lunedì 11 gennaio 2021

Impeachment a Trump o Giustizia?



In fondo dopo il mio commento Riporto l'articolo da questo sito: https://gloria.tv/post/ZzYS2UUzkPBq4ihtK1jvHKYrc  Ora si legge, in questo sito: https://notizie.virgilio.it/usa-impeachment-trump-1457783 

che democratici alla Camera hanno presentato ufficialmente la richiesta di impeachment contro il presidente uscente degli Stati Uniti, Donald Trump. MI chiedo perchè? Cosa ci sia da nascondere, che c'è bisogno di tanta fretta per eliminare chirurgicamente un presidente, che dopo tutto ha agito come pensava fosse meglio, per tutelare le costituzione americana, non tanto se stesso.

Leggendo i due articoli, mi viene da pensare che la richiesta di Impeachment non potrebbe essere eseguita, visto che secondo L'avvocato procuratore costituzionale Ivan Raiklin. S ostiene che è stata violata la costituzione americana in diversi punti, come descritto nell'articolo che ho riportato sotto. Per tanto mi chiedo, può un governo degli Stati Uniti d'America che ha violato volontariamente diversi emendamenti anche gravi, della sua stessa costituzione esercitare ancora il suo potere? Ritengo che se i costituzionalisti, i giuristi e i magistrati Americani fossero seri, come si è sempre pensato, dovrebbero opporsi, solo per amore di giustizia, non tanto per difendere Trump, visto che se il Governo Americano fa uso prima di tutti della loro costituzione che è un fondamento miliare per gli USA, penso che se un governo, tradisca la sua costituzione questo debba essere disautorato del potere, visto che è un atteggiamento ignobile da parte di un governo che non ottempera alla perfezione le sue leggi, visto che poi si chiede agli Americani di essere tanto ligi alla legge, ma se i suoi politici non lo sono questi dovrebbero perdere il potere che detengono, almeno si salva la democrazia e legge costituzionale americana. E' semplicemente vergogno che uno stato così potente si abbassi a diventare lo zerbino del mondo e cada così in basso. Ma soprattutto questo fatto potrebbe aprire degli spiragli a chi volesse cambiare la costituzione americana e imporre delle leggi avulse e da oggi in poi chiunque negli Usa potrà attaccare il governo dicendo che questo non ha ottemperato alle leggi stesse, in sostanza con Biden nasce un governo debole attaccabile da chiunque e forse zerbino di altri, come i Cinesi, viziato da chiunque e l'immagine di un America potente svanirà per sempre, perchè quello che questi deputati, senatori e parlamentari americani hanno fatto è gettare nel fango la costituzione America e tutte le sue leggi. Se fossi un americano mi sentirei molto offeso da questa situazione e personalmente mi opporrei all' impeachment del presidente Uscente, Donald Trump, solo per una questione di regole e di legge che non è stata applica e che è stata disattesa e resa vana. 

Io che sono un Italiano mi sarei aspettato, un atteggiamento da parte della Giustizia Americana più ligio alle regole, alle Legge ed invece vedo che anche gli USA sono caduti in basso, come succede dalle nostre parti. 

Personalmente se ci fosse vera volontà di rimettere le cose a posto, sinceramente chiederei agli americani di rivotare, ma non più elettronicamente, ma con sistemi più semplici, meno laboriosi , ma che assicurano la certezza del voto, perchè eleggere un candidato che gli sono stati sottratti i voti e trasferiti all'altro candidato, sinceramente preferire che le votazioni fossero rifatte, per amore della giustizia. Ma vedo che anche la giustizia statunitense attualmente ha molte falle, specialmente se dietro ci sono ricatti e quant'altro.

Ritengo che Trump sia stato anche buono, se fossi stato io al posto di Trump, avrei fatto arrestare l'intero parlamento americano dalla forze armate, per tutte le violazioni che hanno fatto e me ne sarei altamente fregato delle chiacchere che vengono dai paesini come l'Italia, specialmente da giornalisti comunisti che vorrebbero dettar legge in casa degli altri. 

Si perchè L'Italia per quanto se ne dica viene considerata da tutti e da sempre un paesino, che non crediate cari Italiani che all'estero ci considerino tanto meglio, in faccia ci fanno tanti sorrisetti, inchini e vi dicono tante ipocrisie, ma la realtà cruda è proprio questa, siamo un paesino, anche dimensionalmente rispetto a Russia, Cina e USA. Un Paesino che facilmente si fa comperare dal miglior offerente, parlo specialmente della Cina, degli Arabi e di altri soggetti, per quanto abbiamo una storia millenaria.


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ESCLUSIVO: il procuratore costituzionale afferma che Pence, Congresso, Costituzione violata, Trump può usare EAS per eludere la censura

"C'è un'insurrezione in corso all'interno dell'intero governo, finanziato, sostenuto e fomentato da attori stranieri", ha detto l'avvocato Ivan Raiklin.

Parlando esclusivamente con National File il 7 gennaio, il procuratore costituzionale Ivan Raiklin ha spiegato che "l'unica opzione" del presidente Donald Trump per difendere la Costituzione è "attivare il sistema di allarme di emergenza". Ciò avviene quando le società Big Tech hanno vietato al presidente Trump e a molti dei suoi sostenitori di utilizzare le loro piattaforme pochi giorni dopo che il Congresso ha certificato i risultati fraudolenti del Collegio elettorale il 6 gennaio. Ha anche sottolineato molteplici violazioni costituzionali da parte degli stati, del Congresso e del vicepresidente Mike Pence. "Tutti hanno consumato le violazioni alla Costituzione su tutta la linea", ha detto Raiklin.

Secondo l'analisi giuridica di Raiklin, gli Stati hanno violato la Costituzione il 14 dicembre quando hanno inviato le loro liste di elettori al Congresso.

Hai avuto la frode in corso a livello di distretto. Gli stati hanno violato l'articolo 1, sezione 4, che è il tempo, il modo e il luogo di svolgimento delle elezioni federali. Sono usciti da quei limiti.

Quindi l'articolo 2, sezione 1, clausola 2, gli stati hanno violato quella componente della Costituzione, che è la clausola degli elettori, perché non hanno selezionato i loro elettori nel modo in cui i legislatori statali hanno imposto in base alle loro leggi elettorali.

Poi c'è l'articolo 4, sezione 2, che è la clausola di supremazia della Costituzione, il che significa che la Costituzione e le leggi federali sostituiscono qualsiasi legge statale in violazione di quella legge federale, conducendo le loro elezioni nel modo in cui hanno fatto e va di pari passo con Articolo 1, Sezione 4.

Inoltre, hanno violato il 14 ° emendamento, le singole persone che hanno votato legalmente e legittimamente, perché i loro voti sono stati diluiti dalla frode. Potrebbe essere stato solo un morto, alla fine della giornata è successo e hanno bisogno di elezioni incontaminate, e non è quello che è successo.

