martedì 5 gennaio 2021

Non opporti al male!

 giovedì 6 giugno 2019

Matteo 5,38 - Non opporti al male!




Non opporti al male!


Perché Cristo ci dice di non contrastare il malvagio, per quale ragione?


Matteo 5,38 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente39 ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; 40 e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. 41 E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. 42 Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

Per malvagio s'intende colui che ha un animo rivolto al male e che opera in esso, ed ha un animo perverso e maligno, indice anche di demonio e demone.

Perché Gesù ci dice anche che non dobbiamo seguire il maligno o coloro che praticano il male, perché il maligno o malvagio si oppone all'azione salvifica di Dio, però dice anche di lasciar fare ai maligni, malvagi, quello che vogliono, perché afferma questo, sembrerebbe una contraddizione dei suoi insegnamenti, invece non è così.

Cristo in realtà vuole che l'uomo si opponga al pensiero del maligno, ma non vuole che l'uomo si opponga all'azione del maligno, questo perché l'azione del maligno salva l'uomo, l'azione di chi porta in se un male, innanzi agli occhi di Dio ha un effetto salvifico sull'uomo. Un esempio i posseduti sono tali perché in qualche modo hanno accettato la presenza del maligno in loro, ma subiscono la sua azione, anche se non l'hanno desiderata, almeno non consapevolmente. Ma il Maligno agisce nei posseduti sotto forma di azioni, gli fa commettere azioni contro se stessi e altri uomini, per portare quell'uomo alla sua distruzione, per mano propria o per mano di altrui.
In un certo senso anche Cristo stesso ha permesso al Maligno di operare contro di Lui, portando gli esseri umani, a contrastarlo fino ad ucciderlo. In pratica ha permesso al maligno di agire contro il figlio di Dio, per uno scopo superiore.

In questo si capisce l'azione salvifica del male, che operando per la distruzione del uomo, in realtà ne può permettere la sua salvezza. Ovviamente questa accettazione dell'opera di chi è maligno, malvagio non è un accettazione positiva, cioè nel senso di accettarne positivamente l'azione, ma deve essere non distruttiva, cioè nel senso di non operare contro il male, usando il male stesso.

Cristo Infatti non operò nulla in contrasto, non si difese, ma neppure accetto l'azione del maligno, ne la sua perversa azione, però lo lascio operare non su se stesso, ma sugli uomini che esso aveva corrotto, in pratica il maligno senza rendersi conto ha operato una salvezza a favore di Cristo, inducendo gli uomini a contrastarlo, a odialo a crocifiggerlo, in questo c'è un doppio aspetto. Dio usa il maligno per vedere e verificare se gli uomini sono in grado di opporsi all'azione pervicace dello stesso spirito malvagio e a sconfiggerlo in se stessi, se ne hanno la forza e il desiderio di essere veri figli di Dio.




Opporsi e  non Opporsi!

leggetevi anche questo articolo(qui)

IL sole del Padre Celeste e il sole del Male.

 


giovedì 6 giugno 2019

Matteo 3- IL sole del Padre Celeste e il sole del Male.





Ama i nemici e prega per chi ti percuote!

Matteo 3 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44 ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45 perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

Esseri figli di Dio, significa far quello che a Dio è gradito, e rispecchiare quella che è la sua natura cioè di un Dio paziente, buono, etc. quindi per essere figli di Dio del Padre celeste, bisogna assomigliargli altrimenti si disattende questo suo stesso modo di essere, per cui bisogna se si crede in Dio, amare i nemici e pregare per coloro che perseguitano, questa è la volontà fondamentale del Padre celeste. Il Padre per testimoniare che Egli non fa differenza tra i figli del mondo, che sia buoni o cattivi, e dice fa sorgere il sole e fa piovere su entrambi sia buoni che cattivi, come per dire che anche i cattivi possono essere salvati e non solo i buoni, che anzi prima di essere salvati, devono essere provati.

Aggiunge però nel discorso un particolare, interessante.

