sabato 9 gennaio 2021

Gesù e il Padre stessa persona.

 martedì 3 maggio 2016

Gesù e il Padre stessa persona.


Gesù e il Padre!

IL VANGELO DI OGGI 3 maggio 2016.
+ Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 14,6-14.
In quel tempo, Gesù disse a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 

Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». 
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? 
Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. 
Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. 
In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre».
Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»




Vediamo di scrivere qualcosa con il solito aiutante...  ;)



"In quel tempo, Gesù disse a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me. "


cosa significa per mezzo, cosa intendeva dire....     

per mezzo significa passare attraverso il Figlio, cioè percorrere la stessa strada, per il mezzo usando il Figlio come tramite, il Figlio diviene il mezzo per giungere al Padre, ma si giunge al Padre percorrendo la stessa strada del Figlio. Questo per Mezzo ne fa del Figlio la porta stretta, come la parabola della cruna dell'ago. Ci si deve affidare al Figlio e percorrere la vita del Figlio per giungere al Padre. 


"Se conoscete me, conoscerete anche il Padre:"

Ovviamente essendo il Figlio uscito dal Padre ovviamente il figlio è come il Padre, cioè della sua stessa natura, il Figlio rappresenta il Padre, ma Gesù dice di più in questa frase, con il verbo conoscere, il Padre però fisicamente non o vedevano eppure l'espressione indica altro...


"fin da ora lo conoscete e lo avete veduto»." 

ecco usa per tre volte lo stesso verbo, conoscere, per indicare la natura Trinitaria della persona, di Dio, e spiega che il Padre è lo stesso Figlio, chi vede il Padre vede il Figlio, quindi dice giustamente che il figlio lo ha manifestato, e gli apostolo ne stanno godendo, lo vedono, quindi l'effige di Gesù è l'effige del Padre "lo avete veduto" cioè Gesù sta dicendo che Lui è il Padre. 



"Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». "

Il discepolo non comprende le parole oscure di Gesù, gli sono incompressibili, e appunto ingenuamente fa l'errore di chiedere di vedere il Padre....mostrare indica il manifestare, cioè fallo apparire. 


"Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?"

Gesù specifica un po perplesso...la farse indica che non tutti i discepoli avevano ben chiara la figura di Gesù, o forse nessuno avevano realmente compreso, la vera natura, il termine conoscere indica il  riconoscere qualcuno, è il simile è senso. 


 "Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? "

specifica e ribadisce ancora, che chi vede il Figlio in realtà sta guardando il Padre, e quindi gli risponde con un interrogazione precisa... "Come puoi dire: Mostraci il Padre? "
 
La frase molto perentoria dice tutto della vera natura di Gesù, come puoi tu dire a me dirmi di mostrami il Padre, quando Gesù stesso lo è. La farse dice proprio questo "io sono il Padre" questa è la naturale risposta di Gesù.



"Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? "

Ribadito il concetto, oltretutto dice "non credi?" come dire io ti sto dicendo la verità, il Padre è manifesto nel Figlio, cioè due in uno. "Io sono nel Padre" nel   indica dentro, cioè dentro al Padre, e poi ribadisce e il Padre è in Me , è in  cioè dentro , quindi sta dicendo che Gesù è dentro al Padre , e il Padre è dentro di Lui, è un modo per dire che è la stessa persona. Due entità fuse nello stesso organismo che è la carne. Quindi la carne porta la natura del Padre e del Figlio assieme. 



"Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. "

 Precisa una cosa importante.... dice che non è Lui a parlare, ma è il Padre Suo che gli trasmette la parola, non le dico da Me  sta dicendo che lui non le inventanon sono cose sue, precisa, ma  il Padre che è con me, compie le sue opere" il fatto di dire con me indica proprio fuso con lui, assieme, unito a lui, parte di lui, quindi il Padre parla al suo posto, trasmette a Lui o meglio dire parla direttamente, mediante Gesù. perchè lo dice: "compie le sue opere" il dire compie sta proprio ad indicare che non è Gesù che fa le opere, del Padre, ma proprio il Padre di persona, specificando con le sue, come per dire anch'io faccio le mie. Questo fa capire che il corpo carnale di Gesù era usato sia dall'entità del Padre che del Figlio, uno per far le opere del Padre e l'altro per far quelle del Figlio, come Figlio.


"Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. "

Vuole far capire bene ai discepoli questo concetto estremamente importante, perchè lo ribadisce insistentemente. "io sono nel Padre e il Padre è in me" la specifica in questione, posta in quei termini fa comprendere che Gesù leggendo l'animo e la mente dei discepoli, vedeva che faticano a comprendere questo immenso mistero, per cui dicecredetelo per le opere stesse.


