sabato 30 novembre 2024

Messaggio per una preghiera di ringraziamento

 



Messaggio  30-11-2024 ore 15:00

Pensavo quanto è grande il Nostro Signore, Maestro, Sovrano dell’universo, pensavo anche tra le lacrime a mia Madre, che non c’è più, e ancora nei ricordi la vedo qui vicino a me, quanto siamo poco propensi a ringraziare Dio per la vita che ci da, per tutte quelle cose che ogni giorno abbiamo, sia nel dolore che nella gioia.

Ci ha donato un infinità di facoltà di parlare, di ricordare, di agire, di capire, etc. ma siamo sempre poco attenti nel ringraziarlo, nel lodarlo, nel glorificarlo, da Lui noi vogliamo sempre qualcosa, perché secondo il nostro pensare Lui ci deve dare, deve essere misericordioso con noi, amorevole con noi e donarci grazie a profusione, ma non siamo molto contenti quando, ci richiama e con dolci e severi rimproveri tenta di correggere le nostre azioni, parole e vite, eppure fa tutto questo solo per salvarci. Ma noi siamo anche ostili, oltre che ostinati e non vogliamo capire che quanto ci trasmette è fatto solo perché vorrebbe salvarci tutti, ed invece poi sarà costretto a porre mano alla sua Giustizia a causa della nostra indifferenza, soprattutto verso il prossimo. Trovo che tutto questo non sia giusto, trovo che dobbiamo imparare a ringraziare nel modo più giusto quello che non solo riceviamo, ma anche quello che siamo e quello che c’ha dato. Nel mentre facevo questi pensieri, ecco all’improvviso senza nemmeno pensarci sento chiaramente queste parole, provenire dall’ambiente circostante, come qualcuno mi parla all’orecchio ne sento anche l’alito sul mio timpano:

“La lode più bella viene dalla vostra compassione, dell’umiltà che avete in voi, che è la fonte dell’amore, ambite a conquistare il dono, la virtù dell’umiltà più di ogni altra cosa, se l’otterrete sarete santi e potrete far miracoli come li fece Mio Figlio l’eletto del Padre Celeste. “

Allora mi sono detto o dolce Madre ci puoi suggerire con le giuste parole una preghiera?

Lei mi ha risposto: “Non serve, l’hai già in te!”

Ma visto che ognuno di noi l’ha già in se, ritengo che non sia il caso che io scriva la mia, perché sono certo che ognuno di noi saprà farlo a suo  modo con le sue personali sensibilità e parole, secondo il proprio estro.

Rileggendo quello che la Gran Madre di Dio mi ha detto, si capisce che il dono più grande che possiamo pretendere e chiedere da Dio è l’Umiltà dalla quale scaturisce ogni altro dono, infatti poi mi ricordai la massima dello Spirito Santo.

Do solo un consiglio, quando dite il vostro pensiero metteteci tutto di voi stessi, soprattutto provate a dar fondo a tutte le vostre più profonde emozioni, compassioni, amore, umiltà e cercate di capire e raggiungere i migliori pensieri che siete capaci;. Ritengo che non è giusto che vi dica il mio, perché ognuno deve dimostrare a Dio quello che è, quello che sa esprimere nelle sue sensibilità e secondo l’amore che prova in se verso Dio.

 

 

 

giovedì 28 novembre 2024

I Simboli nelle Sacre Scritture celano un segreto.




Perchè l'ebraismo e il cristianesimo contengo simboli?

Questa mattina, il Signore mi ha rivelato qual è la vera di un apostolo , rivelare le verità celata, segreta, nascosta. Qualcuno dirà ma la verità l’ha già rivelata Cristo, potremo dire che Cristo è la verità. Ma Se Cristo mi ha detto questo significa che esiste un'altra verità che è celata, secretata  e nascosta nelle parole stesse di Cristo Gesù.  Quale sarà questa verità? Perché Gesù parla in parabole, perché Gesù usa i simboli, perché Gesù cela il suo parlare e lo suggella da parole? Perché in realtà la verità non è stata rivelata, la verità va trovata, scoperta e rivelata. Lui dice di se stesso di essere la verità, ma nel suo parlare cela la verità, perché la verità è per pochi, infatti dice in diversi passaggi nei vangeli, parlando agli apostoli/discepoli che sono duri di cervice, per far capire che non capivano e che non riuscivano ad intendere le sue misteriose parole, solo alcuni avrebbero capito ed inteso. Ed ecco perché io sono qui, per aiutarvi a svelare la verità, questa è in realtà la mia vera missione, che poi ce ne sia anche un'altra è un altro discorso, ma la principale è questa svelare la verità nascosta nelle parole di Nostro Signore Gesù il cristo di Dio, a me non interessa se le persone mi credono non mi credono, io so che devo fare quello per cui sono venuto al mondo e questo mi basta, la mia funzione è questa principalmente portare la verità, e svelare i misteri nascosti in essa, quindi rivelare le luce, non l’illuminazione che è diversa. E come si fa a rivelare la verità nascosta? Cosa bisogna avere per rivelarla? Bisogna avere una serie di virtù che ci aiutano a dipanare la matassa, quali virtù sono tutte quelle che possono aiutare il credente e non solo cristiano ma anche ebreo, nel comprendere cosa sta alla base di tutto. Sono principalmente quelle insegnate dalla Chiesa Cristiana, salvo il fatto che la Chiesa dimentica quella che sta alla base di tutte e in fatti non la inserisce perché non la ritiene importante, invece è fondamentale e ci sono delle ragioni perché non la inserisce tra le virtù. Vediamo quali sono che tutti i credenti cristiani dovrebbero conoscere:

Virtù cardinali ( Prudenza, Giustizia, Temperanza, Fortezza) a questa manca la Verità  fondamentale senza la quale le virtù cardinali non sussistono e perché non l’hanno citata? Le ragioni ci sono , se fosse stata inserita la verità non avrebbero dovuto fare, ma non hanno fatto non avrebbero potuto manipolare neppure un virgola dai testi originali, per cui la verità si dice ma non si inserisce tra le virtù cardinali. La natura umana è spesso maligna anche tra gli appartenenti della chiesa e  il maligno sa ben tessere le sue tele, per insinuare, indurre, suggerire nel profondo pensieri erronei e quindi portare come conclusione ad interessi non divini, ma umani. Senza la Verità non sussiste nulla. Molto spesso gli uomini quando chiedono doni al Signore chiedono in modo parziale, invece consiglio chiedete solo Verità perché nella verità c’è tutto, quello che è utile avere, cioè tutto.

Virtù teologali (carità-amore, fede, speranza) a questa va aggiunta l’Umiltà senza la quale nessuna delle precedenti sussiste, l’umiltà è il fondamento di tutte, senza l’umiltà non si ha lo Spirito Santo in se. L’umiltà è più grande di tutte le altre, maggiore della carità, senza l’umiltà non c’è fede, senza l’umiltà non sussiste la speranza. Qualcuno dirà che la carità-amore è più grande niente affatto, se manca l’umiltà perfetta manca l’amore perfetto e se l’amore non l’amore-carità non umile, non esiste o sussiste. Quindi l’amore per essere Santo, deve essere umile, questo a me Cristo mi ha insegnato. 

