Lo scienziato ateo, è il primo
soggetto che combatte la fede in tutte le sue forme, adducendo una marea di
scuse e tirando in ballo detti, frasi e aforismi di noti personaggi che la
scienza stessa ha portato agli onori degli altari, al solo scopo di usarli come
arma contro una fede o contro qualsiasi credo. Gridano che vogliono sentirsi svincolati da
quella fede che li opprime, gridano ed esternano con forza e furore, fanno
battaglie contro un Dio che non gli appartiene, che loro stessi non lo
desiderano e che vorrebbero loro imporre a tutti gli altri che esso non esiste,
non tentano nemmeno di cercarlo, perché temono che se lo trovassero devo rimangiarsi
tutto quello che vanno sbandierando e non avrebbero neppure più la motivazione
per continuare una guerra, per cui mai lo cercheranno. Il grido dello scienziato è “vogliamo il
nostro libero arbitrio”, in realtà la scienza non vuole ne il suo libero
arbitrio ne tantomeno quello degli altri, il fatto stesso di imporre al mondo
la sua dittatura scientifica indica che essa vuole sostituirsi a Dio, vuole
divenire Dio al posto di Dio e controllare le masse, come fa Dio, ma non nel
libero arbitrio come va dicendo, ma imponendo agli altri le sue vedute e le sue
volontà negando al prossimo il suo libero arbitrio, la scienza in sostanza
vorrebbe limitare la libertà di pensiero dell’umanità imponendo ad essa, la sua
visione unilaterale, cancellando in questo modo qualsiasi libertà reale di
pensiero e appiattendo tutti i pensieri e moti dell’anima. La scienza atea vuole costruire l’uomo
macchina privo di pensiero e qualsiasi libertà.
La scienza non combatte solo un
Dio, ma combatte se stessa … la scienza dice agli altri di essere stolti, ma prima sono loro gli stolti, che
negano la libertà di credere in ciò che il singolo desidera. Già il fatto di imporre
con la negazione e coercizione di pensiero la loro visione, indica che la
scienza atea, è illiberale. L’uomo di scienza, pur non ammettendolo teme che alla
fine della sua vita terrena, forse qualcosa o qualcuno potrà giudicarlo e
questo pensiero attanaglia la mente di molti scienziati, per questo muovono
guerra perché vorrebbero annullare ciò che altri sentono e credono. Infatti la scienza è spronata da uno spirito
di contraddizione, che la porta a sperimentare l’impossibile al fine di
soggiogare e cancellare meglio le masse che sono dedite al culto di Dio. Per
cui tutto diviene lecito anche ciò che è illecito, gli animali e l’uomo
definito inferiore divengono un mezzo per la sperimentazione. I potenti
soggiogano i popoli deboli e poveri e ne ordiscono piani di morte pur di
attestare armi e far esperimenti dei più disparati, tutto in nome dell’odio che
la scienza ha verso un Dio che ha creato l’umanità e ha fornito all’uomo le
basi della scienza stessa.