Una
sostanza che levita.
Oggi vi voglio raccontare alcune delle invenzioni che nel corso degli anni ho realizzato ma che poi non ho potuto brevettare causa di mancanza di fondi, ovviamente non entrerò nei particolari delle cose, per non dar a qualsiasi la conoscenza per crearle o per riprodurle, ma descriverò gli effetti e cosa servivano almeno fino al punto che io stesso avevo fatto ricerche e analisi.
A circa 27 anni progettai e realizzai una delle tante formule che avevo inventato quando avevo 15 anni, ogni tanto mi decidevo di produrre qualcosa, anche solo per mio diletto anche se sapevo benissimo che non possedevo i soldi per brevettarli, ma per lo meno volevo vedere gli effetti che le stesse avessero avuto, tenete presente che se idoneo qualsiasi cosa, io prima di tutto la provo su me stesso, qualsiasi cosa primo lo testo su di me, specie se sono prodotti farmaceutici o di natura che devo svolgere un compito all’interno del corpo umano. Non ho mai usato un animale per tale scopo anche perché la povera bestiola non ti sa dire se sta male o no o quali problemi riscontra per cui era sempre meglio l’essere senziente che ti poteva dire i pro e i contro.
Orbene a 27 anni decisi di produrre e sperimentare una sostanza speciale, che da un bel po' di tempo mi frullava in mente, lo feci comperati gli elementi la produssi tutto sommato anche abbastanza rapidamente, per quello che potevo fare; anche se c’è da dire che avevo costruito dei macchinari che sicuramente non esistevano per cui le producevo con essi. La sostanza assumeva a termine della reazione chimica una bellissima colorazione rosso ciliegia chiaro che però nell'arco di 3 giorni si scuriva ma non perdeva la sua proprietà principale. Avevo in quegli anni conosciuto un ingegnere di Leini vicino a Torino che lavorava presso una società di strumentazioni scientifiche un’azienda che costruiva sia apparecchiature che analisi conto terzi, mi diede la possibilità quasi a gratis di far alcune analisi della sostanza che avevo inventato. Perché le feci perché una della cose che avevo notato che la sostanza non bagnava il vetro del bicchiere da laboratorio dove veniva posta e questo era un vero mistero, mi chiedevo come mai, sapete neppure una goccia di liquido rimaneva sulla superficie del vetro, nemmeno a livello atomico, nulla di nulla, per cui decisi di far far una analisi per capire, allora si utilizzo lo spettrofotometro di massa, l’analisi era tutto sommato facile e infatti la potei farei pure io, sicuramente il tipo pensava di poter decifrare la formula ma non lo poté fare per quello che poi emerse. La sostanza venne posta su una cella speciale al diamante, e fu avviata l’analisi praticamente in tempo reale, vennero fuori di dati i grafici, ma qualcosa di strano non andava, il grafico si presentava come una linea retta, la cosa non era mai successa e fu ripetuto 30 volte niente, venne chiamato il tecnico per capire se la macchina funzionasse a dovere ma tutto funzionava bene, perché vennero fatti altri test con altre sostanze conosciute e tutto andava, allora mi venne un dubbio, e dissi non è che la sostanza levita? E spiegai che mi ero accorto che non bagnava il vetro , a quel punto l’ingegnere comincio a sospettare che avessi ragione l’ultimo tentativo si ripete ancora la stessa cosa, non si vedeva assolutamente nulla, una linea diritta, al che anche l’ingegnere dedusse che la sostanza levitava, non vi era altra spiegazione. Allora provammo oc un apparecchio che non ricordo come si chiamasse il quale mediante un flusso di plasma poteva capire con quali elementi la sostanza poteva essere fatta, io però avevo mosso delle perplessità, non tanto perché l’apparecchio non potesse, quanto temevo qualcosa di anomalo, ma l’ingegnere mi disse che nessuna sostanza poteva creare problemi alla macchina ed invece avvenne l’imprevedibile, la sostanza non era una cosa normale, avrebbe dovuto pensarlo, inserisce la sostanza nella macchina in un piccolo campione , ma quando avviò la macchina la cella dove venne posizionata che per fortuna era ricambiabile si bruciò la sostanza produsse una temperatura altissima attorno ai 2000°C certo la cella non era progettata per resistere a quelle temperature e io non lo potevo sapere, anche se avevo una strana sensazione e infatti ebbi ragione, in parole povere non si ottenne nulla, se non che la sostanza levitava sulla cella al diamante e sul vetro, già questo era una cosa straordinaria, nessuna sostanza liquida la mondo faceva questo, ma si era capito che sarebbe rimasta una sostanza impossibile da capirne la struttura esatta, ovviamente non fornii con cosa l’avevo realizzata e come, mi pare ovvio. Ovviamente l’ingegnere al quel punto non si arrischiò più di fare altre analisi non sapendo con cosa avesse a che fare e perché una sostanza organica potesse generare tanto calore e rimanere sollevata di pochi micron dal contenitore dove era posta. Eppure è una sostanza liquida, non gassosa.
