sabato 9 gennaio 2021

AL SEPOLCRO!

 mercoledì 12 luglio 2017

AL SEPOLCRO!

AL  SEPOLCRO!



Questo l'ho iniziato a scrivere molto tempo fa ma non l'ho più terminato, vedo di terminare.

Mi sembra di aver scritto qualcosa, ma non trovo, va beh lo stesso, ho da scrivere qualcosa in più.

C.E.I74-Bibbia di Gerusalemme:

Giovanni 20

1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 2 Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». 3 Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. 4 Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5 Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. 6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, 7 e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9 Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa.

11 Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro 12 e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15 Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». 16 Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! 17 Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». 18 Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.

19 La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 20 Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21 Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». 22 Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; 23 a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
24 Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25 Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».

26 Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». 28 Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29 Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
30 Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro. 31 Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.



Giovanni: 20, 1-31; 21,1-23

Dice Giovanni, appena la donne giunsero al sepolcro videro che era vuoto, allora corsero a chiamare i discepoli Pietro e Giovanni. 
I quali accorsi al sepolcro lo trovarono anch'essi vuoto, e riposti i teli della sepoltura, compresero le parole profetiche di Gesù. 

Ma fu Maria Maddalena a rimase presso il sepolcro, fu in questo frangente che vide i due giovinetti (angeli) vestiti di bianco, essi rassicurano la Maddalena, ma si accorge che un altro giovane che era lì vicino, era Gesù, questo fa capire che Gesù aveva altre sembianze diverse da quelle terrene è più giovane di quando è morto, e Gesù dice: “donna perché piangi?   Chi cerchi? “ ella rispose, ma non sapendo chi fosse: “Signore, se l’hai portato via tu, dimmi  dove lo hai posto e io lo prenderò”.  Ma Gesù rispose:  ”Maria!”  allora la Maddalena lo riconobbe: ”Rabbuni!” Maestro.

Gesù : “Non trattenermi perché non sono ancora salito al Padre . Ma va’ dai miei fratelli e dì loro: -salgo al Padre  mio e Padre vostro , Dio mio e Dio vostro”.
Quindi la prima a vedere Gesù risorto è la Maddalena, non gli apostoli.  E questo è un dato interessante. Inoltre l’aspetto di Gesù non è il suo aspetto terreno, ma quello trasfigurato, che aveva preso quando i tre discepoli lo videro, nella sua trasfigurazione sul monte.  Da ciò comprendiamo che le immagini a noi arrivate di Gesù sono del Gesù terreno, non del Gesù risorto! Gesù che ha lo stesso aspetto fisico del Padre Suo che è nei cieli. Poi alla sera della domenica appare in mezzo ai discepoli e li saluta dicendo : “Pace a voi!” mostra loro le mani i piedi e il fianco a testimonianza, del suo martirio. Affinché essi credettero con sicurezza che Egli era risorto. Aggiunge :” Pace a voi. Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi!”  e detto ciò alitò su di loro,  e aggiunse: “ Ricevete lo Spirito Santo,  a chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi non li  riterrete, saranno ritenuti.”

Perchè gesù non si fa toccare? 

Ve lo spiegherò il discorso è complesso ma per ragioni miei, lo spiegherò a parte, non fantasticate, senza spirito santo un uomo non lo saprà mai, non fantasticate.


 "Pace a voi. Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi!”   
Questa frase ci racconta qualcosa di molto importante. 
dice Come il Padre ha mandato Cristo, ed egli mando gli aspotoli, cosa ci fa capire cosa cela la frase, vediamo di farvi capire, andiamo all'apocalisse al brano che parla del collegio dei santi, più precisamente quando Giovanni descrive la composizione della corte celeste e dice che attorno a Dio ci sono 24 vegliardi, notate il numero, che sono antichi Re, sempre alla presenza della Gloria di Dio. Ora Notate una cosa curiosa, Gesù come figlio di Dio, cioè del Padre Onnipotente ha scelto per se stesso un collegio di 12 apostoli, che non sono re, ma li ha resi come re, perchè lì ha fatti fondamento simile al suo, che è il Figlio unigenito del Padre cioè del Re dei Re del Signore dei Signori. Il Padre ha 24 Re, il figlio ne ha 12 esattamente la metà, non è un caso che sia così, è stato voluto proprio con questa logica e dimostra anche un altro aspetto, la differenza tra Padre e Figlio, il Padre ha la sua corte di 24 vegliardi o consiglieri e il figlio ne ha 12 sotto di se, dimostra tecnicamente il potere dell'uno e dell'altro come dire il Padre è il doppio del Figlio, e Gesù infatti dice sempre che il Padre è più di Lui. 

Quindi  tornando alla Frase il Padre celeste invia il Figlio affinché esso si trovi 12 fondamenti  che saranno in realtà i 12 fondamenti della nuova Gerusalemme, c'è una connessione netta e precisa dei 12 apostoli con i 12 fondamenti, che non sono solo il ricordo dell'antica Gerusalemme terrena e non rappresentano solo le 12 tribù, ma anche i 12 apostoli. 


Notare il verbo alitare usato principalmente da Dio Padre mentre alita la vita in Adamo , così fa lo stesso suo Figlio Gesù che ha lo stesso potere di donare la vita mendiate lo stesso Spirito del Padre, in ciò Gesù si rivela per chi è realmente, egli è al tempo stesso il figlio, ma al tempo stesso è il Padre, perché fin dalla Genesi solo il Padre Onnipotente alitò nell'uomo il suo spirito, per donare all'uomo l’anima, ora Gesù figlio di Dio, e Dio con Dio, fa la stessa cosa, ma in questo caso dona agli apostoli lo Spirito Santo. E da il suo ordine a tutti gli apostoli, di rimettere i peccati. Sono loro che decideranno se rimettere o non rimettere i peccati.

