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martedì 19 maggio 2015

L’eretico!

L’eretico!

Qualcuno mi ha dato dell’eretico perché ho osato criticare S. Paolo, nemmeno fosse Cristo stesso!
Mi chiedo se S. Paolo è più di Cristo a questo punto per taluni, o se è più di S. Pietro per altri!
Vediamo di capire cos’è l’eresia nei suoi vari aspetti, prima mettiamo il significato più in uso …


estratto da treccani:
""Eresia Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti a impugnare una conclusione teologica, una definizione o fatti connessi alla verità rivelata. 
Nel Codex iuris canonici l’e. è definita «errore volontario e pertinace di un cristiano contro una verità che si deve credere per fede divina e cattolica» (can. 751): volontario, in quanto posizione contraria a una verità di fede conosciuta, pertinace, in quanto implica la piena consapevolezza di opporsi alla verità cattolica (se non fosse consapevole, l’e. sarebbe materiale, non formale). È quindi chiaro che capace di e. può essere solo chi, con il battesimo, è entrato nella Chiesa. La teologia morale fa inoltre distinzione tra l’eretico ‘interno’ ed ‘esterno’ secondo che tenga per sé o manifesti le sue dottrine eretiche; quest’ultimo poi è ‘occulto’, se si limita a parlare a pochi e in segreto, oppure ‘pubblico’ se diffonde le sue affermazioni. ""

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Mi fermo qui …. Analizzo la prima frase dice: “errore volontario e pertinace …contro una verità…che si deve credere per fede divina”  le parole fondamentali di questa affermazione sono contro una verità , sotto il punto di vista generico l’articolo una può andar bene, ma non sotto il punto di vista divino,  “una” è sbagliato dato che esso dovrebbe essere stato una sola verità cioè LA verità, unica e sola, dato che solo la verità di Cristo cioè il suo vero verbo, e nessun altra verità può essere superiore al Verbo stesso. Usare l’articolo UNA sta invece ad indicare che può esserci alte verità che potrebbero sostituire l’unica verità divina, quando si usano le parole specialmente in senso divino, è fondamentale usare esattamente i termini giusti, altrimenti si da un impressione sbagliate e si trasmette un pensiero erroneo.  Non si può dire UNA VERITA’ se si parla del Verbo di Dio, ma si deve dire LA  VERITA’ chi usa di proposito questo sistema di camuffamento lo fa sapendo bene che usare un articolo al posto di un altro, indica che di verità divine l’uomo ne può usare diverse, e questo sta ad indicare malafede.

Una sta ad indicare UNA tra le tante … mentre usare l’articolo LA  indica una posizione fissa, inamovibile, perentoria e indistruttibile; quindi una verità è una tra le tante verità, mentre La verità è solo una e non ce sono altre.
Il termine una è giusto se si parla di verità umane, nella vita comune di tutti i giorni fuori dall’aspetto religioso.

A tal proposito su questa distinzione non da poco, ma anzi notevole tra l’articolo Una e La c’è da dire che se per la chiesa l’eresia è una significa che la chiesa ha in se e segue molte verità, cosa che non dovrebbe sussistere, se essa persegue LA verità unica e sola! Ma sussiste per la Chiesa più verità, cosa sconcertante, come si fa ad insegnare più verità quando essa ne persegue una sola? Se la verità del Verbo incarnato è una sola, perché dire che l’eretico commette peccato con Una verità, quando realmente l’eretico commette peccato di eresia contro LA Verità di Cristo! Non si può dire a nessuno che è eretico se il suo pensiero è contrario ai santi, perché gli esseri umani santificati, hanno lasciato di loro molti scritti e nessuno sa con precisione se questi contengono eresie o contengo tutti La verità, quante volte S. Agostino ha cambiato le sue parole, sappiamo bene che agli inizi egli era un millenarista e poi divenne contro-millenarista e allora cos’era all’inizio eretico anche lui? Quindi non si può dire che un uomo è eretico solo perché muove delle critiche contro la parola di un x qualsiasi poi fatto santo, si deve dire che è eretico solo chi si oppone alla Parola Santa di Cristo, non agli altri perché altrimenti ci sono molte verità e La verità vera di Cristo passa sotto tutte le altre. Quindi di conseguenza si può giudicare di eresia solo coloro che sono contrari alla Parola di Cristo solo coloro che si oppongono pubblicamente a Cristo, non chi critica la parola di un essere umano, che non è un Dio. L’eresia si può attuare solo verso chi propone dottrine contrarie a Cristo, non chi propone pensieri ed ipotesi per vagliare le parole di un santo o di chiunque altro essere umano. 