Non dice fa sorgere il sole sopra, ma dice il SUO sole... come se di “sole” ce ne fossero almeno due; certamente la frase potrebbe essere di tipo allusivo, dove s'intende per sole, la sua luce , la sua potenza, la sua gloria, in riferimento a se stesso, come nel discorso apocalittico della descrizione della Nuova Gerusalemme. Considerando che la parola Lucifero indica portatore di Luce, quindi indicando come il Suo Sole, si differenzia da un Sole diverso che è quello del male, il sole degli Illuminati, il sole dei Gesuiti, il sole della massoneria, in questo Gesù ancora una volta fa una profezia, facendo capire che nel tempo, gli uomini avrebbero creato un sole alternativo al sole di Dio, per cui era necessario specificare di quale sole si trattasse. Può anche essere inteso, come il sole vero e proprio, in questo caso, ci viene da pensare che di “Soli” ce ne sono almeno Due, indicanti come un sole quello che illumina e un sole quello che è oscuro, come se il nostro sole avesse un gemello oscuro, che non sorge mai. In questo aspetto Gesù fa similitudine tra il Padre suo e il sole quello che sorge sempre tutti i giorni, per sempre, quello che illumina e quello che partecipa ai cambiamenti terrestri. Da quello che la scienza ha scoperto parrebbe effettivamente esistere un secondo Sole oscuro, fuori dal nostro stesso sistema solare; il male certamente non sorge mai.


Amare anche chi non vi ama!!

 46 Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? 
Non fanno così anche i pubblicani?
 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? 
Non fanno così anche i pagani? 
48 Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre Vostro Celeste.

Cristo prende sempre dei parallelismi, cercando di farci capire, qual'è il miglior atteggiamento da tenersi, se si vuole essere figli di Dio. Dicendo che anche i pagani, gli atei e chiunque altro, fa esattamente quello che i buoni fanno, quindi il saluto deve essere concesso anche ai cattivi. 

E dice che tutti i credenti in Lui, devono aspirare alla perfezione, perché questo è l'unico modo per essere e assecondare la volontà di Dio.

Amare anche chi non ci ama, amare anche chi ci odia, amare anche chi è diverso da noi, non amare nel senso carnale del termine, perchè Dio lo dice chiaramente uomo e donna li ha creati e non uomo-uomo e donna-donna, sappiamo bene che Dio ha in abominio coloro che si accoppiamo nello stesso sesso, per cui l'amore che Dio manifesta verso di noi è solo ed unicamente filiale, perchè Egli ci considera tutti suoi Figli e tutti suoi Fratelli, tutti suoi Amici, ma come dice in altri passi, solo chi lo Ama, gli crede e si converte otterrà da Lui i suoi favori, quindi non tutti, chi si sottomette alla sua autorità, alla sua legge, che è il verbo stesso,otterrà di essere riconosciuto da Dio stesso come suo Figlio, Fratello e Amico, ma non quelli che non hanno voluto ed accettato la sua parola e non l'hanno messa in pratica nella loro vita e verso i fratelli, secondo quanto esso stesso chiede.  

Non solo da ciò si comprende anche che Egli è un Dio severo, come lo è un padre coscienzioso, che punisce i figli quando questi non si comportano secondo quanto essi stessi vorrebberofare o dimostrare verso l'autorità del loro stesso Padre. Cioè se io sottometto volontariamente all'azione e all'autorità di Dio, non posso poi dire domani faccio diverso, devo necessariamente continuare ad osservare quella parola data, altrimenti non rientro più nei parametri da me stesso imposti a me stesso, perchè osservare la parola significa imporre a se stessi di seguire la parola di Dio, ma se ogni giorno faccio della mia vita quello che mi pare non ottempero alla parola dato, per questo gesù dice ottemperate ai vostri giuramenti perchè al Signore è gradito. Ci viene in aiuto alle nostre fragilità il fatto che Dio è un dio buono e lento alla collera che ha pazienza e tollera fino ad un certo punto, il comportamento non perfettamente lineare dei suoi figli, attendendo nel tempo che essi tornino a Lui. C'è un però nessun uomo sa quando sia la sua ora, e se quell'uomo perde la sua vita prima del suo ritorno il suo vivere sarà stato inutile, perchè avrà perso se stesso, per l'eternità. 