Come levitasse la sostanza non si sa, presumo che fosse una questione elettrostatica, ma una sostanza liquida che sia elettrostatica mi pare poco probabile, proprio per la sua natura liquida, però potrebbe anche essere. Cosa causasse l'elettrostaticità non lo so, probabilmente la struttura molecolare della sostanza aveva caratteristiche particolari che producevano quell'effetto. Nella sostanza non erano presenti metalli ferromagnetici o metalli in generale, per cui la levitazione non era di tipo magnetico, almeno apparentemente, avveniva a temperatura ambiente anche se il freddo aumentava la levitazione. Non l'ho mai ghiacciato, non so il perchè, forse le l'avessi ghiacciato avrei visto realmente un distacco notevole, probabilmente si. Non era levitazione sonora. Un mistero!
Allora mi arrischiai a fare delle ricerche di altro tipo, volli vedere su di me che effetti avesse, devo essere onesto ho iniziato con quantità veramente microscopiche perché non sapevo con cosa avessi a che fare realmente, anche se i prodotti di partenza non erano tossici, però la prudenza insegna sempre. Inizialmente non ebbi alcuna risposta di alcun tipo la sostanza non faceva male, non vidi niente perché effettivamente era troppo bassa; nel corso dei mesi aumentai progressivamente l’uso e feci anche delle analisi per vedere se vi erano dei dati sballati, nulla di nulla, tutto regolare, se non che dopo 5 mesi di progressive assunzioni una mattina mi accorgo di qualcosa di strano non so se era la sostanza assunta, o se ero io, ma avvertivo in tutto il corpo come delle scariche elettriche i peli sulla pelle era drizzati, non fu un evento momentaneo durò quasi tutta la giornata, non mi dava molto fastidio, ma avevo riscontrato che l’energia bioelettrica del corpo si era alterata, non avevo mai misurato la mia energia corporale, per cui fu una cosa così, che feci per capire, la quantità di voltaggio era più alta del normale, di pochissimo ma fatto sta che sentivo realmente la corrente elettrica percorrere tutto il corpo. Bisogna anche dire che qualche fenomeno precedente a tale esperimento lo avevo già avuto ma di breve durata alcuni minuti, per cui non so se era in connessione alla sostanza oppure no, per cui continua ad assumerla ma senza modificare la quantità, dopo 10 giorni esatti capii che la sostanza alzava realmente la bioelettricità del corpo, come la modificasse non lo so, ma penso interessasse i centri nervosi, il cervello e tutte le direzioni nervose, dopo 10 giorni ebbi all’improvviso una scarica di un vero fulmine dalla mano sinistra che colpi accidentalmente la case del computer che era di metallo, la scossa fu forte perché il pc si spense, io sentii però molto freddo nel momento che avvenne, la cosa mi preoccupo accade anche poi successivamente di scaricare corrente nell’acqua e ogni volta sentivo freddo. Decisi di interrompere immediatamente ogni assunzione della sostanza, ci vollero circa 15 giorni per tornare normale, avevo visto che la temperatura corporea tendeva ad abbassarsi infatti avevo molto freddo, ma poi quando la sostanza iniziò a ridursi il suo accumulo la temperatura corporea si rialzò rapidamente, tanto che mi tenevo avvolto da una coperta elettrica separata da un soprabito antipioggia in plastica. Non ero molto preoccupato perché a parte il freddo non stavo male, anzi mi pareva di essere molto in forze, per altro soffro di geloni e di iperidrosi per cui era facile per me sentire freddo comunque sia. Ovviamente non tornai più sulla sostanza a livello farmaceutico, ma volli vedere altri utilizzi vidi che si potevano creare delle materie plastiche con un sistema di condensazione, ma non era facile mantenere le caratteristiche viste fin ora , cmq era interessante perché alcune di queste avevano interessanti usi; una era elettrica, una faticava a legarsi e ogni parte stava distante come se fosse repulsiva, altre erano addirittura magnetiche, etc.