È interessante il discorso che si ripete a porte chiuse, Gesù si mostra ai suoi discepoli e anche con Tommaso avviene la stessa cosa, come se il chiudere le porte fosse un segno di nascondere agli occhi dell'uomo, la divinità di Dio, affinché solo chi crede vedrà.

Gesù risponde a Tommaso:” perché hai visto, hai creduto. Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto” in ciò Gesù ci fa capire, che molta più grazia è in chi non ha mai visto il Signore, e su costoro se crederanno in Dio senza aver necessità di vedere, otterranno maggiore grazia presso Dio.
Molti altri segni Gesù da risorto ha compiuto in mezzo al suo popolo, per quanto molti di essi non stati trascritti, ma solo i più significativi.  L’apparizione sul lago di Tiberiade, evidenzia come Gesù avesse un aspetto non riconoscibile, ma solo coloro che avevano lo Spirito Santo in loro lo potevano riconoscere.Questo racconto ci spiega come un essere umano che abbia anche ricevuto lo Spirito Santo, può in un istante non essere preso da esso, e questo fatto, ci fa ben capire proprio questo particolare; alcuni apostoli usciti in barca a pescare vedono sulla riva del lago un uomo, ma loro non lo riconoscono, perché in quel momento Egli (Gesù) non si presentò nella sua forma conosciuta dagli apostoli, pur avendo ricevuto tempo prima lo Spirito Santo proprio da Gesù, essi sono distratti e non usano quello Spirito donato da Gesù, per vedere Gesù stesso.  Gesù parla ai discepoli come un estraneo: “Figlioli, non avete un po’ di companatico?”, “No” gli risposero  i discepoli. Ma Egli disse loro, “Gettate la rete a destra della barca, e ne troverete”, i discepoli non erano in grado di trarre sulla barca, la rete per il gran peso. Allora Giovanni, il discepolo che Gesù amava dice a Pietro: “ E’ il Signore!”  a questo punto Simon Pietro, si cinse la veste e si tuffò in mare.

Curiosa la parte che Simon Pietro è sulla barca seminudo, come se fosse un vezzo, una libertà che avevano tra di loro. Ma curioso anche il fatto che innanzi al Signore esso si rimette in ordine, come se la sua vita fosse stata divisa in due parti, fintanto che vi era Gesù esso aveva un comportamento, quando Gesù non vi è più, il suo atteggiamento è più libero e si sente forte della sua posizione a far quel che vuole; ecco il perchè il Signore non si fa riconoscere, vuole vedere come i suoi discepoli vivono le sue parole, se veramente hanno intenso il suo messaggio. E il fatto che Pietro si rivesta, fa capire che esso aveva in parte trascurato il messaggio di Gesù. Si comprende, perchè Gesù poi insiste con quelle domande ripetitive.

Tutti vedono quest’uomo in riva al lago, ma nessuno di essi lo riconosce, se non quando egli mediante alcune poche parole e un miracolo gli dimostra chi Egli è!  E il primo a riconoscerlo è Giovanni.  Notiamo un  particolare, Gesù dice agli apostoli di gettare la rete e specifica a destra della barca, perché mai ha fatto questa specifica? Da un certo di punto di vista i pesci stanno ovunque attorno alla barca, che significato ha a destra della barca? Semplice, Gesù il Cristo di Dio, sta alla destra del Padre suo, rappresentato dalla barca. E dice ai discepoli pescate a destra della Barca, non a sinistra. Anche questo ha un senso ben preciso. Gesù predilige la destra e non la sinistra, anche in altri passi dei vangeli esprime questo concetto.

Ma Pietro si rattristo. E gli rispose:” Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo”

Gesù rispose:” pasci le mie pecorelle. In verità, in verità ti dico: Quando eri giovane ti cingevi  da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vuoi” .
Ora , disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Poi disse" seguimi."
Pietro vide che lo seguiva il discepolo che Gesù amava(Giovanni), quello che durante la cena si era posato sul suo petto di lui e gli aveva chiesto: “ Signore, chi è chi ti tradisce?” .

Pietro dice a Gesù” Signore e di costui che sarà?”  Gesù rispose: “ Se voglio che rimanga finché io venga, che te ne importa?, tu seguimi!”.

Questo passaggio della vita di Gesù e dei suoi discepoli è molto significativo…
Prima di tutto la ripetizione per tre volte della domanda di Gesù: “Simone di Giovanni, mi ami tu?” ha una sapore un po’ strano questa insistenza da parte di Gesù, come quando Gesù predisse a Pietro il suo rinnegamento, che al cantar del gallo egli lo tradì per tre volte, pare in qualche modo, che Gesù voglia vedere se l’apostolo ha compreso la lezione, o se l’apostolo è ancora impulsivo, distratto e fa le cose senza riflettere attentamente. In effetti da come risponde Pietro pare che non abbia ancora capito esattamente le domande di Gesù. Perché anche durante la premonizione di Gesù che gli predice il suo rinnegamento, Pietro risponde impulsivamente senza riflettere, quasi volendo a tutti i costi far piacere al Signore. Dicendo che lui non avrebbe fatto ciò. Cosa che poi avvenne il contrario. Anche in questo caso per tre volte Gesù ripete insistentemente la medesima frase, quasi a sottolineare qualcosa, poi però l’attenzione si sposta su Giovanni, e Pietro infastidito dalla presenza di quel discepolo, quasi stizzito, con una punta di invidia, chiede cosa ne sarà di quel discepolo, e Gesù ribatte: “Se voglio, che rimanga finché io venga, che te ne importa?” ….. è il che te ne importa di Gesù, fa capire come in realtà Pietro ha posto la sua domanda verso Giovanni, con quale sentimento egli si era posto verso quel discepolo? non certo un sentimento d’amore, ma di conflitto. E fa capire, che tra i discepoli non c’è proprio tanto buon sangue, ci sono degli attriti, probabilmente delle dispute tra chi si riteneva il più vicino a Gesù o chi era il primo, ma tutti sapevano benissimo che il più vicino non era Pietro ma bensì Giovanni. L’insistenza di Gesù verso Pietro, non indica tanto che Pietro sia il suo vicario, quanto indica che Gesù voleva far capire a Pietro, che alle volte le sue risposte non erano sincere o coerenti, ed ogni volta Gesù risponde a Pietro “Pasci le mie pecorelle o agnelli e tu seguimi”, non gli dice che egli è il primo, gli dice, solo di essere un buon pastore e di seguirlo sempre, ma di non occuparsi degli altri discepoli, che ci avrebbe pensato Lui stesso. In questo, fa capire che gli altri apostoli non sono sottomessi all'autorità di Pietro, ma bensì di Gesù stesso. “Se voglio che rimanga finché io venga, che te ne importa?” questo fa capire che ogni, apostolo eletto da Gesù, sarà sotto l’autorità di Gesù e non di Pietro.