Ha anche detto che il vicepresidente Pence ha violato la Costituzione il 23 dicembre, non inviando una lettera a quegli stati, chiedendo che correggessero la frodeCome riportato da National File , 
il codice degli Stati Uniti ha effettivamente proibito a Pence di accettare voti elettorali da stati certificati fraudolentemente. Inoltre, Raiklin ha affermato che Pence ha violato la Costituzione una seconda volta il 6 gennaio "non creando un ambiente per correggere le liste elettorali fraudolentemente certificate da questi sei stati contestati".

“Il Congresso degli Stati Uniti ieri, ha facilitato la violazione di tutte quelle parti della Costituzione e in aggiunta a ciò, ha violato il 5 ° emendamento, la clausola del Due Process, perché il 5 ° emendamento si applica al governo federale. Direi che hanno anche violato il 12 ° emendamento, il castello che hanno votato alla Camera sulle obiezioni ”, ha detto Raiklin.

Secondo Raiklin, queste violazioni costituzionali, insieme alla vasta censura del presidente da parte di Big Tech e Big Media, che sono ancora protetti dalla Sezione 230 "per gentile concessione dei repubblicani del Senato", ha lasciato al presidente Trump un'ultima opzione: l'attivazione dell'emergenza. Sistema di all'erta.

“La sua unica opzione per poter difendere la Costituzione è attivare il sistema di allarme di emergenza, per poter trasmettere il suo messaggio al popolo americano attraverso televisione, radio, internet e telefoni, dato che è bandito su tutto. In quel messaggio ha bisogno di esporre il caso all'America che siamo stati attaccati da avversari stranieri, in particolare dalla Cina, in termini di cyber. C'è anche una componente russa e iraniana. Lo dico con un alto grado di fiducia, sulla base di tutti i rapporti che ho visto, e non sono tutti classificati ", ha detto Raiklin.

"Ha bisogno di esporre il caso di un attacco straniero basato su motivi di sicurezza nazionale, che è ciò per cui useresti normalmente il sistema EAS, e articolarlo nell'ambito dell'Executive Order 13848 ".

Raiklin ha raccomandato al Presidente di prendersi il suo tempo e di "articolare tutto" e di "utilizzare l'intero dipartimento esecutivo, declassificare le cose che è necessario declassificare, per far sapere alla gente".

"Poiché c'è un'insurrezione in corso all'interno dell'intero governo, finanziato, sostenuto e fomentato da attori stranieri, ha bisogno di esporre anche quel caso, di qualsiasi prova di ciò", ha detto Raiklin. “Perché Nancy Pelosi avrebbe chiesto l'impeachment del presidente quando ha detto specificamente che ci sarebbe stata una transizione pacifica, con meno di due settimane rimanenti, dicendo che lo avrebbero messo sotto accusa a meno che il gabinetto non lo escludesse dall'incarico utilizzando il 25 ° emendamento? "

“Ci deve essere qualcosa che la coinvolgerà, che è già nelle mani del Presidente, e lei ha bisogno di lui fuori sede per non poter attivare il sistema di allarme di emergenza, per comunicare all'America di cosa è anche potenzialmente complice. C'è qualcosa lì ", ha detto Raiklin. "Quel qualcosa può essere in qualche modo associato alla presenza di Eric Swalwell nel comitato di intelligence e alle sue relazioni che sono state recentemente scoperte di potenziali legami con la Cina".

Raiklin ha osservato che sarebbe strategicamente vantaggioso e possibile per la Cina cooptare i politici statunitensi, come il rappresentante della California Eric Swalwell, il governatore della Georgia Brian Kemp, il governatore di New York Andrew Cuomo e il governatore della California Gavin Newsom, al fine di "influenzare la loro decisione fare in un modo che è più favorevole agli interessi cinesi ".

“È mia valutazione che ci sia un potenziale nesso lì, da quello che ho visto, che vale la pena approfondire, nel controllare questi individui sui loro legami con collegamenti stranieri, potenzialmente, servizi di intelligence stranieri e governi stranieri. Sfortunatamente non abbiamo un FBI che lo faccia.

Uno dei motivi per cui non lo fanno, sospetto, è che il comitato che ha la supervisione dell'FBI ha un agente, potenzialmente, proprio, che farebbe pressione su quegli stessi agenti che avrebbero indagato su di loro, cioè: Swalwell su HPSCI, il comitato ristretto permanente della Camera sull'intelligence. "

Raiklin ha affermato che l'obiettivo principale del presidente dovrebbe essere il ripristino dell'integrità elettorale negli Stati Uniti, indipendentemente dalla politica. Ha raccomandato al presidente Trump di utilizzare l'EAS e di "attivare le forze federali ai sensi dell'Insurrection Act, inviarle negli stati oscillanti che hanno violato la Costituzione e dire ai governatori statali che quelle forze federali rimarranno in vigore fino a quando le legislature statali non voteranno effettivamente su un lista elettorale di loro scelta ".

Una tale mossa costringerebbe gli stati a condurre le loro elezioni in modo coerente con l'articolo 2, sezione 1, clausola 2 della Costituzione, "cosa che devono ancora fare", secondo Raiklin.

“In termini di Costituzione degli Stati Uniti, ho giurato più volte nella mia carriera e quella cosa non scade. È mio obbligo avvisare il Presidente che ha anche prestato giuramento di difendere la Costituzione. In questo momento, in queste circostanze, questo è l'unico meccanismo che ha legalmente ", ha detto Raiklin. "Sarebbe la legge marziale in quegli stati fino a quando le legislature non votassero e non si conformassero alla Costituzione".

“Non sarebbe contro il popolo. Lasciatemi inquadrare in questo modo, sarebbe distribuito esclusivamente a quelle capitali degli stati, come l'attuale edificio del capitale, per assicurarsi che i legislatori votassero come volevano. Non è coercizione. "

domenica 10 gennaio 2021

Noi abbiamo cacciato demoni nel tuo nome!!!

 venerdì 10 aprile 2015



Noi abbiamo cacciato demoni nel tuo nome!!!


Matteo: 7, 21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.

Questo passo è molto importante parla in sostanza dell’umiltà.

Molti mi diranno in quel giorno” il fatto che specifichi molti, significa che  Gesù sapeva già che molti faranno questo errore.

 “”non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? “”  attenzione che questo pezzo non si riferisce a tutti, ma sta parlando  dei sacerdoti e di quanti possono essere o vogliono essere profeti. Il termine cacciato i demoni si riferisce ai sacerdoti … non  alla gente comune. “non abbiamo noi profetato “e questo è riferito ai veggenti.

Se prima di morire uno dice al Signore in cuor suo. Guarda ho fatto questo e quello e quell’altro, vorrei se fosse possibile che tu mi potessi dare un contentino, un posticino, non lo merito? dopo tutto ho fatto tutto ciò che hai comandato!. 

Cosa risponderà il Signore a costoro?

:”” Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.”””

Qualcuno potrebbe chiedersi perché il Signore parla così.