"In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre»."

Qui invece cambia discorso, e dice che chi gli crede nella sua prima istanza, cioè nel fatto che Egli e il Padre sono la medesima persona, come vi ho spiegato, dice che costoro faranno opere uguali e anche più grandi delle sue, perchè comprendere che il Padre e il figlio sono lo stesso soggetto, indica che chi lo comprende non lo comprende per sua capacità mentale, ma per opera stessa di Dio, cioè per volontà di Dio. Poi precisa perchè io vado al Padre, questo andare al Padre indica riunirsi al Padre, cioè ritornare nella stessa natura del Padre, il perchè indica una giustificazione, cioè una necessità, per cui chi comprende questo mistero, Gesù fa capire che Egli stesso e il Padre Suo saranno un altra volta dentro alla carne umana, perchè potranno fare le stesse opere sue e anche più grandi. Quindi torna al Padre per poter tornare nei figli che ovviamente lo desiderano, gli credono, lo accettano e fanno la sua volontà e la sua strada. 


Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 
 
Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»


Altra specifica, ovviamente è sempre rivolta a coloro che hanno compreso, accettato e creduto nel suo mistero, che il Padre è nel Figlio e il Figlio nel Padre, dicendo che coloro che chiedono nel suo Nome, Gesù farà quello che chiedono, perchè Esso è nel Padre, ed è il Padre, e perché il Padre sia glorificato nel Figlio, cioè sia manifestato mediante il Figlio, che l'uomo lo deve glorificare. 
 
Per il Suo Nome Gesù farà qualsiasi cosa....Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.»


Anche nel sonetto rivelatore si comprende questa natura duale di Gesù che è Padre e al tempo stesso Figlio. O meglio dire il Padre si è rigenerato nel Figlio, questo è il vero segreto di Dio.  Il Padre ha aumento la sua potenza legandosi con la sua Creatura terrena in pratica con questo sistema ha salvato la creatura terrena dalla dannazione eterna, e anche è diventato parte stessa integrante di tutto l'universo che era già suo e in questo modo esso stesso è diventato ancora più potente, diventando parte stessa della sua stessa creazione.  Dovete considerare che Dio è e  non è un essere umano nel vero senso della parola, che non è limitato, Egli è sopra di noi, non ha limiti, di nessuno tipo, per cui può fare quello che vuole della sua creazione e delle sue creature, per cui dovete sempre ragionare con la mentalità di un Dio, non con la mentalità umana, che respinge tutto quello che gli sembra oscuro, strano, misterioso, ad una natura umana, annullando spesso la natura stessa divina, perchè noi tendiamo a non comprendere ciò che è incomprensibile, per cui non ci crediamo.



Quindi quanto si afferma che Gesù non è uno spirito, si fa un peccato gravissimo mortale non perdonabile, è un offesa a tutte e tre le persone della Trinità, oltretutto, se la persona espande questa eresia alla popolazione e fa credere a tutti che questa sia la verità il suo peccato è ancora più grande, ma la popolazione credendo che ciò sia vero, è indotta a cadere nel peccato e si condanna da sola.  Quindi fate molta attenzione a come considerate la natura di Dio, è sempre meglio considerarla molto di più di quello che sembra o è, per lo meno anche se si fantastica, non si sbaglia mai, piuttosto che ridurne di portata, perchè in questo si fa sempre errore.


Mi rendo conto che questo discorso è per noi umani, e per voi, molto difficile da digerire, ma purtroppo è così, c'è da fare un considerazione importante, che m'è venuta in mente ora, parlando con una persona per spiegare più dettagliatamente la questione...anche in relazione alle altre descrizioni che si da di gesù e del Padre anche nel testo apocalittico, e degli stessi testi sacri.

scrivo solo alcune battute per far capire....

-Io non capisco la differenza del tuo pensiero.

Ma se fosse il mio pensiero non scriverei questo; il mio pensiero non è mio, perchè non ti saprei spiegare queste cose se venissero da me.

Come quando Gesù fece complimento a Pietro che lo riconobbe come il Cristo di Dio, e Gesù gli ha detto che quello non era il suo pensiero, ma dello Spirito lo aveva suggerito a lui. Da questo si comprende anche che lo Spirito Santo parla quando meno ce lo aspettiamo, e non solo nella preghiera.

-Ok dici che sono la stessa identica persona quindi?