Per cui conviene sempre vivere come il Signore ci chiede, senza stressarci e senza ambire a chi sa quali mete, fantasiose, l'unica cosa che tutti dovrebbero ambire ad ottenere la perfezione della fede, ne credo, vivendo in onestà e verità, questo è un tassello fondamentale per ogni uomo. 

Con la perfezione viene la parola di Dio, con la perfezione vengono i miracoli, con la perfezione viene l'azione salvifica dello Spirito Santo e chi ambisce alla perfezione, lo Spirito Santo abita in lui/lei. 

Tutto il resto divine un sovrappiù, che solo Dio elargisce e solo Dio da o toglie.


Ama i nemici e pregate per chi ti percuote!

Ama il nemico, ma non assoggettarti alla sua volontà!
Ama il nemico, ma non percorrere le sue vie assieme a lui.
Ama il nemico, ma rimani nel Signore, insegna al nemico la legge del Signore.

Ama chi ti percuote e chi ti offende, e chi ingiustamente ti tradisce, ma non assimilarti ad esso, non divenire come esso, non imparare da esso.

Amare non significa tollerare il nemico o il persecutore, ma solo pregare per esso, affinché esso sia convertito e creda nel Vangelo, questo sta dicendo il Signore Gesù. Insegna la nemico e a colui che ti percuote la Verità, non tollerare il suo comportamento, non adeguarti ad esso, amare non significa tollerare, ne adeguarsi, ne sottostare, per paura o per vigliaccheria. 

Come si uccide il maligno? 

Amandolo, cioè pregando per esso, benedicendolo, si uccide il maligno perchè l'azione benigna di Dio risulta nefasta per il maligno e per tutti coloro che operano con esso. 

Non si odia il maligno, perchè l'odio ne potenzia l'azione del maligno in te stesso e verso il mondo. 

Invece se ne deve avere compassione, perchè la compassione uccide anche il demonio. Satana odia coloro che sanno avere compassione del prossimo e di chi esso irretisce e porta dalla sua stessa parte. 

Se il maligno non esistesse, nessuno potrebbe ottenere il regno eterno o meglio dire tutti saremo santi e tutti saremo già salvi.

Anche perchè non ci sarebbe motivo per la nostra esistenza, come creature libere nel nostro agire e sbagliare.

NON NOMINARE INVANO IL NOME DI DIO

 domenica 18 agosto 2019

NON NOMINARE INVANO IL NOME DI DIO





Nell'A.T. è costellato di 6828 volte la parola Dio.

In origine non esisteva la Bibbia cattolica ne cristiana, perché in origine la bibbia era in realtà un composizione di tanti libri esclusivamente ebraici, dai quali appunto è nato un unico testo, che è appunto la Bibbia ebraica la vera capostipite; dalla quale la Chiesa ha elaborato la sua Bibbia Cristiano-Cattolica. Cosa c'è di diverso dalla bibbia Ebraica, semplicemente che la chiesa ha rimosso tutti i Nomi propri di Dio, sostituendoli con la parola Dio. Come ho già scritto è stato un grande errore, perché si è snaturato il vero senso del testo e il vero significato di ogni singola parte. Forse se ci pensiamo bene da un certo punto di vista hanno voluto evitare agli esseri umani questo peccato, perché conoscendo l'essere umano, cioè conoscendo se stessi, la tendenza ad usare impropriamente quei Nomi sarebbe stata molto elevata, per cui hanno tolto e aggiunto un termine non contenuto direttamente nel testo Sacro Ebraico, perché nella Bibbia Ebraica il termine Dio non c'è, anche se come ho già spiegato in altro articolo la parola EL potrebbe significare anche Dio, come anche un articolo ”il, gli, egli” quindi da un certo punto di vista la chiesa era tutta preoccupata perché l'essere umano non pronunciasse invanamente quei nomi sacri, per cui ha sostituito quei Nomi con il termine Dio. Secondo me la Chiesa ha sbagliato, perché se vi erano quei Nomi, vi era la sua motivazione, ma l'uomo pensa sempre con la sua misera mente di sapere di più dell'Eterno.



Il termine Invano?
Secondo la terminologia corrente del nostro tempo, significa parlare in modo inutile, senza una vera utilità, senza motivo, senza senso, in modo vuoto, vacuo, a sproposito, ma sopratutto non positivo, senza una motivazione logica, del perchè si usa il termine Dio o i suoi sacri Nomi.