Poi anche quando gli dice, “In verità, in verità ti dico: Quando eri giovane ti cingevi  da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vuoi” .

Secondo me questo non parla della morte Pietro, ma bensì del fatto che da vecchio sarebbe stato condotto da altri nelle sue parole e dove egli non voleva andare, e che la sua parola poteva essere modificata perché egli non più in grado di essere totalmente presente o lucido, infatti un anziano, viene condotto per mano ogni giorno da chi è giovane e le sue parole vengono vagliate, interpretate e alle volte modificate, pensando che siano errate. Oltre la fatto che il termine cingere indica anche vestire in senso di aiuto. 

Questa frase ha un senso doppio, indica infatti che un apostolo deve rimanere tale fin alla fine dei suoi giorni, e che ci saranno altri ad occuparsi di lui, finché il Signore non lo prenda con sé.

Questo fa capire, che non è prevista abdicazione o mettersi da parte. 


Parentisi:[
Dopo tutto in Apocalisse Gesù è chiaro, vi sarà un nuovo vangelo eterno e con ciò si comprende bene che il vangelo lasciato da Gesù agli apostoli, verrà modificato e le parole stesse di Gesù verso Pietro sono molto significative, altrimenti non ci sarebbe stato bisogno che un angelo di Dio per volontà di Dio, dicesse a Giovani che un giorno un messaggero=angelo mandato dal cielo porterà il vangelo definitivo=eterno. Il fatto del vangelo eterno ci fa capire una cosa che deve venire prima del ritorno di Cristo e questo significa prima e durante il periodo dell'anticristo, ma chi è l'angelo che viene dal cielo a portare questo vangelo eterno? Ho appena detto che quest'angelo altro non è che un messaggero che non è detto che sia un angelo vero, ma potrebbe pure essere un messaggero umano, anzi sicuramente è così, ma aggiunge una parola lo chiama l'angelo che viene dal cielo, quindi fa capire che è un uomo che è stato insignito di questo compito direttamente da Dio, quindi è un soggetto che ha in se tutto l'autorità di Di per una certa missione e che ha l'arduo compito di trasmettere il vero vangelo quello che esprime esattamente i concetti di Cristo, lo chiama infatti il vangelo eterno, cioè quello definitivo ] chiusa parentesi.


La parte dello scetticismo di Tommaso la conosciamo tutti

QUANDO CRISTO TORNERÀ VERAMENTE?

 sabato 8 aprile 2017

IL RITORNO DEL SIGNORE?

QUANDO CRISTO TORNERÀ VERAMENTE?




E' da molto tempo che si sente parlare da più parti che Gesù tornerà in questo tempo, in quell'altro tempo o nell'altro ancora, sono decenni se non secoli che svariati soggetti religiosi e pseudo tali preannunciano il ritorno di Cristo come Re di vittoria, che Gesù il Cristo di Dio, torni come Re di vittoria è poco ma sicuro, ma quando deve avvenire questo nessuno lo sa, o per lo meno nessuno ne conosce ne il giorno, ne l'anno, come infatti scritto nella scrittura e questo è un dato di fatto, ma la stessa scrittura ci rivela quando questo accadrà, ci rivela in che modalità questo ritorno si presenterà ci rivela quali saranno i segni precursori di questo ritorno, e ci fa capire cosa accadrà affinché il ritorno sia tale, vediamo di farvi chiarezza e sopratutto di dipanare una volta per tutte queste paranoie che il mondo intero si sta facendo anche a causa di sedicenti veggenti e preti compiacenti, io li chiami furbacchioni che si approfittano delle situazioni più disparate per alimentare queste tensioni e per ottener giovamento per se stessi, che altro non servono alla fin fine per dar sponda la maligno, come vedremo nella spiegazione che si trae proprio dalla Sacra Scrittura.



Il giorno del Signore quando sarà?


Raccogliamo il materiale che ne parla:


Apocalisse 16,15 

Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne.

Matteo 24,27 

Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.


Matteo 24,30 

Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria.


Matteo 24,37-39
37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.


Matteo 24,44 Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.


Matteo 25,31 Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria.


Matteo 26,24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!».


Matteo 26,45
Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori.


Matteo 26,64«Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».





Luca 21,34-36

34 State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; 35 come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36 Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».

1Tessalonicesi 5,1-11

1 Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva;2 infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore.3 E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. 4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: 5 voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre.6 Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri. 7 Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. 8 Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobri, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. 9 Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, 10 il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate.
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Ora vediamo di spiegare , quando tornerà Cristo?

la frase più importante di tutte è questa:


Apocalisse 16,15

"Ecco, io vengo come un ladro."