Pensiamoci bene. ..
Se un soggetto, dopo una vita che l'ha dedicata al Signore con tutti i crismi possibili, diciamo ma io merito tanto, e quindi spero che il Signore mi dia tanto, se uno fa questo ragionamento è già partito con il piede sbagliato, perché Gesù non ha chiesto nulla a nessuno quando Egli operò, lo ha fatto senza mai pretendere nulla in cambio, senza mai volere nulla in cambio e ha solo dato e basta, si aspetta che i suoi e quanti lo seguono facciano la stessa cosa.

Per quale ragione?  Non per un motivo di imitazione ma perché se tu non chiedi nulla e non fai le cose per uno scopo qualsiasi esso sia, ma le fai solo per vero amore per il prossimo senza poi chiedere nulla in cambio, allora otterrai il premio, che il Signore ti darà, ma se tu invece hai uno scopo quello di salvarti, ed operi per ottenere quello scopo, cioè pretendete di avere quel destino, significa che il tuo operare non è stato sincero, cioè fatto per amore del prossimo, ma solo per uno scopo di salvezza, in sintesi si comprende che se vuoi salvarti veramente non devi mai chiedere nulla, ne al prossimo, ne al Signore,  chiedi solo al Signore di essere misericordioso e aver pietà di te, solo questo possiamo chiedere, null’altro, perché nessuno  tra gli uomini è veramente santo. 

Riconosciti sinceramente peccatore, e null’altro, non pretendere nulla altrimenti non avrai nulla.

26 Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.

Questo regola è molto importante, per tutti, perché spesso tutti quanti soprattutto le persone che pensano di sapere tutto  o quasi, hanno la brutta abitudine di pensare di essere già arrivati, già salvi e di credersi sapienti per cui credono che a loro non serva far pratica per giungere alla porta stretta. Quindi si adagiano sul sapere senza azione. Come dico sempre che molto più della preghiera vale l’azione , cioè il mettere in pratica quanto hai appreso, anzi più grande è la tua conoscenza di Dio, e maggiori dovrebbero essere le opere verso il prossimo. Infatti il Signore rimprovera i sapienti, che sono tutti coloro che credendosi umanamente intelligenti, non praticano la misericordia, la carità e le buone opere. Dice che anche se tu sei uno studioso, esempio un teologo, ma non metti in pratica quanto hai studiato e sai spiegare bene, sei simile a colui che ha costruito la sua casa sulla sabbia, basta un po’ di acqua, basta un terremoto che la tua casa cade, quindi fa capire che non serve conoscere a mena dito le scritture per far le opere di Dio, non serve imparare a memoria la Bibbia e i Vangeli, ed altri testi se poi, quanto hai in te, non lo usi per il bene del tuo prossimo, non lo insegni e tu stesso non lo applichi, non serve a nulla, allora meglio non saper nulla e fare le opere che ti servono per la salvezza della tua anima, per giungere alla vita eterna.

Ma questa frase indica anche che, ci sono molti studiosi della sacra scrittura che la studiano ma non credono, per cui non mettono in pratica.

"7, 21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. "

Quindi non chiamate il Signore perchè si muova a pietà verso di voi, quando sapete di non aver fatto nulla per il prossimo, prima di chiamare il Signore fate le opere che il Padre Celeste ha chiesto fin dall'inizio e poi potrete ed avrete il diritto di supplicare il Signore, altrimenti per voi non si troverà ne spazio e ne posto.

Non chiamare nessuno Padre.

 martedì 14 ottobre 2014




Sacerdote: Se i tuoi sacerdoti sono veri padri nell'ordine della grazia, a fortiori lo è colui che chiamiamo “Santo Padre” o papa (che significa padre).

Vangelo di Matteo (23, 8-10) dove Gesù dice, parlando dei Farisei: “Ma voi non vi fate chiamare rabbì (padre), perché uno solo è fra voi il Maestro e tutti voi siete fratelli. Nessuno chiamerete sulla terra vostro padre, poiché uno solo è il vostro padre, quello celeste. Non vi farete chiamare precettori, poiché uno solo è il vostro precettore, il Cristo." 


Mi sono imbattuto nella risposta di questo sacerdote, le sue motivazioni in parte le condivido, ma secondo il sacerdote la frase di Gesù doveva finire e terminare la sua azione al tempo in cui è stata enunciata. Tutto il discorso che fa il sacerdote è volto ad annullare la frase di Gesù ed infatti ci riesce portando ogni scusante pur di sottolineare le tesi che anche il Papa e i sacerdoti sia giusto chiamarli Padre... quando nella frase di Gesù ben si comprende che a Gesù non gradisce tale denominazione, il sacerdote dice bene quando riferisce il contesto in cui è avvenuto il fatto a cui Gesù si riferiva cioè i sacerdoti ebraici, ma non ha compreso che le parole di Gesù non era volte solo a quel tempo, ma ad ogni tempo. Gesù non lascia della parabole così per caso, non le spiega agli apostoli così tanto per fare, perché se sapeva che esse riguardavano solo i sacerdoti ebraici non li avrebbe spiegate ai suoi apostoli, invece Gesù le spiega per un altra ragione, perché esse dovevano servire ai posteri, come monito soprattutto per gli apostoli, perché essi non dovevano loro in prima persona farsi chiamare Padri, lo dice proprio per gli Apostoli, lo dice perché essi tramandino alla chiesa futura, questa parola per Gesù importantissima.....Ora invece si vuole attribuire in senso completamente diverso, ma non solo si vuole occultare tale parole di Gesù e soprassedere come essa non fosse importante e che fosse riferita ad in tempo lontano , usando le parole di San paolo che non è Gesù e che non è Dio per giustificare le proprie tesi, oltretutto anche il parlare di S. Paolo sminuisce questo concetto di Gesù e anzi lo oscura con le sue parole. La parola di Gesù vale ieri come oggi e come domani, come dice Bene Gesù … Nessuno uomo si faccia chiamare Padre, e questo vale soprattutto per i sacerdoti, come valeva per i sacerdoti ebraici lo stesso vale per ogni sacerdote Cristiano. Quindi il Pontefice non si faccia chiamare Padre oltretutto Santo Padre, visto che solo uno è Santo colui che vive in eterno nei cieli. Non esiste nessun uomo sulla terra vivente che sia santo! E nessun uomo può dimostrare santità perché la santità non appartiene all'umana natura è solo di appannaggio di Dio, è Dio che con i suoi doni rende santo un uomo, ma la santità di quell'uomo la si ottiene non in terra ma nei cieli quando si torna ad essere parte di Dio stesso.

Gesù ha detto che gli uomini potranno fare miracoli anche più grandi di quelli di lui stesso, ma Gesù non ha mai detto che qualsiasi uomo potesse dire di più di se stesso, o avere una parola superiore alla sua  ... Le nostre parole al massimo posso spiegare il concetto superiore al nostro, della sua parola, ma mai superare la sua parola, perchè chi supera la sua parola non è di Dio. 