Ma andiamo al comandamento.

"Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano."

È assolutamente vero che l'essere umano abusa della Parola Dio come anche Signore che per altro bisogna in questo caso specificare, che la parola Signore non andrebbe mai usata, perché in Ebraico significa Adonaj, ed è riferita unicamente a Dio stesso o a Suo Figlio Gesù, invece nel nostro tempo è stra-usata.

Riprendendo il senso della parola Invano, dobbiamo specificate cosa s'intende nel contesto della comandamento il quale dice: “non pronunciare invano o (invanamente) il nome del Signore tuo Dio”

Ora riferendosi al significato della parola invano, si capisce che il pronunciare è riferito unicamente a non dare una connotazione negativa al pensiero che precede o segue il termine Dio o Signore o suoi Nomi specifici, cioè non abbinare al NOME qualcosa di falso o di fasullo, in questo bisogna anche dire non giurare il falso in suo Nome, è la stessa cosa, facendo credere che Dio, avrebbe detto cose non vere o che non appartengano ad esso, o che siano uscite dalla Sua bocca realmente, questo è il senso del comandamento cioè non chiamate Dio a testimone per cose vane, fasulle o false, quindi negative.


C'è un esempio lampante che posso portavi, quando il veggente Ivan di Medjugorie disse che Dio gli avrebbe detto che lui non è contro la ricchezza, e quindi loro possono accumulare soldi, questo è fare quel peccato! Oltretutto questo pensiero è da loro divulgato a tutto il popolo per cui il peccato è anche divulgato di proposito, quindi pensate quanti peccati hanno questi personaggi sulla loro coscienza. Ivan dicendo il falso, ha cambiato il comando di Cristo! Così la pensano tutti i 6 veggenti di Medj. Come sia possibile che la Madre di Dio, appaia a costoro qualcuno me lo deve spiegare! Sarà mai che Dio ha cambiato la sua legge per un manipolo di 6 truffatori!!! Ma certo che no!


Ora se devo fare un certo discorso nel quale sono obbligato a dire la parola Dio, è un discorso; perché in questo caso non è usato il termine Dio in maniera impropria, ma ha un suo senso, perché è riferito all'interno di un ragionamento positivo o negativo che sia, cioè ha un senso logico, non è a sproposito, non è senza senso, senza utilità; mentre l'utilità c'è, altrimenti diventa impossibile farsi capire di chi, stiamo parlando.


Il comandamento comunque esprime anche il concetto di non aggiungere ai nomi Sacri di Dio altre parole che siano di natura offensiva quindi sempre negativa, per cui diventano vere e proprie bestemmie, mentre il non pronunciare troppo spesso i Nomi di Dio o il termine Dio, che va in sostituzione ad Essi, o anche il termine Signore, non è fare bestemmia è diverso ma certamente non va fatto troppo spesso, invece nella nostra società c'è l'abitudine di pronunciare senza motivo alcuno, la parola Dio o Signore.


Quindi si è capito che il comando riguarda sopratutto quando si usa i Nomi riferiti alla persona di Dio, in modo non corretto, non giusto, non positivo, ma anche falso, testimoniando o giurando il falso, sul  Suo buon Nome. Per questo non bisogna mai giurare su Dio nulla, perché è meglio, anche se magari alle volte siamo certi che quanto affermiamo sia almeno per noi la verità e quindi potremo anche rischiare, ma è meglio non farlo, perché non conosciamo tutto.


La Bibbia come libro Sacro descrive in senso positivo le vicende e le parole, i comandi di quanto Dio ha fatto per l'essere umano, per il popolo d'Israele, per per tutto il Creato. Certo nel testo c'è anche una parte sostanziosa di storia del popolo Ebraico e dei popoli vicini, innestati sempre con la presenza di Dio. I Nomi di Dio abbondano nel testo stesso, anche se nel testo Ebraico ci sono parti che descrivono alcune cose che secondo il nostro pensare potrebbero aver una connotazione negativa, ma secondo il pensare di Dio no, e ovviamente quello che conta, è quello che dice Dio, non noi! Perché indubbiamente è Lui che ha creato la legge ed è a Lui che noi dobbiamo ubbidienza, se gli crediamo.


