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sabato 2 luglio 2016

Giornalisti, Vescovi, cardinali, preti tutti impauriti!!

Giornalisti, Vescovi, cardinali, preti tutti impauriti!!


La stretta di mano di Bergoglio dice siamo dalla stessa parte, Massoni!


La chiesa dei Regno Eterno, ha anche un esercito che al momento opportuno difende il suo Sovrano, dov'è l'esercito della Chiesa di Cristo?


Socci anche lui è come il resto della chiesa, succube e pauroso, e troppo morbido!


PAPA BERGOGLIO: “GESU’ FA UN PO’ LO SCEMO...”.
QUESTA E ALTRE INAUDITE E GRAVISSIME
ESPRESSIONI” PRONUNCIATE GIOVEDI’ SCORSO... ­
Lo Straniero
Scritto il 19 Giu, 2016
E’ clamoroso – per un papa – confondere il diavolo (dalla dopppia faccia) con Gesù. “

Se non fosse calcolata e voluta la confusione.


E’ successo giovedì quando Bergoglio ha evocato erroneamente un capitello della cattedrale di Vézelay: uno “scambio di persone” emblematico di questo pontificato, anche se dovuto probabilmente a qualche
ghostwriter superficiale.”

Ma come Bergoglio è superficiale? Prendiamoci in giro ancora.


E’ invece farina del suo sacco il confonderli (Gesù e il diavolo) addirittura per prospettare che Giuda si
sia salvato (senza essersi pentito) dando ad intendere così che nemmeno lui è finito all’inferno...”

Socci lei non ha colto il vero senso di quel discorso, non voleva dar ad intendere quello che lei sta dicendo, ma è molto più astuto di come crede lei, Bergoglio con questo accostamento vuol far credere che forse Giuda poteva essersi salvato che dopo tutto Cristo lo avrebbe perdonato, significa trasmettere alla gente il senso che il peccato anche mortale più grave come il deicidio, sia in realtà perdonato senza nemmeno confessione, questo è il vero senso di quel parlare. Ciò significa ammazzate chi volete che andate lo stesso in paradiso, è esattamente il messaggio che gridano gli islamici.

Non si sa se questo papa creda all’inferno, ma – a sentire lui – se c’è sembra che ci vadano solo quelli che sono contrari all’immigrazione di massa, quelli che usano condizionatori o bicchieri di plastica e i cristiani che seguono il Vangelo alla lettera.”

E anche questo sottolinea ancor di più la sua missione tutta protesa verso l'islam egli è il Vescovo dell'Islam, non si sente un vero cristiano e non si sente un appartenete a cristo, perché il suo linguaggio lo rivela in toto.

In ogni caso in quello stesso discorso di giovedì sera al Convegno ecclesiale di Roma, Bergoglio non si è limitato a tali enormità sul capitello di Vezélay.
Lui – di suo – ha pure inanellato una serie incredibile di altre “perle” al limite della blasfemia: Gesù che nell’episodio dell’adultera “fa un po’ lo scemo” (espressione inaudita che il sito vaticano ha cambiato in “fa un po’ il finto tonto”, ma c’è la registrazione...) e poi Gesù che – nello stesso episodio in cui la donna è stata salvata dalla lapidazione – “ha mancato verso la morale” (testuale anche questo). Poi addirittura Gesù che non era uno “pulito” (ha usato proprio questa espressione) dando a intendere non si sa cosa (meglio non chiederselo nemmeno).”

Le perle eretiche e blasfeme non sono finite, ne in serbo ancora molte e sempre peggiori, ci delizierà ancora per molto tempo, finché il tempo non sarà maturo!

Dire fa lo scemo o il finto tonto, non cambia la sostanza è sempre la stessa. Bergoglio e ha offeso già tante volte in modo molto grave e pesante Cristo, e le sue sono esplicitamente bestemmie, nascoste e velate da parole che appaiono non così da bestemmia vera e propria, ma lo sono in tutto e per tutto, oltretutto pronunciate da uno che è si identifica come un pontefice lo sono ancora di più. Le sue bestemmie astute, lo stanno sempre più portando lontano dalla salvezza e sempre più esso si avvicina alla sua fine che sarà decretata per sua stessa volontà, il problema che nessuno, in Vaticano ha il coraggio e la forza morale e di fede per opporvisi, lo dimostra il fatto che correggono, le sue parole con qualcosa di più leggero, ma non si oppongo minimamente a suoi contenuti, hanno solo timore non di Dio, ma di perdere consensi e fedeli o denari.

