INTELLIGENZA
SI O NO?
Partiamo dal capire cosa significano alcune parole di uso molto
comune, deficiente
deriva dalla parola latina deficere,
ed indica l'essere incapace di prendere qualsiasi decisione per il
proprio bene, in sostanza un soggetto incapace di far qualsiasi cosa,
potremo dire un ameba un soggetto amorfo, una persona totalmente
incapace di essere intelligente, la più totale incapacità di
prendere qualsiasi decisione in merito alla sua esistenza e a quella
del prossimo.
Il pazzo invece è colui che pur essendo in grando di
comprendere i suoi limiti, e di far le cose di uso comune, sragiona,
ed esce fuori dalla logica di uso comune, per se stesso e per il
mondo che lo circonda, solitamente la pazzia fa vedere o sentire o
agire in modi completamente diversi dal normale sentire della
popolazione. Ma non sempre chi è pazzo è anche defincente, alle
volte il pazzo così definito, un termine direi improprio sotto il
quale si racchiudono un insieme immenso di patologie, ma che fa
capire simbolcamente il problema di un determinato soggetto, non
sempre il pazzo è anche deficente, anzi spesso un pazzo ha i minimi
impulsi di cosa fare per se stesso, sa vestirsi e sa mangiare, etc,
non come il deficente che proprio non sa neppure di esistere.
Ora
l'intelligenza cos'è?
Possiamo
dire che è la capacità del cervello di creare discorsi logici e
raziocinanti, astrattivi, sopratutto astrattivi, dato che anche un
computers riesce a fare discorsi non logici, ma in qualche modo
programmati da noi, forse nel prossimo futuro le macchine potranno
fare discrsi logici, ma sempre su algoritmi da noi impostati
precedentemente, per cui si comprendere che se l'uomo non ha una
buona capacità logica una ottima astrattività o fantasia, non
potrebbe mai creare nulla di buono per se stesso. Quindi più che la
logica, il cervello deve essere astrattivo, fantasioso, la logica è
una conseguenza della matematica, la logica proviene dalla
matematica, dal saper far calcoli precisi, dal saper analizzare con
precisione qualsiasi cosa, e il nopstro cervello è realmente un
calcolatore, costuito più o meno da impulsi biochimici che comunica
ta di loro mediante stimoli chimici, tradotti poi in numeri e questi
in lettere e simboli. Quindi l'intelligenza senza la base matematica
non esiste, dovremo parlare unicamente di istinto, che non ha nulla
che vedere con l'intelligenza; gli anmali agiscono per la maggior
parte per istinto, fanno tutto sotto la luce dell'istinto, anche i
loro sentimenti sono istintivi, per un interesse di mangiare dormire,
e sessuale o di gioco, ma il pensiero intelligente è unicamente
umano, salvo qualche eccezione tra alcuni animali, che dimostrano un
certo grado di apprendimento e adattabilità, dimostrando al mondo
circostante, ma anche in questo caso, dire che siano intelligenti io
ci andrei cauto. Per esempio, lo scimpazè, il gorilla, l'orango, e
certi cetacei, o anche uccelli sono in grado di apprendere e taluni a
loro modo parlare, e qualche volta sembra anche comunicare uin certo
pensiero, ma bisogna vedere se sono in grado di astrarre, cioè di
creare pensieri astrattivi, perché se lo fossero allore potremo dire
che sono intelligenti, visto che il metro reale per dire che sono
intelligenti è proprio l'astrazione o detta anche fantasia, quindi
di conseguenza abbiasmo che un soggetto umano che non è in grado di
astrarre o fantasticare, è anche un soggetto che potremo definirlo
poco inteligente, infatti mediante l'astrazione di riesce sempre a
risolvere qualsiasi enigma o problema, e nella società non tutti gli
esseri umani sono in grado di astrarre nello stesso modo, ci sono
quellii dotati di grande fantasia e quindi estramente astrattivi e ci
sono quelli che invece proprio mancano quasi del tutto, per cui
potremo dire che l'intelligenza, non può avere una sola
catalogazione, non è unica petr tutti, ha in se stessa grado,
infatti la scienza umana, specie la psichiatria cataloga le persone
con il Q.I =quoziente intellettivo,che altro non è che un indice per
indicare il grado d'inteligenza di un soggetto che può andare da
meno di 100 a più di 200 o anche 300. Questo ci fa capire che usare
i termini comuni molto inteligente, poco intelligente o moderatamente
intelligente non possono essere considerati della offese, perché in
realtà la scienza stessa quantifica e cataloga comunemente l'essere
umano, con una forbice molto ampia Da-A, percui le definizioni che
vengono definite alle volte insulti noj sussistono visto che dire ad
un qualsiasi soggetto sei poco intelligente non significa dargli del
deficente, ma semplicemente affermare che il suo grado di
comprensione e la sua capacità astrattiva non è massima altrimenti
non avrebbe logica quello che la scienza fa, catalogare la società,
secondo il Q.I., che dimostra chiaramente l'intento da parte della
scienza e della società stessa, come anche della magistratura nel
stabilire chi è un genio e chi non lo è. Per cui se è assodato, a
livello psichiatrico che esistono i geni come esistono coloro che non
lo sono e che sono tecnicamente meno intelligenti, degli altri, è
anche assodato che non si possa dire a qualsiasi persona che è meno
inteligente rispetto ad un genio, altrimenti risulterebbe illogico
porre questa catalogazione, che definisce un grado all'inteligenza e
che tutti nella società ne fanno ampio uso, sia la medicina, che la
magistratura.