Riassumendo, in un discorso si può citare la parola Dio, sempre che questa sia finalizzata ad ottenere un utile parola che insegni qualcosa di positivo o che trasmetta la parola stessa di Dio, non si fa peccato. Non si fa peccato anche quando dobbiamo far capire un certo ragionamento, perché altrimenti non si sa a chi sia riferito, ci deve essere il soggetto, certo magari usando una qualche espressione che sostituisce il termine Dio o Signore, ma dato che poi il pensiero va sempre Lui, è quasi inutile aggiungere parole che nascondono la vera parola, tanto vale dirla, ma con moderazione.


Se vogliamo in una frase dire “Il buon Dio,..."si può dire, perché stiamo glorificando Dio. Quindi gli aggettivi positivi che precedono o che posticipano il nome di Dio, sono graditi a Dio, non c'è peccato. Se oltre al termine Dio buono, ci aggiungi una parolaccia questo è un peccatogravissimo, perchè insulti non solo Dio come persona, ma anche la sua Bontà. 
State attenti che l'inferno è assicurato, se non c'è pentimento. 


Se invece i nomi di Dio vengono usati a sproposito o usati per giurare il falso, o imprecare o in modo negativo si fa peccato anche grave/issimo, se è una bestemmia è uguale.
Anche il dar la colpa a Dio, di qualcosa che noi abbiamo deciso o fatto o che crediamo sia stato Dio o anche il maligno è far peccato gravissimo contro lo Spirito Santo!


Noi invanamente facciamo tante cose, ma finché facciamo le cose, così inutilmente non ha importanza, quello che invece ha importanza di non far peccato contro Dio.

La parabola del Donare!

 mercoledì 25 settembre 2019

La parabola del Donare!




Ho posto agli amici di facebook una domanda, chiedendo loro in quanti modi si può attuare la parabola che Gesù ci racconta per farci capire una sua volontà o meglio dire un atteggiamento che tutti i cristiani o anche gli esseri umani dovrebbero avere. Ovviamente tutti gli amici ne hanno dato il senso che più si evidenzia dalla parabola stessa, ma questa ha anche un altro senso celato.

" Mc12,42 "Venuta una povera vedova, vi mise due spiccioli che fanno un quarto di soldo. 43 Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico che questa povera vedova ha messo nella cassa delle offerte più di tutti gli altri: 44 poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, ma lei, nella sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto aveva per vivere»."

Vediamo di capire cosa essa nasconde oltre a quello che si evince con facilità, in tanto prima di tutto, spieghiamo un attimo il senso, in breve il racconto di Gesù serve per far capire a chi legge e chi ascolta che la cosa più importante , che indipendentemente da quanto o quello che un essere umano possiede deve corrispondere a Dio tutto quello che Egli stesso ha, in sintesi è questo il concetto, ma per quale ragione noi dovremo far ciò, per motivo molto semplice, siamo stati generati e creati da Dio per cui ovviamente come figli di Dio, siamo "obbligati" liberamente a corrispondere con quello che abbiamo di nostro che sia poco o tanto, non ha importanza, ma il dare tutto il nostro a Dio corrisponde ad un atto non solo di accettazione di Dio, ma sopratutto di riconoscenza dell'essere figli di Dio, dimostriamo a Dio tutto il nostro amore, per Lui. 

Però questo discorso ha anche un altra applicazione, se noi siamo disposti a donar tutto il nostro al Signore dovremo essere disposti ad offrire al Signore sempre il meglio di noi, faccio un esempio pratico, tra i tanti, se sono un artista e voglio omaggiare il Signore con quanto realizzo, che può essere una scultura, un quadro, un brano musicale, etc, qualsiasi cosa, in qualsiasi ambito, però lo devo fare al massimo di quello che sono realmente capace di fare, dando fondo ad ogni mia possibilità anche economica pur di raggiunge un obbiettivo, di donar al Signore il mio meglio; allora tale atto è visto da Dio è esattamente come l'offerta della vedova. 

