LIBERTÀ DI TRADIRE

Dal punto di vista del confezionamento del discorso è ben studiato , ben scritto, ben espresso, ma vediamo qual'è il punto dolente della questione.  Al minuto 6:28 sentiamo la frase : "amare è lasciare l'altro libero anche di tradire " 

Ho Ascoltato tutto il discorso, su buona parte mi trovo abbastanza d'accordo anche ci sono alcune cose che sarebbe a mio dire un po tirate. Quando dice che Gesù avrebbe insegnato di lasciare l'altro libero anche di tradire?  Primo bisogna precisare che Gesù non l'ha mai detto, in nessuna parte del vangelo vi è scritto; secondo non si conosce il pensiero Cristo, perchè non l'ha espresso, quindi non possiamo interpretare un gesto senza sapere realmente quale fosse il suo vero pensiero; per cui quello che afferma Leone XIV è una forzatura interpretativa, personalmente non lo avrei detto, perché può portare dei pensieri che non vanno bene e indurre le persone a tradire maggiormente, solo perché Leone XIV fa credere che Cristo lo ha detto, molte persone che non sanno e non leggo i vangeli credono a che quanto ha affermato sia cosa vera. Aver introdotto questo concetto non è stato per nulla una bella idea, porterà nel tempo a cose non positive, appare un gesto di permissivismo che in questo tempo non va bene, già la società si sta corrompendo e ogni cosa è possibile, introduciamo anche questo concetto, siamo proprio messi bene.

Nessuno dice che Cristo abbia impedito a Giuda di fare il suo corso, ma non bisogna neppure dire ciò che non ha detto Leone XIV e non si può sapere cosa abbia pensato Cristo, visto che non lo ha espresso. 

Poi secondo me ha mescolato diverse cose di altre parti dei vangeli come la lavanda dei piedi che non c'entra nulla col discorso. M'è sembrato un discorso si ben costruito, ma un puzzle di tanti pensieri che alle volte non mi parevano affatto così concordanti. La filosofia di questo discorso è molto perniciosa, da l'impressione che voglia in qualche modo scusare il tradimento non solo quello umano, ma forse anche quello di Giuda e ciò creerebbe una breccia pericolosa nella Chiesa, con un possibile scisma. 

Se fosse vero quel che afferma Leone XIV perché Cristo ha detto Matteo, 16, 23: «Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: “Lungi da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!”» mi fa capire che non scusava affatto il tradimento, se avesse scusato il tradimento non avrebbe detto a Pietro diverse volte che era un satana e quindi un traditore, non avrebbe detto che al canto del gallo lo avrebbe tradito 3 volte, se fosse vero che Cristo farebbe intendere che ti lascia libero nel tradirlo, questo è un discorso sottile ma mellifluo. Il fatto stesso che Cristo ha richiamato, rimproverato e cacciato Pietro diverse volte, oltre che annunciare il suo tradimento, indica che non scusava affatto chi lo stava per tradire, ma sottolineava che Lui non è d'accordo con chi lo tradisce. Ma infatti quando si legge nell'ultima cena che ha permesso a Giuda di intingere con Lui il cibo, questo lo ha fatto solo per far capire agli altri chi lo tradiva non per scusarlo, ma per evidenziare il traditore, innanzi agli altri, perchè fosse manifesto chi lo tradiva. E questo non è affatto un atto di benevolenza anzi, indica che è totalmente contrario a chi tradisce e quindi  nettamente contro il discorso fatto da Leone XIV che vorrebbe far credere che Cristo permette il tradimento, quando leggendo diverse parti del Vangelo si nota che Cristo mette in evidenza i traditori perchè devono essere smascherati e allontanati dalla Chiesa. Il fatto stesso che abbia cacciato Pietro diverse volte indicava che nella Chiesa non dovevano entrare i traditori e questo sottolinea che Cristo non ama chi lo tradisce come farebbe intendere Leone XIV. Quindi Cristo non amava proprio per nulla chi lo tradiva, altrimenti non lo avrebbe evidenziato e non lo avrebbe detto "Chi intinge con me è colui che mi tradisce", se veramente amava anche il traditore non lo avrebbe detto, non lo avrebbe pubblicizzato innanzi ai discepoli  e ciò significa che le parole di Leone XIV sono parole che portano fuori strada tutti coloro che credendo che tali parole siano positive, invece hanno uno scopo ben diverso da quello che Leone XIV vuole promuovere. Da l'impressione che l'Intenzione di Leone XIV sia quella di ridurre il peccato di tradimento che principalmente riguarda proprio Giuda, ma non solo perchè se guardiamo bene anche Adamo ed Eva tradirono Dio e quindi e tutto un discorso legato al fondamento della fede stessa, qui si sta distruggendo di proposito il fondamento sui cui si Basa e poggia il Cristianesimo e anche l'Ebraismo. In sostanza il deicidio verrebbe a mancare e quindi la comunione, la confessione e ogni altra pratica di misericordia verrebbe distrutta da questa idea. Perchè questa Idea della libertà di tradire porta alla distruzione totale della Cristianità. In pratica nessun uomo sarebbe colpevole della morte di Cristo, ne gli Ebrei, ne i romani, ne alcun uomo nel mondo e Cristo sarebbe morto per niente. Con la conclusione che i peccati non esisterebbero, per cui nessuno si sentirebbe più un peccatore e non ci sarebbe più la necessità di rivere neppure il battesimo, quindi la chiesa si sfalda. Questa che Leone XIV ha posto è la pietra miliare della distruzione finale. Allora la mia profezia del 1983 è vera. Il problema è che come ho scritto in altri articoli l'anticristo sarà colui che prima di essere tale dovrà apparire santo e più esso brillerà farà portenti e miracoli, e più esso sarà osannato da un popolo che sarà talmente preso dalla sua dottrina rinnovata che avrà smarrito la retta via, e non vedrà più la via del Signore; allora in quel momento si paleserà il vero Anticristo e nessuno se ne accorgerà, forse neppure gli eletti come è scritto nel vangelo. Come ho sempre detto il vero anticristo non è un politico ma uno che sta nella Chiesa di Cristo.  Sarà talmente adorato che si creeranno Cristiani contro Cristiani che combatteranno per lui pur che le sue parole siano fatte verità anche contro la vera Verità. Siamo solo agli inizi...