, perchè per esserlo dovrebbe viaggiare a velocità molto elevate e non può sussistere la vita a quella velocità e a quella pressione 131mila atmosfere = 135mila Kg/cm2. Non solo la Termosfera è così calda perché ci ruota dentro il sole, che ha la stessa temperatura di superficie di 5600°C. E quanto sarà grande questo sole? Non molto direi addirittura piccolo rispetto ai milioni di Km di diametro che la scienza si è inventata, forse qualche decina di km, anche meno e cosa lo alimenta, l'idrogeno e gli idruri gassosi che salgono dalla terra. Per produrre una termosfera di 5600°C serve una fonte di calore che erma quella temperatura, e si muove in essa, il Sole. Non solo ma nessuna navicella che è fatta con i materiali terrestri può resistere a quella temperatura e le navette spaziali, i missili, i satelliti non possono resistere a 5600°C perchè vengono realizzati con metalli leggeri come è l'alluminio, che fonde a 660°C. perfino il Carburo di Anfio che attualmente il materiale più resistente al calore può resiste oltre 4500°C a ma non 5600°C, quindi tutte le missioni fuori nello spazio sono balle, che continuate ad istillare nella fantasia della gente e le missioni e questo e quello, balle!!! Dopo tutto gli studi di Hollywood sono serviti anche a quello a creare falsi viaggi spaziali, che poi avete prodotti con le tecnologie e software avanzati, come fate ancora oggi. 

Vi ricordate il famoso miracolo del Sole di Fatima, se il sole fosse piccolo, poteva benissimo essere spostato senza tanti problemi, recentemente gli scienziati cinesi sono riusciti a produrre un piccolo sole, che avuto una vita breve.  Voi direte ma i meteoriti, comete, etc. da dove vengono? Può essere che ci siano dei punti di questa cupola che siano attraversabili, magari solo in entrata e non in uscita. Perchè le così dette cataratte dei cieli cosa pensate che siano se non porte di natura particolare, che permettono l'ingresso, ma non l'uscita! E perchè la scienza ha dovuto ingannare miliardi di persone da Galileo fino ad oggi? Semplice non volevano credere ad un Creatore, si opponevano all'idea di dover sottostare ad un ordine precostituito che era la Chiesa. E' solo per questo che la scienza moderna ha ingannato miliardi di persone, per dire che Dio non esiste, quando in realtà è esattamente il contrario! Non per nulla proprio attorno al tempo di Galileo si è determinata una sorta di opposizione alla Chiesa che è sfociata nella Massoneria.



sabato 13 maggio 2023

Essere irrispettosi

 


Essere irrispettosi!


Chiunque svestendosi lascia gli indumenti soprattutto intimi in giro per casa, in luoghi dove tutti i familiari possono soggiornare anche gli ospiti, non e' essere disordinati, ma menefreghisti del lavoro e delle fatiche altrui, in una parola disonesti nei confronti di madri, fidanzate, mogli, amanti, etc perché questo atteggiamento e' tipico dei maschi, anche se ci sono le eccezioni tra le donne. Se la persona vivesse da sola, non e' un problema, ma quando vive con un altra persona, comportandosi cosi viene a mancare il rispetto e se manca quello manca l'affetto, l'amore, la sincerità, la verità per quella persona/e. Solitamente i figli fanno cosi verso le madri, dicono tra se:” ma si ce mia madre che sistema tutto”, questo avviene perché' c’è una pessima educazione dei genitori che solitamente sono essi stessi disordinati e questi pur di giustificare il cattivo comportamento dei figli arrivano a dire agli estranei "a casa mia, mio figlio butta le mutande sporche anche in cucina, sala, etc" queste madri non sono state delle brave educatrici, non hanno insegnato nulla di buono ai figli, ma ad essere menefreghisti, disordinati, altamente opportunisti e se non si sa, questi genere di atteggiamento porta a non essere neppure buoni cristiani, anzi chi si comporta in modo irrispettoso verso il prossimo si ricordi che in paradiso non ci va, forse nemmeno in purgatorio, basti pensare cosa accadde alla madre di una santa, che vide sua madre all'inferno e chiese al Signore perché finì lì, la risposta fu perché non aveva insegnato nulla di buono alla propria serva, ecco solo per la serva la madre finì all'inferno, pensate per una madre che non insegna nulla di buono ai figli. Se non hai rispetto delle fatiche altrui, significa che non lo avrai neppure dai figli che metterai al mondo, perché il tuo atteggiamento e pensiero poi lo perpetri anche ai figli e la catena non finirà mai, finché non si estinguerà la tua progenie. Questo genere di persone infestano il mondo e sono proprio quelle che poi portano cattivi comportamenti ed esempi agli altri per qualsiasi altra cosa. Questo genere di atteggiamento e comportamento può avvenire in molte altre realtà, dalle scuole, ai conventi alle caserme, agli ospedali, etc a qualsiasi altra istituzione, quando manca il rispetto per altri, manca tutto.