Stessa persona che si è data un corpo umano, e quindi ovviamente ha generato un altro soggetto uguale e diverso dall'origine. Qui c'è da dire un discorso importante che non si fa caso, che il Padre è l'origine mentre il figlio carnale il Nuovo, quindi il Padre origine, origina il Figlio nuovo ed entra in esso, prende posto per questo Gesù dice io manifesto il Padre e chi vede me ve Lui, ovvio...se non si capisce questa relazione...Qui non stiamo parlando di esseri umani, ma di divinità, di dei, di Dio , sono cose completamente diverse, noi abbiamo una concezione limitata di Dio a quello che siamo noi, limitati, e non accettiamo una visione diversa dalla nostra, non comprendiamo, perchè rifiutiamo che Gesù fosse un Dio, cioè Dio stesso, e vogliamo a tutti i costi vederlo con un essere umano, per cui fatichiamo a comprenderne la natura. Ecco perchè la chiesa rifiuta un immagine di Gesù come Dio, e preferisce vederlo in forma umanizzata umana, non divina. 


Spero di aver chiarito un pochino. 

Chi era lo spirito di Cristo?

 


Lo Spirito di Cristo!!





Lettera ai Romani.

Domenica di Pentecoste a messa qualcosa ha attratto la mia attenzione nella lettera di S. Paolo ai Romani 8 in alcuni punti.


“Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a Lui.”


Il fulcro della frase è “lo Spirito di Cristo” chi era/è lo spirito di Cristo?

Tutti penserebbero lo Spirito Santo, ma questo è errato, perché lo dice Cristo stesso, “Se non vado al Padre, lo spirito consolatore cioè lo Spirito Santo non può venire a voi, è bene che io vada ”

Qui Gesù fa ben capire che il suo Spirito non è lo Spirito Santo, se no, l'avrebbe dato, senza bisogno di andarsene dalla terra.



Quindi chi è lo spirito di Cristo?


L'affermazione di Cristo che dice:" io sono il Padre e il Padre è in me, etc", è chiaro il senso, di cosa stiamo parlando, S. Paolo in questo discorso fa capire che in realtà Egli non ha compreso chi fosse realmente Cristo, e ragionava con la sua mente umana, cercando di darsi una spiegazione di natura teologica e filosofica sul Cristo, lo dimostra il concetto stesso. Il problema che Paolo pensava che Cristo avesse uno spirito uguale a tutti gli esseri umani, questo lo si comprende bene dalla frase stessa, una semplice anima. Il problema invece è che Paolo non essendo stato uno degli apostoli realmente scelti per mano di Gesù, non sapeva tutto quello che Gesù racconto e disse a loro, per cui molto ignorava, per quanto certamente gli apostoli ed altri raccontarono. Se avesse saputo del dialogo che Gesù Ebbe per esempio con Filippo non avrebbe scritto la frase in quel modo. 

Perché il dialogo tra Gesù e Filippo contraddice la frase di Paolo. 

Proprio nel discorso di effondere il suo spirito, Gesù fa capire a chi appartiene questo suo Spirito e lo dice “che da la vita”, quindi questo spirito di Gesù è lo stesso Spirito del Padre Eterno, cioè proprio la persona del Padre Celeste, ecco perché Gesù diceva di se io sono il Padre....per questa ragione, Egli non possiede un anima come la nostra, ma direttamente lo Spirito del Padre, cioè il Padre stesso incarnato, che solo Cristo può avere, nessun essere umano può avere tale Spirito, se non per volontà di Cristo stesso, ed infatti Gesù mediante l'effusione cioè il suo soffio, trasmise nuovamente la Vita agli apostoli, cosa che Paolo non ebbe, questo Paolo non lo ha mai ricevuto fisicamente da Cristo. 

Solo Cristo, può avere lo Spirito del Padre Celeste, e solo Cristo trasmise questo spirito del Padre agli Apostoli, gli altri esseri umani possono avere solo lo Spirito Santo, e comunque sia gli viene trasmesso, finché essi non decidano di loro spontanea volontà di divenire parte di Cristo. Allora solo dopo il “trattamento” dell'effusione fatto esattamente come Gesù fece, con il soffio sul volto, essi possono avere lo Spirito in Se del Padre. 