Ma perché la chiesa non la cita tra queste? Semplice perché altrimenti avrebbe dovuto essere una chiesa Umile, Santa(verità) e Penitente, come Cristo voleva, il che significa, povera nelle sostanze e questo la Chiesa cattolica  Cristiana non poteva adempiere dato che gli Uomini di Chiesa, sia mai che vadano in giro per il mondo come straccioni, ma vestiti come principi si, sentendosi superiori a tutti gli altri credendo che per il fatto di essere sacerdoti siano salvati, ma così non è; e considerandosi principi e atteggiandosi a superiori, ecco perché hanno auto, case, ville etc di lusso, perché  mancano di umiltà ; è una critica ma certo che lo è e lo deve essere. Infatti cosa si dice in Apocalisse parlando di chi si ammanta di oro, pietre, bisso e scarlatto? Che faranno una brutta fine, quello che conta non è il vestito, ma quello che si nasconde dentro, non è  il corpo, ma ciò che si cela nei pensieri, quindi nell’anima. Ma bisogna stare attenti, perché come scrissi in una delle mie massime, il maligno è in grado di celarsi anche dietro una falsa umiltà, per meglio ingannare molti, infatti quando il falso profeta si è palesato,  ha mostrato prima di tutto di essere umile, per cui molti che manca lo Spirito Santo, pensando che fosse vera umiltà e non pelosa gli sono andati dietro, ma poi le sue parole, il suo atteggiamento e tante altre cose, hanno rivelato quello che è; l’Anticristo farà lo stesso, ma brillando di una luce maggiore, perché apparirà come un Santo, ma santo non è. E uno sterminio di credenti gli andranno dietro ammaliati dalla sua luce che posso assicurare che li accecherà, sarà così convincente nei suoi propositi, che i primi a cadere saranno tutti quelli nei quali non alberga alcuna Umiltà, tutti quelli che vedo soldi, soldi, soldi e i falsi profeti, sarà questo il tempo che si vedrà chi è di Cristo e non lo è. Ricordo di un apparizione che ebbi da giovane nella quale Gesù mi mostro cosa accadrà nel tempo dell’anticristo, vidi che egli era seduto su un trono nella Chiesa, poneva da una parte quelli che lo adoravano e gli credevano e quelli che invece erano riluttanti, resistenti dall’altra e proprio non ci cadeva e ricordo che vi erano divisioni in ciò anche nelle famiglie con liti e discussioni e che l’atteggiamento di costoro era talmente e ferocemente convinto di esser e nel giusto da ambire e bramare la morte del proprio cari,  fratelli, familiari, figli, genitori, da quanto potente sarà l’azione di convincimento dell’anticristo che prenderà per la gola molti. L’anticristo sa che il mondo è famelico di soldi, di avere e possedere cose con facilità e li accontenterà, ma non solo sarà in grado di concedere anche poteri a chi sarà tra suoi migliori osservanti e questo farà cadere molti nella trappola, perché l’uomo vuole sentirsi simili agli Esseri celestiali. Come vedete nel mondo pullulano persone che ti fanno credere che sbloccando certe cose, si può ottenere poteri, sono tutte cose che non valgo nulla agli occhi di Dio, anzi servono per far perdere l’anima, ma l’uomo è bramoso di ottenere quello che per una vita non ha avuto.

Le altri virtù sono:

Sapienza, Saggezza, Scienza, Conoscenza, Intelletto, Morale, Rettitudine-Onestà, etc.  

Ma oltre alle virtù esistono anche i doni, come la profezia, l’esorcismo, la guarigione, etc.

Tutte queste virtù sono utili per dipanare, capire, svelare e rivelare ciò che si cela dietro alle parola di Cristo che sono più criptiche di quello che s’immagina.

Per esempio cos’è realmente la conoscenza? 

Tutti pensano che ha che fare con la scienza, niente affatto, non è il conoscere le cose, non centra nulla, la conoscenza divina riguarda principalmente il conoscere il tempo, il passato e il futuro cioè aver la capacità di vedere oltre l’orizzonte degli eventi, noi umani la chiamiamo chiaroveggenza e viene solitamente definita dalla chiesa come un dono demonico, ma questo è falso, perché Dio è il primo a possedere tale dono, visto che tutti i poteri, doni, virtù, favori, grazie, vengono da Lui ed è Lui che li elargisce a chi li diede e a chi li darà. I demoni sono angeli caduti che sono stati servitori in origine di Dio ed arano spiriti celestiali, e Dio diede a loro doni, poteri, virtù, le quali non gli furono tolte al momento della caduta, per cui i demoni conservano quello che Dio gli elargì. Dio avrebbe potuto togliergli ma non lo fece, per le sue ragioni che si potrebbe pure comprendere almeno in parte. Infatti ci sono demoni che hanno il potere di conoscere il futuro, come lo stesso Asmodeo, ed altri, altri invece che posseggono veri poteri e infatti si chiama Potere e per altro questi sono pure pericolosissimi di più di Asmodeo che possiede un dono non un potere. Quindi ci sono angeli che siano celestiali o decaduti che posseggono doni, altri virtù, altri poteri oppure tutti insieme, come gli Elohim che sono, Dei e quindi tutti costoro possono se vogliono o se gli viene chiesto da Dio di concedere i loro favori.

La fede sia ebraica che Cristiana è una fede, un culto, un rito, una religione come la volete intendere, fortemente simbolica, tutto si esprime a simboli andiamo a vedere, cerchiamo questi simboli nella Bibbia e nei Vangeli. La Bibbia certamente ne è molto più ricca, dei vangeli, c’è anche da dire, che Cristo disse nei Vangeli stando ai ricordi degli Apostoli che lui non ha potuto dire tutto, ha solo detto quello che è riuscito a dire, per cui molto è stato tralasciato, anche perché gli apostoli stessi non tutto quello che Cristo stesso gli disse loro compresero e se una persona non comprende non trasmette e tralascia non comprendendo quello che gli era stato insegnato, ne fa testo la lavanda dei piedi, questo è un dato di fatto delle logica umana, se non comprendi non trasmetti e così gli Apostoli tralasciarono, facendo si che nel corso dei secoli Cristo dovette mediante suoi messaggeri celesti ed umani, soprattutto colmare o cercare di colmare quelle parti che mancavano.  Ecco al funzione reale dei profeti, veggenti, apostoli, padri della chiesa, santi. Se costoro non sono in grado di colmare quello che manca dal testo, non sono veri profeti, veggenti, apostoli, padri della Chiesa , Santi, perché non hanno adempiuto alla loro vera funzione. Se un profeta-Veggente non è capace di integrare quello che non c’è , significa che non possiede lo Spirito del Signore in se, perché lo Spirito Santo e lo dice Gesù stesso nei vangeli, ti ricorda e ti aiuta a capire la verità, quindi ti svela i misteri, mancando lo Spirito di Verità viene a mancare la vera profezia ed ecco perché molti che si dicono oggi veggenti, sono falsi perché non scrivono secondo Verità, ma scrivono di loro con la loro mente e le loro ridotte capacità mentali, per cui i loro scritti non hanno nessuna importanza, nessuna rilevanza;  dire che il Signore ti vuole bene; che ti ama; fare la volontà; tante belle parole che non costruiscono nulla e non insegnano nulla, etc, ha un importanza relativa, ma quello che importa realmente a Dio è lo svelamento della Verità, è lo svelamento dei misteri, dei segreti nascosti, quello che faccio io. Non c’è alcun veggente attualmente vivo oggi, sottolineo vivi, (non parlo dei profeti di un tempo) che faccia e riveli quello che faccio io, nessuno, non ho mai letto che nessuno di questi sia in grado di rivelare i segreti nascosti anche in quello che eventualmente gli venisse rivelato loro. Un profeta ha la sua funzione proprio nel rivelare il senso di quello che riceve, perché in se deve avere lo spirito di verità, che ti permette di comprendere cosa ti è stato detto, rivelato; se non c’è , non puoi ne ricevere la profezia, ne poterla rivelare, per cui se un veggente fa delle affermazioni precise deve saperle rivelare, deve saperle argomentare, ma non in modo superficiale, ma preciso e tagliente, cioè perfetto, perché la Verità che Cristo ha in se è perfetta come il Padre Suo Celeste per cui Cristo è la Verità perfetta e quindi coloro che ne fanno parte e sono realmente suoi emissari, messaggeri la portano in se la Verità perfetta e con questa possono svelare il mistero celato nelle loro stesse parole, se mai avessero ricevuto realmente tale comunicazione da Dio, questo però aiuta  coloro che non dispongono delle Verità perfetta, se chi hanno innanzi è un vero o un falso profeta/veggente. Vedete, un vero profeta/veggente deve essere in grado di comprendere e spiegare il suo stesso scrivere e il suo stesso parlare, non solo deve conoscere il linguaggio divino, cosa intendo dire?