La Madre che non sa farsi rispettare da modo al figlio/a di sviluppare un comportamento irrispettoso, generalmente con la crescita sviluppa atteggiamenti egoistici, si sente un dominatore, diventa presuntuoso, orgoglioso, fa spesso lo spavaldo, malmena gli altri e alle volte anche i genitori, è facile agli insulti e alle parolacce, ambisce a posti di rilievo , non si accontenta, vuole vivere sopra le righe, e alla volte arrivano anche a divenir dei ladri, truffatori e degli assassini. Quindi persone senza scrupoli generati da madri che non sanno essere vere educatrici, senza dimenticare che l’amore se è buono è anche giusto e severo. Ma la severità non è cattiveria come qualcuno potrebbe pensare, è rispetto. Quindi se la madre non è capace di trasmettere il rispetto, nessun rispetto avrà il figlio/a per lei, verrà sfruttata fino alla fine dei suoi giorni.

Si dice che il disordine è una caratteristica adolescenziale, dico che è una mancanza di rispetto dei figli sui genitori e in generale verso tutta la società, caratterista dei bulli. Una persona può essere di suo disordinata, ma non irrispettosa, se guardo me stesso, sono molto disordinato ma sono molto rispettoso degli altri, forse anche più di me stesso. 

La mancanza di rispetto, si evince anche con chi va di sorpresa nella case degli altri, senza avvertire che si arriva, io capisco che le sorprese alle volte possono far piacere, ma fino ad un certo punto, personalmente non le amo, perchè una persona può non aver voglia di averle oppure non è nelle condizioni fisiche, psicologiche etc, per ricevere delle visite inaspettate, anche questa è mancanza di rispetto. 


giovedì 6 aprile 2023

Il Sospetto e la Libertà.





Messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo dato a me  J. Boanerges Yhwhnn


Gesù mi rivelò una sua parola nell'anno 1980 che aveva trasmessa ai suoi apostoli che non la trasmisero, dimenticata per sempre.

Come leggiamo dalla scrittura, cioè dai vangeli, dicono che tutto gli apostoli non scrissero di quello che Gesù insegnò, per cui molto rimane oggi ancora celato e nascosto sotto un velo di in-conoscenza.

Una delle conoscenze che gli apostoli non hanno trasmesso di Gesù detto il Cristo è questa:

Yeshua diceva;” Il Sospetto è l’anticamera della propria rovina, cancella il sospetto e sarai libero, fai tutto quello che è in tuo potere perché il sospetto sia annullato e tu sia visto come una persona degna di essere lasciato Libero, assoggettati a Dio, solo Lui ti darà la vera Libertà, quella che ti porta alla felicità eterna”


Come potette vedere Cristo parla come se lui stesso non fosse Dio, questo significa che ha trasmesso questa parola nel momento in cui diceva alle genti di tacere sulla sua identità e sui miracoli che faceva, dimostra la sua grande umiltà. Ma ovviamente si riferiva al Padre Celeste.