Per esempio dire sei poco intelligente, non è un offesa perchè
decisamente diverso dal dire sei un defincente o un pazzo, il poco
intelligente sta ad intendere che puoi essere all'interno del range
da 80 a 150, dire che sei stupido questa è un offesa perché indica
un grado intellettivo sotto alla soglia di 60. Per cui bisogna
veramente capirsi, se la psichiatria ha già creato i paramenti per
stabilire il livello d'intelligenza, perché anche la Legge di uno
stato non si adegua?
Ponendo i limiti e legando le parole che si possono dire e non essere
offensive?
Secondo il mio punto di vista dare ad un persona del poco
intelligente non è un offesa, perché non gli dai del deficente,
proprio per i parametri sopra esposti che la scienza ha già
ampiamente stabilito, altrimenti dovremo dare dei geni a tutti e
allora va farsi benedire tutti gli studi psichiatrici sul Q.I. non
avrebbero più alcun senso logico. Dovremo allora dire che siamo
tutti egualmente intelligenti e tutti geni, ma questo sappiamo
benissimo che non è vero.
Per cui è bene iniziare a dipanare seriamente la matassa, così da
eliminare una volta per tutte le parole che si possono dire da quelle
che sono realmente un offesa per tutti.
Credo che quando si usi antemponendo alla parola intelligente degli
aggettivi come: poco, molto, assai, etc, non si debba
considerare un offesa, altrimenti il Q.I. non avrebbe alcun senso
logico che esista, e nessuno dovrebbe più affarmare il grado
intelliettivo di un qualsiasi soggetto.
Sembra logico pensare che dare ad una persona non del genio non è
certamente un offesa dato che si dovrebbe dimostare il contrario che
è un genio.
Invece dire in senso ironico: “ma, sei un genio” è un
offesa, perché indica il suo contrario, cioè essere deficente.
Questo fa capire, che dipende tutto da come si usano le parole, non
tanto dalle stesse, quanto dal senso che s'imprime ad esse.
“Dubito che sei molto intelligente” cioè pongo un dubbio
all'intelligenza di una persona, ovviamente qui bisogna aver dati
alla mano che questo soggetto non è intelligente, ma ritengo che non
sia realmente un offesa, semmai un dubbio. Per esempio se il
soggetto poco intelligente, si mette a mangiare cose avariate o marce
o non va bene a scuola o al lavoro, etc, si potrebbe realmente
pensare che quell'espressione sia anche vera, perché oggettivamente
nessun soggetto che è intelligente si nutre di cose avariate, a meno
che non sia nelle condizioni di non far fronte alle sue necessità
alimentari; ma nella nostra società diventa difficile che questo
esista, salvo casi di totale povertà, ma anche in questo caso spesso
la gente piuttosto fa la fame, anziché nutrirsi di alimenti avariati
che possono condurre a gravi patologie. Anche il non andare bene a
scuola o al lavoro è indice di incapacità dello studio e
nell'apprendere o nell'adattarsi e sicuramente di svarite
problematiche, tra cui anche una certa scarsità d'intelligenza,
specie quando implica direttamente la matematica, uno studente che
non riesce ed è scarso in tale materia, se non proprio deficitario,
indica che proprio l'intelligenza viene a mancare, per cui
l'espressione in questo caso non è un offesa, perché dimostra
effettivamente quello che il soggetto è realmente. Uno psichiatra se
vede un qualsiasi essere umano che vive nella nostra società a
nutrirsi di cose avariate direbbe che è un pazzo, dato che tutti
sanno che il nutrirsi di alimenti putrefatti in avanzato stato di
degradazione dimostra far del male a se stessi e certamente non voler
bene a se stessi, quindi in un certo senso farsi del male e ciò
indica una grave patologia psichica, potremo dire anche un soggetto
del genere è psichiamanete non stabile, o deficitario cioè un
pazzo.