Oltretutto gli apostoli prima di conoscere Cristo, non avevano certamente il suo spirito, perché nessuno glielo aveva infuso. E solo dopo che hanno conosciuto Cristo ha infuso in loro lo spirito, possiamo dire che ricevettero il Suo Spirito, ma non prima, per cui la frase anche in questo caso sarebbe inesatta.. Potremo invece dire che se un essere umano, dopo aver conosciuto la parola di Cristo, si sottomette a Cristo, e desidera di divenirne parte, ecco che allora potremo dire che esso ha lo Spirito di Cristo, ma lo spirito di Cristo e lo stesso Spirito del Padre che entra solamente mediante la vera effusione. (da non confondere con quella dello Spirito Santo)

Quindi l'essere di Cristo, non è affatto automatico, è una volontà libera diretta del soggetto e sopratutto una volontà del Vescovo che permette che questo avvenga mediante il rito dell'Effusione., se il rito non avviene nelle medesime modalità compiute da Cristo, neppure lo Spirito del Padre si ha, però bisogna dire che a sua volta quello stesso vescovo deve aver avuto precedentemente lo stesso tipo di effusione, altrimenti neppure lui, può trasmettere lo Spirito del Padre Celeste.
In questo caso lo potrebbe fare solo un apostolo dichiarato e scelto da Cristo per volere suo diretto, tipo come fu per San Francesco d'Assisi, ma temo che S.francesco abbia mai usato lo stesso sistema di Gesù.

Solo Cristo appartiene direttamente al Padre perché è sua incarnazione, mentre noi possiamo liberamente decidere di appartenere al Padre solo mediante effusione. Nella vera effusione non viene trasmesso lo Spirito Santo come tutti credono, No! Viene trasmesso lo Spirito del Padre Celeste, perché è Egli che da la vita. Lo Spirito Santo ti viene mandato per volontà diretta di Cristo, se egli lo vuole.


Frase non del tutto esatta.

“11 Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.”

La frase scritta così è consequenziale alla precedente, secondo il ragionamento di Paolo.

Questa affermazione di San Paolo non tiene in considerazione quanto Gesù affermò di se stesso, e riportato sopra... il centro della frase qui sopra è questo:“ Se lo Spirito di colui.... colui che ha resuscitato.... “ . 

Paolo dice che Gesù è stato resuscitato da uno Spirito che viene per resuscitare Cristo stesso. 

Se Paolo avesse saputo la vera verità, non avrebbe scritto quella frase, ciò dimostra che Paolo non sapeva. Se avesse saputo, che lo Spirito “di Cristo” era già dentro a Cristo da prima della Sua nascita, questa espressione non l'avrebbe scritta così, perché Cristo, non ha avuto bisogno di essere resuscitato da nessuno spirito che veniva da fuori di Lui, ma è stato resuscitato dallo Spirito del Padre Suo che era in Lui. Anche se Gesù disse sulla croce Padre ti rimetto il mio Spirito, era un rifermento al Padre che era in Lui, è un po complicato spiegarlo in due parole (spiegherò meglio in altro discorso.). Quindi negli apostoli che ricevettero da Cristo la sua effusione, lo Spirito del Padre abitava in loro.

Effusione direttamente esercitata da Cristo stesso prima della morte in Croce e risurrezione...
La discesa dello Spirito Santo sugli apostoli viene dopo.
“Se non vado al Padre, lo spirito consolatore (cioè lo Spirito Santo) non può venire a voi, è bene che io vada ”

I pensieri ispirati o indotti!

 lunedì 13 giugno 2016

I pensieri ispirati o indotti!

I pensieri ispirati o indotti!



Matteo 16,15-23
15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?» . 
16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 
17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. 


La risposta di Gesù a Pietro cosa ci racconta?
“perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli
Ci dice che alcune rivelazioni fatte all'essere umano, sono derivante da volontà divina, come in questo caso, che Pietro non poteva sapere, la verità su Cristo, questo ci dice inoltre che Dio parla all'uomo anche mediante semplice ispirazione, ovviamente maggiore è la conoscenza di quell'uomo, minore sarà la possibilità che questa rivelazione sia stata dettata da Dio, anziché proprio frutto di ispirazione, che è molto più probabile in chi è ignorante che in chi è sapiente.

Ma se Dio ispira tutti gli esseri umani, quando Egli gli aggrada, o a necessità, significa che anche il maligno fa altrettanto, anche il satana ispira chi Egli vuole, ma le ispirazioni di Dio, sono rare che quelle del maligno, perché noi tutti siamo molto soggetti a qualsiasi anche misero peccato, per cui l’attività del maligno è di molto più accentuato, ed esso ispira l’uomo a un infinità di nefandezze, di peccati, di idee maligne, di sotterfugi, di truffe, di tutto quello che è contrario alla volontà di Dio stesso e della sua legge. Ma come il demonio ispira così esso è capace di togliere all'uomo i pensieri che Dio poteva avergli ispirato, per esempio se io vengo ispirato in qualche cosa da Dio, cioè se Egli mi fa comprendere qualche verità, può accadere che il maligno per dispetto tenti di sottrarla alla mia mente, questo può avvenire, ed è per questa ragione che un veggente deve comunicare subito il contenuto di quanto ha ascoltato o è stato ispirato, perché poi il maligno è astuto e può confonderlo aggiungendo o sottraendo qualcosa dal suo pensiero. Cioè carpisce, occulta, copre i pensieri, non è una cosa occasionale, anzi è molto facile che avvenga..