Venire come un ladro, cosa significa? 
Come viene un ladro di giorno o di notte? di notte ovviamente con le tenebre perchè queste meglio celano la presenza di chiunque, di notte si compiono furti e rapine e ogni altro peccato, i ladri operano per la maggiore di notte, le tenebre avvolgono nell'oscurità sia il corpo che i suoi pensieri, l'oscurità è la negazione della luce, che tutto è visibile e quindi vero. La notte è la situazione dove la menzogna e l'inganno sono sempre presenti.

Venire come un ladro significa arrivare durante la notte o mentre le tenebre sono al loro massimo assoluto, cioè quando la menzogna e ogni altro peccato ha raggiunto le stelle, cioè al suo massimo assoluto, questo indica il periodo storico che avverrà questo ritorno, indica anche queste ritorno di Cristo sarà determinato da un momento in cui tutto il mondo non attenderà più il suo salvatore, e non crederà più in lui, indica un periodo in cui la fede esisterà solo in pochissimi, solo in chi veramente avrà resistito e perseverato fino alla fine, ma attualmente questo periodo è ancora molto lontano, perchè per quanto il mondo sia in subbuglio, e che il credo in Cristo si riduce, ma ancora sia lontani da questo momento, le parole venire come un ladro indicano proprio che Cristo tornerà quando nessuno nel mondo crederà più in lui, non solo una parte di questo mondo ma tutto il mondo. 

Poi ci dice da dove proviene Cristo nel giorno del suo ritorno: 

"Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo."

Da est e percorrerà il cielo fino ad ovest, similmente a come fa la Folgore o fulmine o saetta.

"Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo..." 

La prima cosa che vedremo o vedranno, sarà una croce in cielo, che preannuncerà il tempo.
"Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo" .
Avverrà nello stesso modo che è avvenuto al tempo di Noè, cioè con un grande diluvio, perchè l'acqua ha il potere di distruggere ma al tempo stesso di purificare. Ricordiamo che con l'acqua si battezza, con l'acqua si elegge l'uomo a sacerdote, ecc, quindi con l'acqua si farà il mondo nuovo, dato che questo mondo è nato dall'acqua.

"nell'ora che non immaginate" 
Qui ribadisce che il momento non è conosciuto da nessuno, nessuno uomo saprà il tempo, tutto sarà celato fino all'ultimo minuto, quindi nessuna rivelazione sarà valida a tal proposito.


"ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito;" 
A chi si riferiva con questo discorso? a tutti gli esseri umani? No! solo a i suoi cioè ai preti che si dicono di lui, il nocciolo della questione sta nella parola tradito, che sta ad intendere coloro che dopo esser divenuti dei suoi cambiano idea e lo tradiscono per altri e per altre ragioni, per cui condanna ed avverte immediatamente costoro che prima s'immolano per Lui ma poi lo tradiscono. 
Si potrebbe comunque sia espandere queste concetto a tutti i credenti visto che anche il popolo credente ha giurato con il battesimo di credere in Lui.

"State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso" qual'è il vero senso di questa frase?

Dice a tutti coloro che dicono di credergli di non affannarsi per le cose del mondo, di non essere ubriachi non solo di vino ma anche delle mode e del mondo stesso, di non dissipare  il termine dissipazioni ha un senso riferito ai doni di Dio, cioè di non disperdere o non usare male tali doni, ma intende anche con dissipazioni, è inteso come dissolutezze, cioè che l'uomo non si dia troppo alle bella vita, che non sprechi i doni dati in cose futile e pecchi. 


Questa affermazione ci fa capire alcune cose importanti:
Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».

Dice che noi umani vedremo Gesù seduto alla destra di Dio, " sta ad intendere che Gesù si sarebbe mostrato agli uomini seduto in trono alla destra del Padre.

"che come un ladro di nottecosì verrà il giorno del Signore." 
Quindi nessuno su questa terra conosce il giorno del Signore, in questi tempi, ne nel passato , ne nel futuro, nessuno e se qualcuno vi dice che conosce date, sapete già che costui o costoro mentono e son bugiardi e menzogneri. 

Così nessuno conosce il tempo per l'anticristo, così nessuno conosce il tempo quando verrà realmente la vittoria del cuore immacolato, perchè nessuno deve conoscerne il tempo, il motivo sta nel fatto che il Signore attende che le grandi prove facciano il loro corso e ciò significa che il mondo cristiani perda la fede, per quello che dice, quando tornerò chi troverò a me fedele? Domanda che implica un ragionamento ben preciso, che in sostanza sottintende delle prove, che portano i fedeli ad essere tentati fino a perdere la fede, e la risposta connaturata è chi troverò a me fedele? pochissimi, solo coloro che avranno perseverato fino alla fine. 

"E quando si dirà: «Pace e sicurezza»"  ecco il punto saliente, quando il mondo tutto dirà pace e sicurezza, questa espressione sta ad indicare un presa di posizione del mondo, tutti invocheranno la pace, ma con la sicurezza, cosa s'intende dire, che in quel momento, ci sarà la necessità si di arrivare ad una qualche forma di pace sociale tra le nazioni, ma sotto l'egida di qualcuno che provvederà a distribuire una specie di sicurezza, per cui tutto verrà fatto in nome di queste due parole, che stanno a sottolineare altri intenti, la pace è quella effimera umana e che è sempre molto labile, ma che per essere mantenuta c'è bisogno di un alto gradi di sicurezza, la quale verrà promossa con svariati sistemi, tra cui anche presumibile qualche forma di controllo personale e certamente l'uso massiccio dell'esercito, quando questa frase verrà pronunciata saremo prossimi alla fine. 