Quello che vale è solo La verità in Cristo non degli altri.

Quindi non si può dire che sono eretico per il solo fatto di aver criticato Paolo di Tarso, visto che esso non propone una dottrina sua personale, ma  commentò a suo modo, quello che ha appreso dalle parole degli apostoli e vari discepoli. Paolo non era presente durante la vita di Gesù, ha appreso notizie di Cristo, dagli stessi apostoli e sopratutto da Santo Stefano protomartire. Quindi S. Paolo fa solo un operazione di spiegazione secondo la sua cultura molto erudita e poetica, di quello che egli ha compreso della vita di Gesù, sempre filtrata dalla sua volontà e mente.

Ma tutto quello che ho scritto fin’ora non c’è nulla che mi si possa dire di eretico, visto che ho sempre parlato a favore di Cristo spingendo ai credenti nel capire meglio certi aspetti che nemmeno la chiesa conosce.
Oltretutto il mio parlare è sempre stato a favore della verità non di una verità, ma di quella unica. Se ora consideriamo le parole di S. paolo superiori anche a quella di Cristo accade che San Paolo come tutti gli apostoli diventano dei, e li poniamo sopra Cristo stesso! Allora mi chiedo chi è l’eretico veramente!? Chi sostiene e promuove la Verità di Cristo o chi sostiene verità che sono oltre a Cristo!? Si perché tutte le verità che vengono dopo i 12 apostoli sono parola in più, compresa quella di S. Paolo; nella nostra società, specie nella chiesa cattolica si da più credito alle parole di un Paolo anziché alle parole stesse di Cristo, mi chiedo come mai!

Parte del mondo cattolico San Paolo non lo si può criticare e non lo si può interpretare, ma si può però interpretare la parola di Cristo, non ho capito!
S. Paolo è intoccabile mentre Cristo che vero Dio si può toccare?
Ma non dovrebbe essere l’opposto!

Da come taluni cristiani pongono verso questo santo, pare essere superiore perfino a S. Pietro da quanto viene osannato e citato in ogni dove.

In definitiva si può dire eretico solo chi promuove una dottrina contraria alla volontà di Cristo, ma dato che io promuovo tutto a favorire della fede verso Cristo, Dio Padre, lo Spirito Santo , la Vergine Santissima la stra grande maggioranza dei santi, nessuno si deve permettere di dirmi che lo sono, per il solo fatto che ho criticato un San Paolo? E continuo a dire che le parole usate da Paolo di tarso sono strane e qualcosa non quadra. Perché ho espresso pensieri diversi dal pensiero di altri, ma dove starebbe la libertà di pensiero se questo è il giudizio di chi mi critica. Non  può essere amico chi dice queste stupidaggini!
O devo pensare che c’è una base di invidia anche dietro a queste cose? … dove sta l’intelligenza delle persone e loro vera fede in Cristo!
O si crede in Cristo o si crede in S. Paolo!

Poi ognuno è libero di far quello che vuole e come vuole, sono il primo a lasciar liberi tutti, come lasciava Gesù libero l’uomo di dannarsi o di salvarsi, non sappiamo nemmeno se Giuda sia all’inferno, figuriamoci la critica ad un qualsiasi soggetto che non sia Dio.

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Importante!

Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!