Quindi come Dio ispira un pensiero positivo o una verità, così il maligno ispira un pensiero negativo o menzogna, e sottrae anche un pensiero positivo. E noi crediamo di esserci dimenticati, no, non è dimenticanza è vera sottrazione solo di quel pensiero, non di altro.


Per cui bisogna essere anche molto attenti e prudenti, su cosa si trasmette al pubblico, specie chi ha ruoli di profeti e veggenti, non sempre l'ispiratore potrebbe essere chi si crede, un esempio se S.Pio da Pietrelcina come altri santi e sante, venivano attaccati dal maligno e questo li prendeva pure in giro, figuriamoci se tutti noi, non possiamo cadere nella stessa trappola, e queste finzioni potrebbero durare tanto tempo, per cui è bene che ci sia qualcuno che valuti cosa il veggente trasmetta, sopratutto in quei casi, dove la persona non ha un discernimento tale da comprendere da solo se ciò che riceve sia giusto e vero o da chi può provenire.Attenzione se una persona ha il dono in se della sapienza, della conoscenza, della saggezza, e della prudenza questa è una persona molto fortunata, perchè ha in se la capacità di comprende se e chi gli parla. Ma la prudenza non è mai troppa, in questo cose, specie perchè poi tu le comunichi agli altri, e induci gli altri anche senza volerlo nell'errore. 

Chi sono gli eletti?

 giovedì 7 luglio 2016

Chi sono gli eletti?



Chi sono gli eletti?

Fin ora ho sempre detto che erano tutti coloro che seguono la parola di Dio, del Suo Cristo, quindi includendo anche i profeti o veggenti, ma non ho voluto effettivamente affrontare questo argomento per alcune ragioni, lasciando un po confusa la questione.

Ora è arrivato il momento di specificare chiaramente a chi si riferiva Cristo con il termine eletti!

Riportiamo il Brano qui sopra raffigurato.

"Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui o: E' là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. (24,4-24)"


Vediamo di analizzare con precisione la frase che appare molto semplice.

La prima frase non ha tempo, è riferita a qualsiasi tempo, ma ha una spiegazione in se stessa, la quale seleziona con precisione alcuni soggetti, dice che ci saranno alcuni soggetti nel corso della storia, che porteranno in giro Cristo e ovviamente la sua Santa Madre, come se fossero delle marionette, indicando che le apparizione accadranno in tal posto, o in altro, come dice "E' qui è là"  cioè da tutte le parti, come costoro vogliono e preferiscono.

Chi conosciamo che oggi, che fa apparire la Madonna da tutte le parti come desiderano e quando desiderano? I Medjugoriani! Loro fanno apparire la loro Gospa dovunque essi vogliono, anche in bordo piscina, in qualsiasi luogo diverso da dove avrebbero ricevuto le apparizioni la prima volta, ovunque nel mondo, dove loro si recano e dove per altro bisogna dirlo, per verità la gente è pagante.

Ma torniamo al nostro testo:
La prima frase sta ad indicare una confusione, nella quale il popolo verrà preso e portato ovunque costoro, vorranno, intrappolando il popolo in allucinazioni collettive, infatti dice "non ci credete" . E specifica il perchè non si deve credere a quelli che dicono io il Cristo lo vedo, qui, lo vedo lì, e lo vedo ovunque io vada, quando io voglio; come giustamente ha fatto osservare Francesco I°, a orologeria. Le apparizioni di Fatima e Lourdes, La salette sono avvenute tutte in una sola località, sempre in quella località, e ad una data ben precisa, ad un orario ben preciso, non di qua, ne di là, non su e non giù, non in Italia, e non in america, o in qualsiasi posto si rechi il veggente o profeta, ma sempre nel posto dove  appaiono la prima volta. 
In questo Cristo ci fa capire un altro piccolo tassello come comprendere a chi credere, non a chi vi dice, qua, la su, giù, etc, ma solo e sempre nello stesso posto e alla stessa ora, nello stesso giorno, e non in tutti i giorni e ad orari caotici, quando fa piacere al veggente. 

Quindi la prima frase indica proprio questo il metro di valutazione per capire chi è veggente, e chi non lo è. Può capitare occasionalmente che Cristo o sua Madre appaia, eccezionalmente per ragioni dovute ad un problema del veggente in altri luoghi, ma sono eventi rarissimi, non la quotidianità.