Molte persone che donano sculture, fanno quadri o altro, non sempre, dire raramente sono graditi a Dio di quanto hanno realizzato, perchè quello che hanno fatto non era il loro meglio, non dava fondo a tutte le loro sostanze, ecco che la parabola ha anche un altra spiegazione, che rimane sempre dentro allo stesso concetto ma diventa più ampio. 

Gran parte delle parole che Gesù usa per insegnare a noi la sua volontà, hanno un applicazione molto maggiore di quella che vi è scritta, oltre ad avere anche ulteriori segreti celati.

Questa è la parabola del Dare,  darsi o donare, donarsi, dell'offrire, del glorificare, etc.

L'atto di donare a Dio tutto di tuo, per amore verso il Signore, solo chi ama veramente Dio, riesce a comprendere le ragioni di tale atto che superano i nostri pensieri materiali umani. 

Dio gradisce questi atti, perchè dimostrano a Lui, la nostra umiltà, la nostra sottomissione, e quindi riconoscenza della sua maestà e divinità, non solo della capacità di rinunciare ad un bene necessario, non superfluo.  Come per dire noi non valiamo nulla al suo cospetto, quello che vale è Lui ed effettivamente è così. 

Dio non se ne fa nulla di chi da il soldino al povero, quando poi ne spende mille per i capricci, ma tutto dipende unicamente dalla nostra personale sensibilità e dal nostro sentire il peso della fede. 

In definitiva la parabola parla del donare e del dare qualsiasi cosa, non solo denaro.
Gesù ha donato a noi la cosa più preziosa che aveva, la sua Vita.
Quindi anche Dio sa donarsi a noi è su questo modello che si basa la misericordia.
Il Padre Celeste ha donato a noi la vita, si aspetta che noi facciamo la stessa cosa, se ne siamo capaci.

Il miracolo della Mula di S.Antonio!

 venerdì 15 novembre 2019

Il miracolo della Mula di S.Antonio!





Voglio spiegarvi come mai la Mula si è inginocchiò innanzi al Santissimo Sacramento.

Innanzi tutto come si legge dall'articolo https://www.santantonio.org/it/content/la-mula , la Mula, si inginocchia solo dopo che la S.Antonio da Padova, pronunciò questa frase:

«In virtù e in nome del Creatore, che io, per quanto ne sia indegno, tengo veramente tra le mani, ti dico, o animale, e ti ordino di avvicinarti prontamente con umiltà e di prestargli la dovuta venerazione».

Che in pratica invitava l'animale a sottostare alla potenza di Dio. 

Ma c'è un dato di fatto che s'ignora, per capire ciò bisogna tornare al tempo di Gesù, quando Cristo chiese ai suoi apostoli chi egli, secondo loro e fosse, cosa rispose Pietro? 

Matteo 16,15-17

" 15 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». 16 Rispose Simone di Giovanni, poi detto Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli."

Gesù precisò dicendo, che quello che Lui disse non veniva da Pietro, ma fu un suggerimento del Padre Celeste, perchè Pietro non sapeva che Gesù era il Figlio di Dio, per cui Dio glielo suggerì e lo indusse a dirlo, perchè ne dasse testimonianza.

Ora il fatto della Mula è la stessa cosa, l'animale non sa nulla della Santità di Antonio, ne tanto meno della sacralità del Santissimo Sacramento, è un animale, per tanto Dio fa in modo che questo animale, percepisca la presenza dello Spirito Santo nel'Ostia consacrata e fa in modo che l'anima s'inginocchi. Se fosse stato solo per l'animale, non si sarebbe inginocchiato, questo significa che le cose avvengono solo per diretto volere di Dio, gli animali, non hanno coscienza della divinità, ne sanno, cosa sia  la fede; anche se, percepiscono i vari generi di spiriti sia positivi che negativi, ma non sono in grado di ponderare, perchè gli manca la coscienza e la conoscenza, per quanto siano essere puri, senza peccato.  Quindi la mula si è inginocchiata solo per volontà di Dio e non propria.

Non date del Pazzo a nessuno!

Ripubblico qui perchè qualche simpaticone mi ha segnalato i post sul vangelo a fb per tanto non posso più condividere. Per tanto riporta anche la date della prima pubblicazione del blog del vangelo.


martedì 7 gennaio 2020

Non date del Pazzo a nessuno!