I santi divengono tali solo quando Dio li accetta nella sua dimora e nessun uomo sa se quell'essere umano è stato accettato nella dimora di Dio. Certo se dopo la morte il soggetto Santo, produce mediante l'intercessione di Dio miracoli,(ricordiamo, che ogni miracolo in realtà viene da Dio, è Lui che guarisce è da Lui che esce la fonde del potere, il santo prega solo Dio, per quell'anima, non fa altro ), allora si può stabilire che esso è santo. Personalmente per definire un santo tale si dovrebbero attendere almeno 3 miracoli uno è insufficiente. Ma cmq sia, se la vita di quel soggetto, è stata irreprensibile, piena di opere di carità, di conversione, d'amore, e ogni altra cosa possa servire a glorificare Dio, ma non si guardino solo santi nella chiesa perché anche fuori di essa ve ne sono molti, che rimangono e rimarranno sempre oscuri al mondo. Ma anch'essi verranno accolti egualmente nel regno di Dio al pari degli altri, secondo le loro opere. 

Ricordiamoci che Dio guarda soprattutto al cuore dell'uomo cioè hai suoi sentimenti, non gli interessano gli studi, non gli interessa la posizione sociale, la carica sacerdotale, spesso i grandi teologi non raggiungono quello che raggiunge un semplice uomo che vive nella povertà, ma nell'amore di Dio. E Lui l'Onnipotente preferisce gli ultimi, Gesù nacque ultimo, povero, semplice, rimase tale per tutta la sua vita, eppure poteva ergersi a gran sacerdote non lo ha fatto, perché voleva insegnare ai suoi discepoli, non solo l'umiltà, ma la posizione sociale che dovevano tenere, ultimi tra gli ultimi, un invisibile per il mondo. 

Perchè Cristo ci dice di non chiamare nessuno Padre? 
Perchè la parola Ebraica Abba cioè Padre , nasconde in se un segreto che l'uomo non conosce.

PACE E SPADA

 martedì 14 ottobre 2014



Gesù ci parla della pace!

Intanto cerchiamo di capire di che tipo di pace noi esseri umani desideriamo!
Solitamente l’essere umano ambisce o desidera una pace fatta di esteriorità, materialità e sensualità, dove poter star bene, continuare a fare i propri comodi, con i propri pensieri di qualunque genere,  senza che nessuno interferisca o metta bocca, dove nessuno possa turbare il nostro quieto vivere, i nostri interessi e dove nessuno possa mettere a rischio la propria stabilità economica, sentimentale e sociale. Questo è il concetto di base, con cui si definisce la pace umana, un bene eguale per tutti e tra tutti i popoli.

Ma sarà veramente la pace di Dio?

Cerchiamo di vedere cosa Gesù ci dice e come ci parla di pace…
Iniziamo con la frase celebre “Non sono venuto a portare la pace, ma la spada”
Questo concetto di Gesù è molto significativo, cosa vuole intendere il Signore?
E sua madre ragiona sempre nello stesso modo? Ma certamente essa la pensa esattamente come il figlio. Questo cosa significa che i due non hanno un pensiero contrapposto ma il medesimo obbiettivo, il medesimo pensiero, perché entrambi sono uniformati alla volontà del Padre celeste. 
Da questo cosa fa capire a noi, che la madre non parla mai ai suoi messaggeri in modo difforme da quello del figlio, se il figlio ha proclamato in terra certe leggi, la madre farà esattamente quello che il figlio ha comandato di fare. Essa seguirà esattamente le medesima parole del Figlio, ma non tanto nelle parole di per se, quanto nelle leggi e nei precetti.


Quindi di che pace parla il Signore? Non certo la nostra pace come la intendiamo noi, perchè altrimenti non avrebbe portato la spada.


E perché indica che lui è il portatore della spada? Perché la spada è in realtà lo strumento che indica la verità e la giustizia, che è usata da Dio per dividere il bene dal male, cioè la menzogna dalla verità, la luce dalla tenebre, la vita dalla morte vera, la disonesta dall'onesta, la coerenza all'incoerenza, ecc. Gesù è venuto per separare due aspetti della vita umana. I due aspetti contrapposti unici come il + e - ; perché tutto in realtà si riduce a questi due. Gesù è in sostanza il Re dei guerrieri, il Santo di Dio. La sua spada si trova nella sua bocca è la lingua, nelle sue mani, nel suo cuore. Tutto ciò che va a Gesù viene vagliato, separato, purificato. Quindi la pace che Gesù allude non è la nostra pace illusoria, effimera, fallace, piena di peccati, è una pace fatta di perfezione, di amore, di infallibilità. In sostanza Gesù vuole portare in noi questo suo metro, per misurarci, per pesarci, per valutare se abbiamo progredito verso di lui, oppure ci siamo messi contro. Quindi quando esprime un concetto è sempre nella perfezione, mai nell'incertezza. La verità è sempre innanzi a Lui, dalla sua bocca emette verità che è più affilata di una spada, infatti la verità può anche uccidere, disarmare, rendere inoffensivi. Ma la sua lingua è giusta come la sua giustizia che è perfetta. “Non sono venuto a portare la pace” in questa espressione si cela un mistero. Gesù non vuole che ci addormentiamo nella pace della morte, perché satana è il portatore della morte, che non è altro che la pace di cui noi umani andiamo tanto fieri. Gesù porta e vuole che noi diveniamo vita nella sua pace, che è verità e giustizia, per questo ci vuole guerrieri. In effetti noi cristiani combattiamo ogni giorno, e il nostro vivere da cristiani è fatto per divenire saldi e forti contro le tentazioni di satana e dei suoi seguaci. Gesù e sua Madre non sono qui per portare la nostra pace, ma la pace di Dio che non è pace, ma spada a doppio taglio. 

Quindi di conseguenza, abbiamo che Gesù vuole portare a noi allo nostra conoscenza una pace differente di quella che il maligno continuamente ci propone, fatta di cose belle, di esteriorità, fatta di regni, di tesori nascosti, di cose effimere e di una apparente tranquillità nella quale ci addormenta tutti, la pace di satana è fatta spesso e volentieri da una grande ipocrisia, è fatta di lucine, di illusioni, di di specchietti per le allodole, di un apparente perbenismo, ma è fatta anche di un apparente credo, dove spesso chi esercita questa falsa pace, crede di essere credente, perchè satana astuto ed abile fa credere a molti credenti che essere nella pace significhi, che la vita ti sorrida, invece è tutto falso. Quindi cos'è la pace di Gesù? La pace di Gesù non sta nelle cose belle, esteriori, effimere, facili, lussuose, o senza la guerra, ne senza il dolore, ne senza la morte, no, la pace di Gesù nel contrario, nel dolore, nella sofferenza, nella povertà, nell'umiltà, sta in tutto quello che a noi appare debole, fiacco, quasi senza vita, sta nell'accettazione di cose si è, anche in queste cose possiamo trovare una pace, ma senza Cristo non esiste la sua Pace, esisterà sempre una pace anche nella sofferenza allora sarà ancora più grande il nostro dolore, e solo Cristo può lenire le nostre sofferenze e mostrarci la sua vera Pace. 