Lui dice al limite della blasfemia, Socci, è sempre molto timoroso di esporsi concretamente, non capisco di cosa abbia paura, di divenire antipopolare e perdere consensi e perdere guadagni, forse l'uno e l'altro. Ma direi che il limite blasfemo è poco, molto poco per uno che vuole essere pontefice, io direi eretico e demoniaco, il problema qui è che si parla di Cristo, non un vescovo o un papa qualsiasi, penso che per Socci, Cristo sia molto di più, spero di un qualunque prete con qualsiasi titolo, il limite di blasfemia è già stato ampiamente superato, basta ben poco per superare il limite, quando si parla di Dio.


Alla fine Bergoglio ha addirittura affermato che “una grande maggioranza dei nostri matrimoni sacramentali sono nulli” (costringendo padre Lombardi a spiegare poi che, sul sito vaticano, è stato corretto il testo: “una parte dei nostri matrimoni”).”

Però il caro Socci non considera forse una cosa, che se un uomo con una donna non sposati hanno un figlio tra i due si crea agli occhi di Dio una famiglia, e di fatto quello è un matrimonio, non sacro, ma pur sempre matrimonio è, perché il frutto dei due è il figlio e il matrimonio si compie alla nascita di questo. Se poi l'uomo sposa un altra, compie adulterio nei confronti della prima donna che pur non essendo moglie sposata da sacra romana chiesa, ma agli occhi di Dio è adulterio, per cui da un certo punto di vista potrebbe aver in parte ragione, visto che molti matrimoni sono effettivamente nulli, dal momento in cui lui o lei si sposano con altra persona, dopo che hanno avuto un figlio, con altro/i. A costoro dovrebbe essere vietato sposarsi in chiesa se non con la persona da cui hanno avuto il figlio.


E sempre lo stesso vescovo di Roma – per completare la performance – ha aggiunto a questa spericolata e devastante affermazione che invece tante “convivenze” sono “matrimoni veri”

L'affermazione, che sicuramente non è condivisa, ma credo che trovi il suo compimento, nel fatto che Bergoglio fa questo ragionamento, dicendo che visto che oggi la convivenza avviene in primissima età e tutti i ragazzi di oggi, hanno più e più esperienze di fidanzati dai quali molto spesso nascono figli, poi aborti, come spesso oggi accade; ma dato che questa cosa viene considerata nella normalità del nostro vivere, neppure noi cattolici facciamo oramai più caso, dimenticandoci questo particolare importante. Per cui credo che quell'affermazione come detto ben anche da Socci sia disastrosa, ma sicuramente colpisce il segno di una certa verità, e ovviamente non sbaglia quando afferma che da una convivenza può nascere una famiglia, oggi giorno è oramai così, visto che i matrimoni sono sempre meno frequenti. 
Non si può certo dire che nel momento in cui nasce un figlio quella non sia una famiglia, non c'è matrimonio secondo rito romano, e quindi benedetto da Dio, ma pur sempre una famiglia è, questo lo dobbiamo ammettere. Certo che affermare che la convivenza è buona cosa e come dire datevi a satana è tanto non importa nulla.


(legittimando così, di fatto, le convivenze, dopo aver delegittimato matrimoni sacramentali solidi
e veri).”

Sono solidi e veri solo quando tra due soggetti non esistono precedenti figli avuti da altri soggetti, altrimenti quei matrimoni agli occhi di Dio sono nulli, in questo Bergoglio non sbaglia.


Naturalmente ciò che per l’opinione pubblica laica è solo curioso e perfino divertente come uno
spettacolo da sfasciacarrozze, dal punto di vista cattolico è devastante, è una specie di flagello che si è abbattuto sulla Chiesa e rischia di demolirla.”

Socci usa sempre parole molto leggere, e poco di presa, non rischia di demolirla, la sta demolendo, pare che Socci abbia paura di esporsi, o teme di perdere credibilità se si dice la verità quella vera ed intera?


OLTRE IL LIMITE
Tanto che Robert Spaemann, uno dei maggiori filosofi e teologi cattolici, amico personale di Benedetto XVI, è tornato a tuonare venerdì su “Die Tagespost” con un articolo dal titolo eloquente: “Anche nella Chiesa c’è un limite di sopportabilità”.”

Mi chiedo quale sia questo limite e fin dove arriverà il limite a toccare cosa e chi, visto che le parole di Bergoglio sono assai distruttive, ma sopratutto denigratorie nei confronti di Dio stesso.

