giovedì 12 gennaio 2017

SI ARRIVERA' ALLA GUERRA CON LA RUSSIA?


OBAMA NON MOLLA!!! 

L'Europa è oramai tutta sotto il dominio Usa, per cui tutte le sue decisioni passano attraverso di loro, per cui la volontà è solo quella decimare la popolazione nel mondo, che questo avvenga con Obama, o con altri poco conta, lo devono fare, perchè gli spiriti satanici negli uomini sono indemoniati.

Come avevo già scritto molto tempo fa durante le elezioni presidenziali americane  Obama non avrebbe mai accettato la sconfitta ed ecco che avevo ragione, e che avrebbe fatto di tutto per rimanere lui alla Casa Bianca anche infischiandosene delle votazioni e del risultato, non vorrei mai che sia proprio questo il proposito che ha in mente, adesso vuole scatenare un offensiva tipo guerra fredda, contro la Russia, prima del 22 gennaio, quando Trump è completamente in opposizione, incastrandolo in un pantano, sperando che non abbia altre idee, perchè credo che oramai qui c'è il rischio di una deriva dispotica e totalitaria, da come agisce pare che sia proprio così. Costoro devono portare avanti altri disegni e altri obbiettivi per azzerare quasi la razza umana, da  7 miliardi di abitanti il loro intento sarebbe quello di portala a qualcosa come non più di 3 miliardi, considerando che poi una buona parte di questi moriranno successivamente per le radiazioni ecco le bare nei campi Fema, hanno già previsto quanti morti ci saranno più o meno. Per cui si ridurrebbe drasticamente, per non parlare del resto che poi verrà.  Ma io dico che non ci riusciranno. In Europa non servono i campi Fema perchè l'hanno fatta invadere dall'Islam-Isis che appena inizia la guerra, questi si daranno allegramente allo sciacallaggio e alla mattanza per cui i morti sono assicurati. 

Attenzione che le carte degli illuminati parlano di guerra per cui pare proprio che Obama stia attuando questo.







Vorrei consigliare alla Russia, di non agire in nessun modo, di attendere mese per mese, di resistere, perchè qui si vuole ammazzare non solo il popolo Russo, ma con esso tutto il mondo e anche di acquietare i suoi alleati d'oriente specie quelli con la testa calda. Già la situazione è calda, se la scaldiamo un altro po, la pentola a pressione è pronta per il botto. 

Ovviamente i militari americani, se Trump riuscirà ad insediarsi, lo vorranno spingere a continuare un offensiva, almeno apparente che poi non vorrei che sfuggisse di mano, cosi da  incastrarlo  sarà costretto a far scelte contrarie al suo pensiero iniziale. 

Anche se dico che non mi sono mai fidato ne di Clinton, ne di Obama, ma non mi fiderò neppure di Trump. Perchè dietro a tutti questi personaggi ci sono loro gli Illuminati che vogliono portare il mondo ad una distruzione per poi edificare il regno della bestia, che è già in atto, ma quello che vogliono loro è quello reale e totale, che debba venire lo stesso lo sappiamo. Ma se si può spostare la fine più avanti sarebbe meglio, invece da come si sta prospettando la questione pare che tutto stia furiosamente correndo, verso una fine programmata e velocissima, quasi non ci fosse tempo, per gli eventi stessi. 
O meglio dire che il tempo ci sarebbe, ma qualcuno vuole accelerare il tempo, per prendersi con comodo, è proprio questo che bisogna impedire di fare, che abbiano troppo tempo dopo. Meno si da tempo all'anticristo e meglio è!!!! Per cui bisogna cercare di allungare i tempi. Perchè meno tempo avrà, più umanità si salverà. 




L'ultimo regalo di Barack Obama all'Europa e al mondo è una mossa che aumenta, se possibile, la tensione con la Russia. È iniziata l'operazione Nato Atlantic Resolve, il più grande dispiegamento di forze militari americane dai tempi della Guerra Fredda. Quattromila soldati schierati nei Paesi balticiPoloniaRomania, praticamente sui confini russi. Tank pesanti Abrams, specifica Repubblica, cui si aggiungono altri tremila soldati d'élite britannici, canadesi, tedeschi, mille per ciascun paese. Un contingente che ha un obiettivo immediato: raffreddare le mire di Mosca sui Paesi confinanti e mandare un segnale pesante dopo l'aggressiva politica estera di Vladimir Putin in Crimea e Ucraina orientale. A richiedere con forza il presidio Nato sono stati soprattutto i tre Stati baltici, EstoniaLettonia e Lituania, preoccupati per l'influenza e la destabilizzazione che il Cremlino potrebbe mettere in atto attraverso le importanti minoranze russe presenti nei propri territori. E se gli Stati baltici sono fondamentalmente privi di un esercito in grado di reggere l'urto di una pressione russa, non è da sottovalutare come anche uno Stato militarmente forte come la Polonia accolga a braccia aperte l'arrivo dei soldati Nato, segno che sul confine orientale d'Europa si vive ormai da mesi in un clima di inquietante allerta, quasi una attesa del peggio. "Parallelamente al riarmo atomico mondiale", conclude Repubblica, non si prospetta un 2017 di dialogo e pace. E sarà Donald Trump, tra pochi giorni presidente degli Stati Uniti a tutti gli effetti, a dover sminare il campo su cui si muovo Unione europea e Putin. Ne sarà capace? O meglio: ne avrà intenzione?



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