Se un uomo ha una lingua affilata come una spada dalla quale sentenzia con giustizia e verità, come potrebbe portare la pace degli uomini? Non può! Può, portare solo la sua pace, non quella che l'uomo brama, non quella che l'uomo ambisce che è una pace spesso ipocrita, dove il non vedo, non sento, non odo, è sostanzialmente quello che compone la pace dei sensi, l'addormentamento delle coscienze, oggi giorno professata anche da alcuni Vescovi, tra cui anche Bergoglio, che non porta nella sua bocca la spada della verità come egli stesso ha detto, "Cristo porta la spada io porto la pace" ma la spada della falsa pace, quella che addormenta le menti. Se l'uomo non ha nella sua bocca la spada di Cristo, esso non è di Cristo, potrebbe non conoscere la pace di Cristo, ma dovrebbe conoscere la Verità e Giustizia di Cristo, basta questa per essere in Cristo. Oltretutto chi conosce e pratica la Verità vera, e la Giustizia vera non pratica la pace dei sensi, non pratica l'addormentamento delle fede, ma tiene vivo il suo credo, percuotendo con forza e tenacità chi non è nella verità!
Chi è contrario alla pace di Cristo, non è di Cristo!
Chi è contrario alla spada a doppio taglio che sta nella bocca di Yeshua non è di Elohà.

"Vi lascio la pace vi do la mia pace" la sua pace, non la nostra!

Lo sconforto di Gesù nei confronti dei suoi discepoli.

 martedì 14 ottobre 2014

Lo sconforto di Gesù nei confronti dei suoi discepoli.




Luca 9, 37-43
Lo sconforto di Gesù nei confronti dei suoi discepoli.

Questo racconto dell’apostolo ha un espressione in se molto dura di Gesù verso i suoi apostoli, quasi di insofferenza.

 …. gli venne incontro una gran folla. Un uomo da essa gridò: “Maestro ti prego di rivolgere uno sguardo su mio figlio, perché è l’unico che io abbia! Ed ecco uno spirito si impadronisce di lui e all'improvviso egli urla…….. Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto”.
Gesù risponde: “O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi e dovrò sopportarvi?

L’importanza di questo racconto non sta tanto nella grazia dell’esorcismo che Gesù ha esercitato, cosa per lui di una semplicità unica. Ma quanto in quella frase, che ci mostra un Gesù diverso, quasi stanco di essere circondato da dei discepoli che non lo comprendono, che non sono fedeli come avrebbe voluto.

La frase infatti è molto sibillina, “O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi e dovrò sopportarvi? A chi si riferisce Gesù con questa espressione? Non di certo alla folla, non di certo al padre del giovane, ma ai suoi discepoli che non posseggono la fede necessaria per scacciare i demoni, fede che Gesù tenta di far sorgere in loro, sia mediante le sue parabole che la sua testimonianza.
I perversi e gli increduli, sono gli apostoli, che non credevano fin in fondo all'azione salvifica di Gesù e non credevano neppure nei suoi poteri come figlio di Dio. Hanno dei cedimenti di fedeltà.  

Poi aggiunge con sconforto: “Fino a quando sarò con voi e dovrò sopportarvi?”  pare che Gesù non ne possa più, di questi discepoli che non lo seguono e non lo comprendono. E ha un attimo di sconforto, e si chiede quando verrà la fine.  È un espressione molto dura che identifica che i discepoli erano ondivaghi, credevano solo se vedevano con i loro occhi e mettevano mano alla grazia di Dio, non credevano per la parola di Gesù, ma solo per la grazia che da Gesù usciva. Credevano alla manifestazione della potenza di Dio, e non alla sua sola parola. Sembra quasi non si fidassero troppo. Infatti l’espressione di Gesù è molto indicativa e molto dura, un giudizio severo, “generazione incredula e perversa!” per Gesù i discepoli sono perversi e increduli.

Anche in altri punti dei vangeli Gesù parla in modo aspro dei suoi discepoli, ma questo modo di parlare di Gesù ha un fine ben preciso, quello di tentare di correggerli, di renderli come Egli vuole, di trasformarli, alla luce della Grazia dello Spirito Santo affinché giunti perfetti si trasformino per ricevere degnamente proprio il suo Santo Spirito.  Nulla di ciò che Gesù fa e afferma è per nulla, tutte le sue azioni e le sue parole hanno un senso ben preciso, qualsiasi cosa esce da Lui, nulla di ciò che Gesù ha compiuto finché era tra noi, non ha un senso ben preciso. Anche le azioni che a noi potrebbero apparire strane o incomprensibili secondo la nostra logica umana, per Gesù avevano un senso preciso.

Dato che ogni sua azione e parola aveva non solo un senso per quel tempo, ma anche per il futuro della sua chiesa e di ogni discepolo e del gregge. Non solo tutto è stato fatto per ottemperare alla profezie su di Lui, espresse dai profeti, ma anche perché esse esprimevano un concetto che andava oltre quel tempo e si spingeva nel futuro di ogni tempo.  

Quindi le parole di questo evento delle vita terrena di Gesù, è da considerarsi un evento che si sarebbe ripetuto in ogni tempo, di ogni generazione del mondo. Gesù voleva dirci, che le generazioni incredule e perverse ci sarebbero state, anche nel futuro tra i suoi discepoli o apostoli. E lui si sarebbe posto ancora e ancora la domanda fino a quando vi sopporterò?  Fino a quando il Padre celeste non dirà basta! Dopo tutto è già avvenuto che Dio Padre dicesse basta, con il diluvio universale...


Luca:9, 46-48.
Gesù non vuole un discepolo più grande.

Come i discepoli erano abituati fare, litigavano per stabilire chi fosse tra loro il capo o il migliore, ma Gesù che conosceva bene il loro intendimento e per dipanare ogni dubbio disse loro: ” Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Perché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è il più grande”

In Matteo 18,1-5 vi è scritto così: gli apostoli chiesero a Gesù: “ Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”  Gesù risponde praticamente allo stesso modo come in Luca.
Ora la frase si potrebbe girarla al suo opposto e ne verrebbe fuori che chi amava sinceramente Gesù era Giovanni, il più piccolo degli apostoli.  Che amava Gesù di un amore filiale, più degli altri apostoli, tanto che è l’unico che poggiò la sua testa sul petto di Gesù durante l’ultima cena. Ma Gesù specifica una cosa ben precisa. Chi accoglierà questo bambino che era un estraneo per loro, nel Suo nome, accoglie Gesù e il Padre Celeste. E dice solo, chi diventa piccolo agli occhi di Dio e del mondo, sarà il più grande, ciò significa che non era la forza  bruta, la sopraffazione, che gli apostoli avevano bisogno, ma il candore, la semplicità, l’umiltà, che è espressa in un bambino, come in un agnello. Quindi gli ultimi erano i primi. Chi avrebbe governato il suo gregge di pecorelle, non doveva essere un bruto, ruspante, ma un delicato, tenero, misero, semplice, umile e candido, questo è l’immagine che Gesù voleva del suo primo apostolo!  Questa decisione di Gesù non sottolinea che era Pietro, come molti vorrebbero intendere, anzi sottolinea invece che era Giovanni. L’unico che non ha tradito o rinnegato Gesù, il primo e l’unico che riconosce Gesù sul lago di Tiberiade. Quello che era più vicino all'ottica di Gesù era proprio Giovanni.  E non ultimo Gesù affida al suo amato discepolo sua madre. Il Regno dei Cieli non è per i grandi o i forti ma per in candidi e gli umili.
In questo passo non c’è nessuna designazione per nessuno dei suoi apostoli. Precisa solo qual è la regola da seguire per capire chi era il vero primo apostolo!