Il problema di oggi qual'è, che la grande presenza di presunti veggenti fa si che la gente si affidi nella mani di questi, invece di credere solo in Dio, e dare solo a Dio onori e gloria, la gente si lascia condurre da tutti costoro che sono come ciechi, ed ognuno dice cose simili tra di loro, ma realmente ognuno di questi porta il mondo in lidi diversi, la conseguenza è che così facendo si prende il mondo per stanchezza e prima o poi quando questo vede che nulla accade, e che le parole dette da costoro rimangono lettera morta, tutto crollerà, la fede verrà meno, sarà allora quando la terra  non crederà più in costoro e correrà agli uomini che si ergono a dei che avverrà il ritorno, non quando la fede è al suo apogeo, tutto il contrario, quando  tutto il mondo avrà perso la fede completamente, quello sarà il momento vero del ritorno, non prima. 


Quindi tutti i veggenti o pseudo tali di oggi che affermano di conoscere il tempo del ritorno di Cristo e forniscono date, non credetegli, nessuno sa nulla, oltretutto questo non è il tempo per il suo ritorno, prima deve venire la vittoria dell'Immacolata sul dragone satana, poi quando sarà tempo arriverà anche Cristo. 

Ovviamente l'uomo raggiungerà questa fine con molti mezzi e molti soggetti che si sono prestati e si presteranno al dragone ad essere suoi, non solo per i falsi e veri veggenti, ma anche per molti altri soggetti scienziati, massoni, clero, ed altri culti che favoriranno tale distruzione, al fine ultimo di rendere vane le profezie, dei santi" e i santi saranno vinti" , inoltre ricordatevi sempre queste parole, le quali indicano proprio questo evento così descritto: 17,17 "Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio." Se Dio ha posto in cuore di realizzare quanto lui ha stabilito, significa che per quanto noi facciamo per andar contro o a favore nella possiamo fare per cambiare il destino del mondo in nostro favore e tutto si compirà come è stato deciso. 



Quindi non datevi tanta pena, nel cercare di stare a galla, invece fate la parola del Signore con semplicità e vivete il vostro presente nel nome del Signore, e non permettete che nessuno vi inganni, lasciate perdere veggenti e furbacchioni non vi servono, se credete nel Signore, se Egli ha deciso il suo disegno significa che questo disegno è l'unico adatto per verificare quanti di noi sono degni del suo amore, e quanti saranno salvati, ma tutto sta nelle nostre mani, il destino, ogni destino, tutti i destini.

Gesù figlio dell'uomo e Signore del Sabato.

 sabato 9 settembre 2017

Gesù figlio dell'uomo e Signore del Sabato.




Questa parabola l'ho interpretata già, ma voglio far notare un particolare interessante.


Dal VANGELO secondo Luca (Lc 6,1 – 5)

Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Parola del Signore.

Gesù prima di tutto attesta che lui è il Signore del sabato cioè lega se stesso con Dio stesso, perché questa parola si lega al giorno della creazione quando Dio dopo aver creato gli altri 6 giorni si riposò il settimo cioè il sabato, per questo Gesù si definisce il Signore del Sabato, perché egli stesso si riconosce essere lo stesso Dio che ha creato il tutto, in pratica Yeshua dice a noi di essere Dio in persona. Ma il pezzo ci racconta qualcosa di più.

In pratica dice che chiunque potrebbe mangiare alla tavola del Signore, servirsi di quello che Dio dispensa, l'esempio di re Davide cade giusto per il concetto di Gesù, che in sostanza esprime il suo desiderio di rendere lecito di nutrirsi per bisogno anche nel giorno di Sabato, ma dice di più, non è solo il nutrirsi inteso nel senso del nutrimento, ma di poter accedere all'offerta che si fa sull'altare, come dire che chiunque avesse bisogno di rifocillarsi di tale offerta lo potrà fare in virtù della verità. E cosa significa che chiunque è desideroso di prendere parte di quanto Dio mette a disposizione, lo può avere se è un suo desiderio, e se tale cosa corrisponde a verità. Gesù non parla per nulla di pani, il discorso che egli fa è riferito a se stesso, e vuole far capire che chiunque non solo gli apostoli possono prendere il pane cioè il suo corpo, non solo gli apostoli sono degni di ricevere il corpo e il suo sangue ma chiunque ne avesse sinceramente bisogno, l'espressione infatti la ritroviamo nell'ultima cena, Gesù stesso quindi si definisce il Signore del Sabato perché Egli ha lo stesso potere che Dio ebbe nel giorno del riposo ed Egli può mutare il corso degli eventi.
prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni” è la stessa azione che fa durante l'ultima cena, potremo dire che questo passo Gesù precede l'evento dell'ultima cena e lo anticipa. Inoltre afferma che lui è il figlio dell'uomo, questo concetto ve lo rimando a a questo link che avevo scritto. Dio il primo uomo. 


La Chiesa legge questo passo in modo errato e minimalista riducendo tutto al pensiero umano, invece di leggerlo alla luce del pensiero di Dio.  

i DUE BATTESIMI

 martedì 24 ottobre 2017

i DUE BATTESIMI


Battesimo con acqua e fuoco!

4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo» .9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 