In molti testi che si leggono di profezie, si notano alcune cose che dimostrano la falsità dei testi e di  non essere di natura divina, ma umana; prima di tutto, l’uso delle parole, il modo di scrivere, il modo di relazionarsi tra gli spiriti , cioè tra il Padre, il Figlio, la Madre, lo Spirito santo(che non è ne maschile, ne neutro e non si chiama nemmeno spirito Santo nella Torah si legge altro, ma sorvoliamo) e vari altri spiriti/angeli, queste divinità non si esprimono come noi umani, cioè non usano un linguaggio simile al nostro, ma il modo e l’uso delle parole è ben ponderato, in relazione alla loro stessa natura. Non voglio qui dire tutto, perché questo sarebbe un indebito aiuto ai falsi profeti/veggenti e quant’altri che astutamente pensano di scrivere in un certo modo, per meglio ingannare gli umani, per cui certe cose non dirò. Ma, dai testi che ho fin’qui letto di profeti moderni=veggenti posso dire che il numero di quelli autentici è veramente esiguo e sono per lo più sconosciuti. Quelli che sono maggiormente visibili sono quelli che in realtà sono i falsi veggenti, quelli che si mettono in mostra per ben altri scopi e che purtroppo la gente brama di sentire pensando che costoro sono autentici, cosa non vera, perché se pongo una domanda ben precisa a costoro non sanno dirmi cosa indicano i loro ragionamenti, non sanno dirmi cosa nasconderebbe quello che loro dicono di aver ricevuto,  demandano astutamente ai preti e teologi quello che dovrebbero rivelare loro se fossero autentici, questo fa capire una sola cosa che non ricevono proprio nulla, sono tutte parole loro, non c’è nulla di vero in quello che asseriscono, quindi sono falsi veggenti, falsi maestri e sono qui per ingannare molti, come ha scritto bene Nostro Signore Gesù il Cristo di Dio. Adesso vi ho rivelato come si fa a capire chi è vero da chi non lo è, se sono in grado di spiegare con  precisione il senso del messaggio ma con logica perfetta allora potete considerali veri, però attenzione anche il maligno potrebbe aiutare costoro a svelare una verità, perché anche il maligno ha i suoi emissari che rivelano false verità. Ma questi possono essere svelati considerando le 5 regole d’oro dello Spirito Santo senza le quali la verità non può essere svelata. Per cui appoggiandosi ad tutta una serie di considerazioni, conoscenze ed altro si può facilmente comprendere chi è vero e chi è falso. Non basta la conoscenza del soggetto, che può essere anche relativa, e non del tutto importante, servono altre cose, altre specifiche. Qualcuno di molto maligno che vuole far credere che pure io posso essere di questi, li devo far notare che devo essere un deficiente per farmi del male da solo, descrivendo come si fa a capire chi è nell’errore o nel peccato, non vi pare?

 Io stesso che dico la verità e faccio del male a me stesso non ha senso logico tale affermazione, vi pare?

Non vi dico che anche il maligno ha i suoi adepti perché io lo sono , assolutamente è senza senso tale cosa, se fossi del maligno, come taluni detrattori mi trattano per invidia principalmente, non vi verrei certo a dire come si rivela la Verità me ne starei ben attento a cosa dirvi, invece come potete vedere non ho alcun problema dir la verità tutta intera. Ma parlo della verità di Cristo, è quella che interessa a voi, non la verità di chi sia il sottoscritto, perché devo tacere e essere umile come il Signore vuole, per cui devo adempiere a quello che mi è stato suggerito e comandato, non c’è nessuno su questa terra che sia più grande di Cristo, del Padre Celeste per cui rispondo a Loro e a nessun altro e faccio quanto mi viene detto di dire e fare.

Un adepto di satana, se ne guarda bene dal rivelare come si svela la verità, e vi induce a vedere una verità parziale quella che ad essi interessa che sappiate, ma la verità parziale è in realtà  una menzogna e il sotto scritto fin’ora ha sempre rivelato la verità totale quella che Cristo ha in se, perché Egli è la verità. Forse voi non sapete che dire verità è fare un esorcismo, perché il Nome di cristo porta come significato la parola stessa verità, per cui se io fossi del maligno come taluni pensano, non potrei vi assicuro usare questa parola, perché il termine Verità è talmente doloroso, angosciante, terrificante, mortale che nessuno demone lo pronuncia, lo sapete? No, voi non lo sapete! Ora, ora ve lo rivelato. Nessun demone vi viene a rivelate che la parola Verità è un esorcismo, ce ne sono altre ma io non ve lo dico, quali sono. Però la parola VERITA’ è un cardine fondamentale più grande di tutte le altre.

Torniamo al discorso principale, ho detto che tutta la sacra scrittura è intrisa di parole, termini simbolici, ce ne sono uno sterminio, ma non voglio ora dirli tutti, ma mi soffermo solo su alcuni dei vangeli, che per altro sono contenuti pure nell’antico testamento, ma in forme e discorsi diversi.

Per esempio

I piedi, il sangue, il pane, l’acqua, la terra, la polvere, i pesci, le mani, la bocca, la parola, la croce, l’azione del lavare, etc. mi fermo .

Tutte queste parole sono  in realtà simboli, la fede ebraica e cristiana è strapiena di simbolismi è in realtà un culto simbolico, che porta a cosa?

Ma perché Cristo usa i simboli, per farsi capire?

Se in questi anni mi avete letto, forse qualcosa dovreste aver capito, perché in tutto quello che ho scritto si è celata una verità detta in modo frammentano di qua e di qua, basta capire e leggere.