Luca 9, 18-21
E venne che, mentre stava pregando in disparte, i discepoli erano con lui; e li interrogò , dicendo: “ chi dicono che io sia?”  essi risposero: “Giovanni il battista, altri Elia, altri ancora uno degli antichi profeti resuscitato”  Gesù disse: “ ma voi, chi dite che io sia?”  Allora Pietro rispondendo disse: “ il Cristo di Dio!”,  il Cristo cioè l’unto di Dio.

In Matteo c’è una parte aggiunta che in Luca non c’è, può essere che Luca se ne sia dimenticato?…ma è molto strano! Una cosa così importante se ne dimentica.  Non credo proprio!

Matteo 16, 13-20: Allora Pietro rispose a Gesù: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente!”
Gesù rispose: “ Tu sei beato, Simone figlio di Giona, perché non da carne e sangue ti hanno rivelato ciò, ma il Padre mio che è nei cieli. Ebbene, anch’io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non preverranno contro di essa.  Ti darò la chiavi del regno dei cieli e ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.


Ma l’espressione che va contro questo discorso “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e …..  Ti darò la chiavi del regno dei cieli …. e ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.

È questa: ” Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Perché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è il più grande” Che fa ben capire, che Gesù non voleva un primo, non voleva un capo, altrimenti non avrebbe insegnato questa parabola, che è in antitesi con l’affermazione del primato petrino.
Inoltre nella stessa apocalisse che si vuol farla passare per una mera metafora come BXVI ha detto, esprime che la chiesa terrena avrà un termine… identificato e prodotto da un nuovo Giuda. Colui che la farà riemergere o rinascere sarà lo stesso Cristo!

Perché dire che le porte degli inferi non prevarranno sulla chiesa indicava che Gesù non avrebbe permesso la sua caduta, cosa che in Apocalisse esprime un concetto completamente opposto.  Inoltre Gesù non avrebbe dato l’Apocalisse a Giovanni se tale espressione espressa in Matteo.”... le porte degli inferi non preverranno contro di essa.”   fosse autentica, perché in apocalisse si parla chiaramente della fine della chiesa terrena.  E la sua nuova edificazione sotto l’autorità diretta di Cristo! Anche il tempio di Gerusalemme si pensava fosse eterno, cosa che invece sappiamo bene che è andato a fuoco diverse volte e anche distrutto, ma non solo gli ebrei credevano che Dio rimanesse perennemente in Israele ed invece cosa ha fatto, ha cambiato popolazione… Questo fa capire che Dio può cambiare le cose come egli vuole e che non c’è uomo che possa dir diversamente, l’uomo può far credere cose non vere, modificare le scritture come egli vuole ma al fine-fine, Dio fa sempre il suo corso.  Inoltre in Apocalisse si legge chiaramente che Dio manderà un angelo a portare un nuovo vangelo Eterno, perché mai? Se quello dato da Gesù era definitivo? Perché, semplicemente l’uomo, avrebbe modificato quello lasciato da Gesù, così come fu per l’Antico testamento, che la casta sacerdotale mise ripetutamente mano alla scritture.

Solo il discepolo Matteo riporta questo passo come mai?  Perché gli altri tre apostoli riportano solo una parte del discorso e non tutto, un discorso così di primaria importanza riportato solo da Matteo? Se l’avessero riportato totalmente identico gli altri evangelisti sarebbe stato una confermazione della veridicità del testo.

Inoltre faccio notare un particolare.

Come mai Gesù chiama sempre Pietro con il nome di Simone di Giovanni o di Giona e non Pietro come egli lo avrebbe chiamato in origine quando lo scelse? E come mai anche dopo la sua resurrezione continua a chiamarlo con il suo nome originale e non Pietro? Se il soprannome dato da Gesù a Simone di Giovanni era così importante, perché non lo chiamava con questo(Pietro) e non sempre con il suo vero nome?  Perché Gesù chiama Pietro,  Cefa e non Pietro?

La frase curiosa di Gesù verso Pietro o Simone di Giovanni, fa notare molti aspetti, mai osservati dalla chiesa quasi che essa voglia leggere solo quello che le fa comodo…. Infatti nelle omelie mai si sentono le parti che creerebbero perplessità nella popolazione … La chiesa ribadisce solo quello che lei ritiene giusto, non quello che è giusto!

Giovanni: 21, 22-23 “ se voglio che rimanga finché io venga, che te ne importa?” Questa espressione non si addice a chi è stato nominato tuo primo ministro, non si dice a chi tu hai scelto come tuo vicario, non si dice a chi dovrebbe governare la tua chiesa!! La si dice a chi non è sincero, dopo tutto le tre affermazioni di Gesù “Simone di Giovanni tu mi ami?” dette con tanta insistenza, indicano che Pietro non era sincero, nelle sue risposte altrimenti Gesù non avrebbe chiesto per tre volte la medesima cosa, perché Gesù legge l’animo umano.  Le tre risposte di Pietro che dovevano ribadire un concetto sincero, ma alla fine si è quasi risentito di essere richiamato per tre volte, indicando proprio che Pietro vuol apparire sincero, cosa che non lo è, Gesù gli continua a dire che segua la pecorelle che sia un pastore di anime, come gli altri discepoli, infatti da tutti l’ordine di andare nel mondo a portare la buona novella … se solo Pietro fosse stato il vicario di Cristo, solo a lui Gesù avrebbe dato questo ordine, cosa non vera, da quello che si rileva dai vangeli.  Tutti gli apostoli (discepoli) erano uguali al cospetto di Gesù, nessuno era primo, nessuno era il più grande, ma tutti lo erano parimenti allo stesso modo.

Gesù non gli dice che deve guidarle il popolo ed infatti in ciò dice seguimi, il seguire è implicito che il vero pastore è solo e solamente Cristo. Altrimenti non avrebbe detto seguimi, ma caso mai avrebbe dovuto dire, ora fai il tuo cammino, ma così è.  Tra l’altro questo discorso Gesù non lo fa in separata sede, ma innanzi agli altri discepoli e questo non vale solo per Pietro ma per tutti. Se l’avesse fatto in separata sede allora, il riferimento a Pietro sarebbe stato esplicito e chiaro. Mentre era un esempio per tutti.  Qui non c’è una volontà di Gesù nel darsi un vicario. No, no, c’è solo la volontà di saggiare la veridicità di Pietro. E in questo passo siamo già oltre la resurrezione! Questo fa capire che se fosse vero che Pietro era il primo degli apostoli e il vicario di Cristo, Gesù non avrebbe apostrofato Pietro in quel modo. E ripeto Gesù è già risorto!
Oh si, so che la chiesa non accetta questa versione, ma la chiesa ha scelto Pietro perché se avesse scelto Giovanni avrebbe dovuto edificare una chiesa più spirituale che non quella di Pietro che rispecchiava un carattere un po’ più ribelle, rispetto a quello di Giovanni tutto dedicato alla spiritualizzazione della fede.