Matteo 5,22

22 Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio.
Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.”

Dall'enciclopedia Treccani: Pazzo
Un pazzo, matto, folle, uno squinternato è colui che non gli funziona più il cervello, che le sue funzioni cognitive sono state lese o alterate per vari fattori, ma la parola Pazzo può essere usata in altri sensi, anche verso chi fa cose che sono al limite della follia, cioè che sono cose azzardate, pericolose o che possono causare danni agli altri. Nella nostra società si definisce pazzo chi non si comporta nella normalità delle cose o che sia fuori dagli schemi.

Il termine pazzo a cosa porta?

Sicuramente porta alla derisione, perché ovviamente, un individuo che si comporta come una persona non normale, suscita derisione, ilarità o anche invidia a seconda di che ruolo occupa nella società, spesso la società vede le persone che sono all'interno di una certa logica tipo religiosa; come possono essere i profeti, i religiosi stessi, etc, come delle persone spesso non normali o che siano un po strane, per cui spesso si additano a persone che credono in divinità, in questa logica entra anche il discorso che i farisei fanno verso Gesù. 
Marco 3:21”Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «È fuori di sé». Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demoni per mezzo del principe dei demòni».”

Questa espressione dei farisei sottintende che essi davano dell'indemoniato a Cristo e quindi anche del Pazzo, per cui era un derisione che essi esercitavano verso Cristo.

Gesù ”e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.”

Mentre scrivevo questo passaggio, Gesù mi dice queste parole:
Chi deride un vero profeta è come colui che chiama un uomo pazzo, esso merita la Geenna. “

Penso a che questo punto non serva nemmeno spiegare altro!

Anche se in ultima analisi si capisce che il termine Pazzo che Nostro Signore Gesù il Cristo di Dio, si riferiva non è il malato mentale, ma è riferito a chi riveste una carica sacerdotale o chi è profeta del Signore, anche se non un membro della società ecclesiastica .
Quindi non bisogna dare del pazzo, del matto, del falso, del folle, del demonio, neppure bisogna ridicolizzare o deridere queste persone, etc verso nessuno che rivesta una carica sacerdotale o che sia profeta del Signore anche se non è sacerdote.
Perché la condanna è la Geenna, che sarebbe l'inferno, in pratica; a meno che, la persona non chieda perdono, sia mediante l'uso dei sacerdoti confessori che mediante una discolpa cioè una richiesta di perdono proprio verso il soggetto che è stato accusato di tale calunnia, in questo modo si compie la discolpa totale.
Infatti cosa dice il Signore:" di tutti i peccati sarete perdonati, ma non il peccato contro lo Spirito Santo ", ed è molto facile cadere in questo peccato.
Quando si accusa un profeta, bisogna saper bene cosa dire; se lo si trova in fallo, si può correggerlo, come insegna Il Signore Gesù, ma cercando di fargli capire il suo errore, se esso è in buona fede. Ma se esso è in mala fede, ed è anche uno spergiuro, o trovi il modo per fermare la sua azione, perché uno che mente, cagiona danno al prossimo., indirettamente fa del male a se stesso perché la sua condanna è certa, ma il danno maggiore lo arreca al prossimo, che credendo in costui, prende per buone le sue parole, adottandole nella sua vita e poi perpetrandole ad altri.

Per cui è meglio non dar del pazzo a nessuno, che sia savio.

Tante volte quando andiamo a confessarci ci dimentichiamo, quasi sempre di confessare quante volte potremo aver dato del pazzo a chicchessia, adesso quando andrete a confessarvi ricordateti di confessare anche questo, perchè è un peccato grave, anzi ance gravissimo.

Fate attenzione perchè il demonio e i suoi satelliti( cioè coloro che sono ad esso asserviti) è più furbo dei cristiani, infatti Gesù lo dice," i figli delle tenebre sono più scaltri dei figli della Luce."

Quante volte la scienza ha attribuito a queste persone una forma di pazzia? Molto spesso !
E ci sono stati molti casi sia tra profeti laici che religiosi come fu S.Pio da Pietrelcina.