Il battesimo con acqua, è quello del battista, che serve per togliere il peccato originale. Ma Gesù porta un battesimo non di acqua ma di fuoco, in effetti, il battesimo dello Spirito Santo lo potremo tradurre come il battesimo fatto con il fuoco è più difficile da ottenere che non quello dell’acqua, anche fisicamente più difficile.
L’idea di Giovanni battista non gli appartiene perché p pensiero di Dio, anche se nella sua tradizione l’uso dell’acqua era fondamentale per ottenere le grazie. Ma Il battista ispirato da Dio, usa questo elemento per rimettere i peccati, introducendo un valore aggiunto, alla scrittura, che mediante l’acqua vi fosse la liberazione dello spirito dai suoi peccati, ma questo battesimo era unico, quindi valeva poi per tutta la vita, la Chiesa ovviamente ne ha fatto del battesimo un principio della Chiesa stessa, con il quale, essa poi toglie il peccato originale. Gesù ovviamente si fa battezzare dal battista, proprio come segno d’inizio della vita pubblica e come distacco dalla vita familiare. Tant’è vero che il battista dice a Gesù ma tu non hai bisogno di questo battesimo sei immacolato, senza peccato, perché lo fai? E Gesù gli risponde lascia fare, questo fa capire che Gesù deve seguire precisamente un iter, non perché ne ha bisogno, non perché lui ha un peccato da farsi togliere, ma semplicemente per dar esempio, a chi lo vede. Come molte altre cose che farà, lo fa solo perché doveva dar esempio, perché altri come i suoi discepoli potessero testimoniare, questo è il motivo reale di molte azioni, non perché Lui ne avesse realmente bisogno.
Ma torniamo al battesimo, come funzione purificatrice, il Battista sotto la spinta dello Spirito Santo pone le basi del battesimo in acqua, che poi prenderà il valore che la Chiesa ne darà. Poi Gesù crea un secondo Battesimo, il quale Battista preannuncia con il battesimo mediante lo Spirito Santo, quando Gesù comanda ai discepoli di andare ovunque nel mondo, non dice con quale battesimo essi dovevano battezzare, dice solo di Battezzare, ma ovviamente il suo battesimo era quello in Spirito Santo. Ora ci fa capire una cosa, che il Battista introduce il Battesimo con acqua mentre Gesù porta il battesimo con il fuoco, i due tipi di battesimi sono sostanzialmente diversi, sia per la natura dell’elemento come simbolismo che nel suo significato spirituale.
L’acqua come elemento dissolve, l’argilla, ma non dissolve un tronco d’albero, ne una roccia, ne un metallo, mentre il fuoco può distruggere, polverizzare, fondere qualsiasi cosa, il metallo lo fonde, il legno lo brucia, la roccia può fondere, l’argilla può essere distrutta e resa polvere, l’acqua evapora.
Quello fatto con l’acqua serve per lavare via, cioè togliere il peccato, ma esso potrebbe tornare; mentre quello fatto con il fuoco o Spirito Santo serve per distruggere il peccato, annientarlo, quindi sradicarlo dall'anima.
Questo cosa ci fa capire che il battesimo con acqua toglie il peccato in senso globale del termine, ma non lo distrugge, quindi toglie il peccato originale ma senza distruggerlo, ciò significa che se l’uomo commette peccato esso può tornare. Mentre il battesimo col Fuoco o dello Spirito Santo, il peccato viene distrutto, specie quello del peccato originale. E ciò significa che gli apostoli assieme alla Vergine Immacolata ricevendo lo Spirito consolatore divennero puri, senza peccato originale, cosa che Paolo di Tarso non lo ricevette.
Il parallelismo dell’acqua e del fuoco è significativo, come passaggio da un aspetto all'altro, da una vita all'altra, con il battesimo di Gesù nel giordano, Gesù in effetti passa dalla vita dell’acqua cioè intesa come familiare, a quella del fuoco, cioè totalmente spirituale. Prima la sua vita era immersa nell'acqua, poi quest’acqua si tramuta in fuoco, ecco, infatti, che subito dopo aver ricevuto il battesimo con l’acqua appare nel cielo una colomba che è lo Spirito Santo o Spirito di Dio, che indica la fine della vita nell'acqua e l’inizio della vita nello Spirito Santo, cioè il rito del Battesimo per Gesù fu doppio, l’acqua fa terminare la prima parte della sua vita, e lo Spirito nella forma di fuoco o luce, lo fa entrare nella vita futura-nuova, cioè in quell'ultima parte, e in eterno. Che poi sarà quella che avrà un maggior riscontro nei secoli a venire. Per questo il Battista preannuncia, che Gesù non battezza in acqua, ma in Spirito Santo. Questo fatto ci fa capire anche che il vero battesimo che Gesù preferisce è quello dello Spirito Santo, più che dell’acqua ed è questo il battesimo che i discepoli dovevano praticare. Potremo dire che, chi desidera ricevere il battesimo lo deve ricevere nella doppia forma, prima quello dell’acqua e poi quello dello Spirito Santo.
Ma in questo potremo anche vedere una caratterizzazione come dire, chi vuol essere solo credente si faccia battezzare in acqua, mentre chi vuol essere anche mio discepolo, io lo battezzo in Spirito. Ecco in questo potrebbe pure intendersi una cosa giusta. Anche perché il battesimo dello Spirito Santo è avvenuto non per volere umano, ma per volere divino, per cui può essere inteso come atto di consacrazione al sacerdozio.

Ecco spiegata il perché Gesù lava i piedi, finché è in vita, per consacrare l'essere umano a sacerdote, ma poi serve un secondo passaggio per convalidare ciò il battesimo dello Spirito Santo, per confermare tale decisione che sarà per tutta la vita in eterno.
Potremo dire che il battesimo dell'acqua lo possiamo fare da bambini, ma da adulti dovremo fare consapevolmente quello dello Spirito Santo solo se e chi lo desidera, solo con questo secondo si conferma l'appartenenza a Cristo, così nello stesso modo il sacerdozio, prima la lavanda dei piedi che rende l'uomo fondamento come Cristo e in Cristo ma poi serve una confermazione definitiva nello Spirito Santo. Potremo dire che il rito se fatto "artificiosamente " dall'uomo ha un valore puramente simbolico, ma se lo stesso viene fatto proprio per la presenza dello Spirito Santo, allora assume tutt'altro valore ed importanza
Dovremo dire che il battesimo, con l'acqua fu un idea del Battista non di Cristo, il battesimo di Gesù era in Spirito Santo,senza ombra di dubbio il battista richiama questo gesto alla tradizione ebraica, mentre quello di gesù viene direttamente da Dio e solo un Dio poteva amministrarlo. 

CHI DEVE ESSERE PIÙ AMATO?

 martedì 30 gennaio 2018

CHI DEVE ESSERE PIÙ AMATO?