Riporto una sua frase: “alcune affermazioni del Santo Padre

Socci da a Bergoglio del Santo Padre? O Signoreeee!!!! Dopo che gli da del blasfemo gli da del Santo Padre...mi viene da ridere quanto poco sia coerente con il suo parlare.... dimenticando in totto anche lui le parole di Cristo stesso, ma quanto poco conosce questo vangelo per dimenticare il richiamo di Gesù, “non date a nessuno del Padre, solo uno che è nei cieli è il Padre” e io aggiungo del Santo!!!

si trovano in una chiara contraddizione con le parole di Gesù, con le parole degli apostoli e con la dottrina tradizionale della Chiesa... “

Mi pare che lei sia un tantino confuso, ma se tutto viene da Dio, le parole sono sono di Dio anche quelle degli apostoli. Non so se la dottrina della chiesa sia quella di Dio.

Se nel frattempo il prefetto della congregazione per la dottrina della fede (Card. Mueller) si è visto costretto ad accusare apertamente di eresia il più stretto consigliere e ghostwriter del papa, vuol dire che la situazione è davvero andata sin troppo oltre. Anche nella Chiesa cattolica romana c’è un limite di sopportabilità”.

Vorrei sapere a quando questi cardinali dichiareranno l'impicement del vescovo di Roma!!!?


Spaemann ha anche criticato l’abituale ambiguità di Bergoglio specie su certi temi, toccati nell’Amoris laetitia, dove – per non farsi cogliere in eresia manifesta – dice e non dice, allude, ma non si espone,tira il sasso e nasconde la mano.

Ecco dunque le parole di Spaemann:
Papa Francesco non ama la chiarezza univoca. Quando, poco tempo or sono, ha dichiarato
che il cristianesimo non conosce alcun ‘aut aut’, evidentemente non lo disturba affatto che
Cristo dica: ‘Il vostro parlare sia sì, sì, no, no. Il di più viene dal maligno’ (Mt 5, 37). Le lettere
dell’apostolo Paolo sono piene di ‘aut aut’. E, infine: ‘Chi non è per me, è contro di me!’ (Mt 12,
30)”.
Spaeman era già intervenuto il 28 aprile scorso contro l’ “Amoris laetitia” di Bergoglio, spiegando che vi sono “frasi decisive, che cambiano in maniera sostanziale l’insegnamento della Chiesa”, “che
si tratti di una rottura è qualcosa che risulta evidente a qualunque persona capace di pensare
che legga i testi in questione.... Se il papa non è disposto a introdurre delle correzioni, toccherà
al pontificato successivo rimettere le cose a posto ufficialmente”.


Da questo discorso si comprende bene che il cardinale non ha intenzione di far assolutamente nulla anche lui blatera, al vento dicendo ed esternando, ma rimane lì dov'è, attenderà che Bergoglio lasci, ma questo significa che quando lascerà la chiesa sarà così distrutta che non ci saranno neppure più i cardinali e forse di preti ne rimarranno pochissimi.

Un altro importante filosofo cattolico, Josef Seifert, collaboratore di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, è recentemente intervenuto con critiche durissime, che ha motivato così:
il Papa non è infallibile se non parla ex cathedra. Vari Papi (come Formoso e Onorio I) furono
condannati per eresia. Ed è nostro santo dovere – per amore e per misericordia verso tante
anime – criticare i nostri vescovi e persino il nostro caro Papa, se essi deviano dalla verità e se i
loro errori danneggiano la Chiesa e le anime”.

Oltretutto alle enormità del magistero bergogliano si aggiungono le sue decisioni di governo della
Chiesa ormai di sapore sudamericano.”

DITTATURA

Ad esempio, Bergoglio ha varato una serie di provvedimenti che sottraggono prerogative ai vescovi e li sottopongono a una sorta di spada di Damocle discrezionale, col rischio di rimozione nel caso non si adeguino al verbo bergogliano.Infatti dopo i due Sinodi, in cui l’opposizione di vescovi e cardinali alla rivoluzione” bergogliana è stata vasta e decisa, ora nel mondo ecclesiastico tutti tacciono impauriti.”

Mi sembra logico che un despota come Bergoglio non avesse progettato un simile sistema di repressione è connaturato al soggetto che tende tranelli ed imboscate come l'animale del sudamerica, il giaguaro.


Tanto che Mons. Athanasius Schneider, vescovo in Kazakhstan (dove ricordano bene cosa sia una
tirannia), ha dichiarato: “quando, in una Chiesa, arriviamo al punto in cui fedeli, preti e vescovi hanno paura di dire alcunché, come in una dittatura, questa non è la Chiesa”.