Direi che questo tipo di espressioni dare, le poco, scarsamente
intelligente, etc, diventa offensivo solo se è fatto in pubblico
alla presenza di persone estranee ad una certa discussione, se invece
è fatto privatamente non è un offesa, visto che in una normale
discussione ci può stare tranquillamente una parola messa così un
po per far capire la situazione, invece diventerebbe offensivo se
tali parole diventano uso di scerno verso qualcuno. Come dare
dell'omosessuale in pubblico ad una qualsiasi persona è certamente
un offesa, diversa dal privato, perché potrebbe rientrare in una
qualsiasi discussione normale tra persone.
Anche inviare un SMS ad una persona se è conosciuta, dove in esso ci
sia una parola che potrebbe risultare un offesa, ma che serve magari
a far capire una certa situazione, non è certamente un offesa visto
che l'sms è privato, e si riferisce a quella persona e non se ne fa
oggetto pubblico, cioè non si usa divulgarlo a terzi che non si
conoscono al solo scopo di danneggiare il soggetto.
Se invece è chi lo riceve , lo divulga a terzi, colui che lo ha
inviato non ha resposabilità visto che, chi lo ha ricevuto ha voluto
di sua spontanea volontà divulgarlo a terzi e quindi ha tentato in
qualche modo di danneggiare colui che gliel'ha inviato.
Quindi se la scienza pone una forbice, un range tra due livelli
d'intelligenza significa che l'uso di alcune parole non può essere
definito insulto, dato che dire poco inteligente o genio diventerebbe
offensivo in entrambi i casi. Se do del genio ad un defincente
sicuramente è un offesa, se do dell'inteligente ad un genio è un
offesa, perché non ho stabilito con precisione il grado
d'intelligenza o si elimina definitivamente la catalogazione oppure
si deve essere precisi, scarsamente intelligente, poco inteligente,
normalmente intelligente molto intelligente, genio. Ritego che usare
questi termini oggi giorno sia giusto, anche nell'uso comune delle
parole, non vedo che esista un offesa, se una persona si rivolge ad
un altra dicendo sei poco inteligente, non si può sapere con
precisione il range in cui quella persona definisce la sua
definizione d'intelligenza, dato che si potrebbe pure dividere il Q.
intelletivo in tre step poco intelligente, molto intelligente,
genio. E qui, si non può capire effettivamente quanto valga
numericamente parlando i tre step, ognuno di noi potrebbe porre
limiti diversi ad ognuno di questi, per cui non possiamo fare un
processo alle parole o alle intenzioni, e non esiste nessuno che
possa dire che il poco vale tanto, o che il molto vale poco, o che il
genio non sia anche chi non ha zero Q.i, per cui come si fa dire, che
il poco intelligente è un offesa? non si può, perché non esiste un
metro preciso per stabilire quanto sia il poco. Per cui è logico
pensare che le definizioni d'intelligenza non siano da definirsi
offese, anche perché è talmente di uso comune dire a tutti sei poco
intelligente, dubito ch tu sia inteligente, ecc, che fa capire che
questo genere di linguaggio è così' ampiamente usato dalla
popolazione che tutti noi quando usiamo certo linguaggio facciamo
diffamazione verso chiunque, per cui dire proprio di eliminare questo
genere di definizione dall'offesa, perché oggi giorno non h alcune
senso logico. Partiamo dalla scuole tutti ne fanno uso, i giovani non
ne parliamo, gli ambianti lavorativi tra i più disparati, lo stesso,
per cui veramente è illogico ai giorni nostri che si colpevolizzi
una persona perché ha dato ad un altra del poco intelligente, quando
poi in qualsiasi ambito lo si fa con tanta disinvoltura.
Certo una persona si potrebbe offendere sentendosi definire poco
intelligente, perché generalmente tutti si considerano più di
quello che sono, cioè tutti si sentono geni, anche se ciò è una
caratteristica veramente di pochissime persone. Il problema è che
poi, se si arriva ad una definizione vera di tipo psichiatrico, si
può determinare il grado effettivo di intelligenza di quel soggetto,
e allora definirlo poco intelligente sarebbe anche troppo, perché in
molti casi, l'intelligenza è un optional, quando la psichiatria
stabilisce senza se e senza ma, il grado intellettivo, cioè il Q.I, che
potrebbe essere basso inferiore anche a 100 allora il soggetto
offeso,si sente ancora più offeso e non accetta la valutazione
psichica, ma quella è. Per cui definire poco, tanto, molto ecc non
ha alcun senso logico, se non quello di accapigliarsi per un non nulla, oggi giorno poi con l'enormità di
processi in atto per cose ben più gravi, direi che si potrebbe
benissimo togliere certe offese dal essere definite tali, perché
alle volte a pensar male ci si azzecca pure.
Riflettiamo!!!
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti non saranno più permessi!
E' inutile che li scrivete perchè non ho tempo per moderali.
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.