Per esempio,  la lavanda dei piedi, dalla quello ho individuato mediante lo Spirito Santo di Verità  il vero significato che la Chiesa non aveva assolutamente compreso, confondendo con un atto di umiltà, cosa non vera e non lo è proprio per nulla, è tutt’altro. Cristo ha voluto lasciare un simbolo nel piede, una precisa indicazione di come far altri apostoli o meglio dire altri sacerdoti senza il quale nessun sacerdozio è valido, ma gli apostoli non compresero per cui non tramandarono e quindi non facendo questo, nessuno degli attuali sacerdoti lo è come Cristo lo aveva dato, nessuno!!  Perché si è spezzato il filo conduttore che passava tra Cristo agli apostoli e da loro ad altri che dovevano essere come loro, sacerdoti in eterno, spezzando questo filo, nessuno lo è stato dopo. Cosa voglio dire, che i sacerdoti, sono sacerdoti ma solo per rito che la chiesa si è data, ma non come Cristo aveva fissato e non come Cristo avrebbe voluto, quindi nessuno dei sacerdoti oggi esistenti, nemmeno uno è parte con Cristo come lui stesso disse agli Apostoli. Ora per ottenere un sacerdote che abbia Parte con cristo, la chiesa dovrebbe avere un vero Apostolo eletto da Cristo stesso o mediante qualche santo, prete o suora, perché anche la chiesa ripetesse lo stesso rito, ma mancando uno degli Apostoli che fossero viventi non può ottenere la stessa cosa, solo un Apostolo voluto da Cristo ed eletto da Lui, può fare questo, nessun altro lo può fare.  Per cui tutti i sacerdoti da 1900 anni a questa parte, non fanno parte con Cristo, non di Cristo che è diverso. I sacerdoti di qualsiasi Chiesa cristiana oggi esistente sono di Cristo, ma non con Cristo. 

Come mai la Chiesa Cristiana, che sia Ortodossa, Cattolica, Protestante, Evangelica, Copta, maronita,  etc, non ha importanza. L’importane è che sia di Cristo, le varie specifiche poco contano, nessuno che fa parte di queste ha capito questo passo fondamentale ne 2000, ne 1000, ne 500, anni orsono nessuno lo ha inteso, nessuno!  E adesso negli anni 2000 solo il sottoscritto che è solo Cristiano laico di sacra romana Chiesa, capisce questo mistero immenso. Solo adesso lo Spirito Santo parla ad un pirla come me, un che nella chiesa è solo un laico, ma quello che la chiesa ignora che questo laico per mezzo di una suora con le stigmate conosciuta benissimo da Giovanni Paolo II perché sua diretta confidente e io l’ho conosciuta in un occasione particolare, mi ha non solo comunicato la decisione di Cristo, ma ha fatto quello che Cristo gli ha comandato di fare, cioè rendermi Apostolo di Cristo per questo tempo, per cui solo dopo aver acquisito tale valore per Cristo, ho iniziato a scrive tutto quello ho scritto solo dopo anni, anche se molte cose già cristo ne le aveva comunicate fin da bambino, e poi ho scritto il testo della lavanda di piedi, per cui si comprende che sono l’unico al mondo che dispongo del potere di far sacerdoti veri come Cristo comandò di fare agli apostoli, ma che loro per qualche ragione non tramandarono, spezzando quel filo, perché conosco la verità, non solo di quella cosa specifica, ma di molto altro.  E conosco anche cose nascoste che il mondo cela agli uomini, ma per diverse ragioni non dirò. Quindi se volessi potrei far sacerdoti apostoli proprio come Cristo ha fatto gli apostoli, ma per ora non farò nulla, perché nella chiesa c’è troppo marcio e seguaci di satana ce ne sono troppi.

Quando sarà il momento come la Vergine Santissima mi disse, allora si farà e svelerò quello che devo rivelare.

Perché tutti questi simboli?

Perché mediante i simboli si esercita il potere di Dio?

Perché il simbolo ha in sé una natura forte, potente, un elemento che conserva in se una natura speciale, spirituale, energetica, vibrante, per esempio il sangue, ha in se caratteristiche specifiche, il sangue da la vita, e la vita cos’è? Cristo intendeva per vita quello che fa nascere e creare le cose, ma anche quello che rende puro; il sangue infatti toglie il peccato, rimuove il marcio, depura e rende puro, santo ed immacolato, quindi il Sangue di Cristo santifica, quindi toglie il peccato, ecco perché nei vangeli il Signore lo specifica, senza assumere il sangue cioè il vino, non si ha la remissione dei peccati, perché se fosse stato diversamente Cristo avrebbe detto solo voi apostoli togliete il peccato e non avrebbe detto loro:” il mio sangue in remissione dei peccati”, per cui il Suo Sangue serve per togliere il peccato realmente, ma qui c’è qualcosa che non torna, se il confessore toglie il peccato realmente, perché allora Cristo ci comanda di assumere il suo sangue in remissione dei peccati?

Qualcuno potrebbe pensare che siano due modi di remissione dei peccati diversi?

Non è possibile, la remissione dei peccati viene solo in un solo modo, assumendo il sangue di Cristo in se.  La cosa curiosa sta nel fatto che quando il fedele si appresta ad assumere le specie sacre, la Chiesa ha deciso di non somministrare il sangue al fedele, perché? Facendo questo si lede il fedele perché non può ricevere il sangue(vino) assieme al Corpo e lo trattengono solo per loro, questo non va per nulla bene, visto che Cristo ha comandato di darlo a tutti e a molti.

Perché la Chiesa ha disposto diversamente?

Sappiamo per certo che lo Spirito Santo o Spirito consolatore o di Verità è uno Spirito perfetto in tutto, non mente mai, dice sempre la verità, non si contraddice mai, non si smentisce mai, ma allora perché Cristo nei vangeli fa delle affermazioni che da un lato testimoniano una certa verità e dall’altro dicono cose in più che vanno a testimoniare anche una contraddizione, sarà mai possibile che prima nella sua vita terrena, abbia detto delle cose e poi dopo la sua resurrezione ne abbia dette delle altre quasi in contraddizione a quelle dette prima? No, non è possibile, per cui mi viene da pensare che qualche essere umano, fosse interessato a modificare il suo pensiero e abbia di proposito inserito nei vangeli delle cose in contrasto o in aggiunta al suo pensiero d’origine.

 

Cosa celano tutti questi simboli in realtà?

Tutti portano ad un solo segreto, una cosa che Cristo voleva che gli apostoli comprendessero da se, perché l’importante è questo che il fedele, l’apostolo, etc. comprenda da se, ma che non hanno compreso, altrimenti in qualche modo l’avrebbero rivelato.

Tutti questi simboli portano e hanno un comune denominatore, qualcosa di particolare. Però non ho intenzione di dirvelo, lo dovete capire da soli, sarebbe troppo semplice rivelarlo, dovete faticare  nel  capirlo, se in voi alberga lo Spirito di Verità, se è nelle intenzioni di Cristo ve lo dirà. Comunque vi ho detto molto per aiutarvi. Ma ovviamente non vi ho detto tutto, perché come Cristo disse non basterebbe una vita, per dire tutto quello che dissi. Quindi nei vangeli non fu rivelato tutto, ma solo l’essenziale. 