La seconda parte specifica il primo passaggio e dice chi sono questi soggetti che vedono Cristo e Sua Madre in ogni dove, quando ad essi gli comoda e dove ad essi gli aggrada. 
"Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti " ecco questi sono i soggetti a cui cristo  si riferisce, cioè coloro che spostandosi in giro per il mondo vedranno sempre la Madre di Dio e Cristo stesso, e Gesù li identifica come falsi profeti, cioè falsi  veggenti, e falsi Cristi, questi sono invece soggetti che tenteranno di sostituirsi a Cristo stesso di emularlo, annunciandosi come Cristo in terra ed oggi giorno ce ne sono diversi in giro per il mondo, che occupano diverse posizioni sociali, dal povero, fino alle vette più alte. 

"e faranno grandi portenti e miracoli," dice poi che costoro arriveranno a fare grandi portenti e miracoli , di cosa sta parlando e come potrebbero fare portenti e miracoli? 
Cosa sono questi portenti a cosa si riferisce?

Un portento è un qualcosa che ha a che fare con i fenomeni di tipo soprannaturale, ma sopratutto che riguardano il cielo, "segni celesti"  cioè apparizioni di figure nelle nuvole, nuvole di forme di angeli, etc, oppure luminescenze strane che ricordano figure umane, etc. che spesso vengono identificato come presagio e come segno dei tempi, ma anche eventi di natura inconsueta, tipo levitazioni, eventi tipo poltergeist, ma potrebbero pure essere fenomeni indotti da tecnologie attualmente in uso, tipo dall'esercito, con uso di suoni particolari per indurre stati di allucinazione, oppure eventi nell'aria di natura tecnologica, che affascinano, tipo effetti 3D o altro, tutti fenomeni che si potrebbero confondere con cose soprannaturali; ma abbiamo anche fenomeni di tipo demoniaco legati a queste tipologie, essi infatti possono dissimulare più facilmente i fenomeni di natura divina, visto che possono in qualche modo assomigliare. 
Gesù però fa distinzione tra portento e miracolo, li inserisce nella frase entrambi, per indicare che il portento è un evento che avviene a livello della natura terrena, dell'aria, delle nuvole, dell'acqua e delle cose terrene, e degli oggetti che appartengono a questa umanità; mentre il miracolo è espressione diretta all'essere umano, cioè la guarigione da una malattia o da uno spirito, quindi Gesù fa distinzione tra il portento e il miracolo. Specifica che costoro faranno grandi portenti e grandi miracoli, ma nel specificare questo la sua nota è negativa, non positiva, perchè poi afferma "così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti" quindi questi grandi portenti e miracoli indurranno in errore anche gli eletti! 
Ma allora chi sono questi eletti? Se i veggenti e profeti, non lo sono? 

E cosa intende per eletto?

Vediamo di capire bene!
La parola eletto, ha la sua origine da eleggere cioè elevare, porre in alto, portare alla santità, cioè venir nominato, nel senso di venir proclamato apostolo, quindi per Cristo gli eletti, sono solo coloro che in Suo Nome e per Sua volontà sono stati eletti Apostoli, ma tale elezione deve essere stata ufficializzata, innanzi e mediante lo stesso popolo di Cristo, cioè il clero e/o mediante elezione da parte della chiesa, oppure mediante volontà diretta di Cristo stesso. 

Precisazione: Questo soggetto è qualcuno a Lui servitore, tipo un appartenente al clero che abbia le stigmate(sacerdote, frate, suora) e che Cristo usi come suo tramite per eleggere un apostolo a Nome di Cristo stesso, questa elezione deve essere fatta innanzi anche a una piccola parte del clero e a un piccola parte del popolo, perchè questo abbia valore, cioè venga proclamata ed ufficializzata, questo è il sistema che Dio usa per rendere un soggetto ufficialmente Suo emissario, cioè apostolo, Cristo usa nominare i suoi apostoli ufficiali, facendo in modo che qualcuno a Suo Nome e sotto la Sua giuda, li dichiari in un assemblea formata da popolo(maschile e femminile) e clero(maschile e femminile), anche se questi non fossero d'accordo, non ha importanza, quel che importa è la Volontà di Cristo che diviene rito in se stesso, che ufficializza la nomina, una volta che è avvenuta la nomina in forma dichiarativa vocale ad alta voce, perchè importante che sia vocalizzata cioè risa verbo, dove tutti abbiano sentito, che l'elezione ad apostolo è valida, nessuno potrà toglierla, neppure un pontefice o qualsiasi vescovo, perchè fatta per autorità diretta di Dio. 