CHI AMA IL PROPRIO PROSSIMO PIÙ DI DIO NON È DEGNO DI DIO!



Mat. 10,37 

"Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me;"


Vediamo cosa dice il passo, in sostanza Cristo ammonisce chiunque dal padre alla madre, dal figlio alla figlia, che costui/ei non deve amare costoro più di Cristo stesso, altrimenti non sono degni di Cristo, cioè di Dio. Ma il fatto che Gesù si soffermi al padre-madre-figlio-figlia, non significa che altre figure non ne sono contemplate perchè in realtà è esattamente l'opposto, Gesù si ferma proprio alle figure basilari della famiglia, perchè tutte le famiglie del mondo sono composte da queste figure, per cui Gesù non specifica altri soggetti, visto che tutti sono costituiti proprio da un nucleo famigliare e anche nella chiesa, c'è un padre e una madre, un figlio e una figlia, per cui il dire padre, sta ad indicare il sacerdote oltra che al padre naturale, la madre, sta ad indicare la suora, quindi si comprende bene che Cristo sta richiamando chiunque nel mondo a non amare più di Dio altri esseri umani, che siano genitori o preti, monarchi, o presidenti, vip o poveri, perchè tutti sono sul medesimo piano per Cristo, nessuno tra tutti questi deve essere amato più di Cristo-Dio.

Per cui quando noi poniamo il pontificie prima di Cristo sappiamo già in quale peccato stiamo incorrendo e stiamo facendo. Questo ci fa capire che chi afferma, che prima viene il pontefice prima di Cristo, sta sbagliando ed insegna cose errate, sapendo anche magari d'insegnarle. Quindi prima si ama Dio e poi si mette tutti gli altri dopo, considerando che Cristo valuta tutti alla stessa stregua e non c'è un primo ne un ultimo, ma tutti sono egualmente il mio/vostro prossimo. Questo concetto Gesù lo chiarisce, anche quando gli apostoli litigano, per stabilire chi tra di loro è il primo o il più importante e Cristo afferma che nessuno di loro è il più grande, per altro questo passo che ho trattato in altro articolo va in netta contrapposizione con l'elezione di Pietro, per cui pare molto strano che Cristo cambi idea sul suo parlare, perché prima decide che nessuno tra di loro è il primo e poi curiosamente decide il contrario, questo non è nel modo di parlare e decidere le cose di Gesù, anche perché tutto il testo dei vangeli esprime essattamente sempre il medesimo concetto, nessuno è primo, nessuno è ultimo e il primo è colui che torna ad essere come bambino cioè candido, puro, vergine, ecco il primo.

Idem quando si chiede ad un subalterno in ambito religioso o anche credenti, di porre Il pontefice prima di Cristo, chi fa questo sta in pratica affermando che il pontificie è più di Cristo, se ne guardi bene da quanto va spargendo.

Ora vediamo cosa ci dice Cristo ancora.

Marco 12,28-33 
28... «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». 29 Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; 30 amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuorecon tutta la tua mente e con tutta la tua forza. 31 E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi». 32 Allora lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui;33 amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forzaamare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici»”

Questa parabola di Gesù sembrebbe in contrapposizione con quella precedente, invece non è così, chiediamoci chi è il prossimo?

"Amerai il prossimo tuo come te stesso" dice come te stesso, non dice come Dio, questo fa capire che distingue il prossimo da Dio e pone sempre Dio per primo anche innanzi al prossimo. Gesù in questo modo fa capire che il prossimo non è Dio, ma solo l'essere umano, cioè un essere pari agli altri esseri umani.

Così fa distinzione tra Dio e il l'essere umano, e ci fa capire che per Gesù il prossimo altro non è che lo stesso essere umano, non sta parlando di Dio, ma solo di un altro essere umano nostro pari, che è simile a noi, non inteso come grado o titolo, ma come essere umano senza titoli e senza caste, potremo dire al nudo.  Questo perchè se avesse espresso il concetto in modo diverso esso sarebbe andato in contrapposizione con il precedente brano posto sopra Mat.10,37, ma dato che Gesù sa ben usare le parole e pone come prossimo inteso come essere umano, perchè Gesù non ha un prossimo verso se stesso, dato che Egli è Dio, per cui non esiste un prossimo per Lui. Per cui fa questa distinzione come dire voi siete esseri umani, io non sono un essere umano, ma vi do la mia legge, che se volete seguirmi voi dovete adottare e mettere in pratica, ecco perchè usa il termine prossimo, è inteso solo verso l'essere umano, non verso Dio. 
Qui invece i teologi e gli esegeti hanno fatto un tantino di confusione credendo che il prossimo fosse anche inteso e compreso Dio, nulla di più sbagliato, questa è una legge fatta solo per gli esseri umani, non per gli "dei" o per gli esserei gloriosi. 

Quindi il prossimo è inteso solo come essere umano nel suo insieme, cioè chiunque dal piccolo al grande, dal povero al ricco, dal indemoniato al santo. 
Quindi noi credenti cristiani, dovremo amare il nostro prossimo come noi stessi, ma nel passo sovrastante Mat 10,37 Gesù afferma che prima del prossimo viene sempre Dio. Per cui abbiamo una graduatoria, prima Dio e poi il prossimo; di cui questo prossimo è composto da vari soggetti senza nessuna catalogazione tra di loro, senza nessun grado, non esistono livelli, infatti nel passo dove afferma che egli ha più madri e più sorelle indica questo, che per lui non esiste un primo o un secondo che tutti gli apostoli sono eguali innanzi a Lui, che tutti gli uomini della terra sono uguali innanzi a Dio. Ma sempre Dio viene per primo, sempre l'uomo deve porre Dio innanzi a tutti, che l'uomo deve amare più di Dio del prossimo. 