E perché molti santi, beati, martiri, profeti nel corso della storia pur essendo stati investiti del volere divino non sono riusciti a trasmetterlo alla chiesa e perché la chiesa non ha accolto tali pensieri come volontà di Cristo, quasi apparendo ribelle?  

Penso ad un S. Agostino che ha rischiato la morte , la tortura e che ha dovuto accettare di cambiare il suo orientamento rinunciando al millenarismo, cosa che tutti gli Apostoli lo erano e anche Dio lo è, perché come sappiamo l’apocalisse è parola di Dio; penso ad un S. Pio da Pietrelcina che pur di non dire quello che Cristo comunicò a Lui da riferire alla Chiesa, si vedeva fustigato, picchiato, maltrattato dai demoni, perché disubbidiva all’autorità di Dio, pur di non rischiare di finire gettato per strada dalla chiesa stessa?  Ma coloro che governano la Chiesa, cosa sono? Anime poste per tutelare cosa? L’ortodossia della chiesa o le convenienze di una parte del Clero?

mercoledì 27 novembre 2024

Lettera di Paolo ai 1Corinzi!




Ho letto tutto il pezzo ed avevo già iniziato a fare un attenta analisi, però prima di proseguire metto in chiaro alcune cose, che ho notato in questo modo di parlare di Paolo.

Prima di tutto usa tantissimo i termini: ( se, se si, ma se, se poi, poiché sé, ecc. ) tutti questi termini sono forme suppositive, egli non sta parlando con lo Spirito Santo, suppone, fa delle ipotesi, deduce, presuppone che i suoi pensieri possano essere giusti e pone questi  termini dubitativi, come se fossero delle certezze, quando invece si comprende bene che esso sta ragionando con se stesso, perché non esprime un concetto preciso, lineare, semplice e chiaro, sono concetti arzigogolati al fine di non far comprendere bene a chi legge cosa realmente vorrebbe far capire, in modo che si possa pensare che il suo parlare sia ispirato, ma così non è.  Paolo sta scrivendo una lettera ai corinzi, nel tentativo di trasmettere una parola di certezza alcune tematiche calde in relazione ad alcune controversie sulla natura stessa di Gesù.

Chi inizia a parlare usando il se e le altre forme dubitative, in forma ipotetica non è lo Spirito Santo, ma la ma sua mente, perché lo Spirito Santo non usa mai queste forme dubitative, ipotetiche, alternative. Esso è lineare, preciso, è come una lama di rasoio, quel che dice è senza ipotesi, senza dubbio, senza alternativa, e non parla in modo contorto. O Si o è No! Tutto resto come diceva Gesù viene dal maligno! - Oppure è pensiero umano- ma Gesù lo identifica anche il pensiero umano come maligno perché è un pensiero imperfetto , e quindi non appartenete a Lui. Mentre lo Spirito Santo come sappiamo è perfetto, per cui non ipotizza, ne formula, ne si contraddice, ne si sbaglia. 

Paolo era un abile scrittore molto erudito e molto furbo.

Paolo si fatto raccontare dagli apostoli la vita di Gesù, le sue opere e soprattutto le sue parole per tentare di elaborare, con la sua cultura e mente questi discorsi degli apostoli che da quanto capisco, gli sembravano strani e privi di logica, per cui si è posto un infinità di domande, dandosi risposte interpretative errate, dico così per i suoi discorsi che ora cerco di spiegare.

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PremessaAdamo Il primo uomo creato, significa 'umanità' in ebraico, che assomiglia alla parola 'terra o suolo. Gen 2:7,20; 5:1; Tob 8:6; Sir 49:16  umanità quindi anche uomo, può anche significare creato dalla terra.


Ora mi dedico a Paolo di Tarso e alla sua lettera ai Corinzi. …..considerando che essa fu scritta in risposta alle accuse mosse dai questi verso la comunità degli apostoli.

1Corinzi 15, 12….

12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti?

13 Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! 

14 Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 

15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. 

Se questo ragionamento fosse vero, chi ha testimoniato “ipoteticamente il falso” non ha colpa perché è stato indotto a credere una cosa vera, che vera non era. E non ha perso nulla.

16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; 
Come poteva  attestare che i morti possono risorgere, con quali mezzi?  Infatti i morti non possono risorgere. Ma Cristo può risorgere perché è Dio, figlio del Vivente. Se non si riconosce in Gesù il figlio del Dio Vivente non si può neppure attestare che Egli è risorto! Perché solo il Figlio del Vivente può risorgere, per ha in se la vita da Se.

17 ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. 
18 E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. 


19 Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini.


Ma io dico, se S. Paolo avesse avuto veramente lo Spirito Santo non si sarebbe posto nessuna di queste domande e di queste risposte così contorte di una mente contorta che cerca di convincere se stessa che Cristo è veramente risorto, che è veramente vincitore sulla morte, e che veramente il loro operato non era vano; la mia sensazione è che questo testo servisse per minare il credo degli apostoli e di quanti credevano in Cristo, questo modo di parlare dubitativo, serve solo per far sorgere non certezze , ma dubbi al fine ultimo di creare confusione. Non vi era alcun bisogno esprimere tutte queste incertezze per asserire una certezza, questo è proprio un ragionamento umano, non ha nulla di divino.


20 Ora, inveceCristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti.  ok
Noi viviamo nella  condizione di morte, perchè non abbiamo la capacità di risorgere da noi, e quindi per noi Cristo è il nostro primo ed unico salvatore ..


21 “Poiché, se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti;

a causa di: indica colpa, ma poi porre il se innanzi indica un dubbio, se a causa se per colpa di un uomo venne la morte = per colpa di Adamo che è venuta la morte, cioè il peccato....questo potrebbe star bene, anche se la colpa era di Eva in prima istanza non di Adamo. Ma poi dice usando sempre lo stesso termine di paragone,  a causa  di  Cristo verrà la resurrezione dei morti, se questo a causa di è lo stesso a causa di in riferimento ad Adamo, ciò significa che Paolo accusa Cristo come colpevole, per il quale vi è stata le resurrezione dai morti.  Il modo dire a causa di  è anomalo, come può  Cristo causare un danno con la resurrezione dei morti? Come se la resurrezione fosse la causa o una colpa! Non un merito!

Paragonare Adamo a Cristo è fondamentalmente sbagliato, primo perché Cristo non è Adamo e nemmeno il nuovo Adamo, e Cristo pur avendo assunto la corporalità umana, ma esso è il figlio di Dio del Dio vivente, questo modo di parlare invece vuole abbassare Cristo al valore umano di uomo, portando Adamo e Cristo sullo stesso piano, assolutamente errato ed è pure una bestemmia. Cristo è un Dio, e Adamo non è un Dio è solo la sua creatura, anche se fu la prima; ma i due soggetti sono nati in modo diverso, uno è plasmato geneticamente in toto con la materia di questo cosmo, l’altro invece nasce per mezzo di Dio, nella sua creatura, è molto diverso. In sostanza Dio sfrutta la sua creatura Uomo=Adamo per darsi un involucro, detta brutalmente, dato che quell’Uomo=Adamo era stato costituto uomo su una genetica simili a quella di Dio, e da qui si comprende bene che Dio ha generato l’uomo per dar a se stesso avanti nel tempo la possibilità di incarnarsi, dato che Adamo=Uomo era stato creato proprio per questa missione, per essere ospite della potenza di Dio, non per divenire un Adamo, ma per divenire Trinità incarnata di Dio, che nulla ha a che fare con Adamo uomo. Sembrerebbe quasi un tentativo di rinobilitare la figura di Adamo, paragonandola con quella di un Dio.