Non so sinceramente cosa mi fosse accaduto fino ai 30anni, ma ho sempre avuto la netta sensazione che Dio mi avesse investito della sua intelligenza, non avendo mai studiato nulla di informatica, elettronica, etc., di tecnologia, se non la chimica e la medicina anche in modo dico superficiale, non potevo aver queste conoscenze così avanzate da superare anche quelle già esistenti, quindi mi convinsi che qualcosa, o qualcuno mi permettesse di attingere a piene mani dalla mente di Dio, erano tecnologie troppo avanzate sia per me che per chiunque, solo un entità superiore alla nostra poteva contenerle. E ancora adesso che ho più di 50anni la testa funziona bene, solo che non più come in quel periodo. Pensate che riuscii dove gli hacker che avevo contattato in rete non erano riuscita a far nulla per riuscire a sbloccare un PC costruito appositamente solo per il vista, gli stessi produttori dell’HP mi dissero che non era possibile eliminare il vista dal suo interno e non era possibile in nessun modo sbloccarlo, perché era stato costruito con delle limitazioni fisiche, figuriamo io che sono uno che non demorde finche non sono riuscito a far quello che voglio se non arrivavo a ottenere un risultato ebbene dopo 2 mesi di tentativi all’improvviso tutto mi è chiaro, faccio brigo e scrivo nuovo codice che nemmeno lo sapevo fare, come abbia fatto ancora oggi me lo chiedo, non lo so, ma fatto sta che riuscii nel mio intento, bloccai il PC HP rimossi il vista e poi scrissi tutta la procedura in rete, così altri la potessero usare sullo stesso tipo di problema, in un forum di discussione dove gli informatici di mezzo mondo si ritrovano, e io beatamente gli dimostrai che anche se non sei uno smanettone, o uno che non ci capisce una mazza di quella roba , avevo fatto quello che loro non erano riusciti a fare, mi fecero un sacco di complimenti. Per me le cose non sono mai impossibili, più sono difficili e più le trovo facili, paradossalmente le cose facili mi sono difficili, strano no.
Se avessi i soldi per realizzare tutto quello che ho inventato non solo sarei penso la persona più ricca del mondo altro che Musk, ma io contrariamente agli inventori di tutto il mondo, i soldi li userei per aiutare gli altri, perchè tenerli per sé non ha senso logico, per dare una svolta positiva all’umanità, per ridurre la povertà, ed invece niente.
I prossimi articoli:
La supervitaminica
I metalli altamente condensati
Processo accelerante deiezioni animali
Materie plastiche innovative da rifiuti plastici
Processo ceramico rapidissimo (questo oggi voglio produrlo per farmi un
azienda) sperando poi che qualche investitore intelligente si faccia avanti.
Uno speciale forno per fusioni.
Altri….
I hope the translation made with Google translate is good
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non saranno più permessi!
E' inutile che li scrivete perchè non ho tempo per moderali.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.