Questo fattore, per secoli non è andato giù a certa chiesa, che si è sentita defraudata di un potere soprannaturale, che con queste parole Dio toglieva ad esso un potere terreno tra gli uomini, per cui si sono auto elevati ad una dignità che nessuno diede loro, molto spesso facendo credere alla popolazione che prima viene il Pontefice e poi Cristo. Ovviamente questo aspetto è stato accentuato dal fatto che gli uomini di chiesa hanno voluto, volutamente abbassare Cristo dalla sua posizione di deità, a semplice essere umano, come anche Bergoglio in questi anni ha espresso, come un semplice diacono a parer suo, io dico poveretto lui,  per cui riducendo Cristo a non più, un Dio, ma ad un semplice essere umano e considerandolo come tale, quindi svestito della sua regalità divina, diviene inferiore al pontefice stesso, è questa l'idea malsana di questa teologia demoniaca, che invece di insegnare la giusta correzione ha insegnato il timor del pontefice e non il timor di Dio. Per cui tutti come pecore a pensare che del pontefice si deve aver paura, come se esso stesso fosse un Dio più di Cristo, ridotto al nulla. Ecco perchè nei secoli scorsi vari soggetti anche di elevata santità ebbero timore del pontefice, tanto da opporsi anche alla volontà di Cristo stesso e negare a Lui, la volontà sul mondo; da quanto terrore avevano verso il pontefice o verso qualsiasi vescovo, così questa idea è stata perpetrata per secoli nella mente della popolazione, che ancora oggi teme un pontefice anziché temere la condanna di Dio e del Suo Cristo che è sempre Dio.

Sbagliato è anche il pensiero che dice che noi umani(prossimo), non dovremo richiamare il pontefice, sbagliato perchè Cristo ci insegna la giusta correzione e tale norma vale per tutti, anche il pontefice è il mio prossimo quindi soggetto a questa correzzione, essendo esso un essere umano e non un Dio, anche se lo rappresenta ma sempre essere umano è. Quando l'essere umano eletto a pontefice dimostrarà di essere come Dio, allora potremo dire che lo è, ma fintanto che non lo dimostra esso stesso è solo un mio prossimo, per quanto io riconosca in lui, l'autorità della chiesa terrena, ma non cerntamente il rappresentante di quella eterna, che è solo e solamente Dio, infatti nulla un pontefice vescovo o prete che sia può disporre di un anima, visto che le anime sono solo ed esclusivamente di proprietà di Dio solo Dio può disporre per loro.

Quindi un pontefice, come tale deve essere corretto se il suo parlare e il suo agire esce dalla dottrina di Cristo, non dalla dottrina imposta dalla teologia della chiesa degli uomini, perchè i teologi potrebbe aver impostato delle cose che Cristo non ha mai detto ne pensato. Quindi stiamo attenti a non elevare un pontefice sul trono di Dio. Spesso si sente dire che il pontefice si deve relazione con Dio, ma cosa ne sappiamo noi se il pontefice parla con Dio? Taluni affermano che il relazionarsi con Dio dovrebbe essere un problema personale del pontefice e non nessuno di noi dovrebbe sentenziare su questo, ne porsi interrogativo se quanto esso fa, lo decide con la sua testa o mediante il pensiero di Dio. Questo genere di pensiero o parlare dimostra menefreghismo, come dire cosa vuoi che mi competa sapere se parla o no con Dio, se ciò che decide viene da Dio o meno. Ma questa è una grave mancanza di fede, proprio verso Dio.

Inoltre l'uomo che venisse vagliato per essere scelto a custode della chiesa, dovrebbe dimostrare di essere veramente di Dio, provando la sua santità, saggezza, sapienza e giustizia, se in un pontefice mancano queste cose, esso non dovrebbe essere neppure scelto. Ma come vediamo in tanti secoli che l'uomo spesso a fatto quello che ha voluto, ponendo al soglio pontificio, vescovi contro la volontà di Dio stesso.
Quindi non possiamo affermare che lo Spirito Santo sceglie chi egli vuole, perchè lo S.Santo senza ombra di dubbio sceglierebbe sempre il meglio per il mondo, ma dato che Dio lascia libero l'uomo anche in queste decisioni, lo Spirito Santo non è colpevole di nulla. Certamente non è Dio a voler nella chiesa pontefici che hanno prodotto danni a se stessa nel corso della sua storia, e quindi direttamente alle anime; per cui chi afferma che lo Spirito Santo è responsabile di eleggere il pontefice che egli vuole per quel tempo, è un imbecille perchè in realtà sta bestemmiando lo Spirito Santo, senza neppure saper quel che dice (inoltre per i veggenti dimostrerebbe che codesti non sono tali).

Dio mai vuole male a nessun uomo, tanto meno alla sua Chiesa per cui chi elegge il pontefice è solo e solamente volontà umana, e se Dio trova il sistema per mettere chi Egli vuole, lo fa senza far saper nulla a nessuno, sempre in segreto. Per cui affermare che è lo Spirito Santo a far eleggere un pontefice meglio mangiarsi la lingua mille volte, pur di condannarsi da soli. Facciamo attenzione a quanto affermiamo perché non saranno gli altri a pagare ma noi stessi anche per gli altri che abbiamo portato fuori strada. Come la parabola del cielo, che porta altri ciechi nel burrone. 


Vi sono molte altre espressioni nei vangeli che indicano sempre lo stesso argomento del prossimo, esempio anche questa: "amatevi gli uni e gli altri.." ha lo stesso senso del prossimo tuo.

Invece qualcuno furbescamente fa scrive queste cose, per far credere a cose errate, come questa immagine dimostra. 
Qualcuno di proposito da come si legge vuol far credere che Dio e il prossimo devono essere amati nello stesso modo, ma la legge di Dio espressa sia dal Padre che dal Figlio dice esattamente il contrario.