22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 
-Se l’uomo rimane Adamo, muore Adamo=Uomo, quindi con il peccato originale, senza aver conosciuto Cristo non può avere la vita in Cristo! Perché Adamo non è Cristo!

23 Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo;….

-Questo è sbagliato…. Cristo non riceve nulla da Cristo e non riceve nulla in più da Dio, perchè è perfetto in se stesso, perchè Dio lo ha già creato ed è sua creatura generata da se stesso, e quindi Dio con Dio, non può essere di più. Sarebbe come dire satana non caccia satana è la stessa cosa! Prima di tutto cosa centra Cristo, visto che Esso siede alla destra del Padre, essendo Esso già risorto, non ha bisogno di risorgere ancora … essendo esso il verbo incarnato di Dio e la Trinità di Dio.  

Altro errore che ha detto, “quelli che sono di Cristo”, Non è esatto, Paolo qui indica quelli di Cristo come i sacerdoti, mentre Gesù dice che chi fa la sua volontà è suo Figlio e non solo il clero, quindi ha sbagliato ancora. Anche perché non sempre coloro che sono sacerdoti sono in paradiso, taluni non lo sono proprio, come non solo taluni degli altri.

 24 poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. 

Ma è un discorso assurdo, partiamo dal concetto principato, potestà e potenza, se intende i re e i principi, i potenti  di questa terra, Gesù gli ha già vinti, perché avendo vinto il peccato originale, che sta nel tentatore, e poi la morte, divenendo eterno, i potenti della terra scompaiono sono nulla innanzi a Dio, quindi non ha bisogno di vincere nulla perché Egli quando arriverà la fine delle fini, al termine di questo nostro mondo esso uscirà dal santità di Dio, come un vincitore per vincere ancora, come può un vincitore che ha già vinto in eterno, sconfiggere coloro che ha già sconfitto da sempre!?. Cristo vincerà sempre su tutti, in eterno. Non può ridurre al nulla quello che è già nulla. Le potenze del mondo sono nulla innanzi a Dio incarnato, le ha già sconfitte e ridotte proprio con la sua venuta-morte e resurrezione.
Se invece intende per  principato e ogni potestà e potenza, gli spiriti celesti, non è possibile dato che essi fanno parte della sua stessa Santità.

Se invece intende i principati potestà e potenze quelle infernali, le ha già vinte anche quelle, perché sconfiggendo satana, sia durante la terribile guerra che in cielo nei tempi remoti di cui l’uomo non ha memoria, sia con la sua morte e resurrezione, ha sconfitto tutto il regno satanico del drago che essendo il più potente, lo ha già soggiogato. Quindi Cristo è eterno prima della sua venuta, dalla sua nascita e poi morte e resurrezione su questa terra nel Padre e nello Spirito Santo Trinità Perfetta …. Cristo ha già sconfitto tutto e tutti!


- Giovanni nella sua apocalisse.

25 Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 

Qui c’è un errore, si comprende che Paolo non conosce Dio, Gesù ha già posto tutti i più pericolosi nemici sotto i suoi piedi, nel momento in cui Dio ha sconfitto satana in eterno cacciandolo dal  Regno eterno e recludendolo, lo ha ridotto ad essere schiavo di Dio, esso ha già vinto sul suo peggiore nemico, se ha vinto sul nemico peggiore significa che ha vinto anche su tutti gli altri. Quindi li ha già posti sotto i suoi piedi. E nessuno è un male più grande di quello di Lucifero. Quindi anche questa affermazione è errata. Gesù regna sempre in eterno, lo fece prima di discendere come uomo in terra e lo fatto durante, e lo sta facendo ora in eterno.


26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, 

La morte, Gesù l’ha già vinta con la resurrezione. Altrimenti non sarebbe vivente in eterno!
Questa frase attesta che Paolo non era per nulla convinto che Gesù fosse risorto, altrimenti non l’avrebbe posta, perché dire che in ultima battuta Gesù deve annientare la morte, significa che paolo non ha compreso che la resurrezione vince la morte e ti fa divenire eterno.. quindi tutto il discorso che ha fatto sopra è vano!

Dall’apocalisse si legge che alla fine di tutto, Dio quando avrà separato i buoni dai cattivi, e questi li avrà gettati in eterno nello stagno di fuoco, zolfo dove si trova il drago, il falso profeta e l’anticristo, dove ci rimarranno per sempre! Ora dire che annienta la morte, bisogna capire cosa intende, perché Gesù con la sua resurrezione ha già vinto la morte, non c’è altra morte da superare per Lui. Quindi questa affermazione non ha senso. A meno che non intenda la morte come evento di vita eterna per coloro che si sono salvati, quello si, ma se è rivolto a Cristo No!  Perché è già Eterno! Oltretutto Gesù era già vivente in eterno, prima ancora di discendere in sua madre! Lo si capisce dalla sua affermazione :”Ho visto satana cadere come folgore dal cielo” lo ha visto prima del tempo che nato in terra!  Questo fa capire che Paolo di Tarso non ha mai parlato con lo Spirito Santo.


27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. 

Questa è una tipica frase da ragionamento umano, non c’è Spirito Santo in essa, sta supponendo.

Come si capisce da quel che è scritto, Paolo non considera Gesù figlio di Dio e Dio con Dio, cioè non lo considera un pari a Dio. Gesù lo è un pari, perché dal momento in cui Esso siede alla destra del Padre, non siede su un trono diverso ma sullo stesso trono del Padre. Un Padre sicuramente è qualcosa di più di Un figlio, ma un Padre considera il figlio il suo erede, per cui il figlio è parte del Padre ed è esattamente quello che Gesù ha insegnato ai discepoli. IO sono nel Padre , il Padre è in Me, per dire che Lui e il Padre sono la medesima persona.

Ora Paolo non può dire quello che ha detto, perché ammetterebbe che sono due soggetti diversi e distinti quanto invece sono parte dello stesso soggetto, perché in Gesù si manifesta la Potenza di Dio nella sua Trinità. Anche se Gesù stesso ammette di essere sia nel Padre che il Padre in Lui, ma dice anche, che Egli è sotto al Padre e fa l’opera sua.  Ma con questo non significa quello che Paolo vuol far credere.

eccettuare” significa escludere.

“ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. “
Si deve esclude da queste logica Dio Padre, che ha sottoposto ogni cosa a Gesù, questo dice!  Non può avergli sottoposto nulla, perché se il Figlio è parte del Padre e il Padre parte del Figlio, tutto quello che E 'il Padre, era/è /sarà  il Figlio così è, e quindi tutto è in automatico sottoposto a Lui. Altrimenti non sarebbe figlio di Dio!