“Che te ne importa?”  Gesù risorto è un po’ risentito per il modo di trattare il suo apostolo preferito, da parte di Pietro, pare che Pietro non ami Giovanni da come si esprime nei suoi confronti anzi la frase di Pietro : ” Signore e di costui che sarà?” ha un sapore strano, Pietro non considera molto bene Giovanni, infatti non lo chiama per nome, come si fa con un amico o compagno di viaggio con cui si sono condivise tante cose, anche personali, c’è una certa acredine nei suoi riguardi, un risentimento, un invidia celata; lo tratta da persona estranea come se Giovanni fosse un impiccio e lo esprime con quella frase … la riposta di Gesù, non è molto simpatica, anzi è piuttosto dura e sibillina.  Dopo tutto solo Giovanni ha le visioni e le apparizioni della Trinità di Dio, solo Giovanni vede Dio in trono con i 4 Esseri viventi, i 24 Vegliardi, i sette Spiriti Santi ecc. Solo Giovanni vede il regno di Dio, solo Giovanni il più puro di tutti come un bambino, ha tutte le manifestazioni dell’estasi divina. Solo Giovanni viene scelto da Gesù a sostituirlo per sostenere sua madre.


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Normalmente, la chiesa legge questa parabola svincolata da altro contesto della parola di Gesù, la cosa è sbagliata, però voglio dare un altra intepretazione a questa frase....che potrebbe non essere coerente con altre parti e con alcune profezie, sia con l'apocalisse, che la Emmerick che altre...sulla fine della chiesa

Matteo 16, 13-20: Allora Pietro rispose a Gesù: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente!”
Gesù rispose: “ ............. Ebbene, anch’io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non preverranno contro di essa.  Ti darò la chiavi del regno dei cieli e ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.

Intanto sappiamo bene che la parola Pietro non esisteva nei primi vangeli , ma esisteva la parola Cefa cioè sasso e che poi per motivi di analogia e si volle a tutti i costi far credere che la pietra , fosse Pietro, invece come ben si sà la pietra o roccia è Cristo stesso. Mente il sasso Cefa è pietro o simone di Giona. Penso che Gesù abbia attribuito questo soprannome per la caparbietà e forse anche per altre ragioni caratteriali di Pietro, come si come chiama i fratelli di Giovanni Boanerghes.  Che è solo un sasso tra tanti sassi.... e non è una Pietra, sotto il profilo scientifico un sasso è piccolo, mentre una Pietra = una roccia è enorme. Ma che senso ha dire a Simone di Giona tu sei cefa e su questa pietra costruiro la mia Chiesa, beh si capisce che Gesù intndeva che la chiesa doveva sorgere su Cristo, non su Pietro come la chiesa volutamente ed erroneamente ha voluto intendere, come se dire così fosse un atto liberatorio da Cristo, cioè come se avesse in qualche modo voluto separe Cristo da Pietro, ma non per volontà di Pietro, ma per volontà di altri successivamente. Poi dice " e le porte degli inferi non preverranno contro di essa.  "  questa frase è contraddittoria rispetto sia all'apocalisse che alle scritture di famose profezie che da quel che si legge la chiesa ad un certo punto verrà distrutta, ma allora cosa intendeva questo discorso...ma gli inferi cosa sono, sicuramente è il riferimento all'inferno, ma dire le porte non rpevarranno indicava che il peccato non sarebbe mai entrato in essa, cosa che vediamo bene , che non affatto così....la lobby gay chissa da quanti secoli è presente, la massoneria ecclesiastica idem, ecc Per ci la frase parrebbe non realistica, ma allora cosa intendeva? . Credo che abbia un altro tipo di lettura ....intanto l'unica chiesa che non può crollare sotto l'azione del peccato, perchè gli inferi sono coloro che portano con se il peccato, è la chiesa eterna, cioè la chiesa del Paradiso se vogliamo vederla così....ma allora cosa voleva intendere Gesù con questa farse, se essa è vera, e non aggiunta da altri... Ma prendiamola per vera.... penso che intendesse che Pietro e gli altri apostoli dovessero fondare una chiesa eterna in terra, una chiesa santa come Gesù avrebbe voluto, non una chiesa terrena come è la chiesa attuale, e quindi questo fa capire che sarebbe dovuta sorgere la chiesa dei 12 apostoli, la quale in asseblea eleggeva direttamente i suoi successori, senza attendere la morte degli aspostoli per eleggere nuovi capi, se guardiamo bene così ha fato Gesù, ha eletto gli apostoli finche era in vita, non ha dato mandato ad altri di farlo, quindi ciò sta indicare che erano i 12 che dovevano sceglie i loro successori e non altri. e la chiesa doveva essere dominata da 12 apostoli i quali molto probabilemente potevano tranquillamente avere ognuno sotto di loro diciamo dei gruppi facenti parte della medesiama chiesa....penso proprio che se il pezzo è autentico indichi proprio che Gesù volesse una chiesa degli Apostoli e non una chiesa sola di Pietro, perchè Solo Cristo è la roccia e il suo pilastro portante maggiore, non Pietro... per cui i 12 apostoli a Cristo dovevano sottostare, anche se poi Gesù disse loro andate a portare la buona novella, ma ciò non era contrario alla formazione di un unico gruppo di 12 apostoli, che poteva anche avere un apostolo predominante sugli altri, ma tutti e 12 uguali perchè in definitiva i 12 erano parimerito innanzi a Cristo, coesì come Gesù ce lo fa capire chiaramente in diverse parti dei vangeli.... Anche perchè penso che creare un gruppo dirigenziale formato da 12 soggetti sia più equo rispetto ad un gruppo di un solo soggetto che egemozza tuttala scena, che si pone innanzi agli alri come Dio, il fatto che Gesù ne abbia secelti 12 non è casuale, non solo in ricordo alle dodici tribù, ma anche per altre ragioni che sono proprio di tipo dirigenziale dalla chiesa, per non cadere in idolatria, si perchè un solo soggetto sarebbe ed è diventato un idolo, mentre 12 soggetti non sarebbe stati idoli, ma parimenti uguali tra loro, e solo a Cristo dovevano riconscimento di Re. Penso che Gesù non volesse assolutamente che ci fosse un pontefice Re, proprio per evitare questa idolatria da parte della masse. Quindi un tavola rotonda di 12 apostoli era secondo me il vero disegno di Gesù. Anche perchè tutti insieme potevano scrivere meglio le memorie di Gesù, senza influenze esterne.
Ripeto che se condo me in questo pezzo Gesù dice che egli voleva una chiesa eterna in terra, non una chiesa terrena, perchè la chiesa terrena controlla le cose terrene , mentre la chiesa di Cristo quella eterna celeste controlla tutto ciò che è spirituale, e la chiesa terrena attuale non controlla nulla...
Ciò fa capire anche che "Ti darò la chiavi del regno dei cieli "  questa frase, seguendo questa logica è giusta , perchè solo ad una chiesa eterna terrena, dove il peccato non esisteva, cioè si chiedeva la santià come element base, poteva aver successo, cioè veramente a questa chiesa Gesù avrebbe dato le chiavi del regno dei cieli, non ad una chiesa peccatrice, qual'è quella di oggi.... e anche quella di ieri....in Sostanza penso che la chiesa parlalleva sia nata poco dopo la creazione della chiesa reale, sicuramente molto dopo la morte degli apostoli... la chiesa terrena ha posto pietro come suo vegliardo e ne ha fatto un idolo, tanto che il potentefice è divetanto un idolo.... mentre la chiesa che Cristo voleva doveva averne 12, ed era la vera chiesa apostolica...quella dei santi, cioè aministrata da santi....