Un altra cosa, quando Cristo nomina un Apostolo nella modalità qui descritta, la consacrazione avviene direttamente nella nomina stessa, per cui questo soggetto potrebbe senza nessun problema entrare nel clero stesso, visto che Cristo lo riconosce suo sacerdote, qui bisogna vedere se la chiesa accetta questa nomina di Cristo, quasi sempre accade l'esatto contrario, perchè la chiesa si sente in un certo senso usurpata di quel potere a lei affidato, e ritiene che nomine che non rispettano i suoi canoni, sono da essa rifiutate, ma la Chiesa degli uomini risponde a Cristo, non a se stessa.

Nel nuovo testamento si intende per eletto anche i battezzati, ma in questa frase fa capire che non è esattamente così, il battezzato non è un eletto, non viene eletto ad apostolo, diviene figlio e salvato dal Signore, si, ma non assume la carica di sacerdote(consacrato) ne apostolo.

Quindi Cristo intende dire gli eletti sono i Sacerdoti, i Vescovi, i Cardinali, il Pontefice e gli Apostoli eletti pubblicamente da Cristo stesso.  Questo significa che un eletto da Cristo, ha un valore maggiore che un eletto, eletto da apostoli. E' come dire l'apostolo degli apostoli o primo apostolo. 

Ecco cosa Cristo intendeva dire con il termine eletto, non intendeva affatto dire i profeti o i veggenti, ma solo il clero o chi viene eletto da Egli stesso in Suo Nome e per Suo conto, che assume lo stesso valore degli Apostoli scelti a suo tempo da Cristo stesso, quindi ha lo stesso potere di un pontefice e/o di un vescovo, forse anche di più. 

Quindi indurre in errore il clero o gli eventuali apostoli eletti da Cristo, i così detti apostoli degli ultimi tempi. 

Si comprende che gli eletti e i profeti o i cristi falsi sono soggetti diversi, proprio perchè li distingue, li pone separatamente ad indicare due generi di soggetti diversi tra loro.

In questa piccola frase Cristo cela un piccolo e significativo monito a non fidarsi dei profeti degli ultimi tempi, perchè potrebbero essere falsi, anzi nella frase Cristo li vedo quasi più falsi che veri i veri veri, ce ne sono pochissimi, forse si contano sulle dita di una mano, anche se questi facessero portenti e miracoli grandiosi, perchè essi, porteranno fuori strada gli eletti (clero e apostoli). 

Ovviamente Cristo specifica con il termine falsi, per indicare che i veri profeti sono pochi e solo un eletto li può distinguerli, o forse meglio un apostolo nominato da Cristo stesso. 
Quindi gli eletti possono scoprire dove si cela l'inganno, ma essi stessi possono cadere in trappola dei falsi cristi e falsi profeti. 

Per cadere in trappola bisogna lasciarsi prendere, mentre l'intransigente e colui/lei che ha zelo santo non cadrà mai. 

Gesù:Attirerò tutti a ME

 domenica 14 agosto 2016

Gesù:Attirerò tutti a ME


Gesù Giudice Assoluto

Un piccolo errore di interpretazione o di trascrizione nel vangelo di Giovanni.
Premetto non so, se questo è stato un errore di un copista o un errore di interpretazione dell'interprete.
Prendo il testo della CEI 74, dato che i testi originali non li ho a disposizione.


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Vangelo giovanni 12,32


"29La folla che era presente e aveva udito diceva che era stato un tuono. 
Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato».
30Rispose Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 
31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

32Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me». 

33Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.

Qui c'è un errore di interpretazione.

L'interpretazione data alla frase 33Questo diceva per indicare di qual morte doveva morire.- risposta di Gesù è intesa come un azione meccanica, ma per esprimere questa azione meccanica il verbo è sbagliato.


32Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me.

Il termine elevare non è sollevare, le due parola sembrano simili ma hanno sensi diversi.

Elevare significa portare in alto o andare verso l'alto anche da soli, si dice che lo spirito ti eleva, cioè ti porta verso Dio, elevarsi con lo spirito alla contemplazione delle cose celesti; potrebbe anche intendersi migliorare la posizione sociale, spirituale, etc.. L'elevare non ha senso puramente meccanico, ma di natura astratta, spirituale.

Sollevare significa usare qualcosa per far l'azione del sollevamento, quindi il sollevare ha connotazione principalmente meccanica, come è stato interpretata la frase, in senso meccanico, anche se troviamo anche qui una connotazione spirituale, ma è diversa: sollevare il pensiero, gli occhil’anima a Dio;sollevare una preghiera al Cielo è inteso sempre in senso meccanico del termine.