28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
“E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui”. Gli è già tutto sottomesso al Figlio! Perché egli ha già vinto satana e avendo vinto il peccato, la morte, è già tutto sottomesso a lui, non c’è nulla di più grande che l’eternità e la vittoria sul peccato,  una volta che Figlio ha vinto il peccato e la morte mediante il suo sacrifico, esso ha già ottenuto tutto.

“il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa,” Se il Figlio è nel Padre, e il Padre nel Figlio, non può essere il figlio sottoposto a nulla di più di quello che ha, perché il Figlio e il Padre sono la medesima cosa, nella stessa carne e nella stessa creatura, Uno è l’erede dell’altro, per cui non si può dire che il Figlio sarà sottoposto al Padre, quando lo è già e quando il Padre è nel Figlio.

 “perché Dio sia tutto in tutti.” Dio non può essere tutti in tutti, se tu non lo accetti e non ti sottometti a lui. Solo se lo accetti Dio è tutto, in chi lo ha accettato. Dio non è per tutti, è in coloro che spontaneamente lo accolgono in loro.
Paolo non ha capito un tubo, sono farneticazioni, cerca con la sua mente di spiegare quello che comprende dalle semplici parola degli apostoli, se il  Consolatore di verità gli avesse parlato veramente non si sarebbe posto tutte queste domande. E avrebbe scritto la verità! Una semplice ed unica parola.


29 Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro? 
Ancora con  sta storia della resurrezione devo notare che Paolo non capiva questa questione della resurrezione e non gli andava neppure giù, forse il suo essere di famiglia ebraica non concepiva la questione della risurrezione.  
Cosa centra il battesimo con la resurrezione, sono due cose diverse, intanto la resurrezione è solo un elemento che riguarda Cristo, il battesimo è il sigillo di Dio che si pone sull’essere umano come simbolo di appartenenza a Cristo Dio, il risorgere in Cristo è semmai riferito all’apocalisse al concetto di seconda morte. Ma nessun essere umano, è mai risorto come Cristo, nessun essere umano ha mai trasformato la sua carne mortale in spirito vivente in eterno, se non che sia stato Cristo stesso a volerlo, Ma Cristo ha vinto la morte, perché Esso Stesso è risorto per un" meccanismo” auto-volontario, cioè è Cristo Stesso che è risorto da Se Stesso! Proprio perché Egli è nel Padre!

I morti battezzati, potranno risorgere solo alla fine dei tempi, quando Dio li renderà risorti, i morti battezzati non possono risorgere se Dio non lo vuole.


30 E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente?
Da queste parole si evince che Paolo non crede per nulla all’opera salvifica di Cristo, si pone continuamente alcune domande, come se essere di Cristo è un pericolo, certo a quei tempi con le persecuzioni lo poteva essere, e lui lo sapeva molto bene, visto che fu un persecutore. Ma invece di dire perché ci esponiamo al pericolo, perché non si è posto semmai la domanda perché Cristo ha messo se stesso in continuo pericolo per noi? Questa sarebbe stata una giusta domanda, non aver rivolto la domanda verso se stessi, ma la risposta è implicita se Cristo è morto per noi, ha vissuto nel pericolo per noi, perché noi dobbiamo dubitare di Lui!?


31 Ogni giorno io affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto, fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! 
Pare da come scrive che questo affrontare la morte per Cristo gli sia un peso e non un vanto!

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32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe?
Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.

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33 Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». 
Questo è logico non c’è nulla di divino. A parte che è contenuto anche nell'antico testamento.

34 Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.


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35 Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». 
36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; 
37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. 
Questa è la parabola di Gesù insegnata agli apostoli, riletta da Paolo in altra forma, ma non ha nulla di più di quello che ha detto Cristo!. Non conferma proprio nulla!

38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. 
39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci. 
Ma questo è un esempio è basato sul fatto che egli avendo osservato la tipologia diversa delle carni aveva visto che ve ne sono di diversa  struttura.

40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri. 
41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore. 
Ci vuole poco a dire queste cose, anche nell'ebraismo vi sono questi concetti..


42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 
Risorge incorruttibile semmai, solo se il corruttibile è diventato per sua volontà appartenente a Cristo Dio. Non può il corruttibile divenire incorruttibile se non c’è volontà del corruttibile ad essere figlio di Dio.


43 si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza;
idem come sopra

44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.
Idem come sopra




Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che 
Questo è un riferimento alla genesi, al soffio di vita che Dio infonde in Adamo


45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. 
Ancora una volta Paolo vuole abbassare Cristo alla natura umana come se Cristo non fosse figlio di Dio, ma fosse figlio di donna  umana, vuole a tutti i costi renderlo uguale con il primo Adamo, forse un tentativo di rendere il primo Adamo immortale.  La frase indica proprio la non conoscenza delle natura intima di Gesù, come  dire che l’ultimo Adamo diviene spirito portatore di vita, indica che Paolo non conosceva Gesù, non aveva compreso la natura intrinseca della potenza di Dio in Gesù, per cui il suo modello è il primo Adamo conosciuto nella scrittura dai testi ebraici, Gesù non è divenuto spirito per una volontà diversa dalla sua, è ritornato alla sua dimensione naturale, dopo che esso divenne, umano,o simile ad Adamo, ma non Adamo. Adamo è il peccatore originario, Gesù è il salvatore assoluto. Non si può confondere Adamo con Gesù Figlio di Dio Onnipotente.

46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. 
Questo non è vero, lo testimonia le parole stesse implicite di Gesù, quando dice: “Vidi cadere dal cielo come folgore satana” la caduta di satana è precedente al genere umano; questo sta indicare che Gesù era già vivente presso il Padre suo nei cieli in eterno, durante il tempo della caduta di satana e quindi era corpo  spirituale! Che poi diviene carnale, e poi ritorna al Padre suo come Gesù stesso ha detto … “ritorno al Padre Mio” con la resurrezione e ascensione! Gesù dice Torna a ciò che era prima di divenire carnale!… Questo  sottolinea ancora di più che Paolo non parla mediante lo Spirito Santo, ma fa uso della sua mente.


47 Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. 
Questo l’ho già scritto più sopra … il primo uomo è plasmato geneticamente dalla terra(materia), ed appartiene ad essa, il secondo appartiene prima alla materia spirituale, e poi unito con la materia(terra) diviene corpo carnale, ma questa affermazione di Paolo contraddice quella precedente …Se  “il secondo uomo viene dal cielo” contraddice questa affermazione:  “Non vi fu prima il corpo spirituale.” non si può dire che Gesù  viene dal cielo e poi dire che egli non avesse corpo spirituale è una contraddizione in termini logici.


48 Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. 
Paragone che non ha nessuna importanza, non insegna nulla di interessante.

49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. 
 Ma se in genesi dice che Noi siamo ad immagine e somiglianza  del creatore, perché dire ovvietà?

50 Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità.

Anche questo è scontato tutti lo capiscono non c’è bisognò che sia un Paolo a dirlo, lo ha già espresso Gesù in molti concetti … 


51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 

L’unico mistero di Cristo sta in Cristo,
“non tutti, certo, moriremo,” vuole far intendere che qualcuno di loro è vivo, L’unico vivente è Cristo che è risorto ed è l’unico che ha trasformato se stesso. Tutti gli altri potranno essere trasformati solo e solamente se essi abbracceranno la fede in Cristo Dio. Saranno trasformati da Dio, non per se stessi, non ne abbiamo il potere.