Ma non serve che lo dica un esponente del clero, oramai tutto il popolo se n'è reso conto molto prima di tutta questi illustri personaggi, sempre in ritardo.

Tuttavia fra i cattolici laici sono sempre di più le voci di sconcerto che si alzano.
Soprattutto negli Stati Uniti.
Ieri per esempio Phil Lawler, su “Catholic Culture”, commentando il discorso papale di giovedì, ha pubblicato un duro commento intitolato: “Il danno (ancora una volta) delle dichiarazioni del papa
sul matrimonio”. Dove mette in luce anche altre “perle” di quell’intervento.”

PERSECUZIONE

Colpisce, per quanto riguarda le questioni pastorali, l’insensibilità di questo papato verso la tragedia dei cristiani perseguitati e invece la sua accondiscendenza verso regimi discutibili e perfino verso dittature disumane, che continuano a perseguitare e incarcerare i cristiani.
Il caso più eclatante – insieme a quello dei regimi islamici – è quello della Cina.
Già aveva fatto scandalo l’intervista di Bergoglio del 2 febbraio scorso ad “Asia Times”, in cui aveva taciuto completamente sugli enormi problemi di diritti umani e libertà religiosa che ha la Cina (dove ci sono ancora nei lager vescovi come mons. Su Zhimin), ma in quell’intervista, rivolto ai tiranni comunisti di Pechino, Bergoglio aveva pronunciato “parole sfrenatamente assolutrici di passato, presente e future della Cina” dimenticando “quei milioni e milioni di vittime che il papa mai nomina, neppure velatamente” (Magister).
Ciò che sconcerta molti cattolici cinesi” scrive Sandro Magister “è il silenzio che le autorità
vaticane mantengono sui vescovi private della libertà”.
Negli ultimi giorni poi ha fatto clamore il caso del vescovo di Shangai Ma Daqin, che – dopo quattro anni di domicilio coatto – ha firmato una autoaccusa, di quelle tipiche dei tempi staliniani o della rivoluzione culturale maoista, nei quali sostiene di aver sbagliato e fa l’apologia dell’Associazione patriottica che è la Chiesa di regime della Cina comunista. La pratica dell’autoaccusa è tornata di gran moda in Cina.””

Socci si dimentica che Bergoglio disse che trovo nella dottrina sociale della chiesa il suo comunismo? Per cui questo dice tutto, su chi sia, questo strano Vescovo di cui tutti ne hanno una paura fottuta, tanto da temerlo, così tanto che nessuno parla, se non bisbiglia, quasi e sopratutto nessuno fa nulla.

Ma c’è di più. Padre Bernardo Cervellera, uno dei più informati conoscitori della Chiesa in Cina, nel suo sito “Asia news” (pur essendo bergogliano) per amore di verità ha dovuto riferire: “Un vescovo cinese teme che qualcuno in Vaticano abbia pilotato la ‘confessione’ di Ma Daqin per far piacere al governo cinese”.


Ecco, dove arriva questo papato, ecco cos'è capace di fare, e forse questo pilotaggio è solo l'inizio di molte altre cose, di ben diverso spesso e pericolosità.


Di certo c’è che milioni di cristiani cinesi, che eroicamente vivono la loro fede sotto la persecuzione, sono rimasti delusi, confusi e addolorati per quel voltafaccia. Ma anche per quello che è diventata Roma negli ultimi tre anni.
Una Roma dove si sentono risuonare parole inaudite verso il Figlio di Dio come quelle
pronunciate giovedì scorso nella Basilica di San Giovanni in Laterano da Giorgio Mario Bergoglio.
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Antonio Socci
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Cosa dire in definitiva a Socci che la finisca di essere così morbido se pensa che questo “pontefice” non abbia le carte in regola, abbia il coraggio che serve per rilanciare un nuovo spirito che aiuta questa chiesa a capire e ad agire. Se non ci sono persone temerarie che per vero amore del Signore non si sacrificano per la Verità, la chiesa finirà nel baratro, perché la politica di Bergoglio è quella di far tacere chiunque si opponga lui, lo vedo io con i miei blog specie quello dove contesto Bergoglio e le sue eresie, che per tenermi occultato gli amministratori di Google hanno posto i miei blog sotto tono, ma come si vede ben poco sono riusciti a fare perché io ho Dio che mi sostiene contro tutti quelli che mi vorrebbero morto!


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Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!