LA POTENZA DI DIO SI MANIFESTA NEI PICCOLI

 domenica 16 novembre 2014



 LA POTENZA DI DIO SI MANIFESTA NEI PICCOLI

Prima di tutto chi sono i piccoli, esso non sono solo i bambini, ma anche coloro che sono ignoranti, o poco istruiti, anche coloro che hanno poco spirito, anche coloro che essendo grandi ma non hanno conosciuto Cristo, i poveri, gli indifesi, i bisognosi e non ultimi i peccatori, ma i piccoli sono anche gli umili.

Mt 18,1-11 - Chi è il più grande nel regno.

1In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli.  5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.6Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare.  7Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!8Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno.  9E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. 11[..]»


 «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».   

E' il più piccolo! cioè il più umile chi non si erge e chi non si esalta, e chi può essere così umile e così grande al tempo stesso, se non il Padre Eterno, il Figlio Suo lo Spirito Santo e la Vergine immacolata...  l'affermazione di Gesù non riguarda solo gli esseri umani ma tutti coloro che sono nel Regno dei cieli.... per noi il più piccolo, è l'innocente, il povero, l'umile, il saggio, ecc... tutto ha un grado, un livello, si sale sempre più in alto e più si sale e più si trovano anime umili, candide, pure, sfolgoranti, piene d'amore. 

"In verità io vi dico, se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli."  

 .....meditate ..... diventare come bambini significa diventare candidi, puri, abbandonare il peccato... donarsi a Dio ma non solo nell'essere ottimi sacerdoti, ma anche buoni padri e madri  di famiglia per dare al mondo santi figli. 

"E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me."
Perché Gesù che è Dio, figlio del Padre Celeste, abita nei più piccoli, negli umili. nei candidi, nei puri di cuore....

"Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare." 

Questa frase è particolare perché è condiziona....dal crede in Gesù.... e dice "che credono in me" questa parte è curiosa, perché indica che ci potrebbero essere dei bambini o degli adulti che pur essendo umili, candidi, miti, ecc non credono in Lui.... quindi Gesù condiziona il suo comando solo per coloro che credono in lui, gli altri non otterranno nulla.  Se scandalizzate (pedofili, prostituzione, riti satanici, ecc)queste esseri umani, che sono a me devote, vi conviene uccidervi prima che io faccia la mia sentenza, questo è il senso vero dell'espressione, perché significa che non otterrete misericordia. Per questa ragione, si battezzano i bambini piccoli, appena nati, perché così facendo se ad essi accaddese un dramma, in funzione del fatto che i genitori li hanno battezzati, per la loro fede, essi salveranno... Però Lo scandalizzare i piccoli non è inteso solo per i soggetti cristiani,  ma per tutti anche i non cristiani, nel senso che i soprusi che si fanno verso questi anche se non dovessero credere, sarebbero considerati da Dio sempre reati... quindi passibili della stessa sorte. 

"Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!"

Lo scandalo esiste lo dice e lo fa capire, ma fin tanto che esso, rimane rinchiuso nell'ambito personale e non viene posto pubblicamente esposto alla gogna del popolo, esso non verrà considerato uno scandalo. Quindi guai a coloro che fanno scandalo verso chiunque...

"Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. ""
Non è la mano o il piede che reca scandalo, ma semmai la coscienza, la mancanza di valori, della morale, dell'etica, dell'onesta ecc, che fa scandalo, dice allontanalo da te, cioè fuggi il peccato, allontana chi ti propone il peccato, staccati da esso, e riufiutalo, gettalo via. E' meglio entrare nel regno dei cieli come uno storpio anziché perdere la vita eterna. Cioè è meglio per te essere privo di qualsiasi benessere materiale, anziché perdere il bene più grande della esistenza...  In pratica tutto sta nella volontà, nel opporsi fermamente alla tirannia di satana, ma anche ai desideri smodati dell'essere umano. 

"""E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.""

Per occhio intende che tu sei un guardone, uno che mira solo a vedere cose scandalose, quindi un soggetto bramoso di sensualità, sessualità e perversione, in sostanza malizioso, uno che cerca sempre una soddisfazione fisica, quindi ti dice meglio che tu sia cieco, anziché terminare i tuoi giorni nella geenna ... 

""""Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. """

Questa frase è particolare, qualcuno si chiederà per quale ragione pone alla pari i piccoli con gli angeli, quale relazione c'è tra i due? 

Dice volete sempre bene ai piccoli, non solo bambini e non disprezzate mai costoro, non trattateli con sufficienza e non allontanateli da voi, come derelitti, come oggetti  senza valore da evitare come la peste e non persone  umane da amare.  Dice che gli angeli in rifermento ai custodi di costoro, sono sempre in contemplazione del volto di Dio, quindi ci stà dicendo che Dio vede mediante loro, quello che il mondo fa a loro e quindi Dio giudica sempre l'operato di chiunque muova qualsiasi azione verso costoro... questo è quello che intende dire, gli angeli di costoro  stando in contemplazione del Padre Celeste Esso vede attraverso gli occhi degli angeli, e mediante quelli dei bambini, in sostanza guardare in faccia uno di questi piccoli è come guardare Dio, cioè significa che mediante questi piccoli e candidi esseri ci si trova innanzi alla presenza del Padre Eterno. 

In poche parole il bambino candido, puro, immacolato, è lo specchio di Dio e mediante esso, Dio ti guarda. 

Questo dovrebbe essere un monito e un motivo di amare di più i piccoli. 

E la stessa cosa avviene con Gesù quando esso dice, chi vede me vede il Padre, significa che Gesù ha sempre innanzi a se il Padre e chi ha la fortuna di guardarlo in volto, il Padre lo vede... di conseguenza l'essere umano vede il Padre, come per i bambini, Gesù funge da tramite, oltre che essere lui stesso Dio.