52 in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 
Questa frase, è dedotta dall’Apocalisse di Giovanni che sicuramente Paolo ha letto, il suono della tromba è indicativo dello svolgimento del potere di Dio che farà risorgere i morti dai loro sepolcri, per essere giudicati in ultima istanza, solo in coloro che non sarà trovato peccato o colpa, e avranno aderito alla causa di Cristo risorgeranno per volere e potere di Dio.

53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.

Il vestire cioè il prendere su di se, Cristo , cioè divenire e tentare di assomigliare a Cristo, seguire le sue orme, per approdare all’immortalità.. però stiamo attenti non basta coprirsi di incorruttibilità se poi durante la vita puoi farti corrompere; perché il Signore non è sciocco, non serve vestirsi di una matrice splendente se poi duramente la tua vita dentro sei tenebra, non serve a nulla.

54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata ingoiata per la vittoria.
Forse era più efficace il termine divorata  che ingoiata, perché l’ingoiare identifica inghiottire senza masticare, mentre divorare significa masticare, macinare e ridurre a nulla, cioè consumare e distruggere la  morte, oltretutto il divorare sta anche ad indicare come fa il fuoco che consuma, le fiamme dell’inferno consumano, per quanto siano eterne, inoltre prenderebbe anche un altro senso, ponendo la vittoria come colei che consuma cioè brucia divora la morte. Dopo tutto durante gli esorcismi, i demoni si sentono bruciare, consumare, stritolati, divorati, ecc, non ingoiati .


Queste frasi sono di natura poetica.

55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? ----- dove l’hai nascosta

Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? ---- dove nascondi la tua arma


56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge.
Prima di tutto c’è da chiedersi perché usa la parola pungiglione, per intendere il punto più velenoso del peccato, sembra che faccia un associazione con l’azione del veleno di uno scorpione, o con quello di un insetto dotato di pungiglione come può essere un calabrone, una vespa, un ape.  L’insetto dotato di pungiglione velenoso, pungendo inietta il suo veleno che può avere un parallelismo con il peccato, quindi la morte come entità spirituale ha secondo Paolo un pungiglione velenoso.  Se la morte è dotata di aculeo velenoso, con il quale inietta il peccato nell'uomo, c’è da chiedersi perché usa la parola la forza abbinata alla legge in relazione al peccato.

“e la forza del peccato” la forza non sta nel male, il male è privo di forza, un insetto che punge non ha forza, agisce il suo veleno quindi attende che il veleno ha fatto effetto, prima di nutrirsi della sua preda, la forza sta in un animale che ha bisogno di forza per agire e per nutrirsi come può essere un leone, un aquila che usano la forza per ghermire la preda, ma allora il veleno non serve.  Infatti il peccato per muoversi non usa la forza, usa semmai l’astuzia, l’essere viscido per insinuarsi, come potrebbe essere un serpente, che tende agguati e si muove di soppiatto, con cautela, con prudenza, attendendo la sua preda al varco. Un insetto come può essere uno scorpione o un calabrone, sono insetti che non hanno bisogno di forza, perché sanno di avere un arma temibile, per cui anch'essi colpiscono sicuri la preda con precisione, senza usare la forza.

S. Agostino per esempio rovescia la frase, e ne cambia addirittura senso, parrebbe un tentativo di aggiustare la parola di Paolo.

Come si può dire che il peccato è forte, quando invece è debole? La carne è debole, e la carne è associata la peccato, per cui il peccato è debole. Far del male non ci vuole forza, tutt'altro, il codardo è un debole, Ciò che è forte, è l’amore, ciò che è forte è la fede, ciò che è forte il sentimento, tutto quello che è positivo è forte, e tutto quello che viene dal male è debole, per cui l’affermazione è errata.

“la forza del peccato è la legge?”  
A quale legge fa riferimento Paolo?

A quella Eterna di Dio, oppure alla legge degli uomini?
Come può la legge di Dio nei suoi comandi cioè i suoi ordini divenire peccato? Non può!
La trasgressione/dire della legge di Dio diviene peccato, questo si.  Specialmente quando l’uomo privandosi in maniera totale del peccato, può essere portato ad un peccato maggiore, se in esso non vi è lo Spirito Santo che preserva dal peccato quell’uomo.

Ma questa frase non indica questo, sembra dire invece che la parola di Dio è un peccato. Quindi senza voler pensar male c’è un errore o interpretazione o di scrittura.

Leggendo poi, S. Agostino pare che egli rovesci alcune frasi di Paolo, e ne cambia addirittura senso, parrebbe un tentativo di aggiustare la parola di Paolo, forse poco comprensibile, un tantino oscura. Ma fare questa operazione significa snaturare la frase di Paolo che cambia nettamente di significato, quasi un tentativo di recuperare qualcosa o qualcuno.

Se la frase si presenta ed è tradotta correttamente, in questo modo, “la forza del peccato è la legge?”   non si deve cambiare la posizione dei termini solo perché noi ci va bene così, perché sappiamo bene che basta invertire alcune parole o segni di punteggiatura che il senso della frase cambia completamente, chi fa questa operazione vuole salvare capre e cavoli, ma dimostra anche poca onesta.  Se l’autore le ha scritte in quel modo significa che il senso che ha voluto dare l’autore era quello e non quello che altri vorrebbero attribuirgli.
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57 Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 
58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Le uniche frasi decenti che ha scritto!
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In conclusione:
Il problema in definitiva è che non si vuole metter mano ai documenti attribuiti a San Paolo perché gran parte dei padri della chiesa, e parecchi santi, che hanno scritto su San Paolo e la loro opera risulterebbe vana, se i testi di San Paolo fossero non veri o inquinati, per cui si continuerà a dire che chi interpreta in modo diverso da San Paolo è fuori dalla chiesa, io questo lo so già, perché Cristo mi ha già detto quello che sarà il pensiero di tutti, verso di me!!!

Gesù mi ha detto: Un uomo compie un errore ma nessuno lo corregge, questo errore diviene un peccato, altri pensando che quello sia giusto, continuano sulla strada del peccato(errore), fino a che, qualcuno non scopre l’errore! Avrà l’uomo la volontà di affermare la verità?



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Se qualcuno ha da contestarmi qualcosa, lo faccia spiegando con precisione perchè non è d'accordo, non come quelli che ti dicono non sono d'accordo, ma non dicono null'altro perchè dimostrano che in realtà non sanno neppure loro in cosa non sono d'accordo e che il loro modo di pensare, in realtà pende dalle labbra di altri e non pensano e non ragionano con la loro mente, ma con i pensieri di altri che potrebbero anche non essere esatti. Per cui, prima di accusarmi di qualsiasi cosa, riflettete e cercate di rispondere alle medesime domande  che io ho risposto... considerando che in questo testo non sono contro Cristo ma sono contro le parole di Paolo che non è Cristo, la fede non si basa su Paolo ma su Cristo, quindi l'eresia non sta su Paolo ma solo su chi è contro Cristo! Altrimenti Paolo diventa più importante di Cristo stesso e si fa di Paolo un dio innanzi agli uomini...