Doveva essere scritto sollevare da terra, ma siccome Gesù sa bene quali verbi usare, e che senso dare, posso dimostrare che il senso attribuito è errato, anche perchè nella stessa frase c'è un ulteriore spiegazione che fa capire questo.


Sarò elevato” significa verrò portato verso l'alto, esattamente significa attratto verso l'alto o portato in alto, non meccanicamente, come se fosse risucchiato in senso figurativo.


Attirerò tutti a me”, sta indicare un senso si affascinare i presenti, cioè produrre un'azione di attrazione come di magnete, li tirerò a verso di me, saranno affascinati, li catturerò questo indica.
Per via di un evento che provocherà fascino, attrazione e meraviglia, una cosa che attira l'attenzione è una cosa bella, non la morte, che anzi da sgomento, e non produce un attrazione


Il “tutti” sta proprio ad indicare in senso assoluto, non i soli presenti alla crocifissione, ma tutto il mondo e tutte le generazioni, questo è il senso, tutti in senso generale di tutta la creazione. 


Quindi la frase non indica di che morte sarebbe morto, ma indica che sarebbe risorto!


Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me!”

Questa frase intende dire che quando sarà elevato cioè quando si staccherà da terra, “attirerò tutti a me”, intendendo che la cosa era visibile a tutti, e tutti ne rimarranno affascinati e per questo gli credettero e per questo nelle generazioni future gli crederanno, perché vedrete il Figlio dell'Uomo cioè di Dio elevarsi al cielo, questo fa capire che non solo gli apostoli e discepoli videro Gesù risorgeremo ma è probabile molti altri. 


Nella stessa frase c'è la spiegazione "Questa voce non è venuta per me, ma per voi."  che quella voce che è venuta dal cielo per Gesù e lo specifica che non è per lui, ma per gli esseri umani, questo fa capire molto bene che il suo contenuto non riguarda Cristo uomo, ma riguarda Cristo risorto, è una parola per voi è una cosa che dovete sapere, questo è inteso come senso. 


" Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. "
Anche in questa frase ci sottolinea la natura dell'elevazione, addirittura in questa frase si intende anche come elevazione cioè di ritornare alla Sua dignità celeste o meglio dire di incoronazione perchè dice. 

"Ora è il giudizio di questo mondo" intendendo dire che Lui avrebbe giudicato il mondo,  e quindi sarebbe stato elevato come giudice del mondo, questo è il senso. 

"ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. " questo riferimento a satana, verrà gettato fuori, non apparterrà più neppure al mondo, sarà gettato fuori da esso, in pratica Gesù qui dice che il mondo non gli appartiene più, perchè Cristo lo ha vinto con la sua morte e Resurrezione, vincere il maligno significa portargli via il mondo, cioè le anime. 


"ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori"

Ora vuole dire da questo momento in poi, intendendo dal momento della resurrezione, 
il principe di questo mondo sarà gettato fuori “ fuori da dove? 
Ma ovvio, dal mondo, questo significa che attualmente non è più padrone del mondo. 


In questa frase esprime esattamente il senso che Satana non è più il padrone del Mondo, come lui va ancora mentendo. Satana è solo padrone dell'inferno, non più del mondo, non più delle anime, che vivono nel mondo, oltretutto se badiamo bene anche alla profezia, quella che dice che satana verrà liberato per 100anni, se fosse padrone del mondo non ci sarebbe bisogno di essere liberato, perchè oggettivamene gli appartiene, invece dato che è prigioniero ed incatenato, solo chi è padrone del mondo lo può liberare dalla sua prigionia, cioè l'inferno, ecco ancora una volta io ho ragione, Satana ha perso il mondo con la morte e resurrezione di Cristo ed è stato gettato fuori. 


Cristo ha strappato a satana, il suo dominio. 


Questo pezzo fa capire che Gesù è risorto come Giudice delle anime, e degli spiriti ovviamente, quindi Gesù è il giudice supremo. Infatti in alcune apparizioni la Madre di Dio dice, che fa fatica a tener il braccio del figlio, ma questo Braccio che pesa tanto, non è il braccio armato, ma il braccio della giustizia, questo è il senso reale. 




Quindi qui abbiamo tre cose fondamentali:

Cristo dice di se che è risorto!
Cristo è il Re del Universo e del Mondo = Terra, cioè ha scacciato il maligno dal suo dominio dominio.
Cristo è Re Giudice delle anime e di ogni spirito.